mercoledì 28 gennaio 2015

L'Intus Monachus :il pessimismo dell'intelligenza e l'ottimismo della volontà



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L'Evangelo della Grazia e della Libertà del Signore il Risorto dai morti ci insegna -sin dal mistero dell'incarnazione,quando egli pose le sue tende fra di noi assumendo la nostra stessa natura e la nostra stessa storia-a fare i conti seri,chirurgici,chiari fino anche al coraggio del disincanto con il nostro vissuto..a sapere convivere con esso..
 
...A ciascun giorno il suo affanno ...ci  ammonisce (di quella ammonizione specifica che è l'esortazione...) Cristo Signore

..Il rischio e il pericolo  di non sapere elaborare il cuore spezzato,di non sapere  convivere con l'incarnazione dell'affanno che ci è davanti........
 Chiedere sempre   il dono del Santo Spirito dell'accettazione coraggiosa del reale . Soltanto nell'accettazione coraggiosa del reale vivendo la forza della nostra storicità,nonostante noi stessi e nonostante gli altri, allora il Cristo è veramente il Signore Risorto ...Camminare    lungo le strade del reale  dell'esistenza concreta ..del Sein e del Dasein ..dell'essere e dell'esistere qui ed ora ...E le lacrime non siano mai più lacrime di sconforto ma siano il dono delle lacrime  mistiche e oranti del cammino percorso e della vita  affrontata ... 
 
La forza  paradossale della preghiera e laicalmente  il pessimismo dell'intelligenza e l'ottimismo della volontà  



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