venerdì 31 maggio 2019

Un sogno ma sempre un sogno


Addio a Maritsa, una delle "nonne col biberon" della crisi migratoria greca

"le nonne di Lesbo con il biberon per  un neonato arrivato su una barca di migranti "
..

. Ecco il più giovane guardiamarina della nave Bettica della Marina Militare italiana dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto della Sea-Watch si presenta immediatamente a rapporto dal suo Comandante invocando la legge del mare che fa obbligo di salvare i naufraghi a prescindere dalle politiche del governo italiano ed anche legittimamente in deroga alle eventuali e legittime leggi repubblicane per l'assoluta priorità del cuore e della coscienza e del mare e dell'onore militare.

Il Comandante lo guarda stupito e basito e pensa di avere davanti a sè o un pazzo o un giovane fin troppo passionale e privo di discernimento e in preda ad emozioni che non riesce più a controllare...Insomma un pessimo soldato

Ovviamente ricusa la proposta del giovane guardiamarina e gli ordina di rientrare nei suoi alloggi Il guardiamarina insiste fortemente...Invoca il valore della vita che deve essere difesa sempre e non a puntate o per segmenti E' un valore non negoziabile. Batte perfino i pugni sulla scrivania del Comandante e gli urla che non gli importa nulla di politica e che l'assoluto valore è la vita dei naufraghi

Il Comandante allora convoca subito il picchetto armato ordinario in servizio per far arrestare il giovane guardiamarina. Davanti al picchetto il guardiamarina -pistola in pugno- intima gli arresti al proprio comandante e i giovani del PAO non intervengono . Il Comandante ricorda al giovane(ma anche ai marinai del PAO) che la sua carriera militare è finita .andrà davanti alla Corte Marziale e sarà messo in carcere e congedato con disonore. Il guardiamarina risponde che ne è consapevole. E invia con le password del comandante l'ordine di intervenire a favore della richiesta d'aiuto...


Ma è stato solo un sogno ..