mercoledì 10 gennaio 2018

Nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 2018 -Il sogno panormita -cretese di un prete sciancato

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Sant’Agatone nato a Palermo e poi Papa e Patriarca di Roma, avversario dell’eresia del monotelismo (nel 682)-Martirologio Romano: “A Roma presso san Pietro, deposizione di sant’Agatone, papa, che contro gli errori dei monoteliti custodì integra la fede e promosse con dei sinodi l’unità della Chiesa”



 In una qualunque città dell'Europa Occidentale...il nucleo dei cristiani ortodossi di diverse nazionalità (con presenza di cristiani ortodossi nati in quella città e diventati poi ortodossi ) non ha una chiesa propria e vive con fatica ma sempre con fede sincera la propria sequela a Gesù Cristo secondo la propria santa tradizione 

Il nuovo e giovane Arcicescovo Cattolico di quella città di propria ed autonoma iniziativa decide di trovare una Chiesa del patrimonio della Curia non più utilizzata come luogo di culto 
Viene riscontrata l'esistenza della Chiesa Cattolica chiusa al culto e dedicata a San Giovanni Maria Vianney,il Santo Curato d'Ars ,ovviamente santo del secondo millennio e presente nel santorale della Chiesa di Roma 
San Giovanni Maria Vianney Sacerdote
Dardilly, Francia, 8 maggio 1786 - Ars-sur-Formans, Francia, 4 agosto 1859
Martirologio Romano: Memoria di san Giovanni Maria Vianney, sacerdote, che per oltre quarant’anni guidò in modo mirabile la parrocchia a lui affidata nel villaggio di Ars vicino a Belley in Francia, con l’assidua predicazione, la preghiera e una vita di penitenza. Ogni giorno nella catechesi che impartiva a bambini e adulti, nella riconciliazione che amministrava ai penitenti e nelle opere pervase di quell’ardente carità, che egli attingeva dalla santa Eucaristia come da una fonte, avanzò a tal punto da diffondere in ogni dove il suo consiglio e avvicinare saggiamente tanti a Dio.

Viene offerta in comodato d'uso per 100 anni (diconsi cento ) e i cristiani ortodossi  lieti del dono della Chiesa Sorella gradirono ed accettarono e  informarono il loro padre e pastore,il loro amato Vescovo.

E arriva il giorno della consegna,il 110 gennaio di quell'anno ,   con la firma della convenzione per comodato d'uso tra i due Vescovi
Il Vescovo Cattolico chiede al fratello Vescovo Ortodosso  a quale santo del santorale ortodosso la Chiesa sarà dedicata al momento della consacrazione  e della riapertura al culto cristiano

E con amore paterno e condivisione fraterna così parlò il Vescovo Ortodosso

" Caro fratello Vescovo Benedici !!!! 
L’amore di Dio guida l’uomo da un lato a diventare “nuova creazione”, “nuova creatura”: “sono divenute nuove tutte le cose”, mentre dall’altro lato conduce alla “riconciliazione”, dal momento che tutte queste cose provengono da Dio, il quale ci ha riconciliato a sé per mezzo di Gesù Cristo. In Cristo Dio ha riconciliato anche il mondo a sé, senza tener conto dei peccati dell’uomo. Due doni divini, pii fratelli, discendono dall’amore di Dio; sono: primo, l’uomo diventa “nuova creatura”, “nuova creazione” e, secondo, quest’ultima guida alla riconciliazione. “Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione”. (2Cor. 5, 19). Gli ambasciatori e rappresentanti di Cristo invocano: “Riconciliatevi con Dio”. Essi ricercano gli uomini, dovunque siano, non per trasmettere dichiarazioni e telegrammi, ma supplicandoli e pregandoli in nome di Dio a riconciliarsi con Lui. Tale è la comprensione e l’amore che mostra all’uomo, alle Chiese e alle Confessioni. Qual è la nostra responsabilità se rimaniamo insensibili davanti a quest’invito? Il Padre dell’amore e del dialogo San Giovanni Crisostomo, Arcivescovo di Costantinopoli, esclama a gran voce: “…non è egli a comportarsi da nemico, ma noi; Dio, infatti, non è mai nemico”.

E quindi,caro fratello Vescovo, ho consultato il sinassario dei santi del primo millennio presenti in comune oggi per le nostre due Chiese Sorelle  e riscontro la santa memoria  Sant’Agatone nato a Palermo e poi Papa e Patriarca di Roma, avversario dell’eresia del monotelismo (nel 682)-Martirologio Romano: “A Roma presso san Pietro, deposizione di sant’Agatone, papa, che contro gli errori dei monoteliti custodì integra la fede e promosse con dei sinodi l’unità della Chiesa” e quindi ho indicato ai cristiani ortodossi di questa solare e bella città di dedicare la Chiesa che tu con amore ci hai donato a questo grande Santo Vescovo e Papa . Ma ho ancor di più riflettuto in preghiera .

 
 Raggiungeremo senz’altro il porto della riconciliazione, della convivenza pacifica delle Chiese e delle Confessioni. Raggiungeremo la vittoriosa “Rigenerazione” (Rom 12,12) contro la “divisione del male”: “… è venuto -appartiene- in un’altra creazione; infatti nacque dall’alto per mezzo dello Spirito” (San Giovanni Crisostomo). Ancora troviamo nei suoi discorsi: “Ecco la nuova anima, è stata infatti purificata, un nuovo corpo e un nuovo culto, nuove attività, testamento, vita, mensa e abito, semplicemente tutto nuovo” (San Giovanni Crisostomo), tutto ciò, provenendo da Dio, testimonia il nostro dovere come gratitudine e ringraziamento, a predicare l’amore che spinge alla riconciliazione che rafforza le nostre Chiese e Confessioni Cristiane di costruire ponti di pace e di unità, di appianare la strada verso la perfetta realizzazione del Testamento del nostro Signore e Dio Gesù Cristo: “Che tutti siano una cosa sola”.

San Giovanni Maria Vianney,il Santo Curato d'Ars, al quale la Chiesa è dedicata nella Vostra Santa e Nobile Tradizione  resta anche nel mio cuore (al di là delle date e al di là della separazione tragica,della ferita che c'è e che speriamo di rimarginare  e superare) un serio profetico pieno testimone di Cristo Teantropo e Risorto dai morti..

– Un giovane fedele gli chiese come si potesse riconoscere l’azione dello Spirito Santo, risposte il Santo Curato d’Ars: ” E’ semplice: quando ci vengono i pensieri buoni, quando speriamo, quando il nome stesso di Dio in Gesù ci commuove fino alle lacrime, quando non possiamo fare a meno di amare la Chiesa nostra madre, allora stai tranquillo che è lo Spirito Santo che ci visita”…

Ho pregato e riflettuto  a lungo caro fratello Vescovo e ho deciso che la memoria di San Giovanni Maria Vianney in questa Chiesa non debba nè possa essere perduta  e quindi il titolo di dedicazione di questa Chiesa Ortodossa sarà  Santo Agatone papa e patriarca  di Roma in San Giovanni Maria Vianney. "

A questo punto  nel sogno del prete sciancato il Vescovo Cattolico intona il Te Deum ed è presente la Nonna Ciccina che lo  continua a cantare

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.

Tibi omnes ángeli, *

tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *

incessábili voce proclamant:

 

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *

Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.

Te gloriósus * Apostolórum chorus,

te prophetárum * laudábilis númerus,

te mártyrum candidátus * laudat exércitus.

Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;

venerándum tuum verum * et únicum Fílium;

Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.

 

Tu rex glóriæ, * Christe.

Tu Patris * sempitérnus es Filius.

Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *

non horruísti Virginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, *

aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.

Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *

quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.
 

Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *

et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *

et in sæculum sæculi.

Dignáre, Dómine, die isto *

sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.

Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *

quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *

non confúndar in ætérnum.

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