domenica 10 febbraio 2019

La festa del santo patrono Caralampo: il piccolo Luca e l'anziano prete..Insieme all'agape dopo la Santa Liturgia abbiamo cantato allo "sciccareddu"

Domenica 10 Febbraio 2019..Festa del Santo Patrono della nostra parrocchia il Santo ieromartire Caralampo..Celebrazione del Mattutino e della Divina Liturgia di grande gioia nel canto e nella preghiera di tutto quanto il santo popolo di Dio con la presidenza /protos del nostro parroco il padre Martinian e la presenza celebrante ed orante di due confratelli dalla Romania,lo ieromonaco Padre Nikodim e il Padre Catalin. E alla fine  biblicamente l'agape fraterna introdotta prima e conclusa dopo con due benedizioni in cui si è fatto memoria del Santo al quale si è chiesto e si chiede la continua intercessione presso Cristo Dio affinchè la nostra parrocchia sia segno di testimonianza vivente del Vangelo

PRIMA DEL PRANZO


L. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.
Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Kyrie eleison. (tre volte). Padre Benedici.
S. Benedici, Cristo Dio, il cibo e la bevanda dei tuoi servi, poiché tu sei santo, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
R. Amen


DOPO IL PRANZO
L. Ti rendiamo grazie, Cristo Dio nostro, per averci saziati dei tuoi beni terreni: non privarci del tuo regno celeste, anzi, come apparivi in mezzo ai tuoi discepoli dando loro la pace, o Salvatore, così vieni in mezzo a noi e salvaci.
Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Kyrie eleison. (tre volte). Padre Benedici.
S. Benedetto Dio, che ha misericordia di noi e ci nutre dei suoi copiosi doni, con la sua grazia e il suo amore per gli uomini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
R. Amen.


Nella gioia e nella letizia dell'agape fraterna  ad un certo momento il piccolo Luca di anni 7 rumeno figlio di rumeni e fratello del nostro amabile chierichetto Robert si siede accanto a me.. "Padre Giovanni ti posso far sentire una poesia in siciliano?" "Ma certo Luca.."  e Luca a memoria recita una breve poesia in lingua siciliana ..una poesia che narra di uno "sciccareddu" (un asinello)....e la recita benissimo non solo per la memoria ma anche per la pronuncia e il tono  usato per la lingua siciliana(il prete anziano e sciancato è esperto in questo settore...Ha avuto una grande maestra...la Nonna Ciccina...) e  chiedo a Luca "Come conosci questa poesia? " "Padre Giovanni abbiamo un maestro che  ci spiega il siciliano... Non so scriverlo ma lo imparo a memoria" E Luca mi sorride e ricambio il sorriso con un bacio e la benedizione.. Luca ora deve tornare a giocare durante l'agape con gli altri ragazzi  e ragazze.. i piccoli..i giovani...il futuro di questo santo Popolo Romeno  devoto cristiano e laborioso..

Ora  regalo anch'io a Luca una canzoncina in siciliano (imparata da Nonna Ciccina) che racconta pure di uno "sciccareddu"


Avia nu sciccareddu
davveru sapuritu
ora mi l'ammazzaru
poviru sceccu miu



chi bedda vuci avia
paria nu gran tinuri
sciccareddu di lu me cori
comu ju t'hai a scurdari



e quannu cantava facia:
iha, iha, iha...
sciccareddu di lu me cori
comu ju t'hai a scurdari



Quannu 'ncuntrava 'ncumpagnu
subitu lu ciarava
e dopu lu raspava
ccu granni carità



chi bedda vuci avia
paria nu gran tinuri
sciccareddu di lu me cori
comu ju t'hai a scurdari




e quannu cantava facia:
iha, iha, iha...
sciccareddu di lu me cori

comu ju t'hai a scurdari"



sciccareddu.


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