sabato 19 dicembre 2020

La farfalla di Kant e la sommessa etica del disvelare- Santa ed Apocalittica Notte




Era giovane Kant quella mattina
quando entrò nella stanza una farfalla.
Sul vassoio del tè fermò le ali.
Ancora è buio fuori, pensò Immanuel,
e immobile guardava la creatura.
E allora Wolff, quel lupo metafisico,
ringhiò: tu manda via la farfallina
dalla mente: sostanza con natura
e tutto quanto l’ordine del mondo
e il pensato e il pensabile e il divino
può far crollare l’insetto mattutino.
Ma resta fermo Immanuel e si domanda
come si percepisca una farfalla.
La storia del pensiero e il suo destino
vibrano tra una tazza e un insettino

Fabio Brotto (in memoriam) 



“Il futuro lo conoscerete quando sarà arrivato; prima di allora, dimenticatelo.”

Eschilo


ravvivare l’opposizione a quanto vi è di intollerabile in questo mondo.

Mimesis Edizioni


L'INTRICATA STORIA DEL LUSSEMBURGO OTTOCENTESCO
Lo stato del Lussemburgo è attualmente l'unico granducato d'Europa. Per quanto piccolo, ha una storia ricca di eventi e di interessi di grandi potenze. Per lungo tempo il Lussemburgo ha subito la dominazione spagnola prima e austriaca poi, in seguito in epoca napoleonica è stato invaso dalle truppe francesi.
Nel 1815 il primo evento importante del nostro racconto: il congresso di Vienna nel ridisegnare la mappa d'Europa decide di costituire uno stato lussemburghese elevato a granducato, con alla sua guida Guglielmo d'Olanda della dinastia Orange-Nassau. Il Lussemnburgo resta indipendente dall'Olanda ma unito nella persona di Guglielmo che è re d'Olanda e granduca del Lussemburgo. Nello stesso momento però il Lussemburgo entra nell'orbita prussiana e finirà con l'entrare nella confederazione germanica, inoltre i prussiani ottengono l'autorizzazione a stabilire una guarnigione fissa nella capitale fortificata del granducato.
Era un modo per tentare di trovare un equilibrio fra gli interessi delle varie grandi potenze, con uno stato cuscinetto. La situazione però è in ebollizione. I belgi si ribellano alla dinastia olandese e ottengono l'indipendenza, il Lussemburgo sostiene il Belgio e alla fine i belgi vorrebbero acquisire anche il Lussemburgo. A parte una piccola porzione di territorio (così come altre porzioni del Lussemburgo erano state assegnate ai prussiani ai tempi del congresso di Vienna), il Lussemburgo resta indipendente, assoggettato al re d'Olanda e facente parte della confederazione germanica.
Alla fine l'11 maggio 1867 si firma il trattato di Londra fra tutte le grandi potenze europee: il Lussemburgo smette ovviamente di far parte della non più esistente confederazione germanica e diventa indipendente sempre sotto la dinastia Orange-Nassau (ma separato dall'Olanda). I prussiani devono però rinunciare alla loro guarnigione e la fortificazione della capitale viene smantellata. In pratica il Lussemburgo viene totalmente neutralizzato e si impegna a rimanere neutrale.
In seguito allo scioglimento della confederazione germanica e ai sommovimenti negli equilibri europei, nel 1866 la Francia chiede all'Olanda l'acquisto del Lussemburgo per 5 milioni di fiorini. La Francia prova a convincere la Prussia ma sia Bismarck sia l'opinione pubblica in Prussia non sono favorevoli.
Nel 1890 ultimo passaggio: alla morte del sovrano olandese Guglielmo III gli succede la figlia ma in Lussemburgo vale la legge salica che esclude dalla successione le donne. Diventa quindi granduca Adolfo di Nassau, di un ramo collaterale della famiglia. Ancora oggi sono i suoi discendenti a regnare sul Lussemburgo.


https://www.facebook.com/vogliadistoria/posts/1014465645715305


Quando un ricco fa la carità verso un povero, vuole essenzialmente trasmettergli un messaggio: tu oggi mangi perché te lo permetto io, quindi la tua esistenza dipende da me, hai bisogno di me e sei in debito.
Il ricco infatti è tale perché ci sono leggi che gli hanno permesso di accumulare enormi ricchezze nelle sue mani, sottraendole ai loro legittimi proprietari. Queste leggi sono ad esempio l'abbassamento delle aliquote per i milionari, la possibilità di eludere le tasse nei paradisi fiscali, abbassamento dei salari, distruzione dello stato sociale ecc. La loro ricchezza dunque è profondamente illegittima, in quanto sottratta ai suoi legittimi proprietari.

Manuel De palma


La nostra tacita accettazione delle cose così come sembrano è chiamata ignoranza, che non è una semplice mancanza di conoscenza del modo in cui le cose e le persone esistono, ma è un fraintendimento attivo della loro natura fondamentale.

JEFFREY HOPKINS


Ogni specie di uso strumentale della pandemia a fini politici e partitici è infame e ripugnante

Fabio Brotto(in memoriam)


Sviluppate la vostra legittima stranezza.

Michel Foucault


lunedì 7 dicembre 2020

Era senza mascherina.. Ed io prima con il pugno chiuso e poi con l dito medio in totale evidenza

 



Oggi Lunedi 7 Novembre  2020  ore 10,45 esco dalla farmacia di via Marchese di Roccaforte dopo aver acquistato le mie  piccole ma amicissime pillole di cardioaspirina. Davanti a me  un tizio "cun l'annacata." telefonino in mano e senza  mascherina..Proprio non l'aveva,

Gli dico serenamente "per  favore la mascherina"


A  questo punto le urla" un cinnè  virus. Cu dici ca cìè u virus  è comunista Ed io a mascarina un ma miettu. Si facissi i cazzi sua "

A  questo  punto  sempre sommessamente ma non troppo  e  un pò barando " Certo che mi faccio i cazzi miei. Saranno cazzi miei quando  dovrò intubarla in terapia intensiva"

"Si  un comunista  cuinnutu  e sbirru e porti puru attasso. Cecca di  iritinni  prima ca  ti fracchiu a lignate"

A questo punto  alzo il pugno chiuso e  vado via  e confesso che ho avuto paura 

Le urla totali a decibel  oltre ogni rilevazione "Vuatri comunista  siti tutti garrusi e froci.Ma appena  veni Salvini e macari cuì generali Pappalardu..vi rumpenu  'u culu..E a buatri piaci"


A quel punto  giunto all'altro marciapiede  mi giro e il pugno chiuso si apre mostrando il  dito medio.

"SDisanoratuuuu"

Sono a  casa.. Amen 






domenica 6 dicembre 2020

Io sono il potere: Confessioni di un capo di gabinetto



“Io sono un’ombra. L’ombra del potere. Talvolta più potente del potere. Io sono il capo di gabinetto.”

Chi muove i fili della politica italiana? Quali scambi si fanno, ogni giorno, nei ministeri? Su quali soluzioni al limite della legge si fonda la ragion di Stato? Per la prima volta un capo di gabinetto svela dall’interno le regole non dette e i segreti inconfessati dei palazzi del potere.

In Italia la selezione dei capi di gabinetto avviene attraverso canali diversi di cooptazione. Ci sono i magistrati del Consiglio di Stato. Quelli della Corte dei conti. I professori universitari. I funzionari parlamentari. I burocrati di carriera, che agivano per decenni nelle pubbliche amministrazioni. Ciascuna categoria ha un suo codice di comportamento, regole di affiliazione, baronie, gelosie, ritualità, scandali, ricatti, mele marce, figure leggendarie.

Ogni stagione segna una diversa forma di convivenza tra politica e burocrazia. Dalla Prima Repubblica a Berlusconi, da Renzi ai grillini. La connivenza e la lusinga si alternano alle epurazioni e alle minacce. Ma questo accade sulla scena pubblica. Sotto traccia va in scena uno spettacolo diverso. Fatto di relazioni, alleanze, trasversalismi, compromessi. E continuità.

Questo libro raccoglie sotto forma di diario-confessione la testimonianza di un grand commis che ha lavorato per diversi ministri di diverso colore politico. Le sue parole sono molto più esplosive di qualsiasi tweet, perché violano la regola aurea del potere: essere libero di agire all’ombra di se stesso.