Prefazione
In questi giorni lungo il web durante una seria discussione tra cristiani ortodossi è stato -in modo
fulmineo e provvidenziale -( Dio tre volte santo per i suoi regali di chiarezza e carità si serve anche
del web e del social network ) riportato il seguente episodio citato dal Padre Seraphim Rose di
venerata memoria
"P Seraphim raccontava di una donna che, parlando di un giovane ortodosso molto "convinto", aveva
detto: "Di sicuro è ortodosso. Ma è anche cristiano?"
Contesto
Questa è di per sè- lungo la mia esperienza trentennale nella Chiesa Ortodossa- la questione
probabilmente principale e fondamentale in quanto spesso(anzi quasi sempre ) l'intransigenza dottrinaria
nella fedeltà al depositum fidei (cosa di per sè buona e giusta ),la profonda conoscenza della patristica
e degli Offici di Celebrazione (rubriche liturgiche comprese) non si accompagna (come invece dovrebbe
e deve) alla mitezza,alla carità,all'amorevolezza verso gli altri e le altre che magari sono ortodossi ed
ortodosse "non molto convinte" e/o cristiani eterodossi e/o cristiani di congregazioni ortodosse non in
comunione .
Si notava mentre sul social network si discuteva come -in altra riflessione-lo stesso Padre Seraphim (al
quale certamente non si può in nulla muovere l'accusa di ecumenista e modernista ) aveva evidenziato
l'uso del vocabolo "eretico " (che con continua facilità,nei nostri ambienti, viene usato verso
gli eterodossi ed anche per accusarci reciprocamente) come un preciso insulto e come una violenza e
non già come un dato teologico da cui partire per il confronto e per il confronto in rispetto e in preghiera
L'episodio avvenuto in una città europea e a me narrato dal caro confratello e concelebrante che
l'ha vissuto
In una domenica pomeriggio autunnale recentemente questo mio caro confratello e concelebrante ,un
europeo d'occidente da abbastanza anni ritornato alla professione di fede dei Padri e delle Madri ,quasi
mio coetaneo(resta più giovane di me ) all'inizio del secondo pomeriggio recandosi in Parrocchia per
celebrare il Vespro della Domenica sera incontra un altro europeo d'occidente,un laico, da qualche
anno convertitosi all'ortodossia
Proprio in immediato(Mia Nonna Ciccina avrebbe detto "senza sapere nè leggere nè scrivere") il laico
europeo d'occidente da qualche anno convertitosi all'ortodossia rimprovera duramente e chiaramente
il prete ortodosso europeo d'occidente da abbastanza anni ritornato alla professione di fede dei Padri e
delle Madri (ovviamente dopo avergli baciato devotamente la destra....non si dica mai !!!! )
"Eh caro Padre mi deve perdonare ma io devo fraternamente osservare che la sua giurisdizione
è molto ma molto occidentalizzata,sopratutto in ambito liturgico. E non va bene ..."
Il mio caro amico confratello e concelebrante resta un attimo basito(mi ha confidato che era indeciso
se replicare e quindi avvitarsi in una lunga inutile banale discussione o salutarlo ma come dire
coniugando amor cristiano con indicazione geografica affinchè andasse in un preciso paese)
Ma come è noto il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e quindi alla fine Dio tre volte santo irride
e si diverte verso le presunzioni e le certezze sopratutto quelle postate e compiute contro la carità
INFATTI L'ESITO
Il mio confratello sta per rispondere seppur basito e infastidito e sorpreso ..quando il cellulare del laico
europeo d'occidente da qualche anno convertitosi all'ortodossia squilla e suona
"Mi permetta Padre"
"Certo fai pure "
Ed allora il laico europeo d'occidente da qualche anno convertitosi all'ortodossia tira fuori dalla giacca
un ritrovato incredibile megagalattico di cellullare dove tutto e' presente...non manca nulla
...probabilmente quel cellulare fa pure il caffe' tipo Star Trek New Generation...
un cellulare come dire in occidente DOC
Il mio caro amico confratello e concelebrante saluta subito
"Continua la tua telefonata..Io vado a celebrare i Vespri ..ma senza cellulare "
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