martedì 31 gennaio 2017

il bus,la stampella,la giovane donna,l'auricolare


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Alle 13.00 di oggi  ho utilizzato per rientrare a casa il servizio bus  della linea 101

Entro regolarmente e un gentile cittadino vedendomi con la stampella mi fa sedere al proprio posto

Alla fermata successiva  sale una giovane donna indossando l'auricolare e quindi conversando al cellulare .Si pone subito accanto al posto in cui sono seduto e ,incurante della mia presenza e di altri utenti, conversa a voce alta chiara e distinta con una sua amica e noto subito che possiede strumenti di comunicazione abbastanza  seri..l'uso del congiuntivo e del condizionale e del periodo ipotetico è corretto.

Quindi non è l'ultima arrivata

Allora , cara giovane signora che alle 13,10 e fino alle 13,35 sei stata accanto a me sul bus 101 in direzione Politeama-Statua   mi vuoi cortesemente comunicare per quale motivo   hai fatto conoscere a tutti i presenti e a tutte le presenti le meraviglie del tuo fine settimana fuori palermo con il tuo compagno descrivendolo analiticamente alla tua amica  in ogni ambito,ma proprio in ogni ambito ?

Grazie

Padre Giovanni Festa   (il cittadino con la stampella seduto proprio di fronte a te)

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domenica 22 gennaio 2017

Il Vespro del Sabato,gli elettricisti e il canto del Trisaghion

Elettrico, Elettricità, Edificio

Ieri Sabato 21 Gennaio alle 18 mi sono recato in parrocchia... Sapevo che il mio giovane parroco era fuori palermo per vivere il suo ministero presso una piccola congregazione in provincia .

Sono andato io in parrocchia... per me stesso ( la parrocchia,la chiesa, le candele, le sante icone,la Santa Trapeza  sono per tutti i cristiani come  l'acqua in cui nuotare, come il  liquido amniotico della mamma  che custodisce nel suo seno nel tempo della gravidanza il piccolo...La Chiesa Nostra Madre...anche fisicamente..anche concretamente   anche nel tempo e nello spazio...)..poi ero anche andato per la possibilità in Cristo Signore che qualche fratello,qualche sorella potesse/poteva entrare in chiesa  per accendere una candela, per avere un'intenzione di preghiera, per chiedere a me presbitero la celebrazione del mistero della confessione.

Avevo con me il testo del Vespro del Sabato Sera vigiliare della domenica del tono sesto/plagale secondo e il tropario in onore e memoria del Santo Apostolo Timoteo la cui memoria si celebra oggi domenica 22 gennaio

Appena sono entrato... ho trovato tre cari fratelli tutti impegnati ed indaffarati a sistemare l'impianto di diffusione e di amplificazione della voce lungo la nostra chiesa

In Parrocchia fervono i preparativi e le iniziative organizzative :a metà febbraio il Vescovo visita in amore e paternità questa nostra congregazione parrocchiale ...il Vescovo  icona di Cristo Sposo nella e della Chiesa locale... e la sposa si adorna e si fa bella...il Vescovo angelo custode della Chiesa Locale.. il Vescovo che con gli occhi e il cuore della fede è testimone oculare e veritiero del Cristo Risorto  Lo si attende ..Il ministero della paternità



"Anzitutto ricordati, Signore, del padre Nostro il Vescovo  , e donalo alle tue sante Chiese in pace, integro , onorato , sano , di lunga età  ad annunciare  rettamente la parola della tua verità."

Ecco ed è qui ora il momento di ricordare nel mio cuore sia il Vescovo Siluan dei Romeni ed anche il mio amato pastore,il mio Vescovo  il Metropolita Gennadios che mi ha sempre seguito ed incoraggiato sopratutto in questi due ultimi anni di emeritazione mentre il Vescovo Siluan ha benedetto la mia presenza presbiterale a San Caralampo 

 

 Dalla lettera di Paolo apostolo a Tito


[5]Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato: [6]il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati. [7]Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, [8]ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, [9]attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono."

I tre cari fratelli  ..ci siamo salutati... Mi sono seduto al solito mio posto e loro hanno continuato a lavorare...

Ho avuto il tempo tranquillo e sereno di recitare con me stesso il vespro in forma monastica e sommessa

"Luce radiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo e beato, Gesù Cristo! Giunti al calar del sole, vedendo la luce vesperale, cantiamo inni al Padre, al Figlio e al santo Spirito: Dio. Sei degno in ogni tempo di ricevere inni da voci sante, o Figlio di Dio che dài vita: perciò il mondo ti glorifica....... 

Lumină lină a sfintei slave a Tatălui ceresc, Celui fără de moarte, Celui sfînt şi fericit, Iisuse Hristoase! Venind la apusul soarelui, văzînd lumina cea de seară, lăudăm pe Tatăl, pe Fiul şi pe Sfîntul Duh, Dumnezeu. Vrednic eşti în toată vremea a fi lăudat de glasuri cuvioase, Fiul lui Dumnezeu, Cel ce dai viată, pentru aceasta, lumea Te slăveşte......"

 
 


I lavori continuano  Si tratta ora di fare una prima verifica  sull'impianto stesso per vedere se è stato messo in attivazione 

Uno dei tre  si reca all'impianto e prende il microfono ed io (stupidamente..che cretino che sono..) penso   Ora dirà  pronto prova....pronto  prova.... pronto prova..

Ma ho dimenticato  che sono in parrocchia,nella mia parrocchia ortodossa tra cristiani e fratelli ortodossi..persone che sin con il latte di mamma hanno ricevuto la fede in Gesù Cristo


Valentin si reca al microfono  mentre Vasile e Zanfir  si posizionano per verificare l'ascolto e la capacità di esso  affinchè non sia rumoroso e sia chiaro e distinto

Valentin non dice pronto prova  pronto prova  ma canta .. Ovviamente

Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi. (de trei ori)
Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.
Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi.
Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi.


Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. (tre volte)
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Santo Immortale: abbi misericordia di noi.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi.


Sono già le 19.00  rientro a casa. Mi alzo ..e davanti alle sante porte cosa posso dire al mio cuore
se non (mai come stasera)

"Per le preghiere dei Santi Padri Nostri Signore Gesù Cristo Dio nostro abbi misericordia di me e salvami..abbi misericordia di noi e  salvaci "   ?















giovedì 19 gennaio 2017

19 gennaio 2015/19 gennaio 2017 Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande» (Promessi Sposi, VIII).





Ogni Giovedi  da almeno sei mesi  subito dopo la fine del mio servizio quotidiano a scuola comprese le ore di rientro pomeridiano ( un direttore dei servizi generali ed amministrativi di un liceo classico statale non ha più orario...come direbbe mia Nonna Ciccina ...lui se la suona e lui se la canta) riesco a recarmi in parrocchia a San Caralampo .un momento di preghiera ecclesiale e sinodale  durante  almeno un giorno feriale...


"Senza la preghiera è impossibile amare Cristo. Prega più spesso e la preghiera genererà in te l'amore per Dio.
Archimandrita Spiridone, "Le mie missioni in Siberia", Gribaudi, Torino 1982, p. 38

Ero già andato a scuola in rason/la tonaca per capirci  e quindi non avevo la necessità di ritornare a casa   e avevo indossato anche la croce pettorale della mia ordinazione .Alle 15.45 esco da scuola e lentamente e a piedi(oggi a Palermo nel pomeriggio la giornata è accettabile) con la mia stameplla  mi reco in parrocchia e vi arrivo alle 16,15. La Paraclisis alla Madre di Dio è iniziata da 20 minuti

Oggi è Giovedi 19 gennaio 2017.. ha una sua importanza  questa data nella mia vita di presbitero  Due anni fa,dopo aver resistito per due anni ed otto mesi agli esiti dell'infortunio,chisi al mio amato pastore il Metropolita Gennadios di essere collocato in emeritazione/congedo canonico per motivi di salute  dal servizio attivo di parroco e paternamente  il mio Vescovo benedisse ed autorizzò la mia richiesta. Da allora vivo la mia vita cristiana e presbiterale con i fratelli e le sorelle di Romani nella parrocchia di San Caralampo  e in questo blog tante e tante sono le mie riflessioni su questa mia esperienza e su quanto io ho ricevuto e ho imparato da loro e quanto ancora per  la misericordia di Dio riceverò ed imparerò

Un giorno quindi importante (tra l'altro il 19 gennaio nel nostro calendario è memoria del nostro padre tra i Santi Marco d'Efeso patrono della parrocchia che ho servito come parroco per ben sedici anni e qualche mese  dal 15 giugno 1998 al 18 gennaio 2015 )

Si ..sono andato oggi in parrocchia per ringraziare Cristo Risorto  perchè ho finalmente capito e compreso che l'emeritazione,l'essere stato sollevato dai compiti di parroco, l'aver avuto accolto dal mio Vescovo la mia  richiesta,è stato un regalo di Dio... So di essere cambiato come prete e come prete ortodosso in questi due anni.... Sto vivendo la mia professione di fede e il mio ministero sacerdotale  dentro e all'interno di un santo popolo ortodosso..forte nella propria santa tradizione di fede ma rispettoso ed amorevole verso tutti i cristiani e verso tutti gli uomini senza superbia e senza presunzione . dentro e con la loro preghiera..dentro e con la loro modalità di cantare a Dio..dentro e con la loro vita, dentro e con le loro gioie,dentro e con le loro preoccupazioni ,dentro e con la loro certezza e speranza che Dio non abbandona....Doamne Ajuta...

Arrivato a paraclisis già iniziata...resto con il Santo Popolo di Dio...ma il mio parroco (a cui voglio un bene infinito e che non finirò mai di ringraziare insieme con il Vescovo Silvano dei Romeni che ha confermato la legittimità ecclesiale della mia presenza a San Caralampo)  mi dice subito  avvicinandosi...Indossi(si ogni tanto il mio giovane parroco mi dà del Lei ed io gli ricordo che mi deve dare del Tu) Indossa  l'epitracheilon e il felonion( diciamo per gli amici cristiani d'occidente la stola e la casula ) e leggi Tu in Italiano il Vangelo....

19  Gennaio 2015/19  Gennaio 2017
Vado in sacrestia e prendo i paramenti... e secondo l'uso del rispetto orante verso di essi li indosso .Il coro si ferma ...E' il momento del Vangelo

S. E perché siamo resi degni di ascoltare il santo vangelo supplichiamo il Signore nostro Dio.
C. Kyrie eleison. (tre volte)
S. Sapienza. In piedi. Ascoltiamo il santo vangelo.
S. Pace a tutti.
C. E allo spirito tuo.
S. Lettura dal santo vangelo secondo....
C. Gloria a te, Signore, gloria a te.
S. Stiamo attenti.

S. Şi pentru ca să ne învrednicim noi a asculta Sfînta Evanghelie, pe Domnul Dumnezeul nostru să-L rugăm.
C. Doamne miluieşte (de trei ori)
S Înţelepciune, drepţi, să ascultăm Sfînta Evanghelie. S. Pace tuturor.
C. Şi duhului tău.
S. Din Sfînta Evanghelie de la (...) citire.
C. Slavă Ţie, Doamne, slavă Ţie.
S. Să luăm aminte.

E' (come per ogni paraclisis alla Madre di Dio nella forma breve) il Vangelo di Luca,del canto del Magnificat della Santa Vergine  e mentre lo canto in italiano a fratelli e sorelle di Romania  e ci si comprende benissimo insieme... la vera ed autentica   lingua  è quella della professione di fede... mi trovo a cantarlo a memoria senza guardare il testo ...Mia Nonna Ciccina  "nel suo latinorum" l'aveva a me trasmesso


Vangelo di Luca Capitolo 1,39-56
Pochi giorni dopo Maria si mise in viaggio verso la regione montuosa e raggiunse in fretta una città della giudea. *Appena entrata nella casa di Zaccaria salutò Elisabetta. *E quando Elisabetta sentì il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo, ed essa fu ricolma di Spirito santo. *Allora esclamò ad alta voce: Tu sei la più benedetta della donne, e benedetto è il figlio che porti in grembo. *Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga a me? *Perché appena il tuo saluto mi è giunto all’orecchio, ecco che il bambino ha sussultato di gioia nel mio seno. *E beata coli che ha creduto nell’adempimento di ciò che le è stato detto dal Signore. *Allora Maria disse: L’anima mia esalta il Signore *e il mio spirito si rallegra per Dio, mio salvatore, *poiché volse lo sguardo alla sua umile serva. Ecco, d’ora innanzi tutte le generazioni mi chiameranno beata. *perché l’onnipotente ha fatto per me grandi cose: santo è il suo nome.* La sua bontà verso quelli che gli sono fedeli si rivela in continuità per ogni generazione. *Egli ha rivelato la sua potenza efficace: ha disperso gli orgogliosi nei loro progetti, *ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umile; *ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. *Ha soccorso Israele, suo servo, per essere fedele al suo amore misericordioso, *come aveva promesso ai padri nostri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. *Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi ritornò a casa sua.


Magníficat *
ánima mea Dóminum,
et exsultávit spíritus meus *
in Deo salvatóre meo,
quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ. *
Ecce enim ex hoc beátam me dicent
omnes generatiónes,
quia fecit mihi magna, qui potens est, *
et sanctum nomen eius,
et misericórdia eius in progénies et progénies *
timéntibus eum.
Fecit poténtiam in bráchio suo, *
dispérsit supérbos mente cordis sui;
depósuit poténtes de sede *
et exaltávit húmiles;
esuriéntes implévit bonis *
et dívites dimísit inánes.
Suscépit Israel púerum suum, *
recordátus misericórdiæ,
sicut locútus est ad patres nostros, *
Abraham et sémini eius in sæcula.

 Μεγαλύνει ἡ ψυχή μου τὸν Κύριον
καὶ ἠγαλλίασεν τὸ πνεῦμά μου ἐπὶ τῷ Θεῷ τῷ σωτῆρί μου,
ὅτι ἐπέβλεψεν ἐπὶ τὴν ταπείνωσιν τῆς δούλης αυτοῦ.
ἰδού γὰρ ἀπὸ τοῦ νῦν μακαριοῦσίν με πᾶσαι αἱ γενεαί,
ὅτι ἐποίησέν μοι μεγάλα ὁ δυνατός,
καὶ ἅγιον τὸ ὄνομα αὐτοῦ,
καὶ τὸ ἔλεος αὐτοῦ εἰς γενεὰς καὶ γενεὰς
τοῖς φοβουμένοῖς αυτόν.
Ἐποίησεν κράτος ἐν βραχίονι αὐτοῦ,
διεσκόρπισεν ὑπερηφάνους διανοίᾳ καρδίας αὐτῶν·
καθεῖλεν δυνάστας ἀπὸ θρόνων
καὶ ὕψωσεν ταπεινούς,
πεινῶντας ἐνέπλησεν ἀγαθῶν
καὶ πλουτοῦντας ἐξαπέστειλεν κενούς.
ἀντελάβετο Ἰσραὴλ παιδὸς αὐτοῦ,
μνησθῆναι ἐλέους,
καθὼς ἐλάλησεν πρὸς τοὺς πατέρας ἡμῶν
τῷ Αβραὰμ καὶ τῷ σπέρματι αὐτοῦ εἰς τὸν αἰῶνα.

 Măreşte, suflete al meu, pe Domnul,/ şi s-a bucurat duhul meu de Dumnezeu, Mîntuitorul meu.
Că a căutat spre smerenia roabei Sale,/ că iată, de acum mă vor ferici toate neamurile.
Că mi-a făcut mie mărire Cel puternic,/ şi sfînt numele Lui şi mila Lui în neam şi în neam, spre cei ce se tem de El.
Făcut-a tărie cu braţul Său Domnul,/ risipit-a pe cei mîndri cu cugetul inimii lor.
Pogorît-a pe cei puternici de pe scaune/ şi a înălţat pe cei smeriti; pe cei flămînzi i-a umplut de bunătăţi/ şi pe cei bogaţi i-a scos afară deşerţi.
Luat-a pe Israel, sluga Sa,/ ca să pomenească mila,/ precum a grăit către părinţii noştri,/ lui Avraam şi seminţiei lui pînă în veac.


19 Gennaio 2015/ 19 Gennaio 2017  L'Anima mia Magnifica il Signore...  

 Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande» (Promessi Sposi, VIII).




 


domenica 15 gennaio 2017

Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio

http://us.123rf.com/450wm/eugenesergeev/eugenesergeev1503/eugenesergeev150300131/37313669-giovane-madre-e-la-sua-piccola-figlia-bionda-caucasica-con-le-candele-in-chiesa-ortodossa-russa.jpg?ver=6

Domenica del Vangelo della Guarigione dei 10 Lebbrosi  15 gennaio 2017 


Fa veramente freddo a Palermo ..quasi un dramma di vita per i palermitani e per i residenti in città
Alle 7.50 sono per strada in una via Libertà ancora deserta e da lontano vedo il bus che sta arrivando e dubito fortemente di riuscire ad utilizzarlo..sono ancora un pò distante..non ho attraversato la strada.Faccio solo un tentativo alzando la stampella ...Ora sarà la stampella..sarà la talare..sarà la Croce pettorale che indosso... l'autista gentile,gentilissimo si ferma e mi aspetta... Salgo e lo ringrazio.Posso arrivare in parrocchia in orario usuale per la celebrazione del Mattutino

In due anni di congedo dai compiti di parroco ho partecipato e celebrato ad un numero elevato di Officio Festivo del Mattutino mai quanto nei primi 17 anni di ministero.. 

In Parrocchia... la candela centrale dell'altare è l'unica accesa... Nel freddo palermitano è come se si entrasse anzi si entra in uno spazio "al sicuro" ..una grotta santa che ti accoglie,ti consola e ti rende forte ..Arriva il parroco e con la sorella che è presente si inonda di luce delle candele e delle lampade  ad olio la chiesa lungo l'iconostasi e per le icone e gli affreschi presenti lungo le pareti..l'affresco della Natività posto di fronte all'affresco della Resurrezione...L'Inizio dell'evento di Gesù Cristo tra noi,la conclusione del suo star tra noi come Dio vero da Dio vero in attesa dell'Ottavo Giorno,il giorno della speranza del suo santo ritorno ...e nel pensiero dei Padri Santi  la Divina Liturgia della Domenica è già annuncio dell'Ottavo Giorno.. Nella e con la Luce delle candele vediamo quel che accadrà nel Futuro di Dio e lo annunciamo gli uni agli altri

"Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo sin da sopra i tetti " (Vangelo di Matteo al capitolo 10 versetto 27) 

Chiedo al mio parroco la benedizione per leggere le preghiere del Mattutino,le dodici preghiere presbiterali ,le preghiere dell'Aurora,della Luce,del Sole che sta per oregere,Oriente dall'Alto, il Sole di Giustizia,il Sole che assicura la vita e la mantiene

Ho qualche intenzione particolare di preghiera ...mi è stata chiesta ... e chiedo al Signore Dio di accettarla con queste mie preghiere aurorali sopratutto con la quarta e nella quarta
 
"Sovrano Iddio, santo e incomprensibile, tu che hai detto alla luce di splendere dalle tenebre, che ci hai fatto riposare nel sonno della notte e ci hai rialzato per dare gloria e suppliche alla tua bontà, mosso dalla tua particolare benignità accoglici anche ora mentre ti adoriamo e ti rendiamo grazie come possiamo; e accordaci tutte le richieste per la salvezza; rendici figli della luce e del giorno ed eredi dei tuoi beni eterni. Ricordati, Signore, nella moltitudine delle tue indulgenze, anche di tutto il tuo popolo, dei qui presenti che pregano con noi, e di tutti i nostri fratelli che sulla terra, sul mare e in ogni luogo del tuo dominio implorano il tuo amore per gli uomini e il tuo aiuto, e a tutti dispensa la tua grande misericordia, per farci glorificare con confidenza, restando sempre salvi nell'anima e nel corpo, il mirabile e benedetto tuo nome. Poiché tu sei Dio di misericordia, indulgenza e amore per gli uomini, e a te innalziamo la gloria: al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen."

Nella serenità della celebrazione del Mattutino man mano la Chiesa si riempie...la Madre Chiesa accoglie i suoi figli e le sue figlie che ,nella Chiesa, presentanto (anche attraverso  il ministero di servizio di un antico prete ) le loro anafore e i nomi dei loro cari vivi e dei loro cari addormentatio  alla misericordia e alla consolazione di Dio... E' un viaggio..un continuo viaggio...una processione 

" 9 Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 11 Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13 Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».(Vangelo di Luca al capitolo 11)

Il coro intona la dossologia... i due cari fratelli ipodiaconi accendono i due grandi lampadari.. Dio è Luce ... e gli uomini e le donne gli presentano  quel poco di luce che possiamo produrre ed avere..ma lo presentiamo così come siamo ...Signore Gesù Cristo figlio di Dio abbi misericordia di me peccatore. Doamne Ajuta 

E proprio al canto della prima Antifona l'antico prete che sta con il popolo vede quasi davanti a sè prima una giovane mamma con 4 ragazzini..il più piccolo tenuto in braccio ..e ma si la mamma ordina e dispone che insieme con lei i ragazzini si segnino davanti alle icone del Cristo Sovrano e della Sua Santa Madre e lei stessa poggia sulle due icone il più piccolo e lei stessa lo segna  quasi anzi senza quasi una benedizione materna ...Poi ovviamente si venera l'icona di Santa Parasceve di Iasi cara al cuore,al cuore profondo degli ortodossi di Romania(quante cose sta imparando qui l'antico prete ortodosso italiano)

E non basta: all'inizio del Canto della Terza Antifona,l'antifona dell'Ingresso del Vangelo dall'Altare al Popolo e dal Popolo all'Altare.. un papà con il suo figlio..ecco  papà indica al ragazzino il percorso di venerazione delle sante icone da fare.. una per una ..le icone dell'iconostasi e dietro il ragazzino il papà compie lo stesso viaggio...è sempre una processione..per poi consegnarmi l'anafora e l'elenco dei nomi..,. E' la terza antifona ...

" Intru Împărăţia Ta, pomeneşte-ne pe noi Doamne,/ cînd vei veni întru Împărăţia Ta.Fericiţi cei săraci cu duhul/ că a acelora este Împărăţia cerurilor......."

Nel tuo regno ricordati di noi, Signore,/ quando sarai giunto nel tuo regno.Beati i poveri nello spirito,/ poiché è loro il regno dei cieli...."

E poi la benedizione al seno in gravidanza di due giovani donne... e se poi si evidenzia pure che oggi nell'immediato primo pomeriggio abbiamo celebrato un santo battesimo ..allora  è vero.." Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio"


Mare eşti, Doamne, şi minunate sînt lucrurile Tale şi nici un cuvînt nu este de ajuns spre lauda minunilor Tale (de trei ori).

 Grande sei tu, Signore, e mirabili sono le tue opere, e nessuna parola è sufficiente a cantare le tue meraviglie.(tre volte)









venerdì 6 gennaio 2017

Sfanta Liturghie arhierească în Catedrala Episcopală "Sf. Treime" din Baia Mare







Ogni volta (e lo faccio spesso ) vedo su you tube la  Sfanta Liturghie arhierească în Catedrala Episcopală "Sf. Treime" din Baia Mare (https://www.youtube.com/watch?v=52AbPD5gD_U&t=5079s )  resto sempre in preda alla commozione  e alla lode verso Dio tre volte santo al momento del canto del Trisaghion (sul video al minuto 40.mo e secondi 30 )

"S. Poiché santo sei tu, Dio nostro, e a te innalziamo la gloria: al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre...
D. Signore, salva i pii, e ascoltaci.
D. E nei secoli dei secoli.
C. Amen.
C. Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. (tre volte)
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Santo Immortale: abbi misericordia di noi.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi."


P. Că Sfînt eşti, Dumnezeul nostru, şi Ţie slavă înălţăm: Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, acum şi pururea...
[D.] Doamne mîntuieşte pe cei binecredincioşi şi ne auzi pe noi.
D. Şi în vecii vecilor.
C. Amin.
C. Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi. (de trei ori)
Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.
Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi.
Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi."

Ed ecco il santo popolo di Dio tre volte santo cantando insieme con il coro l'inno degli angeli  si divide con ordine e in preghiera tra due fila e accoglie l'anziano e malato loro Metropoliata emerito
ormai in pensione(che non celebra..celebra e presiede il giovane suo successore )   che ha lasciato la responsabilità pastorale della Chiesa Locale e lo accoglie filialmente chiedendo la benedizione sempre cantando l'inno angelico e accompagnandolo teneramente verso il prebsiterio fino al trono episcopale dove con una certa difficoltà ma anche con dolcezza il Metropolita si colloca e da dove assisterà alla Divina Liturgia  in preghiera e preghiera continua per il suo popolo e per tutta quanta la Chiesa 


 e come nella Santa Preghiera dell'Anafora noi preghiamo dopo l'epiclesi e dopo aver cantato la Gloria della Madre di Dio e semprevergine Maria

"Ancora ti preghiamo, ricordati, Signore, di tutto l'episcopato degli ortodossi, che dispensa rettamente la parola della tua verità, di tutto il presbiterio, del diaconato in Cristo, e di ogni ordine sacerdotale."

E vedendo in video l'anziano e malato Vescovo che prega spesso con le mani sul cuore e poi guiderà la preghiera  e del Credo e del Padre Nostro del suo popolo e per il popolo torna chiara la parola apostolica di Paolo a Timoteo

" È giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto
la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato
la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore,
giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me,
ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua
manifestazione”
(2 Tm 4, 7-8)."


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 Cristo Vescovo. Kiev, Cattedrale di S. Sofia XI sec.

martedì 3 gennaio 2017

Della volpe zelota presuntosa e talebana e del lombrico modesto ma operoso ed una irriverente e perfida cornacchia(forse in emeritazione )


http://www.filastrocche.it/contenuti/wp-content/uploads/2013/09/volpe-uva-350.jpg


Primo Quadro. La volpe e il lombrico

C’era una volta Mariuga, una volpe furba e presuntuosa che, un bel giorno, passeggiava tra i boschi. Ad un certo punto, spinta dalla fame, gironzolando qua e là, trovò una vigna dagli alti tralicci.
“Ecco”, disse la volpe, “finalmente qualcosa di buono da mangiare”
Tentò allora di saltare spingendo sulle zampe con quanta forza aveva in corpo… ma nulla, non riusciva a raggiungere l’uva.
Nel frattempo arrivò Claudio, un simpatico lombrico che, in meno di un minuto, aveva percorso tutto il traliccio ed era riuscito persino a bucare un acino d’uva, rosicchiandoselo allegramente: “Che bontà quest’uva matura”.
Appena visto tutto ciò, Mariuga andò su tutte le furie e riprese a saltare ma, dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccare un acino, pensò: “Calma”, io sono così furba, molto più in gamba di quel semplice lombrico. Non posso arrendermi! Piuttosto devo escogitare qualcosa per raggiungere quell’uva”.
Il lombrico intanto si era pappato un altro bel bocconcino e nemmeno si era accorto della presenza della volpe che si agitava sotto di lui. Dopo tanto pensare, però, Mariuga non era riuscita a escogitare niente, se non continuare a saltare a più non posso, sempre senza sfiorare quei begli acini.
Così, dopo qualche altro tentativo di salto, lasciò perdere tutto.
Mentre si allontanava triste, diceva fra sé e sé: “Pazienza, si vede che non era ancora matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto ancora acerbo”.

 http://www.filastrocche.it/contenuti/la-volpe-e-luva-4/


Secondo quadro  con la solita  volpe e l'irrivente cornacchia 

C'era una volta una volpe molto furba.
Al suo apparire tutti gli animali del bosco fuggivano,
sapendo quanto fosse crudele e insaziabile,
tanto che alla fine si ritrovò senza più niente da mangiare.
Affamata, la volpe giunse in un vigneto.
Passò di fianco a dei tralci di vite da cui pendevano
grossi grappoli d'uva matura,
che parevano dolci e succosi.
"Uva? Con la fame che ho, meglio che niente..."
si disse la volpe.
Così si alzò sulle zampe posteriori e saltò
con agilità per afferrare un po' d'uva,
ma non riuscì a raggiungerla.
Allora si allontanò per prendere la rincorsa e provò ancora,
con tutte le sue forze.
Riprovò più e più volte, con ostinazione ma senza alcun successo:
i grappoli d'uva sembravano sempre più lontani.

"Cra! Cra! Cra!" rideva dall'alto di un ramo una cornacchia,
prendendosi gioco di lei.

" Quest'uva è troppo acerba!
Poco importa se non riesco ad afferrarla...
ritornerò quando sarà matura!"
Concluse ad alta voce la volpe,
gonfiando il petto per darsi un contegno,
nonostante la delusione patita e la pancia vuota.  

http://www.scuolissima.com/2016/02/la-volpe-e-luva.html