Ogni Sabato il mio servizio di Direttore Amministrativo del Liceo si conclude alle ore 13.00
Il bus 106 si è presentato con imprevista e provvida puntualità ed alle 13.20 ero già in Via Libertà e
mi reco "pedibus calcantibus" (si fa per dire..sempre con la stampella...) verso casa.
Lungo il percorso si trova la sede centrale (quindi la sede come dire "episcopale" della Dirigenza)
di un'istituzione scolastica statale importante e nota all'interno del sistema scolastico palermitano
All'interno dell'androne esterno già chiuso noto due sacchi di immondizia di tipo "grandi
comunità" aperto e quindi il materiale in esso contenuto(si fa per dire) è visibile
Vedo che contengono diversi numeri dell'antica rivista Critica Storica...
Le copie della rivista sono tutte sporche ma proprio sporche...
Critica Storica è la nota rivista trimestrale fondata nel 1972 da Armando Saitta del quale e sul quale
non credo sia necessario dare notizie...Sappiamo bene chi egli sia stato e ne conosciamo la passione
etico-storica
Resto stupito per qualche minuto davanti a tanto scempio (numeri di una Rivista destinate neppure a
macero ma alla discarica di Bellolampo) e mi incontra l'Amministratore del mio condominio
"Si lo so Dottore Festa cosa sta pensando ....E ha ragione...La scuola , a quanto pare, ha subito un
serio allagamento e molti libri e molte riviste,patrimonio della biblioteca scolastica,hanno subito
danni seri. Probabilmente queste copie sono non recuperabili e/o il loro eventuale recupero è
oltremodo costoso "
Ma alla fine con il Signor Amministratore di condominio abbiamo concordato che,invece ed invero,
un diverso tipo di priorità di impegni di spesa avrebbe dovuto essere realizzato magari tagliando
-all'interno del bilancio della scuola- spese come dire "voluttuarie e voluttuose per immagine e
prestigio" per assicurare il recupero del patrimonio librario rovinato dall'allagamento
Infatti voglio sperare che siano solo questi due i sacchi di immondizia destinati con le copie della
Rivista alla discarica di Bellolampo . Ma sono certo non solo che non lo sono ma temo che anche
libri del patrimonio della biblioteca siano stati destinati alla discarica
Bisognerebbe ricordare a determinati organismi monocratici e collegiali (per amor del cielo..le
delibere e le determine procedurali per il discarico inventariale del patrimonio librario rovinato
ci sono tutte e fatte non bene ma benissimo...) che in realtà e nel profondo un'istituzione scolastica
statale non è socio di maggioranza di Vanity Fair nè di Marie Claire ma rimanda ed annuncia Altro
e perfino laicalmente l'Oltre e l'Altrove
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