martedì 17 ottobre 2023

chiedendo scusa ai farisei(gente di per sè seria) controcanto ad un documento"fariseo" di alcuni docenti universitari palermitani







chiedendo scusa ai farisei(gente di per sè seria) controcanto ad un documento"fariseo" di alcuni docenti universitari palermitani 


Premessa 

pubblico il documento citato. Esso sembra a prima lettura una riflessione meditata e ponderata e,in alcune parti, ma con un sottotraccia "iniquo"che spesso si rivela. Darò evidenza a quel che a me appare come sottotraccia iniquo e politicamente ambiguo (ed "ambiguo" è usato per carità e misericordia)


Pubblicazione del documento(con le mie evidenziazioni )


Egregio Professore,

l’affissione della bandiera israeliana sulla facciata del Municipio di Palermo ci ha sorpresi e addolorati. Lei è una persona colta, un docente universitario, un ex-rettore dell’ateneo palermitano: sa dunque benissimo che l’azione di Hamas è una reazione indiscutibilmente feroce, autolesionistica e ingiustificabile, da condannare assolutamente, ma è una reazione ad un lunghissimo periodo di oppressione altrettanto ingiustificabile, in molte occasioni altrettanto feroce e anch'essa in definitiva autolesionistica. Oppressione portata avanti nel tempo dallo Stato d’Israele su territori che – secondo varie deliberazioni dell’ONU – non gli appartengono.

Perciò, solo se per anni fosse stata appesa la bandiera della Palestina in segno di solidarietà con le vittime quotidiane della politica di “terrore” israeliano avrebbe senso adesso esporre la bandiera d’Israele in segno di solidarietà con le vittime di questi giorni del terrorismo di Hamas. Ad oggi si contano purtroppo più di 1200 vittime israeliane, prevalentemente civili, falciate dalla furia di Hamas negli insediamenti dei coloni vicini alla striscia di fuori Gaza e altrettante o più vittime palestinesi, prevalentemente civili, schiacciate dalle bombe israeliane nella striscia di Gaza. A nostro avviso, non si possono usare due pesi e due misure: le vittime innocenti hanno la medesima dignità e il medesimo diritto alla solidarietà internazionale.

La nostra città di Palermo ha ospitato per secoli musulmani ed ebrei e anche ai nostri giorni ha l’ambizione di aprire le sue porte – e le porte della sua Università – a studenti provenienti da tutto il pianeta. La invitiamo dunque a ordinare la rimozione di quel simbolo che esprime unilateralità invece che equidistanza.

Le chiediamo, se vorrà esporre delle bandiere, un’eventuale esposizione di entrambe le bandiere dei due popoli dolorosamente in conflitto, affinché non ci siano dubbi sull’equivicinanza umana dei cittadini palermitani alle vittime innocenti dell’atroce conflitto.

Nella scia della cultura e della prassi nonviolenta, siamo convinti che l’unica via d’uscita dalla barbarie è nelle mani di chi romperà la spirale di odio, rifiutando la logica perversa omicida e suicida della guerra. Solo i civili israeliani e palestinesi che sceglieranno, anche con il nostro aiuto, la via della nonviolenza, dell'agire comune per la pace, potranno ridare speranza al futuro di Israele e Palestina, che hanno un destino sicuro solo nella convivenza.

Grati in anticipo della sua attenzione, porgiamo distinti saluti.

Bongiorno Giovanna

Cavadi Augusto

Cozzo Andrea

D’Angelo Gabriella

D’Asaro Maria

Gallo Roberto

Ganci Margherita

Mariscalco Jan

Mulé Mario

Ragonese Maria Rosa

Saieva Adriana


Palermo 13.10.2023


***

Manca (a mio avviso non per distrazione ma per scelta -il famoso sottotraccia) quel  dato politico ed etico che in sè e per sè,se espresso chiaramente e con sincera convinzione potrebbe dare serietà al documento.

a) Hamas NON rappresenta il popolo palestinese

b) Hamas è nemico del popolo palestinese


Questo dato viene taciuto,glissato,abbandonato e perfino viene chiarito  che certamente quella di Hamas è una reazione(attenzione:vocabolo Reazione e non Azione) "feroce"(attenzione feroce e non viene scritto l'aggettivo  terroristica come se Hamas fosse un'organizzazione quasi statuale al pari di Israele che è feroce nella reazione   e non una banda) e viene ancora scritto "  ma è una reazione ad un lunghissimo periodo di oppressione altrettanto ingiustificabile, in molte occasioni altrettanto feroce "(manca solo l'evidenza dell'aggettivo "legittima" e il sottotraccia è chiaro)


ed ancora

" La invitiamo dunque a ordinare la rimozione di quel simbolo che esprime unilateralità invece che equidistanza."

E' corretto ..Ma e tuttavia, equidistanza tra chi ? e torniamo al punto iniziale :Se non è stato detto che Hamas NON rappresenta i palestinesi  ed è nemico del popolo palestinese..l'equidistanza va chiarita ancora una volta..in caso contrario torna il sottotraccia.


Per il resto il documento è ottima esortazione e le colpe dello Stato di Israele e dei suoi governi sono ben chiare alla mia coscienza..ma dello Stato di Israele non del santo popolo della Santa Torah al quale,in quanto e perchè tale, le bande di Hamas e degli Hezbollah danno la caccia in tutto il pianeta..Tuttavia il documento,pur chiedendo al sindaco di Palermo, un'operazione di correttezza è un documento schierato che pretende di non esserlo. E come tale va rispedito al mittente per le dovute correzioni con una mia convinzione: solo i liberali e i libertari e non gli illiberali e gli antilibertari hanno titolo civico politico ed etico per inchiodare Israele alle sue enormi e brutali responsabilità passate,presenti, attuali, e di questo momento.

Padre Giovanni Festa

Presbitero cristiano a Palermo 


PS. dal web "“Hamas non rappresenta i palestinesi”, Abu Mazen rompe il lungo silenzio.Il leader dell’Autorità nazionale palestinese ha preso le distanze dai miliziani che il 7 ottobre hanno attaccato Israele...

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