lunedì 18 luglio 2016

Creta e Palermo: e si continua ad imparare


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il Santo Sinodo PanOrtodosso di Creta del mese di giugno 2016 con grande forza apostolica in uno dei documenti approvati  lascia alle chiese locali autocefale ,a tutti noi e a tutte noi,il dono (dono dello e dallo Spirito Santo ) della receptio come eredità conciliare della Chiesa Tutta ."dell’anno 1872 per la condanna dell’etnofiletismo come eresia ecclesiologica."

Per anni ed anni fraterni amici ed anche qualche  confratello  ,negli anni in cui ancora esercitavo pienamente la ministerialità di parroco, ricordavano a me ,tutto teso e proiettato verso il  sogno di un'ortodossia italiana,che non solo un'ortodossia italiana senza il vissuto e il convivere con l'ethos ortodosso del popolo ortodosso è un'operazione intellettuale ma anche è operazione superba e di natura filetistica molto più fastidiosa (il sinodo direbbe eresia ecclesiologica) di qualunque altro filetismo 

Io gradualmente e gradualmente sono arrivato a concordare con i fraterni amici e confratelli e in questo non tutto il male viene per nuocere...la caduta..l'infortunio...la stampella...il congedo canonico per motivi di salute fino a guarigione..congedo dalle responsabilità pastorali del ministero di parroco  sono stati gli elementi finali necessari e provvidenziali perchè facessi (da semplice prete ) veramente esperienza dell'ethos ortodosso in pienezza e in pienezza continua di volta in volta,celebrazione per celebrazione, Domenica per Domenica


Ed eccoci qui anche questa domenica 17 Luglio 2016  Quarta Domenica dopo Pentecoste,Quarta del Vangelo di Matteo,memoria dei Santi Padri del Quarto Concilio Ecumenico

Eccoci qui a San Caralampo...stampella..la talare..la croce pettorale..l'epitracheilon/stola  in mezzo al popolo santo di Dio aiutando il mio giovane parroco e quindi accogliendo,come sempre, le candele, le prosfore dell'offerta e il fogliettino dei nomi dei vivi e degli addormentati in una lunga continua orante processione di offerta e di dono,di memoria e di supplica..

...Una Divina Liturgia dentro la Divina Liturgia....

Ed ecco che una sorella si presenta  con due fogliettini ,due piccole prosfore e quattro candele(due per ogni mano) e mi dice
"Padre Giovanni prima il piccolo pane,il fogliettino dei nomi e la candela per i vivi e la candela per i morti che mi ha dato......(e qui fa il nome della persona  poco importa se uomo o donna).E' in Romania ma mi chiesto di far così ogni domenica fino al suo ritorno."

E dopo che mi consegna ed io ho ricevuto benedicendola nel nome del Signore la prima parte della sua doppia offerta,poi mi presenta la sua prosfora, le sue candele e il fogliettino suo dei suoi vivi e dei suoi addormentati ed io annuncio di nuovo la benedizione di Dio tre volte santo

Ed io ripenso alla consegna che l'apostolo Paolo fa a tutti noi e a tutte noi scrivendo ai Galati


«Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo» (Gal 6:2)


Ma Dio tre volte santo per questa domenica ha deciso di reiterare verso di me ..Sa che sono di dura cervice e di ostinata testardaggine

Alla fine della Divina Liturgia il mio giovane parroco mi invita a distribuire io l'antidoron/l'anafora, il pane benedetto tagliato dalla Prosfora dell'Offerta ma non presentato per l'epiclesi dello Spirito Santo sui Santi Doni e che faceva parte della Prosfora..Certo è pane...ma  è comunque Pane della e nella Parola della Chiesa..E' pane comunque di proprietà di Dio tre volte santo


Ed oggi domenica 17 Luglio 2016  Quarta Domenica dopo Pentecoste,Quarta del Vangelo di Matteo,memoria dei Santi Padri del Quarto Concilio Ecumenico mi si presenta davanti un fratello con due tovaglioli di stoffa(si certo l'antidoron/anafora non è l'Eucarestia  ma è Pane venerato e non può essere toccato da mani che magari sono sudate ,che magari  han toccato il muro....ma da mani pulite,sciacquate , lucenti..e se così è per il pane dell'antidoron...Quale Grande Rispetto (con timor di Dio fede ed amore avvicinatevi...canta il diacono al popolo prima della partecipazione ai Santi Misteri ..Cu frica de Dumnezeu, cu credinta si cu dragoste apropiati-va   ) è dovuto all'Eucarestia(  In piedi, avendo ricevuto i divini, santi, purissimi, immortali, celesti, vivifici e tremendi misteri di Cristo, degnamente rendiamo grazie al Signore.Drepţi, primind dumnezeieştile, sfintele, prea curatele, nemuritoarele, cereştile şi de viaţă făcătoarele, înfricoşatoarele lui Hristos Taine, cu vrednicie să mulţumim Domnului.  ) !!!!

Ecco il fratello davanti a me: "Padre Giovanni prima su questo fazzoletto per ........E'  ammalato..Non può venire in Chiesa...Lo porto io....e poi sull'altro per me....) 

La Divina Liturgia non si conclude mai...L'ethos ortodosso sia che sia greco,sia che sia slavo,sia che sia romeno,sia che sia georgiano....sia che sia italico(e questo è da costruire e va costruito andando a scuola con umiltà presso il popolo ortodosso con noi e da noi presente )   nell'unità piena e non nelle quote per etnie


Ripenso a San Cipriano di Cartagine nel III° secolo -La Chiesa  "un popolo adunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (De Orat. Dom., 23: PL 4,536,)

Insomma l'unico Collante diciamo così  è la Santa Trinità e non altro  anche perchè se fosse altro rispetto alla Santa Trinità sarebbe  l'avversario,il nemico,appunto l'eresia ecclesiologica

Allora  -benedetta sia l'emeritazione !!!!- Ortodossia Italiana ?  No   Ortodossia in Italia...Si 

Il Santo Sinodo l'ha scritto e l'ha approvato 


"La Chiesa Ortodossa manifesta l’unità e la sua cattolicità in Concilio. La sinodalità anima la organizzazione, il modo con cui si prendono le decisioni e viene stabilito il suo cammino.  Le Chiese Ortodosse Autocefale non costituiscono una federazione di Chiese ma la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Ogni Chiesa locale, che offre la Divina Eucarestia è la presenza in un luogo della rivelazione della Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Così per la Diaspora Ortodossa nei diversi paesi del globo, è stato deciso che continui il funzionamento delle Assemblee Episcopali fino alla applicazione della acribia canonica. Queste sono composte dai vescovi canonici , che sono stabiliti da ogni Chiesa Autocefala, i quali  continuano a dipendere da essa.  Lo scrupoloso funzionamento delle Assemblee Episcopali garantisce il rispetto del principio Ortodosso della sinodalità."

 
 ed anche ora Amin Amin Amin






 



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