Oggi ore 10,30 In una Farmacia del Centro Storico -isola pedonale
Attendo il mio turno (numero 43) ed accanto a me -nel rispetto delle regole del distanziamento-una signora anziana elegantemente vestita,austera e ben forte con il suo bastone(numero 42 del turno)..Più avanti un giovane immigrato non europeo e non "di razza ariana" con il turno numero 41
Il display segna il numero 41. Il giovane immigrato non europeo e non "di razza ariana"si presenta allo sportello dove presta servizio una giovane farmacista
Immigrato: Buongiorno
Giovane Farmacista. Dimmi pure( primo sguardo tra me e la signora)
Immigrato..Ecco la ricetta
Giovane Farmacista. Questo farmaco non è prescrivibile e devi dirlo al tuo medico. Lo cambia e lo vieni ad acquistare (la signora inizia ad andare in collera) oppure compri questo(siamo in due già incolleriti) ma deve essere prenotato
Immigrato. Per me è questo. Prenoto .Quando posso venire ?
Giovane Farmacista Oggi pomeriggio. Ma devi lasciare un anticipo di cinque euro.
Mi alzo. La Signora mi ferma: ci penso io!!!
Si avvicina al giovane immigrato con voce alta e riesce a richiamare l'attenzione di tutti
"Carissimo, come sta ? Non l'avevo riconosciuto subito. Come va al suo paese ? La mamma e le sue sorelle come stanno? E' riuscito a recarsi da loro di recente ? Me le deve salutare tanto. Posso aiutarLa per i farmaci?"
Il giovane immigrato prima ha un momento di smarrimento ma poi-Grazie a Dio-capisce ..Signora mia Lei è gentile sempre. Tutto bene. Le saluterò la mamma e le mie sorelle. Non si preoccupi per i farmaci. Ora ho un lavoro un po' più sicuro. Grazie. ancora.
E tutti compresero.. Anche la giovane farmacista.
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