martedì 30 ottobre 2018

Un biglietto Amat che chiede,convoca,interroga ed inquieta



Risultati immagini per foto dei biglietti dell'Amat Palermo con papa Francesco e con Padre Puglisi
Nel modesto spazio locale della e per la posta nell'androne del mio condominio  sopra il tavolo ho trovato oggi il biglietto Amat(già ovviamente utilizzato ) qui in foto pubblicato 

Una dimenticanza da parte dell'utente ? un averlo posto sul tavolo prima di aprire la cassetta della posta e poi lasciato sul tavolo ? E perchè lasciato ? semplice dimenticanza? pigrizia nel riprenderlo e nel collocarlo poi nel cassonetto rifiuti di carta della raccolta differenziata ? oppure una  precisa indicazione,un messaggio concreto anche per i  visitatori condomini del locale ? indicazione di valore o indicazione di disvalore ? 

Non ci saranno mai risposte ma  resta il fatto che il biglietto usato è stato lasciato sul tavolo. Quel biglietto allora di per sè interroga. Continua ad esistere.Non ha concluso il suo ciclo di utilizzo. Non è carta riciclata e riciclabile. L'utente/condomino forse per rispetto al papa e al Beato Pino Puglisi non ne ha fatto carta straccia ma non l'ha conservato.Il biglietto è sul tavolo. Probabilmente non sono io il primo utente/condomino che si reca oggi dentro il locale della posta ..Sono già le 10,30 e se tanto mi dà tanto sicuramente entro le  10,00 il Signor Natale e la Signora Adele hanno già visitato il locale, Ne conosco ormai le abitudini e se nessuno di loro ha posato sul tavolo il biglietto,essi si sono incontrato/scontrati con il biglietto che chiede,convoca,interroga.Ma sul tavolo era e sul tavolo è stato lasciato 
La Signora Adele è poi una delle catechiste della parrocchia di zona (diverse volte mi ha invitato ad un incontro comune di riflessione..Ora da pensionato  potrò partecipare ) e se Adele ha visto il biglietto e non l'ha preso questo biglietto Amat non solo chiede,convoca,interroga ma anche inquieta,è inquietante anche per il cuore nobile ed evangelicamente mite e semplice di una catechista parrocchiale

Anch'io ho lasciato sul tavolo il biglietto.Alle 13,30 quando sono rientrato il biglietto era ancora sul tavolo.. E alle 17,00 mi sono recato appositamente nel locale posta del condominio.

Il biglietto è ancora sul tavolo. 

Nessuno dei condomini lo prende.Nessuno dei condomini ne ha fatto carta straccia per la raccolta differenziata

Verificherò più tardi 








martedì 23 ottobre 2018

IL CONTE DI CARMAGNOLA ALESSANDRO MANZONICORO DELL' ATTO SECONDO

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S'ode a destra uno squillo di tromba;
a sinistra risponde uno squillo:
d'ambo i lati calpesto rimbomba
da cavalli e da fanti il terren.

Quinci spunta per l'aria un vessillo;
quindi un altro s'avanza spiegato:
ecco appare un drappello schierato;
ecco un altro che incontro gli vien.

Già di mezzo sparito è il terreno;
già le spade rispingon le spade;
l'un dell'altro le immerge nel seno;
gronda il sangue; raddoppia il ferir.

- Chi son essi? Alle belle contrade
qual ne venne straniero a far guerra?
Qual è quei che ha giurato la terra
dove nacque far salva, o morir?

- D'una terra son tutti: un linguaggio
parlan tutti: fratelli li dice
lo straniero: il comune lignaggio
a ognun d'essi dal volto traspar.

Questa terra fu a tutti nudrice,
questa terra di sangue ora intrisa,
che natura dall'altre ha divisa,
e ricinta con l'alpe e col mar.
-
 Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando
trasse il primo il fratello a ferire?
Oh terror! Del conflitto esecrando
la cagione esecranda qual è?

- Non la sanno: a dar morte, a morire
qui senz'ira ognun d'essi è venuto;
e venduto ad un duce venduto,
con lui pugna, e non chiede il perché.

- Ahi sventura! Ma spose non hanno,
non han madri gli stolti guerrieri?
Perché tutte i lor cari non vanno
dall'ignobile campo a strappar?

E i vegliardi che ai casti pensieri
della tomba già schiudon la mente,
ché non tentan la turba furente
con prudenti parole placar?

- Come assiso talvolta il villano
sulla porta del cheto abituro,
segna il nembo che scende lontano
sopra i campi che arati ei non ha;
così udresti ciascun che sicuro
vede lungi le armate coorti,
raccontar le migliaia de' morti,
e la pieta dell'arse città.
Là, pendenti dal labbro materno
vedi i figli che imparano intenti
a distinguer con nomi di scherno
quei che andranno ad uccidere un dì;
qui le donne alle veglie lucenti
de' monili far pompa e de' cinti,
che alle donne diserte de' vinti
il marito o l'amante rapì.

- Ahi sventura! sventura! sventura!
Già la terra è coperta d'uccisi;
tutta è sangue la vasta pianura;
cresce il grido, raddoppia il furor.
Ma negli ordini manchi e divisi
mal si regge, già cede una schiera;
già nel volgo che vincer dispera,
della vita rinasce l'amor. Come il grano lanciato dal pieno
ventilabro nell'aria si spande;
tale intorno per l'ampio terreno
si sparpagliano i vinti guerrier.

Ma improvvise terribili bande
ai fuggenti s'affaccian sul calle;
ma si senton più presso alle spalle
anelare il temuto destrier.

Cadon trepidi a pié de' nemici,
gettan l'arme, si danno prigioni:
il clamor delle turbe vittrici
copre i lai del tapino che mor.

Un corriero è salito in arcioni;
prende un foglio, il ripone, s'avvia,
sferza, sprona, divora la via;
ogni villa si desta al rumor.

Perché tutti sul pesto cammino
dalle case, dai campi accorrete?
Ognun chiede con ansia al vicino,
che gioconda novella recò?

Donde ei venga, infelici, il sapete,
e sperate che gioia favelli?
I fratelli hanno ucciso i fratelli:
questa orrenda novella vi do.

Odo intorno festevoli gridi;
s orna il tempio, e risona del canto;
già s'innalzan dai cori omicidi
grazie ed inni che abbomina il ciel.

Giù dal cerchio dell'alpi frattanto
lo straniero gli sguardi rivolve;
vede i forti che mordon la polve,
e li conta con gioia crudel.

Affrettatevi, empite le schiere,
sospendete i trionfi ed i giochi,
ritornate alle vostre bandiere:
lo straniero discende; egli è qui.

Vincitor! Siete deboli e pochi?
Ma per questo a sfidarvi ei discende;
e voglioso a quei campi v'attende
dove il vostro fratello perì.

Tu che angusta a' tuoi figli parevi,
tu che in pace nutrirli non sai,
fatal terra, gli estrani ricevi:
tal giudizio comincia per te.

Un nemico che offeso non hai,
a tue mense insultando s'asside;
degli stolti le spoglie divide;
toglie il brando di mano a' tuoi re.

Stolto anch'esso! Beata fu mai
gente alcuna per sangue ed oltraggio?
Solo al vinto non toccano i guai;
torna in pianto dell'empio il gioir.

Ben talor nel superbo viaggio
non l'abbatte l'eterna vendetta;
ma lo segna; ma veglia ed aspetta;
ma lo coglie all'estremo sospir.

Tutti fatti a sembianza d'un Solo,
figli tutti d'un solo Riscatto,
in qual ora, in qual parte del suolo,
trascorriamo quest'aura vital,

siam fratelli; siam stretti ad un patto:
maledetto colui che l'infrange,
che s'innalza sul fiacco che piange,

che contrista uno spirto immortal!

mercoledì 17 ottobre 2018

la buona azione quotidiana del prete sciancato 17 Ottobre 2018

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Ore 11,30  Sono alla fermata del bus per rientrare da Piazza Politeama a casa.Attendo il bus della linea 101 .La fermata finale non è proprio vicino casa mia  ma in 10 minuti (arrancando con il bastone( arriverò a casa. Oggi indosso la talare e la croce pettorale. Avevo partecipato sin dalle ore 9.00 alla Celebrazione Eucaristica.
Ecco il bus 101...Entro e subito dopo aver timbrato il biglietto una giovane signora mi cede il posto Appena mi siedo  la signora di fronte a me  (una signora sicuramente della mia generazione seppur con meno anni dei miei ) mi accoglie con u sorriso . "Finalmente dopo tanto tempo incontro un Gesuita in Tonaca"

Rispondo alla signora con il sorriso per prendere un pò di tempo per l'eventuale risposta. Decido quasi istantaneamente di far contenta e lieta la signora
"la ringrazio Signora ,ma sa ormai i gesuiti  sono tutti moderni e pochissimi vanno in tonaca"

"infatti per questo mi sono rallegrata. Ora la saluto a Piazza Croci scendo. Continui ad indossare la tonaca"
"Signora ci può contare "

"Cristo Regni"
"Sempre "

lunedì 15 ottobre 2018

Versus et contra le magnifiche umane sorti progressive. La loro menzogna. Una citazione donata a dirigenti,direttori e staff vari e variegai



"...Si diceva che la durata del lavoro si sarebbe ridotta in modo spettacolare e la sua natura profondamente trasformata. L'automazione e il trattamento elettronico dei dati avrebbero trasformato il vecchio lavoro industriale, ripetitivo ed alienante,in un campo aperto alla libera espressione dell'inventività e della creatività del lavoratore...

Infatti, niente di tutto questo è stato realizzato.Le possibilità delle nuove tecnologie restano confinate ad un gruppo ristretto di giovani specialisti "intelligenti".  La natura del lavoro non è cambiata... una società che renda possibile a ciascuno un lavoro personale e creativo sembra tanto lontana  qunto lo era durante il XIX secolo,,,Il pensiero , abbandonando la sua funzione critica,tende a trarre i suoi criteri in seno alla realtà storica così com'è...

(Cornelius Castoriadis ...L'epoca del conformismo generalizzato:critica al postmodernismo(1989) sta in  Bellusci  "Castoriadis  Fine della Filosofia ? Asterios editore 2012 ..passm pagina 56- pagina 57 -pagina 60 )

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foto di possibile gruppo ristretto di giovani specialisti intelligenti 

martedì 9 ottobre 2018

Sul bus una ragazzina e la sua mamma

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Ore 13,45   capolinea del bus 101 alla Stazione Centrale. Ero già sul bus e già seduto in attesa della partenza verso direzione casa  e sedevo proprio quasi accanto il posto di guida  L'autista era già pronto..Una giovane ragazza con una ragazzina si presentano  . La ragazzina è sicuramente non solo di altra etnia(non scrivo non italiana   perchè potrebbe essere nata in Italia ) ed è certamente musulmana: seppur vestita (anche con cura) all'occidentale  i capelli sono raccolti in un lungo grande fazzoletto  nero. La giovane donna che l'accompagna si presenta all'autista.Posso ascoltare la breve conversazione. E' la giovane maestra della ragazzina. La mamma sarà sul bus alla fermata di Via Cavour e chiede all'autista se la ragazzina possa stare accanto a lui tenendosi alla balaustra. L'autista bofonchia un pò ma acconsente.

La maestra scende e si parte.. Dalla Stazione a Via Cavour in tutto 10 al massimo 15 minuti e la ragazzina molto serena e molto metodica si tiene alla balaustra .
Via Cavour:ecco la mamma  in elegante abito  direi nazionale (ma non è assolutamente chador in nessuna tipologia ) entra in bus proprio dalla porta dell'autista..La piccola sorride alla mamma e l'abbraccia. 
E  la mamma in perfetto italiano alla figlia.. Vieni con me. Seguimi Ci sono più avanti due posti liberi  per sederci e mi racconti come è andata oggi a scuola. 






martedì 2 ottobre 2018

il sindaco di Riace,Saviano da New York.il solito Rolex di Lerner , disbbedienza civile e profetismo. il mio amico Francesco Virga e la data dell'inchiesta...

 Risultati immagini per foto di un bel punto interrogativo



occorre distinguere seriamente gli ambiti a) il sindaco (e credo ne fosse pienamnete consapevole ) ha volutamente infranto leggi e regolamenti. Il dato oggettivo è codesto e con questo dato occorre fare i conti e in questo ambito la procedura giurisdizionale è legittima lasciando poi ai vari gradi di giudizio l'iter della processualità b) il dato etico ovviamente è ben altro e siamo quindi al solito enorme conflitto tra legalità ed eticità laddove quasi sempre la legalità non ammette la radicalità etica e non la può ammettere fin quando il diritto positivo non la riconosca ma riconoscedola la assume come legalità e non come eticità e quindi la  viola come radicalita-In questo senso sempre ogni forma di radicalità e di profetismo anche laico se tale vuol restare non può accettare di essere riconosciuta e quindi spesso si muove extra legem e pure contra legem ...sapendo bene cosa può accadere (anzi cosa deve accadere) c) forse la procedura giurisdizionale contro il sindaco può essere letta come evento politico e non nell'autonomia del potere giudiziario(ne dubito ma ci può stare ) ma sicuramente è dato politico e non di radicalità etica la protesta di Saviano (qui una perfidia fatemela fare...ha scritto la sua indignazione dal suo attivo a New York ? ) ed altre proteste la cui legittimità è politica ed è quindi opinabile eed è quindi sospettabile del Cicero pro domo sua .d) un'opposzione di radicalità etica non chiederebbe contro legem la liberazione e l'assoluzione del sindaco per non aver commesso il fatto ma la sua condanna per averlo commesso sapendo di agire contra legem.. ma qui siamo in altro ambito di profetismo che Saviano non pratica nè può praticare. Quanto poi a confondere gli ambiti con discorsi legittimi sul narcotraffico et similia e sulla inadempienza oggettiva contro questi crimini  ..sono solo (nei confronti della tematica in questione ) depistaggi e tutti coniugati nell'ordine mi si permetta banale del primato della politica. Io difendo tenacemente il sindaco di Riace purchè egli stesso chieda di essere condannato per avere volontariamente commesso un reato.


Corretta informazione :   l'inchiesta era iniziata da più di un anno ai tempi del governo Gentiloni e di Renzi segretario del PD e della Boschi sottosegretario alla presidenza del Consiglio..