
Verrà e viene celebrato..E viene e verrà celebrato a prescindere,nonostante ma anche comprese le assenze,nonostante e comprese le polemiche,nonostante e compresi i litigi (che ad oggi-ed è dono di Dio tre volte santo-non si sono spinti fino alla rottura della comunione nel e del mysterium fidei e non si spingeranno fino a tanto)
In questo momento non mi interessano le questioni canonistiche e le questioni sul futuro delle decisioni del Santo Sinodo Pan-ortodosso ..non mi interessa sapere se ci sarà e come ci sarà receptio/ricezione dei documenti approvati e nelle chiese locali che partecipano e nelle chiese locali che hanno deciso di non partecipare..
Non mi interessa neppure la questione del "primus inter pares" nè la questione del "primus sine paribus" e non leggo più le dichiarazioni di nessuno o meglio le leggo e le leggo tutte(ma proprio tutte) con rispetto ed attenzione ma non le ho mai commentate e non inizierò certo ora a commentarle
Dico (questo si ) e lo srivo ancora una volta che -sembrerà strano,sembrerà paradossale,sembrerà forse troppo "intellettuale" ma l'ecclesiologia della Chiesa Una ed Indivisa della quale noi cristiani ortodossi siamo i custodi (e lo diciamo con timore e tremore ma lo scriviamo ),l'ecclesiologia della sinodalità, l'ecclesiologia della sinodalità congregazionale vissuta non come legge umana di discplina da regolamenti ecclesiastici,ma vissuta come mistero ,come segno apostolico della Chiesa stessa,trova proprio tutta quanta la sua forza evangelica e la sua testimonianza apostolica proprio nelle assenze.. Alcune chiese locali,alcune chiese sorelle hanno deciso di non essere presenti ..La loro assenza (che esse considerano doverosa e giusta) è -ed è strano ma è così- un dono..si un dono...Esse non lo sanno..ma con la loro assenza,con la loro assenza anche dura e polemica stanno testimoniando che solo nella sinodalità e solo con la sinodalità i fratelli e le sorelle possono litigare ..perchè il mistero della sinodalità consente a ciascuno di noi come persone e come congregazioni di dire -secondo il nostro cuore e secondo i nostri talenti-il nostro si quando in coscienza riteniamo di dover dir si e il nostro no quando in coscienza riteniamo di dover dire il nostro no
Certo a mio avviso hanno commesso un errore di concretezza ...e l'errore di concretezza poi-con i tempi e nei tempi di Dio sarà sanato e sarà certamente trovato in gioia e in carità il rimedio
e si rimedierà ma (e sembra stranissimo , quel che ora scriverò sembrerà privo di senso ..ma nel mio cuore così risuona) sul piano ecclesiologico,sul piano della nostre lacrime di compunzione e delle nostre metanie personali ed ecclesiali... l'assenza di alcune chiese locali ,chiese sorelle del pleroma (senza che forse esse lo sappiano e se ne rendano conto) potranno impedire -ed è qui che lo Spirito Santo ha soffiato e soffia- quel che ,da diverse e spesso contrapposte parti all'interno totale dell'ortodossia e all'esterno di essa ,si ipotizzava ..L'assenza del Patriarcato di Mosca, l'assenza del Patriarcato di Georgia,l'assenza del Patriarcato di Bulgaria e del Patriarcato di Antiochia incredibilmente offre-ed è dono trinitario- al Sinodo la possibilità "erga omnes et erga omnia " di non essere quel Grande Fallimento che veniva ipotizzato
La sinodalità viene così testimoniata ..D'altra parte ben lo sappiamo ...ci è stato insegnato dal nostro Cristo...non si arriva al Sabato soprabenedetto se prima non si cantano gli enkomia della sepoltura
Ed ora si taccia ,si preghi e si digiuni
Padre Giovanni Festa
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