I duri e i puri/le dure e le pure ecclesialmente
presenti nell’ambito della dichiarata difesa della tradizione(ma
dubito che difendano e vivano la Tradizione), si mostrano sempre compunti, (e
sicuramente credono di esserlo alcuni/alcune in buona e sincera liceità di
cuore,altri ed altre come dire “in sede universitaria” ): le grandi
pubbliche metanie e i segni di croce ad angolo giro 360 gradi su 360 gradi sono
le loro compagne con la citazione continua del typikòn(e se più antico è meglio
è) e la loro continua ,costante repulsione ai limiti del disprezzo non solo
per “gli eretici” ma anche e soprattutto per quanti fratelli e sorelle di
fede possono/possano un tantinello divergere dal loro zelo
Ed ovviamente –pur compunti o forse proprio perché
convinti di essere gli unici compunti /le uniche compunte che hanno capito
tutto della professione di fede ortodossa e della fatica bimillenaria della
Chiesa – non possono mai tacere ..Il giudizio verso la prassi e la pastoralità
di chiese locali e di singoli fratelli e sorelle è sempre pronto .
I duri e puri/le dure e pure hanno
un’interessante caratteristica …molto come dire “mondanizzata e
secolarizzata” …molto ma molto politica...Realpolitik concreta
e certa . Suvvia : restano nella canonicità ufficiale…Sono canonicissimi
(ne avranno un ritorno ) ….e tali vogliono restare anche se poi –in
privato oppure in circoli ristretti, con il sorrisino beffardo di chi
ha tutto capito e vuole essere maestrino/maestrina in Israele –il dis-pretium
(alla latina.. cioè la voluta svalutazione ecclesiale e personale) spesso verso
la stessa loro chiesa locale non manca e non manca –e questo è il vero problema
teologico ed ecclesiale, il vero pericolo concreto, pericolo orante ed
ecclesiale- il loro tematizzare di una presunta superiorità del
monachesimo inteso carismaticamente,direi secondo l'eresia montanista rispetto all’apostolicità e alla
ministerialità della Chiesa.. Insomma zeloti ed entusiasti…(se i protestanti
fanno della bibbia un papa di carta ..i nostri fratelli e le nostre sorelle
entusiasti ed entusiaste nel loro continuo, quotidiano opporre al
ministero episcopale il presunto primato dei monaci(senza avere avuto l’avvallo
dei monaci ) fanno del monachesimo la loro idolatria papista…una bella
contraddizione interna.. come se il monachesimo fosse da collocare fuori dal
popolo santo di Dio..per non parlare poi della loro convinzione di essere gli unici depositari e le uniche depositarie dell'unica corretta lettura del pensiero patristico tutto quanto e di San Gregorio Palamàs e di San Marco d'Efeso nello specifico )
.Ovviamente hanno consapevolezza di essere come tutti e
come tutte nella fragilità del peccato e della disobbedienza.. Ma vuoi mettere?
Il loro peccato mica è banale. Essi ed essi solo in quanto tutto hanno capito
hanno la grande certezza di essere gli Unici Grandi Peccatori perchè gli Unici Grandi Cristiani e Cristiani Ortodossi
E allorquando alla fine ascolti qualcuno/qualcuna
entusiasta che – in assoluta lucidità e con il tono di chi pensa di affermare
una realtà ovvia e perfino santa- declara che il proprio padre spirituale
deve mostrare la luce del Tabor delle energie increate come San Serafino
di Sarov o non ci sarà per lei/lui mai padre spirituale , allora non resta che
un silenzio emerito...un emerito silenzio