lunedì 31 agosto 2015

Messaggio Patriarcale in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato 2015-commento iconografico





+ BARTOLOMEO I PER MISERICORDIA DI DIO
ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI, NUOVA ROMA
E PATRIARCA ECUMENICO
A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA
GRAZIA E PACE
DA PARTE DEL CREATORE DI TUTTA LA CREAZIONE
SIGNORE, DIO E SALVATORE NOSTRO GESU’ CRISTO


“Per lo Spirito Santo, tutta la natura è rinnovata, è riportata all’origine” (Anavathmi modo 1)

“Benedetto sei,  Signore, il solo che ogni giorno rinnovi la natura delle tue opere” (San Basilio il Grande)

Fratelli concelebranti e figli benedetti nel Signore,
 
Come risaputo, il 1° Settembre di ogni anno è stato dedicato, su iniziativa del Patriarcato Ecumenico, - recentemente anche della Chiesa Cattolica Romana -, alla preghiera per la protezione dell’ambiente naturale. 

Per questo, preghiamo in modo particolare l’Altissimo di allietare la sua creazione, affinché in essa la vita dell’uomo sia piacevole e fruttuosa. In questa richiesta è inclusa  naturalmente anche la invocazione che gli inevitabili cambiamenti climatici fisiologici avvengano e siano consentiti dentro i limiti della sopportazione, dell’uomo da una parte per la sua sopravvivenza, e della natura dall’altra, per la sua vitalità.
 
Pertanto , noi uomini  sia come una sola parte della umanità, sia a volte nella sua totalità, ci comportiamo al contrario rispetto a questa domanda. Vessiamo la natura in un modo che i cambiamenti climatici ed ambientali sopravvengono inaspettati e in un modo indesiderato, avversi per il suo regolare funzionamento, e di conseguenza quindi, anche per la nostra vita.  Il risultato collettivo delle azioni da parte di persone umane ma anche di altri  prolungati tentativi privati e statali per la rigenerazione dell’ambiente naturale,  in un modo che produca maggiori beni per coloro che lo sfruttano, ha come solo risultato la catastrofe della assai bella creazione di Dio che funziona in modo armonico.

Quanti percepiamo il pericolo del cambiamento climatico che giornalmente aumenta sul nostro pianeta, a causa delle azioni umane, alziamo una voce di segnalazione di ciò e invitiamo tutti a pensare su che cosa è possibile fare “ perche non venga a scomparire la vita, a causa alla ricchezza” (Dichiarazione dell’ONU)
Perciò, noi, quale Patriarca Ecumenico,  ci impegniamo da anni ad informare i fedeli della nostra Chiesa  e tutti gli uomini ben disposti riguardo ai grandi pericoli, che l’(ab-) uso accresciuto delle fonti energetiche comporta, uso che minaccia un grande cambiamento climatico e mette in pericolo  la vitalità dell’ambiente naturale.
 
Come Cristiani Ortodossi siamo stati istruiti dai Padri della Chiesa a limitare per quanto possibile le nostre necessità.  Al principio del consumismo contrapponiamo il principio della ascesi. Un principio del limitare le necessità all’indispensabile. Questo non comporta privazione ma la razionalizzazione del consumo e la condanna etica dello spreco. “Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo.“(1 Tim 6,8) come ci esorta l’Apostolo di Cristo. Lo stesso Cristo dopo la moltiplicazione dei cinque pani e l’aver saziato con essi cinque mila uomini, eccetto donne e bambini, ha dato ordine di raccogliere ciò che era avanzato “perché nulla vada perduto “(Gv. 6,12). Purtroppo le odierne società abbandonano la realizzazione di questo comandamento, essendosi date allo spreco e all’uso irragionevole a soddisfazione delle percezioni vanitose di prosperità. Questi comportamenti possono tuttavia cambiare per ottenere risorse ed energia attraverso una formazione appropriata.

Fratelli e Figli nel comune Signore Creatore nostro,
 
Noi uomini siamo i distruttori della creazione con la nostra cupidigia, col nostro attaccamento alla terra, ai beni terrestri, che ci sforziamo continuamente di aumentare, come il “ricco stolto” del Vangelo.  Dimentichiamo lo Spirito Santo, nel Quale anche sia viviamo sia ci muoviamo e sia esistiamo. Questo significa che si può affrontare la crisi ecologica realizzandola in modo concorde, sempre tuttavia nello Spirito Santo, attraverso la Grazia del Quale sono benedetti i nostri sforzi umani e tutta la natura si rinnova  e torna al principio, come era stata creata “assai buona” da Dio. Per questo anche la responsabilità dell’uomo co-creatore e dotato di libero arbitrio nell’affrontare la crisi ecologica è grande.

La terra assomiglia ad “un immenso deposito di immondizia” (Papa di Roma Francesco, Enciclica 2015). E queste immondizie non sono  solo materiali, ma principalmente spirituali. Sono immondizie che provengono nella sostanza  dai sentimenti emotivi dello stesso uomo. 
Noi tuttavia, come Cristiani Ortodossi, con la fede certa nel Creatore di tutto il creato e Onnipotente Signore, siamo chiamati a compiere anche riguardo al tema della tutela di tutto il creato, una opera evangelica, una opera apostolica: a riaccendere cioè, il lieto annuncio evangelico nell’attuale mondo sconvolto e a risvegliare la natura spirituale assonnata dell’uomo provato molto volte, in modo versatile  e in vario modo e a trasmettere un messaggio di speranza e di pace e di reale gioia: di pace, e gioia di Cristo.
 
Pensando queste cose e credendo a questo e proclamando questa verità dagli spalti del Santissimo Apostolico Trono Patriarcale Ecumenico, chiamiamo tutti ad risveglio della mente,  alla liberazione di pensieri emotivi e di movimenti di interessi personali,  per vivere in armonia col prossimo e con il creato, così ben fatto da Dio, e auguriamo e preghiamo con san Basilio il Grande  “colui che ha reso manifesta la natura degli esseri “: “Benedetto sei,  Signore, il solo che ogni giorno rinnovi la natura delle tue opere”; Benedetto sei, Signore, creatore della luce e della tenebra e discerni l’una dall’altra; Benedetto sei, Signore, che hai fatto e trasformato ogni cosa, allontanando l’ombra della morte e rioscurando il giorno in notte: Benedetto sei, Signore, che hai fatto l’uomo a tua immagine e somiglianza, che hai fatto il giorno per opere di bene e la notte per il riposo della natura umana…”

Questo è il nostro messaggio, questa è la nostra convinzione, questa è la nostra esortazione verso tutti: Stiamo come si deve, stiamo con timore, davanti alla creazione di Dio.
La Grazia del nostro Signore, Creatore di tutto il creato, visibile ed invisibile e la Sua infinita Misericordia, siano con tutti e tutto il mondo, ora e nei secoli senza limiti. Amen.

1 Settembre 2015
Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo
Fervente intercessore presso Dio per voi tutti

 + Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo,
diletto fratello in Cristo e fervente intercessore presso Dio

venerdì 28 agosto 2015

Dormitio Virginis secondo il calendario giuliano-costantiniano





Ho ancora un ottimo residuo di ferie in conto anno scolastico 2014/2015 (triste destino quello dei direttori amministrativi di istituzione scolastica statale..Ferie estive ? se va bene 10/12 giorni e te ne restano complessivamente 24 e se poi consideri i riposi compensativi cui avresti e hai diritto per lavoro pomeridiano aggiuntivo non pagato ..dovresti comunicare in data 1-9-2015 al tuo dirigente scolastico che bene che a lui vada  ci si rivede il 08-01-2016 ...ma non lo farai mai )

Quindi ho chiesto ed ottenuto un giorno di ferie  oggi 28 agosto o meglio per l'icona veneranda del calendario giuliano-costantiniano della Chiesa Santa del Signore  15 agosto 2015 Grande Festa della Dormizione della Madre di Dio e semprevergine Maria e quindi e libero da impegni di lavoro e presbitero costantinopolitano in regolare congedo canonico  festeggio la Madre di Dio con i fratelli e e le sorelle della santa tradizione slava nella chiesa di Sant'Alessandro del Patriarcato di Mosca a Palermo con il loro giovane parroco il Padre Andrej e la presenza del Padre Eugenio che è italiano anzi  palermitano e che è in attesa di destinazione finale da parte del Vescovo e che quindi al momento è  come dire "il secondo" alla parrocchia di Sant'Alessandro

Rispetto casa mia la parrocchia di Sant'Alessandro è abbastanza lontana e i noti bus dell'Amat non transitano per quella zona e quindi dovrei stampella alla mano camminare molto..Cosa impossibile per un "prete sciancato "

Alle 9.15 puntuale come è suo solito sotto casa mia arriva Adriano con l'automobile per recarci insieme in parrocchia

Da tempo non ci si vedeva con Adriano ed è quindi stata l'occasione  per un minimo di riassunto delle puntate precedenti in e per vari ambiti dell'esistenza. Adriano ha 33 anni un anno in meno di mio figlio. E non ci siamo mai persi di vista
Il Padre Andrej che è pure abbastanza giovane  come sempre quando ci si incontra ha subito come primo pensiero quello ecclesiale(ed è giusto) :"Concelebri Padre Giovanni ?" ed è pensiero di fratenità e di letizia

No Padre Andrej..No  Sto-con la tua benedizione-dentro il Vima/Presbiterio con l'epitracheilon/stola pregando e partecipando ai Santi e Divini e Tremendi Misteri Vivifici del Cristo Signore e Kyrios

Recentemente un caro fratello di fede e di nazione longobarda(mica si può essere perfetti.....) con cui si sono riannodate le puntate precedenti.presenti e future  mi aveva chiesto se la domenica alla Chiesa di San Caralampo io concelebrassi   Ho risposto che non concelebro spesso  e mi ha così risposto

"sì. mi sembra saggio e ministerialmente molto ortodosso. sei un monaco in fondo. io l'ho sempre detto" 


Subito dopo il Padre Andrej chiede sempre notizie della mia salute e sempre si rattrista ma 


sempre mi ricorda che sono nelle sue preghiere e nelle sue celebrazioni 




La Divina Liturgia è nella pienezza dell'ethos liturgico russo e slavo Solenne ed austera con


Adriano che compie il ministero del Lettore (utilizzando sia lo slavonico sia l'italiano),Padre


Eugenio che oggi canta con un bellissimo epitracheilon rosso e la serenità celebrativa ed 



orante del Padre Andrej


Questi giovani preti ortodossi di Palermo Andrej e Martinian celebrano-ciascuno nel suo 



ethos e nel suo typikòn- con mitezza e serenità



Questi giovani preti ortodossi di Palermo Andrej e Martinian pregano ed insegnano a 



pregare




Sono nel Vima e una sedia mi era stata preparata accanto alla porta della Madre di Dio


(anche questo un segno...Deipara piùchesanta salvaci...) per sedermi se non fossi riuscito a


gestire la mi zoppìa per l'intera durata della Divina Liturgia..Ovviamente è stata utile


Mi ero portato il testo italiano della Divina Liturgia e il typikòn di oggi 15 Agosto Ma ad 


un certo punto (così come mi accade a San Caralampo) il testo italiano non ha necessità di



esserci..La lingua poco importa..anzi non importa affatto e chiudo i due testi


"La Pentecoste: lo Spirito Santo scende dal cielo

 
 


2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo.  

2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì 



tutta la casa dov'essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si 

dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e 

cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
 


 5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto 

il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li 

udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti 

questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra 

propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e 

della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle 

parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, 

li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti stupivano ed erano 

perplessi chiedendosi l'uno all'altro: «Che cosa significa questo?» 13 Ma altri li deridevano 

e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».


14 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così:
 


«Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate 

attentamente le mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è 

soltanto la terza ora del giorno; 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta 



Gioele:
 


 17 "Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni 

persona; "




Un popolo in preghiera solenne ed austero con i suoi quasi continui segni di croce e le sue


metanie quasi tutte profonde e totali con quell'universo femminile slavo di bellissime 



donne e ragazze la cui fede ,la cui seria scelta di fede cristiana nella Santa Chiesa le rende 




ancor  più lucenti,ancora più luminose 



Alla fine della Divina Liturgia Padre Andrej insieme con Padre Eugenio e con me e tutto il 


popolo presente davanti all'icona della Madre di Dio ,del suo santo transito per cantarLe


il tropario di lode e di gloria incensando tutto e tutti con le metanie di tutti e di tutte 



davanti all'icona/tafos del transito



Nella maternità hai conservato la verginità e nella dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; sei stata trasferita alla Vita essendo madre della Vita e con le tue preghiere liberi dalla morte le nostre anime


Il Signore Teantropo e Filantropo  ci ha dato due calendari ...grazia su grazia 

Il prete sciancato ha quel famoso residuo di ferie ed allora decide proprio davanti all'icona 

della Santa Dormitio Virginis  che vivrà anche le feste del calendario giuliano-costantiniano 

con Padre Andrei,Padre Eugenio e i fratelli e le sorelle

Prossima festa 11 settembre 2015  cioè  29 Agosto 2015  decollazione di San Giovanni Battista

Il dirigente scolastico del mio Liceo è già avvertito   Sarò in ferie

Amin Amin Amin 


 



















martedì 25 agosto 2015

Caro Giampiero e caro in Cristo Teantropo e Risorto dai morti

Little Orthodox Christian Girl
Caro Giampiero e caro in Cristo Teantropo e Risorto dai morti


Nel nostro "quasi quotidiano" relazionarci via internet tu oggi hai scritto ( e a me è rimasta per l'intero giorno l'intensità totale di memoria costante )

". Ecco spiegate le caratteristiche della teologia espressa dalla chiesa indivisa: il carattere negativo delle definizioni dogmatiche; il contesto comunicativo misterico, liturgico, celebrativo, iconico, narrativo, kenotico, orante, simbolico, non verbale in cui tale sapere si manifesta. Ecco perché la teologia è kerygmatica e performativa, più che discorsiva e normativa; gloria, più che speculazione ed al teologo servono poiesis ed immaginazione più che tecnica argomentativa."


Mi sono interrogato su questa tua considerazione e intuisco -seppur confusamente- che 

una convocazione/la convocazione il Teantropo mi invia attraverso la tua riflessione

Non so quali determinazioni concrete essa abbia  e non è detto  che io debba saperlo 


Ho preso la tua riflessione,ho aperto Internet ,una pagina del mio blog "prete sciancato" e

ho messo accanto al mouse il mio Kombuskini regalo del mio venerato Padre Kosmàs 

athonita nei giorni lontani dal 2000 al 2005 quando ad agosto parte delle mie ferie venivano 

trascorse al monastero di San Giovanni Theristis in Calabria a Bivongi


Alla fine non un commento e neppure una considerazione sulla tua considerazione ma un 

controcanto da linguaggio non verbale ad essa così come viene via internet e per intuizioni 

e poiesis


..dalla sorellina della prima  foto....a questo straordinario monaco dell'ultima foto..e che poi 

è il Patriarca Paolo di Serbia


Lo vedi Giampiero dalla tua poiesis..alla sorellina  al Padre Kosmàs  al Patriarca Paolo


Non c'è necessità di altro



Grazie


PG 


P.Pavel Patriarca




domenica 23 agosto 2015

A San Caralampo Stefano,Anastasìa ed Elena



Sono riuscito ad arrivare in Chiesa a San Caralampo prima del Vangelo del Mattutino .

Sapevo che nella e con La Divina Liturgia della XII Domenica dopo Pentecoste  per il 23 di agosto memoria dei nostri padri tra i Santi Lupo martire sotto Diocleziano ed Ireneo Padre della Chiesa e Vescovo di Lione e Chiusura della Festa della Dormizione della Madre di Dio  la Chiesa Santa avrebbe celebrato il mistero del Santo Battesimo per la luce in Cristo della piccola Anastasìa

Ed è sempre il grande e santo mistero

Cîţi în Hristos v-aţi botezat, în Hristos v-aţi şi-mbrăcat. Aliluia.

Quanti in Cristo siete stati battezzati, di Cristo vi siete rivestiti. Alleluia.

E risuona sempre per tutti noi a prescindere dalla lingua in cui viene cantato

D. Sapienza.
L. Lettura della Lettera del santo apostolo Paolo ai Romani.
D. Stiamo attenti.
L. Fratelli, quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella sua morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui. Per quanto riguarda la Sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio in Cristo Gesù.


Il vecchio prete sciancato in congedo canonico ormai ha capito che Dio tre volte santo ha deciso di mandargli segnali su segnali ogni volta attraverso il santo popolo di San Caralampo e di mandargli segnali per il suo stesso ravvedimento  ed anche perchè ,finalmente, dopo trenta anni di chiesa ortodossa e di ministero dentro il Vima tra diaconato prima e sacerdozio dopo il sessantaquattrenne prete sciancato in congedo canonico comprendesse/comprenda il cuore della fede che confessa e professa

Sono vere e proprie lezioni  di fede e di vita cristiana che il Signore presenta,manda ed invia per la serie  "tieni,pesa e porta a casa " 

STEFANO


Arriva in Chiesa  Stefano il secondo figlio del giovane parroco Martinian e della giovane presbitera Iuliana  e tenendosi aggrappato ai due "analoghia" centrale bacia l'icona del Cristo e l'icona della Madre di Dio

Lo chiamo per salutarlo  Non mi degna di nessuna risposta

E ha ragione,ragionissima :prima deve baciare tutte ma proprio tutte le icone di tutta quanta l'iconostasi e solo dopo  ,ovviamente alla lontana(me lo sono meritato) mi saluta facendo ciao con la manina 

 ANASTASIA

Anastasìa è stata battezzata,è stata cresimata ed ora accanto a me dorme custodita dai suoi genitori e dal suo padrino mentre il coro sta iniziando a cantare l'inno Cherubico e le sorelle del coro lo cantano con il cuore della loro fede,della nostra fede In Chiesa si fa silenzio

Noi, care pe Heruvimi tainic închipuim şi făcătoarei de viaţă Treimi întreit-sfîntă cîntare aducem, toată grija cea lumească acum să o lepădăm...  Ca pe Împăratul tuturor să întîmpinăm, pe Cel în chip nevăzut înconjurat de cetele îngereşti. Aliluia, Aliluia, Aliluia.

Noi che misticamente raffiguriamo i cherubini, e alla vivifica Trinità cantiamo l'inno tre volte santo, deponiamo ora ogni affanno della vita... Per accogliere il Re dell'universo, invisibilmente scortato dalle schiere angeliche. Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Il Padre Martinian mi fa un cenno:mi vuole dentro il Vima  e nel girarmi noto che sotto la copertina che avvolge Anastasìa c'è una santa icona della Madre di Dio proprio dove la piccola poggia la testa  oggi 23 Agosto 2015 in cui la Santa Chiesa chiude solennemente la festa della Dormizione della Vergine secondo il calendario costantinopolitano e romeno

Ecco per il cuore dei cristiani ortodossi chiudere la festa  significa restituirla a Dio tre volte santo perchè la Festa non è una nostra costruzione ma è dono di Dio al suo popolo Ogni Festa è Teofania

Bene mettiamola così  La Madre di Dio oggi prima che la sua santa icona rientrasse nel Vima ha deciso di stare un pò con Anastasìa 

ELENA


La Divina Liturgia è finita  Il pane dell'Antidoron/l'Anafora  è stato con gioia e letizia distribuito ai fratelli e alle sorelle 
E nella gioia della Resurrezione si fa ora memoria della presbitera Elena,la mamma della presbitera Iuliana  Iuliana tiene in braccio la piccola Elena,terza figlia sua e di Martinian...Si si chiama Elena come la nonna ... 
Padre Martinian ne celebra la memoria  e tutte le volte che e nella litania e nella preghiera per gli addormentati nella luce del Signore Dio viene  ricordata  "Elena presbitera " Iuliana segna se stessa e segna anche la figlia che tiene in braccio 

Că Tu eşti Învierea şi Viaţa şi odihna adormiţilor robilor Tăi (Elena presbitera...), Hristoase, Dumnezeul nostru, şi Ţie slavă înălţăm, împreună şi celui fără de început al Tău Părinte şi Preasfîntului şi bunului şi de viaţă făcătorului Tău Duh, acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin

Poiché sei tu la risurrezione, la vita e il riposo dei defunti tuoi servi (Elena presbitera ...), Cristo Dio nostro, e a te innalziamo la gloria, con il tuo eterno Padre e con il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. 

E se ben ricordo Iuliana terrà la figlia Elena in braccio fino al canto del Cristo è Risorto in memoria della sua mamma Elena presbitera. 




Questo è il popolo ortodosso al di là delle lingue,delle etnie,delle tradizioni locali ,dei typikòn specifici

E nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica

Întru una, sfîntă, sobornicească şi apostolească Biserică

Is mìan,aghìan, katholikìn ke apostolikìn Ekklisìan. 


Anche oggi Signore Dio tre volte santo il prete sciancato in congedo canonico ha ricevuto la tua catechesi sempre a bastonate ma santa catechesi  Amin Amin Amin 
  

 






 











  

giovedì 20 agosto 2015

si sa che I dragoni esistono.... certo che esistono Attraverso le fiabe i bambini lo sanno e sanno pure sempre attraverso le fiabe che alla fine essi vengono sconfitti



si sa che I dragoni esistono.... certo che esistono Attraverso le fiabe i bambini lo sanno e sanno pure sempre attraverso le fiabe che alla fine essi vengono sconfitti




si sa che I dragoni esistono.... certo che esistono Attraverso le fiabe i bambini lo sanno e sanno pure sempre attraverso le fiabe che alla fine essi vengono sconfitti

domenica 16 agosto 2015

I giorni della Madre di Dio a San Caralampo :Il giorno dell'Olio Santo





I giorni della Madre di Dio a San Caralampo 

I giorni della misericordia e dell'intercessione  e del mettere la vita di ciascuno di noi e ciascuno quella di ogni fratello e di ogni sorella  e del cosmo intero nelle mani di Dio tre volte santo per intercessione della Madre di Dio e semprevergine Maria...

Il mistero del mistero dell'Olio santo per tutti noi e per tutte noi ammalati nel corpo e nel cuore celebrato nel pomeriggio di Giovedi 13 Agosto ,una lunga celebrazione che si scopre solo alla fine essere stata lunga ma che  ha sempre convocato in ogni chiesa  il cuore dei cristiani ortodossi e delle cristiane ortodosse e che vorremmo mai terminare

Il canone : tra il cantato e il mono- tono del coro della parrocchia ,queste sorelle che di giorno in giorno come mi ha detto il giovane nostro Parroco Martinian prendono coraggio e sempre di più certezza di svolgere un ministero nella Chiesa e della Chiesa. Il canto del coro come invito per tutti noi e per tutte alla preghiera  Ed io sto imparando -si fa per dire- a cantare in rumeno 

Dal  canone della celebrazione

Tu che sei fonte di misericordia, o più che buono, libera da ogni male i fedeli che con ardore implorano la tua misericordia ineffabile e guarendo le loro malattie accorda dall'alto la divina grazia.

Sei apparsa nel tuo divino tempio, o Madre del Creatore, come un ulivo fruttuoso, e per mezzo tuo il mondo si è colmato di misericordia; salva perciò quest'infermo(a) con l'aiuto delle tue preghiere.

E i sette brani delle letture apostoliche del Nuovo Testamento e le sette letture dei Vangeli e le sette ricche preghiere  di santificazione  e di benedizione con tutto il popolo,tutto anche ovviamente i presbiteri in ginocchio verso Oriente verso Cristo Sole e Medico delle anime nostre e dei nostri corpi  e ciascuno di noi ha davanti a sè la spalla dell'altro 


La preghiera  del sacerdote sull'Olio per sette volte ripetuta

 
O Signore, che nella tua misericordia e compassione  guarisci le afflizioni delle anime e dei corpi nostri, santifica, o Sovrano, quest'olio, perché diventi per quelli che ne vengono unti guarigione e liberazione da ogni sofferenza, da ogni macchia di corpo e di spirito e da ogni altro male; affinché anche in questo sia glorificato il tuo santissimo nome, del Padre, del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amin

E per sette volte l'unzione di ciascuno dei fratelli e di ciascuna delle sorelle e per sette volte sei tu prete che vai da loro 
Si certamente li vai e le vai a cercare  nel tuo ministero di prete perchè questo il prete deve fare  Ma poi quando li e le incontri per sette volte l'unzione  sei tu prete che sei stato convocato  da loro popolo santo di Dio  e ricevi  lezioni di vita di fede,ricevi ed ascolti nel loro volto,nelle mani che si offrono all'unzione  vedi il Vangelo delle vergini prudenti e sagge  e ti chiedi tu prete se sei anche tu prudente e saggio o invece stolto e cretino



5° Vangelo (Matteo 25,1-13)

Disse il Signore questa parabola: Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: in verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora, in cui viene il Figlio dell'uomo.

E poi per sette volte tu prete vieni unto   dal giovane  prete parroco e tu prete anziano  ungi per sette volte il giovane parroco  

Preoţia ta să o pomenească Domnul Dumnezeu, întru împărăţia Sa totdeauna, acum şi pururea şi în vecii vecilor.

Il Signore Dio si ricordi nel suo regno del tuo sacerdozio in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli

E nel giro che tu prete fai per sette volte lungo la chiesa per portare l'olio santo e santificante ai fratelli e alle sorelle  vedi che i genitori ti presentano i loro figli  tutti anche quelli recentemente battezzati e  neo-illuminati perchè questo Grande Mistero è per proteggere e difendere ogni respiro in Dio tre volte santo per intercessione del coro dei Santi e degli Angeli presieduto dalla Vergine Tuttasanta 

E poi ancora una volta ciascuno che vede e stavolta pone la propria mano sulla spalla dell'altro mentre la stola/l'epitracheilon dei preti viene messo sulla testa dei fratelli e delle sorelle tutti e tutte intorno al Vangelo posto sopra le loro teste

La stola/l'epitracheilon è il segno sacerdotale del ministero della consolazione
Lo diciamo noi preti ogni volta che lo indossiamo per la Divina Liturgia

Benedetto Dio, che effonde la sua grazia sui suoi sacerdoti qual miro sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste. 

E i fratelli e le sorelle lo cercano per prenderlo su di sè o almeno per tenerlo e chi non riesce compie il gesto per cui tutti siamo rivolti ad Oriente:mette una mano sulla spalla dell'altro che ha davanti 

pregate gli uni per gli altri per essere guariti.(dalla lettera di Giacomo )

1 Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, 3 cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 4 Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5 un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

(dal capitolo della lettera di Paolo Apostolo agli Efesini) 



Ecco la preghiera con il Vangelo sopra le teste e la stola dei preti pure

O Re santo, ricco di bontà e di misericordia, Signore Gesù Cristo, Figlio e Verbo del Dio vivente, che non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva, non impongo la mia mano peccatrice sulla testa di colui(colei) che con peccati si avvicina a te per chiedertene per mezzo nostro il perdono, ma stendi la tua mano forte e potente, che è in questo tuo santo Vangelo, tenuto dai miei concelebranti sul capo del(la) tuo(a) servo(a) (...), e insieme a loro ti prego e supplico la tua misericordia piena di compassione e di benignità. O Dio e Salvatore nostro, che per mezzo del profeta Natan hai concesso il perdono a Davide pentito dei propri peccati, e hai accolto la preghiera di pentimento di Manasse, accogli con la tua consueta misericordia anche il(la) tuo(a) servo(a) (...), pentito(a) dei propri peccati, e non tener conto di nessuna delle sue colpe. Poiché tu sei il nostro Dio, che ci hai comandato di perdonare fino a settanta volte sette a quelli che cadono nei peccati, poiché la tua misericordia è pari alla tua grandezza, e a te s'addice ogni gloria, onore e adorazione, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amin


E poi l'ottava volta dell'unzione  e stavolta baciato il Vangelo il popolo santo di Dio si reca dal giovane parroco 

L'Ottava volta dell'unzione,l'Ottavo Giorno del Signore ,il Giorno della Parousia del suo glorioso ritorno Egli che è l'alfa e l'omega,l'inizio e l'arrivo di ogni respiro,di ogni vivente,del cosmo intero,delle galassie di ieri,di oggi e di domani 

Come ha scritto il Padre Sofronio di Essex  discepolo di San Silvano dell'Athos "Il Cristo è il Dio infinito. Non fu crocifisso solo per 

i credenti, ma per tutti gli uomini, da Adamo fino all'ultimo uomo 

che nascerà da ventre di donna.



Poi -e qui il Padre Martinian mi ha  cristianamente sorpreso e stupito - la Grande Litania  leggendo si
i nomi dei vivi dagli elenchi che lungo la celebrazione i preti hanno accolto ma improvvisamente ala fine di questa lettura  il padre Martinian  -a memoria,dico a memoria- ricorda tutti i preti della Diocesi e le loro spose  uno per uno ,una per una
E alla fine viene verso di me e ricorda me e mia moglie

Amin Amin Amin