giovedì 30 giugno 2016

I duri e i puri/le dure e le pure




I duri e i puri/le dure e le pure ecclesialmente presenti nell’ambito della dichiarata difesa della tradizione(ma dubito che difendano e vivano la Tradizione), si mostrano sempre compunti, (e sicuramente credono di esserlo alcuni/alcune in buona e sincera liceità di cuore,altri ed altre come dire  “in sede universitaria” ): le grandi pubbliche metanie e i segni di croce ad angolo giro 360 gradi su 360 gradi sono le loro compagne con la citazione continua del typikòn(e se più antico è meglio è) e la loro continua ,costante repulsione ai limiti del disprezzo non solo per  “gli eretici” ma anche e soprattutto per quanti fratelli e sorelle di fede possono/possano un tantinello divergere dal loro zelo

Ed ovviamente –pur compunti o forse proprio perché convinti di essere gli unici compunti /le uniche compunte che hanno capito tutto della professione di fede ortodossa e della fatica bimillenaria della Chiesa – non possono mai tacere ..Il giudizio verso la prassi e la pastoralità di chiese locali e di singoli fratelli e sorelle è sempre pronto .

I duri e puri/le dure e pure  hanno un’interessante caratteristica …molto come dire “mondanizzata e secolarizzata”  …molto  ma molto politica...Realpolitik  concreta e  certa . Suvvia :  restano nella canonicità ufficiale…Sono canonicissimi (ne avranno un  ritorno ) ….e tali vogliono restare  anche se poi –in privato oppure in circoli ristretti, con il sorrisino beffardo  di chi ha tutto capito e vuole essere maestrino/maestrina in Israele –il dis-pretium (alla latina.. cioè la voluta svalutazione ecclesiale e personale) spesso verso la stessa loro chiesa locale non manca e non manca –e questo è il vero problema teologico ed ecclesiale, il vero pericolo concreto, pericolo orante ed ecclesiale- il loro tematizzare  di una presunta superiorità del monachesimo inteso carismaticamente,direi secondo l'eresia montanista  rispetto all’apostolicità e alla ministerialità della Chiesa.. Insomma zeloti ed entusiasti…(se i protestanti fanno della bibbia un papa di carta ..i nostri fratelli e le nostre sorelle entusiasti ed entusiaste   nel loro continuo, quotidiano opporre al ministero episcopale il presunto primato dei monaci(senza avere avuto l’avvallo dei monaci )  fanno del monachesimo la loro idolatria papista…una bella contraddizione interna.. come se il monachesimo fosse da collocare fuori dal popolo santo di Dio..per non parlare poi della loro convinzione di essere gli unici depositari e le uniche depositarie dell'unica corretta lettura del pensiero patristico  tutto quanto e di San Gregorio Palamàs e di San Marco d'Efeso nello specifico )
.Ovviamente hanno consapevolezza di essere come tutti e come tutte nella fragilità del peccato e della disobbedienza.. Ma vuoi mettere? Il loro peccato mica è banale. Essi ed essi solo in quanto tutto hanno capito hanno la grande certezza di essere gli Unici Grandi Peccatori  perchè gli Unici Grandi Cristiani e Cristiani Ortodossi

 
E allorquando alla fine ascolti qualcuno/qualcuna entusiasta che – in assoluta lucidità e con il tono di chi pensa di affermare una realtà ovvia e perfino santa- declara  che il proprio padre spirituale deve mostrare la  luce del Tabor delle energie increate come San Serafino di Sarov o non ci sarà per lei/lui mai padre spirituale , allora  non resta  che  
un silenzio emerito...un emerito silenzio

giovedì 23 giugno 2016

"Nella Chiesa ortodossa i numeri dei fedeli non ha avuto mai e non ha nessuna importanza"






 

"Nella Chiesa ortodossa i numeri dei fedeli non ha avuto mai e non ha nessuna importanza e tutto questo in base all’insegnamento del Nuovo Testamento, all’ordinamento dei santi Canoni e alla tradizione della Chiesa."

Il mio caro amico e confratello il nostro Vicario Generale Padre Evangelos Yfantidis  nella sua intervista al quotidiano cattolico Avvenire (http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Lassenza-di-Mosca-Non-decisiva-.aspx
coglie  benissimo il senso profondo  della Chiesa e della sinodalità  

La logica della quantità come strumento di considerazione,di importanza,di potere è fuori ed è estranea (direi anche nemica ed ostile) alla predicazione del Cristo ,degli Apostoli e dei Padri ..anzi,e al contrario, il Vangelo tutto quanto ci annuncia la ricchezza del piccolo gregge al quale vien detto e predicato di Non Temere e di Non Avere Paura ...

Ha ragione Evangelos..I numeri non possono nè devono contare nella relazione sinodale tra chiese sorelle...Altra è la santa caratteristica della relazione sinodale ..Ed è la comunione di fede, la comune correzione fraterna, il comune discepolato, la diakonia del servizio, la gioia di condividere e di vivere e di celebrare insieme i tremendi e vivifici Misteri del Cristo Teantropo e Risorto...il comune annuncio al mondo e al cosmo e alle galassie di ieri,di oggi e di domani che Cristo è l'Alfa e l'Omega di ogni movimento e di ogni respiro  che ci fa  profondamente Chiesa.

I numeri portati e presentati come segno forte per avere spazio e potere e considerazione  restano una tentazione personale ed ecclesiale di orgoglio e di superbia ..A qualunque chiesa che ieri,oggi ed anche domani gettasse sul tavolo della sinodalità la propria forza numerica si dovrebbe e si deve rispondere con carità fraterna e con fraterna chiarezza

Vangelo di Luca al capitolo 22 versetti 24-27



"24 Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande. 25 Ma egli disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. 26 Ma per voi non dev'essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. 27 Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve."


Ed è qui  ,in questa dimensione sottolineata da Padre Evangelos,che occorre chiarezza ..serena chiarezza ma chiarezza( e fa male, molto male,un malessere personale,una sciagura ecclesiale leggere quasi ogni giorno,giorno per giorno in un sito ufficiale di una parrocchia canonica ortodossa in Italia , stilettate, polemiche, cattiverie non motivate da considerazione ecclesiologiche( le diversità di impostazioni ecclesiologiche ci possono stare dentro l'idem sentire   ma proprio perchè dentro l'idem sentire non possono essere cattiverie e stilettate ma contributi e servizio di condivisione fraterna) ma da analisi di geopolitica, di schieramento politico  come se la chiesa fosse solo  Importante Realtà Sociale e Politica,fosse Mondana e Solo Mondana ) ...


Chiarezza... e chiarezza patristica sino in fondo 

 da Sant’Ilario di Poitiers, Contro l'imperatore Costanzo 

" Noi non abbiamo più un imperatore antichissimo che ci perseguita, ma dobbiamo combattere contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena, ma ci accarezza il ventre... Non ci confisca i beni, anzi, ci dà di che vivere, ma ci arricchisce per darci la morte... Non ci spinge verso schiavitù, né tantomeno in carcere, ma elabora per noi alti ideali di libertà invitandoci ad onorarci nel suo palazzo per farci amare le nostre catene... Non ci colpisce il cuore, ma prende possesso del cuore... Non ci taglia la testa con la spada, ma uccide l'anima con il denaro."


All'interno poi di questa chiarezza evagelica,apostolica e patristica Le Chiese sorelle possono e devono discutere e possono anche non concordare,possono perfino non  riconoscere documenti ed esiti e possono pure rendere problematica la ricezione del Sinodo   ma  facendo sempre memoria della forza evangelica di conversione e pentimento dell'inno del Kerubikòn 


 "noi che misticamente dei Cherubibini ora siamo icone e alla vivifica Triade l'inno trisagio cantiamo,deponiamo ogni affanno della vita per accogliere il Re dell'universo invisibilmente scortato dalle angeliche schiere.Alliluia,alliluia,alliluia"


Io ho/avevo ma ancora ho un sogno e una certezza..Si alla fine aveva ragione il Patriarca Bartolomeo quando esortò,supplicò, invocò il Patriarcato di Antiochia a concelebrare con il Patriarcato di Gerusalemme al Sinodo prima di risolvere la questione della giurisdizione sul Qatar

E' stata la grande intuizione del Patriarca,purtroppo non ascoltata..

Infatti-e questo è il sogno.questa è la speranza- davanti ai Misteri del Cristo,davanti all'urlo del Popolo Santo  Cristo è in mezzo  con noi..lo è e lo sarà Ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli... Ma sicuramente i due patriarchi in lacrime di compunzione e in gioia di pentimento..avrebbero detto l'uno all'altro..Ma smettiamola..il Qatar è tuo Antiochia ..ma no smettiamola  il Qatar è tuo Gerusalemmme..

Perchè carissimi fratelli e carissime sorelle il Qatar ed ogni Qatar ,ogni territorio è di Dio tre volte santo..

Ovviamente la supplica di Bartolomeo non è stata ascoltata... E noi si continua a pregare fino al collo del cuore perchè nel mistero dello Spirito Santo che danza e regna Sovrano Consolatore e Paraclito  la novità della Pentecoste di sempre entri nei cuori e degli assenti e dei presenti a Creta


Amin 

 











giovedì 16 giugno 2016

La sinodalità ..mistero sacramentale





Verrà e viene celebrato..E viene e verrà celebrato a prescindere,nonostante ma anche comprese le assenze,nonostante e comprese le polemiche,nonostante e compresi i litigi  (che ad oggi-ed è dono di Dio tre volte santo-non si sono spinti  fino alla rottura della comunione nel e del mysterium fidei e non si spingeranno fino a tanto)

In questo momento non mi interessano le questioni canonistiche e le questioni sul futuro delle decisioni del Santo Sinodo Pan-ortodosso ..non mi interessa sapere se ci sarà e come ci sarà receptio/ricezione dei documenti approvati e nelle chiese locali che partecipano e nelle chiese locali che hanno deciso di non partecipare..

Non mi interessa neppure la questione  del "primus inter pares" nè la questione del "primus sine paribus" e non leggo più le dichiarazioni di nessuno o meglio le leggo e le leggo tutte(ma proprio tutte) con rispetto ed attenzione  ma non le ho mai commentate e non inizierò certo ora a commentarle

Dico (questo si ) e lo srivo ancora una volta che -sembrerà strano,sembrerà paradossale,sembrerà forse troppo "intellettuale"  ma  l'ecclesiologia della Chiesa Una ed Indivisa della quale noi cristiani ortodossi siamo i custodi (e lo diciamo con timore e tremore  ma lo scriviamo ),l'ecclesiologia della sinodalità, l'ecclesiologia della sinodalità congregazionale vissuta non come legge umana di discplina da regolamenti ecclesiastici,ma vissuta come mistero ,come segno apostolico della Chiesa stessa,trova proprio tutta quanta la sua forza evangelica e la sua testimonianza apostolica proprio nelle assenze.. Alcune chiese locali,alcune chiese sorelle hanno deciso di non essere presenti ..La loro assenza (che esse considerano doverosa e giusta) è -ed è strano ma è così- un dono..si un dono...Esse non lo sanno..ma con la loro assenza,con la loro assenza anche dura e polemica  stanno testimoniando che solo nella sinodalità e solo con la sinodalità i fratelli e le sorelle possono litigare ..perchè il mistero della sinodalità consente a ciascuno di noi come persone e come congregazioni di dire -secondo il nostro cuore e secondo i nostri talenti-il nostro si quando in coscienza riteniamo di dover dir si e il nostro no quando in coscienza riteniamo di dover dire il nostro no

Certo a mio avviso hanno commesso un errore di concretezza ...e l'errore di concretezza poi-con i tempi e nei tempi di Dio  sarà sanato e sarà certamente trovato in gioia e in carità il rimedio
e si rimedierà   ma (e sembra stranissimo , quel che ora scriverò sembrerà privo di senso ..ma nel mio cuore così risuona) sul piano ecclesiologico,sul piano della nostre lacrime di compunzione e delle nostre metanie personali ed ecclesiali... l'assenza di  alcune chiese locali ,chiese sorelle del pleroma  (senza che forse esse lo sappiano e se ne rendano conto) potranno impedire  -ed è qui che lo Spirito Santo ha soffiato e soffia- quel che ,da diverse e spesso contrapposte parti all'interno totale dell'ortodossia e all'esterno di essa ,si ipotizzava ..L'assenza del Patriarcato di Mosca, l'assenza del Patriarcato di Georgia,l'assenza del Patriarcato di Bulgaria e del Patriarcato di Antiochia  incredibilmente offre-ed è dono trinitario- al Sinodo  la possibilità "erga omnes et erga omnia " di non essere quel Grande Fallimento che veniva ipotizzato

La sinodalità viene così testimoniata ..D'altra parte ben lo sappiamo ...ci è stato insegnato dal nostro Cristo...non si arriva al Sabato soprabenedetto se prima non si cantano gli enkomia della sepoltura

Ed ora si taccia ,si preghi e si digiuni


Padre Giovanni Festa

giovedì 9 giugno 2016

Solo a Palermo...questi fatti solo a Palermo ....



Nel primo pomeriggio ho avuto necessità di recarmi di nuovo in Parrocchia. Pochi minuti alla fermata di via Libertà ..e regolarmente arriva la vettura della linea 806 (non ci si illuda..E' la linea che collega la città a Mondello..e quindi linea estiva..potenziata e potenziata al massimo a spese dell'intero sistema cittadino..) Salgo regolarmente..Molti utenti..Rientravano dalla spiaggia..e coda davanti alla macchinetta obliteratrice

Un signore  che mi appare premuroso e gentile(sono in talare e ho,ovviamente,la stampella) prima mi indica che  da pochi istanti c'è un posto libero e poi si offre per timbrare egli stesso il mio biglietto

Lo ringrazio e noto ,invero, che egli è pronto e disponibile a timbrare il biglietto di tutti e così riesce a dar velocità alla coda di persone davanti alla nota e famigerata obliteratrice

Mi convinco che è un cittadino rispettoso e solidale..

Dopo alcune fermate salgono in vettura i controllori ...La vettura quasi si svuota..I fuggitivi sono per la gran parte ragazzi e ragazze ma  non sono soltanto ragazzi e ragazze

I controllori (usualmente chiamati a Palermo  "sceriffi" ) cominciano il loro giro di verifica ...E(ovviamente i non paganti sono tutti scesi) il controllo è facile ..facile...

Tuttavia....

Uno dei controllori chiede al signore cittadino rispettoso e solidale di prima la verifica del biglietto

Il cittadino solidale e rispettoso  con serenità comunica di esserne sprovvisto

Qui avviene la mia prima sorpresa . Infatti il controllore (forse per il caldo palermitano alle 16.00 di giovedi 9 giugno..) gli chiede..'un savi a siddriari...ma picchi 'un scinniu appena 'ni vitti ? " (traduco: non le deve dispiacere ma mi spiega perchè non è sceso non appena ha visto che noi controllori eravamo presenti? "

Rido con me stesso... Il controllore sta chiedendo in fondo al cittadino   per quale motivo sta rischiando la multa  mentre avrebbe potuto dileguarsi

Ma il cittadino rispettoso e solidale mi sorprende ancor di più: " 'un savi a siddriari lei...ma iu cà aiutu i cristiani a timbrari 'u bigliettu e quinni fazzu un travaghiu comu si fussi 'mpiatu  all'Amat "

(traduco.. Non si deve lei dispiacere  "Ma io qui aiuto le persone a timbrare il biglietto.Quindi è come se io fossi un dipendente dell'Azienda Amat ")

Il controllore barcolla.. Sta per dire qualcosa  ma viene subito fermato dall'autista che ,continuando a guidare,esclama : " è bieru...aiuta assai..'un lu fari paari e 'un ci fari a multa"(traduco. "E' vero..aiuta tantissimo..non lo fare pagare e non fargli la multa"

Il controllore è al tappeto. "E avi agghiri accusì..bonasira  a tutti"(e  va bene ..si vede che deve  andar così..buonasera a tutti ) ..E scende dal bus insieme con il collega

Una fermata dopo scendo io...sono quasi arrivato in Parrocchia  Ma posso mai presentarmi dal e al mio giovane parroco ridendo a più non posso ? 










lunedì 6 giugno 2016

Due Signore e il Tablet



Il mio gestore telefonico mi ha cambiato unilateralmente il piano traffico con un sms del quale nulla ho compreso

Io ho un antichissimo Nokia e quindi niente Internet,niente diavolerie niente applicazioni..niente..solo sms e telefonate...

Mi era arrivato uno strano sms da parte del mio gestore e non avevo capito nulla..ma proprio nulla

Su consiglio,direi su precisa direttiva di mia moglie mi sono recato alla filiale del mio gestore vicino casa mia ...ore 17.50 di oggi.. una fila interminabile...Pazienza ed attesa...Mia moglie era sicura (e poi ha avuto ragione e conferma) che il mio gestore in modo se non proprio fraudolento ma sicuramnte furbo avesse/aveva modificato il mio piano traffico con qualche "Attiva servizi" a prescindere dal mio consenso

Quindi pur se avevo voglia di andar via,l'obbedienza alla moglie è sancita dai sacri canoni e quindi  si resta "usque ad sanguinem" nella noia e nell'ascolto di una strana lingua a me straniera ed aliena tra i vari clienti ,tutti edotti nella lingua e gli operatori che di questa neo lingua sono i sacerdoti e le sacerdotesse  infallibili..Notavo che anche alcuni miei coetanei ed alcune mie coetanee presenti in filiale  erano assolutamente esperti in tale grammatica,in tale sintassi e nell'uso di un vocabolario specifico e tecnicamente selettivo...Povero me !!!! come spiegare(mi dicevo) all'operatore  il mio problema..? 

Ad un certo momento,tuttavia,si sviluppa un duro confronto tra due signore presenti,due signore direi tra i 40 e i 50  anni..insomma  buona borghesia palermitana,colta,magari ,anzi senza magari,assolutamente progredita

Si sente uno squillo stranissimo e la prima signora apre il suo (credo che si chiami tablet) piccolo televisore personale e -con mia grande meraviglia e con immenso mio stupore-risponde..Quel televisore è anche un telefono !!!!!

Finita la conversazione la signora chiude il tablet/televisore  ma l'altra signora le si avvicina mostrando stupore(ma non il mio stupore..) e contestando le prestazioni del tablet/televisore in uso alla prima signora e invece vantando le caratteristiche,le funzionalità, i servizi del suo tablet/televisiore..Lo prende dalla borsa(ha ragione mia moglie:le borse delle donne sono contenitori misteriosi e come dire giammai conoscibili ) ,lo apre e comincia a descrivere e a mostrare le infinite capacità totali e cosmiche del suo tablet/televisore

Ma la prima signora non si arrende: riprende il suo (sempre dalla borsa...bisognerebbe scrivere un saggio teologico sulla relazione ontologica  tra la  donnae la sua borsa - e quindi mette all'opera il suo e ne mostra garanzie, attvità,funzionalità

Il dibattito va avanti per almeno 15 minuti ..un dibattito direi teologicamente leggibile all'interno della dialettica  eresia/verità..Solo un tablet è tablet...solo una signora delle due è signora  ed è colei la quale possiede (nella sua borsa) il tablet che è l'unico tablet. 

Ovviamente non è mancato il variegato commento degli altri clienti presenti ...ciascuno con la sua personale opinione sempre confrontando i due tablet o proponendo altra soluzione...

Il dibattito non ha avuto esito finale....... Diciamo che si sono scomunicate a vicenda Quando il numero del mio biglietto di turno è apparso sul piccolo schermo prima di recarmi presso l'operatore ..ho preso dalla tasca della giacca  il mio antichissimo Nokia e l'ho mostrato alle due signore a 360 gradi e in silenzio mi sono recato al tavolo dell'operatore