mercoledì 28 dicembre 2016

31 Dicembre 2016 Avvisi Liturgici -Kyrie eleison Kyrie eleison Kyrie eleison/Doamne miluieste Doamne miluieste Doamne miluieste

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31 Dicembre 2016  Avvisi Liturgici -Kyrie eleison Kyrie eleison Kyrie eleison/Doamne miluieste  Doamne miluieste Doamne miluieste


Sabato 31 Dicembre ore 18.00 Parrocchia Ortodossa di San Caralampo  Via delle Mura di San Vito Dietro il Teatro Massimo celebreremo ,con la presidenza del nostro giovane parroco, la preghiera di ringraziamento a Dio tre volte santo per l'anno che finisce e presenteremo a Dio tre volte santo (per intercessione della TuttaSanta Madre di Dio e semprevergine Maria e di tutti i santi,le sante,i martiri e le martiri) le nostre speranze umane e cristiane,personali ed ecclesiali per il nuovo anno 2017 nel nome del Signore Benedetto

"Sia benedetto il nome del Signore da ora e fino all'eterno."
" Fie numele Domnului binecuvîntat, de acum şi pînă în veac"
 "Ii to ònoma Kirìu evloghimènon apò tu nin ke èos tu eònos"

E ciascuno di noi e ciascuna di noi e tutti insieme e tutte insieme nel segreto del nostro cuore presenteremo a Dio tre volte santo : "Dei servi e delle serve di Dio il cui nome nei nostri cuori noi abbiamo,dei servi e delle serve di Dio che hanno chiesto a noi peccatori di pregare per loro,dei servi e delle serve di Dio che sono colpiti dai dolori e dalle malattie del corpo e del cuore,di tutti noi e di tutte noi, delle nostre famiglie,dei nostri amici,dei nostri cari ,dei nostri popoli e delle nostre patrie per la pace,quella del Signore Dio,quella che viene dall'alto si ricordi il Signore Dio nel suo Regno ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli Amin." 

"Dei servi e delle serve di Dio che si sono addormentati certi e sicuri che risorgeranno si ricordi il Signore Dio nel suo Regno ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli Amin "

Ed ancora  nel nostro cuore cuore libero e sincero diremo "Ancora ti preghiamo, ricordati, Signore, di tutto l'episcopato degli ortodossi, che dispensa rettamente la parola della tua verità, di tutto il presbiterio, del diaconato in Cristo, e di ogni ordine sacerdotale e monastico " 

Gloria negli eccelsi a Dio,/ e sulla terra pace,/ tra gli uomini la benevolenza./ Noi ti lodiamo, ti benediciamo,/ ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie/ per la tua grande gloria./ Signore, Re, celeste, Dio Padre onnipotente;/ Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo, e santo Spirito./ Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre,/ tu che levi i peccati del mondo, abbi misericordia di noi,/ tu che levi i peccati del mondo, accogli la nostra preghiera,/ tu che siedi alla destra del Padre, abbi misericordia di noi./ Poiché sei tu il solo Santo,/ sei tu il solo Signore, Gesù Cristo, nella gloria di Dio Padre. Amen.
Ogni giorno ti benedirò, e loderò il tuo nome in eterno, e nei secoli dei secoli.
Rendici degni, Signore, in questo giorno di essere custoditi senza peccato./ Benedetto sei Tu, Signore, Dio dei nostri padri,/ e lodato e glorificato è il tuo nome nei secoli. Amen.
Venga, Signore, la tua misericordia su di noi, come abbiamo sperato in te.
Benedetto sei Tu, Signore, insegnami i tuoi giudizi (tre volte).
Signore, sei divenuto rifugio per noi di generazione in generazione./ Ho detto io: O Signore, abbi misericordia di me, guarisci l'anima mia, poiché ho peccato contro di te.
Signore, da te mi sono rifugiato: insegnami a fare la tua volontà, poiché sei tu il mio Dio./ Poiché presso di te è la fonte della vita:/ nella tua luce vedremo la luce./ Estendi la tua misericordia su quelli che ti conoscono.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi (tre volte). Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen. Santo Immortale: abbi misericordia di noi. Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi.

 Slavă întru cei de sus lui Dumnezeu/ şi pe pămînt pace,/ între oameni bunăvoire./ Lăudămu-Te, bine Te cuvîntăm,/ închinămu-ne Ţie, slăvimu-Te, mulţumim Ţie,/ pentru slava Ta cea mare./ Doamne, Împărate ceresc, Dumnezeule, Părinte Atotţiitorule,/ Doamne Fiule, Unule-Născut, Iisuse Hristoase şi Duhule Sfinte./ Doamne Dumnezeule, Mieluşelul lui Dumnezeu, Fiul Tatălui,/ Cel ce ridici păcatul lumii, miluieşte-ne pe noi,/ Cel ce ridici păcatele lumii, primeşte rugăciunea noastră,/ Cel ce şezi de-a dreapta Tatălui, miluieşte-ne pe noi./ Că Tu eşti unul sfînt,/ Tu eşti unul Domn Iisus Hristos întru slava lui Dumnezeu Tatăl, Amin.
În toate zilele bine Te voi cuvînta şi voi lăuda numele Tău în veac şi în veacul veacului.
Învredniceşte-ne, Doamne, în ziua aceasta, fără de păcat să ne păzim noi./ Bine eşti cuvîntat, Doamne, Dumnezeul părinţilor noştri,/ şi lăudat şi preaslăvit este numele Tău în veci, Amin.
Fie, Doamne, mila Ta spre noi, precum am nădăjduit întru Tine.
Bine eşti cuvîntat, Doamne, învaţă-mă îndreptările Tale (de trei ori).
Doamne, scăpare Te-ai făcut nouă în neam şi în neam;/ eu am zis: Doamne, miluieşte-mă, vindecă sufletul meu, că am greşit Ţie.
Doamne, la Tine am scăpat, învaţă-mă să fac voia Ta, că Tu eşti Dumnezeul meu./ Că la Tine este izvorul vieţii,/ întru lumina Ta vom vedea lumină./ Tinde mila Ta celor ce Te cunosc pe Tine.
Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi (de trei ori) Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh. Şi acum şi pururea şi în vecii vecilor, Amin. Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi. Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi


E alla fine ricchi e carichi della speranza cristiana in un momento di agape fraterna ci scambieremo gli auguri  in Cristo Gesù Nostro Signore mel mistero di Dio tre volte santo Amin Amin Amin











sabato 17 dicembre 2016

Aleppo in Siria.Il vostro parlare sia Si quando è Si e No quando è No ..il resto viene dal Maligno




Al di là di me, al di là dei nostri dolori e delle nostre testimonianze occorrerà ed occorre sempre cercare di indviduare e chiamare con il proprio nome e cognome il chi e il perchè e il come ha innescato tutto questo... E' una domanda che non si può glissare proprio per il si quando è si e il no quando è no del Vangelo... La domanda non è politica ma è di radicale di chiarezza per non vivere nella notte in cui tutte le vacche sono nere .Le indicazioni che dalla Siria in questi anni sono arrivate da parte di tutti i vescovi cristiani e da parte del coraggio dei vescovi cattolici di zona(spesso anche in controtendenza rispetto alle indicazioni,alle potenti indicazioni della Curia Romana ) sono chiare ..Possono non piacere ma non sono mai state mediate da interpretazioni e da diplomatismi... Glissare la domanda,non dare ad essa una risposta magari cercando di alzare il tono in termini di grande valorialità non solo non basta ma rischia di essere(e lo è) espressione ultima e nostalgica di un politicamente e teologicamente corretto che gli stessi cristiani di Siria e non solo i cristiani di Siria ma anche i curdi e i musulmani  che hanno seriamente anatemizzato l'Isis non sopportano e hanno diverse volte restituito al mittente e se tale espressione di presunta grande valorialità è fatta proprio dagli organismi massmediale non è più neppure politicamente e teologicamente corretto ma è oggettiva e luciferina disinformazione di massa . Uno dei tanti esempi di tale politicamente corretto e di tale teologicamente corretto sta nel diverso approccio di tutti i mezzi di comunicazione ma anche dei movimenti del cristianesimo progressista verso tre rapimenti importanti.. Non c'è giorno e non c'è stato giorno(ed è giusto averlo fatto) che non ci sia stato ricordato il rapimento del sacerdote gesuita Dell'Oglio (le cui opinioni sono chiare e note..e sono in sintonia con l'arcipelgo progressista) mentre sono stati dimenticati i rapimenti dei due vescovi ortodossi di Siria ..e dei martiri cristiani in Siria e non solo i cristiani ma anche musulmani e curdi uccisi dai tagliagola dell'Isis solo perchè cristiani,solo perchè curdi,solo perchè musulmani contro il califfato, si tace... E dopo tanto silenzio (uno dei pochi blog che ha ogni giorno ricordato la verità è stato il blog cattolico oraprosiria..ma per la stessa ecumene cattolica di maggioranza quel blog,che è voce autorevole seppur ufficiosa della conferenza episcopale cattolica siriana,è solo un blog fascista ... ) improvvisamente quando la Siria sta per tornare/è tornata nella legittima sovranità dell'attuale assetto costituzionale del presidente Assad(che certamente non è uno stinco di santo come ad esempio non lo era in Jugoslavia Tito ma entrambi .senza essere santi ..anzi, hanno garantito pace sociale e pace religiosa ..ci si ricorda quale stato estero per primo riconobbe la prima autoproclamata repubblica di Slovenia dal dissolversi balcanico della Jugoslavia? ) allora e ripeto al di là delle singole persone ,l'arcipelago tutto quanto del progressismo mondiale(silente e silente complice per anni ) si risveglia. e ci e mi ricorda bambini,vecchi,orfani,donne, ospedali...Il che è vero ed è verissimo ma quel pulpito da cui mi viene presentato  questo ricordo e dico il pulpito organizzato e non è la singole persone non è neppure degno del mio disprezzo.. Dove mai stava prima questo pulpito ? stava con i tagliagola e i loro finanziatori...

 Aleppo in Siria.Il vostro parlare sia Si quando è Si  e No quando è No ..il resto viene dal Maligno

venerdì 16 dicembre 2016

a Cambridge, (Massachusetts) il 20 aprile 1996)






il preambolo alla dichiarazione riformata evangelica(le) di Cambridge 1996 (La dichiarazione fu redatta dall'Alleanza degli Evangelici Confessanti a Cambridge, (Massachusetts) il 20 aprile 1996) che trascrivo perchè come ha scritto il cristiano evangelico  Luca Zacchi a suo tempo "Attualissima direi, e non solo per le chiese evangeliche…"
ecco il preambolo
"Oggigiorno le chiese evangeliche sono dominate sempre più dallo spirito del presente secolo piuttosto che dallo Spirito di Cristo. Come evangelici esortiamo noi stessi a ravvederci da questo peccato e a tornare alla fede cristiana storica."

E sempre per citare da presbitero cristiano della chiesa ortodossa (come ha scritto un mio carissimo fratello di fede nell’espressione cristiano ortodosso ..cristiano è il sostantivo,ortodosso è l’aggettivo) Luca Zacchi “occorre ripartire dal deserto, dal fare gli eremiti nella propria città… Pregando ed evangelizzando senza stancarsi, perchè annunciare il Cristo è l’unica cosa che conta e che salva davvero…”

Testo della dichiarazione (la dichiarazione fu redatta dall'Alleanza degli Evangelici Confessanti a Cambridge, (Massachusetts) il 20 aprile 1996) 
http://www.solideogloriapescara.it/index.php?option=com_content&view=article&id=54:dichiarazione-di-cambridge-1996&catid=34:documenti&Itemid=55

Ovviamente,ma è una speranza difficile,spero che i cristiani ortodossi che leggeranno comprenderanno il senso ecclesialmente di metodo della presente riflessione .. proprio per ricordarci il rapporto tra sostantivo ed aggettivo ...

giovedì 1 dicembre 2016

La Multi Ani ROMÂNIA!

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Oggi 1 dicembre..festa nazionale della Nazione Romena..Oggi 1 dicembre 2016  un Giovedi..Oggi Giovedi 1 Dicembre 2016  periodo di Quaresima per il Santo Natale del Signore e Dio nostro Gesù Cristo celebrazione in Parrocchia,la nostra Parrocchia di San Caralampo della Paraclisis alla Madre di Dio e Semprevergine Maria...

"È veramente giusto magnificare Te, o Theotokos, tutta pura e Madre del nostro Dio. Magnifichiamo Te, che sei più onorabile dei Cherubini ed incomparabilmente più gloriosa dei Serafini: Te che senza corruzione partoristi il Dio Logos, Te vera Madre di Dio......Cuvine-se cu adevărat, să te fericim, Născătoare de Dumnezeu, cea pururea fericită şi prea nevinovată şi  Maica Dumnezeului nostru. Ceea ce eşti mai cinstită decît Heruvimii şi mai slăvită fără de asemănare decît Serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu Cuvîntul ai născut, pe Tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, Te mărim.


il 19 Gennaio  saranno  ormai due anni  ...... e non potendo più gestire la responsabilità pastorale di parroco anche a motivo dell'infortunio...(mi sono trascinato resistendo dovunque e comunque  per due anni e qualche mese dopo la caduta... poi non ho più avuto la possibilità della e per la responsabilità pastorale diretta ) ...da prete in congedo canonico/emeritazione per motivi di salute  e nella benevolenza amorevole e paterna e del mio amato Vescovo il Metropolita Gennadios  e del Vescovo angelo custode della chiesa romena in Italia  Siluan,vivo la mia fede (e il mio ministero non più da parroco e quindi con impegni ridotti )   con i fratelli e le sorelle di San Caralampo ....E ci sto in Cristo Dio bene,oltremodo bene...

Dio tre volte santo ha per ciascuno di noi un progetto..ed è sempre un progetto per la nostra vita eterna...per la nostra fedeltà al Vangelo..per la nostra vita cristiana..per la nostra appartenenza in preghiera alla Sua Santa Chiesa

E il progetto di Dio è proposto sempre da Dio a tutti noi e a tutte noi...anche in modo imprevedibile...anche attraverso un congedo canonico dalle responsabilità pastorali per motivi di salute

e finalmente tu cristiano ortodosso e prete  ..cristiano ortodosso tale per scelta e non per nascita...e per scelta dentro l'occidente..finalmente conosci e vivi con un popolo cristiano ortodosso... finalmente .....e impari..certo che impari giorno per giorno...liturgia per liturgia...momento per momento..

Un santo popolo di Dio... Un popolo di testimoni ..un popolo cristiano che ha subito resistendo in preghiera e stringendo i denti ad una delle più spietate versioni e realizzazioni della tirannia comunista nei paesi della Cortina di Ferro.. e ha superato anche questo....

E siccome Dio tre volte santo è un grande e simpatico giocatore ..che si diverte  a sorprenderci...non è un caso che domani 2 dicembre faremo memoria  della dormizione in Cristo Signore di Padre Cleopa Ilie  caro al cuore di tutti gli ortodossi di Romania (e non solo)...(in quasi  tutti i fogliettini delle intenzioni  di preghiera che i fratelli e le sorelle mi presentano ogni domenica  c'è sempre tra gli addormentati nel Signore il nome del Padre  Cleopa Ilie  

Un Grazie quindi stasera per  tutto e per ogni cosa ai miei fratelli e alle mie sorelle di San Caralampo  a partire dal mio giovane parroco... L'esperienza è quella di San Paolo..ed è esperienza cristiana per tutti ..." Paolo Apostolo ai Galati 3,28  Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù."

e come ho detto oggi pomeriggio prima dell'inizio della Paraclisis alla Madre di Dio  ..come intenzione di tutti noi e di tutte noi  davanti alle porte sante con le icone della Madre e del Cristo Sovrano  per gli uomini e le donne ,i ragazzi e le ragazze ,i piccoli e le piccole di Romania..


 "Ancora preghiamo per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito, affinché nella loro moderatezza anche noi viviamo una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione....
ncă ne rugăm pentru de Dumnezeu păzită ţara noastră, stăpînirea şi oastea ei, ca şi noi întru liniştea lor, viaţă lină şi fără gîlceavă să vieţuim întru toată bună credinţa şi curăţenia."


e ci sono anch'io fratelli e sorelle di Romania ..si ci sono anch'io

Amin Amin Amin 





venerdì 25 novembre 2016

Caro Ciccio,ti spiego perchè "il dossettismo" non può esistere nelle corde di un cristiano di antica tradizione



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Caro Ciccio,



sul social dove navighiamo e stiamo con una certa regolarità  recentemente tu (nella legittimità del tuo approccio che è laico  ma di una laicità che respira e si nutre di poesia e di valorialità “religiosa” in senso ampio ) hai motivato una tua precisa e prossima ideale scelta concreta sul prossimo referendum  costituzionale  citando e non solo citando ma proprio assumendo(sempre con legittimità ) in ambito di radicalità etica la lezione di Don Giuseppe Dossetti



Io di questo ti ringrazio  perché è venuto il momento, il tempo opportuno, il kairòs  perché io compia l’ultimo e necessario parricidio che resta alla e per la mia vita.. Abbandonare con affetto e memoria purificata la lezione di Don Giuseppe Dossetti e abbandonarla non in quanto lezione “da sinistra” ma abbandonarla in quanto possibilità ecclesiale ,in quanto “lezione” ,in quanto  impossibile al e nel vissuto di un cristiano di antica tradizione Abbandonarla in quanto e perché tale,abbandonarla in quanto e perché “dossettiana”



Dirai  (ma non ci giurerei) che  in fondo  del dato ecclesiale ed ecclesiologico a te poco importa ..il dossettismo resterebbe per te categoria politica,valore laico etico politico e quindi mi potresti dire “ad quid perditio haec? “



E il nodo è proprio questo…il dossettismo non è (per un cristiano di antica tradizione ) una categoria politica  ma è una scelta ecclesiologica ben precisa…propone come necessaria e congrua a se stesso un preciso modello di chiesa,un preciso modello di relazione tra la chiesa e la storia..Diciamo allora che ,attraverso te, mi rivolgo ai miei fratelli e alle mie sorelle cristiane di qualsivoglia chiesa   di impostazione dossettiana…chiarendo subito (e questo ti farà saltare dalla sedia) che,nella mia percezione ,esistono dossettiani di destra e dossettiani di sinistra ma poco importa..sempre e comunque dossettiani,sempre e comunque dentro  un preciso modello ecclesiologico di relazione tra fede e storia che non è più il mio e che trovo per la mia vita di antica tradizione un errore, un ‘ invivibilità, una contraddizione piena nel vissuto con l’Evangelo di Cristo Dio,l’Evangelo della Grazia e della Libertà



Un cristiano di antica tradizione si muove a partire da un assunto preciso dell’”esistono monaci cristiani perché tutti i cristiani sono monaci” e quindi chiamati a non avere una patria, a non avere una cittadinanza, a non avere dove posare il capo, a non avere affanno per le realtà e gli eventi penultimi e infravalenti(direbbe il cattolico Maritain)  e quindi a guardare tutto questo con lucidità critica, anche se si vuole con sano e cinico scetticismo spesso quasi irriverente.. Se la vogliamo  coniugare in termini immediati..l’essere cittadini dell’Oltre e dell’Altrove ci rende nella storia  e nella storicità iscritti al partito degli Apoti  ,di color che non la bevono  ma anche Apoti pure di se stessi se fanno di color che non la bevono un’ultima e definitiva puntata.. Il cristiano monaco totalmente(anche quando e soprattutto quando vive nel mondo e nella storicità) spara sempre al quartier generale…compreso quel quartier generale che è lui stesso .. La lettera a Diogneto della tradizione patristica immediatamente postapostolica è chiarissima sotto questo aspetto. Ma spero (sto scrivendo a braccio.) che questa sia l’unica citazione  in tutta la nota e per tutta la nota



Il  Dossetti che (non del tutto ma in modo sostanziale ) io vorrei ricordare nel mio vissuto è quel Dossetti che “Nel dicembre del 1956 manifestò il desiderio di diventare sacerdote al cardinale Lercaro e, contemporaneamente, si dimise da professore universitario, ritenendo tale ruolo non compatibile con le proprie scelte religiose, monastiche e sacerdotali. Il cardinale, dopo matura riflessione, diede risposta positiva solo nel 1958  Il 25 marzo 1958, Dossetti partecipò per l'ultima volta alla seduta del consiglio comunale (di Bologna)  comunicando al sindaco Giuseppe Dozza  le proprie dimissioni da consigliere. Subito dopo, Dossetti vestì l'abito clericale e si ritirò al santuario di San Luca per iniziare la sua preparazione. Fu ordinato sacerdote nel 1959”



Questo è il Dossetti dell’Oltre e dell’Altrove,il Dossetti che ancora mi ricorda e mi indica pienamente che rispetto alla mia e sua professione di fede l’esistenza di realtà “non compatibili “,di interventismi “non compatibili “ e quindi di necessaria assenza,di sana e cristiana necessaria assenza. Questo Dossetti raccoglie  l’eredità piena del nostro padre tra I Santi Ilario di Poitiers che così secoli e secoli fa scriveva al “cristianissimo “ imperatore Costanzo  “ Noi non abbiamo più un imperatore antichissimo che ci perseguita, ma dobbiamo combattere contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena, ma ci accarezza il ventre... Non ci confisca i beni, anzi, ci dà di che vivere, ma ci arricchisce per darci la morte... Non ci spinge verso schiavitù, né tantomeno in carcere, ma elabora per noi alti ideali di libertà invitandoci ad onorarci nel suo palazzo per farci amare le nostre catene... Non ci colpisce il cuore, ma prende possesso del cuore... Non ci taglia la testa con la spada, ma uccide l'anima con il denaro.”(ahimè ,mi perdonerai, seconda citazione …)



Il Dossetti che poi dopo anni e anni dopo reinterviene in politica assumendo come ultimativo e definitivo per la stessa testimonianza cristiana  la difesa di una precisa categoria politica (in quel caso la Costituzione Repubblicana ) in opposzione al governo di allora non è più il monaco Dossetti monaco



Caro Ciccio,il problema è antico per noi cristiani ..purtroppo è antichissimo… ed è la nostra scimmia, la nostra superbia,la nostra idolatria…il ritenersi ,in quanto e perchè cristiani, essenziali,fondamentali,esaustivi e necessari.. con il rischio (che è continuo,ricorrente, tra il consapevole e l’inconsapevole..ma anche qui l’ingenuità  è maggior colpa rispetto alla complicità) di essere arruolati da una parte e dall’altra di voler a tutti I costi battezzare fenomeni sociali che in sè e per sè non vogliono e non devono essere battezzati perchè vissuti e pensati fuori(e spesso contro) indipendentemente dalla natura del fenomeno sociale anche se alcuni esponenti dei fenomeni sociali non battezzabili hanno oggi furbamente capito quanto noi cristiani siamo insieme superbi e cretini(la superbia e la cretinaggine sono esse stesse sorelle gemelle monovulari )





Ed è qui l’errore,l’invivibilità del dossettismo…Esso è una riproposizione  (al di là dei contenuti e delle tematiche) dell’ecclesiologia del presenzialismo, dell’interventismo, della respublica christiana ,è ecclesialmente un integrismo e un preciso integralismo e a nulla fa gioco I contenuti specifici..La respublica christiana di Dossetti accetta e  benedice ad esempio (ed è un esempio immediato..non contenutistico) le”unioni civili”,la respublica christiana di Marcel Lefebvre  le respinge e le  maledice…ma entrambe le posizioni sono (anche loro )  sorelle gemelle monovulari perchè pretendono e pensano che il Vangelo si possa concretizzare esaustivamente  in una città terrena … Il che ,per un cristiano di antica tradizione.è peccato di idolatria e di pesante idolatria ..



Da qui,Ciccio carissimo,a mio sommesso avviso la tua seria contraddizione:un laico che nelle sue scelte laiche  storiche  di sano materialismo storico si richiama a Dossetti…uccide la sua stessa laicità



E a questo punto poco importa se e come andrò a votare io il 4 Dicembre prossimo venturo… Spero per me stesso di poter votare non perchè e in quanto cristiano  ma perchè cittadino,semplice cittadino  che segue un ragionamento concreto e non si lascia imprigionare da visioni ideologiche..il ragionamento concreto mi garantisce la possibilità del cristianesimo di antica tradizione…la visione ideologica e valoriale  tradisce il mio vissuto con il Vangelo



Nel salutarti con affetto ormai quarantennale… ti lascio citandoti una delle preghiere che ogni domenica come presbitero della mia chiesa(attenzione anche a casa mia,magari in salsa slava, ci sono gli stessi problemi “metodologicamente dossettiani” ) presento alla Santa Triade..un momento di paradossale preghiera politica

 “per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito. Dona loro, Signore, un governo pacifico, affinché nella loro moderatezza anche noi viviamo una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione“



Padre Giovanni(Gaetano)Festa ma anche Gaetano(Padre Giovanni) Festa















venerdì 18 novembre 2016

alla fermata del bus..una signora over 60 e il suo megagalattico cellulare

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Mattina di Venerdi 18 Novembre 2016..ore 8.15  fermata del bus 106 che da casa mia mi condurrà a scuola per chiudere (uscendo alle 17.30) la settimana..Domani ho chiesto ed ottenuto il giorno di riposo compensativo avendo "ampiamente "(così ho scritto nella domanda al dirigente) completato le 36 ore  settimanali di servizio e di lavoro.. So bene cosa mi aspetta a scuola...e quindi ed insomma diciamo che tendo al "grigio"...

Alla fermata (topograficamente collocata sul marciapiede quasi di fronte al condominio dove abito e   di fronte alla Chiesa di San Luigi Gonzaga... io ragiono per Chiese come topografia e per domeniche come contabilizzazione dei calendari ... ) ritrovo come quasi ogni mattina da due anni  la giovane universitaria Erica sempre in angoscia  perchè non solo deve utilizzare la linea 106 (il che è un primo calvario) ma poi deve attendere(ed è l'attesa proprio apocalittica..del neppure il figlio dell'uomo sa quando transiterà) la linea 108  che da via Dante giunge all'università..E quindi Erica è sempre  in ansia ..poi si aggiunga che Erica non è siciliana ma lombarda e mi comunica ogni santa mattina che non comprende per quale motivo sul sito internet dell'Amat di Palermo (l'azienda municipalizzata del servizio bus e tram) sta scritto che la linea 106 transita ogni 20 minuti e la linea 108 ogni 15.. mentre poi nella realtà è una musica diversa... E come sempre io rispondo..."ragazza mia ....."

Erica ed io siamo consapevoli ,a questo punto,che la linea 106 non ha effettuato(da noi qui a Palermo si dice  "ha saltato" ) la corsa delle ore 8.20 e quindi  aspetteremo.... 

Si presenta una signora over 60  un pò trafelata ed apprende con suo dispiacere ma rassegnazione che la corsa delle ore 8.15 "è saltata"... la rassegnazione non è proprio silente ma qualche improperio al sindaco Orlando la Signora non lo evita... 

Sulla panchina dell'attesa apocalittica  la Signora mi chiede se io capisca qualcosa di cellulari e  e del loro funzionamento.. Ovviamente il mio è un No sincero e per di più descritto e motivato...Uso da almeno 20 anni un antichissimo Nokia e solo recentemente ho imparato a trasmettere gli sms e ad organizzare la rubrica... Tra l'altro il cellulare mi è stato regalato da mia moglie quasi(e giustamente) come un dovere familiare e matrimoniale a tal punto che l'utenza SIM è a lei intestata

Interviene (altrettanto giustamente e da esperta) la giovane Erica..Ella sa e "ne capisce" di cellullari anche se non proprio di ultimissima generazione almeno di ultima generazione

La Signora rincuorata  dalla borsa estrae il suo cellulare... Non so descriverlo..l'astronave Enterprise/ Star Trek sia quella comandata dal capitano Kirk sia quella comandata dal capitano Jean-Luc Picard sono appena appena un tantinello avanti al mio Nokia....

La signora è però affranta... il suo cellulare che-ella afferma -fa tutto...realizza tutto ( anche il caffè signora? accenna ad un sorriso di circostanza) e che le è costato la bellezza di Euro 600( un terzo del mio stipendio...dieci giorni del mio lavoro ad orario ordinario..) ieri sera dopo che ella ha conversato con la sorella ... si è completamente zittito e spento ..non riesce più ad attivarlo  e ...come farà ora  senza  whatsapp? come potrà trascorrere il tempo libero con...(e qui elenca una serie di applicazioni-così dice- che le consentivano di trascorrere lietamente il tempo libero..) ?

E veramente piena di dolore e di dolori...quasi un agnello mandato  al macello, muto davanti ai suoi tosatori,la sua disperazione chi mai potrà narrarla?

Erica cerca di smanettare un pò...ma non accade nulla  e conviene con la signora che occorre far intervenire l'assistenza e la riparazione...e forse converrà acquistarne uno nuovo...

Ed è qui che la Signora quasi in lacrime(dopo la diagnosi e la radicale terapia proposta da Erica)  però rivela (non ne ha contezza..ma ..) il perchè del silenzio cosmico nella sua vita e nella sua anima del suo fidato amante  il cellulare megagalattico..dalle innumerevoli prestazioni con significativi riti preliminari di attivazione... Nella conversazione con la sorella avevano discusso della "malaparte" (cito testualmente) subita e ricevuta dal fratello  per motivi di denaro....

Avanzo una domanda...Signora ma ha controllato se anche il cellulare di sua sorella si è zittito? sa forse i due cellulari si sono stancati di sentire narrazioni di litigi e di rancori...sa....

Mi fulmina con gli occhi...Erica interviene subito... C'è il bus... ore 8.45 la tragedia del cellulare è andata in onda... la signora resta inconsolabile... ben oltre i 600 euro .ora la ripazione...

 














domenica 13 novembre 2016

"ne ebbe compassione"

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dal Vangelo di Luca (10, 25-37). 

 Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?


Ecco  Signore  è arrivato il signorsotuttoio,il signorhocapitotuttoioesoloio... e sicomme costui ha fatto studi regolari universitari con laurea e master in filosofia e poi accademia teologica internazionale con licenza internazionale di insegnamento  e siccome tu -ai suoi occhi-sei di fatto un analfabeta,un parvenu,uno dei tanti predicatori ignoranti e folli,un pò allucinati che girano per le strade di Israele,allora costui ti provoca,deve mostrare che tu non sai nulla,non sei un teologo,sei solo un dilettante o peggio un impostore e quindi cerca subito il dibattito,il convegno, il congresso di discussione..Magari ha con sè una valigia piena di libri e di vocabolari,ricca di trattati scientifici e di dotte tesi di laurea sull'argomento che ti ha posto..Insomma Signore il signorsotuttoio vuole costringerti a discutere di alta teologia e metafisica in qualche aula universitaria o in qualche aula magna di qualche facoltà teologica..Un furbone costui..pensa tra sè e sè "Io ho gli strumenti,io ho studiato,io ho avuto grandi e nobili maestri..io so...costui è un poveretto...ora lo "stano" e faccio capire a tutti che è in fondo un cretino.."



Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso»

Poverino il signorsotuttoio ...Tu Signore Gesù all'invito al congresso universitario di teologia non rispondi..e quindi non accetti...eviti e vai al dunque...vai al concreto ed invece di dirgli..bene..prendiamo l'ultima tesi di laurea in materia di "vita eterna"  e consultiamo l'ultimo dizionario teologico...No proprio no..Vai alla Parola di Dio..e sembri quasi essere sorpreso ..il signorsotuttoio  non sa cosa dice Dio nella Sua Parola,nella sua Legge..? una domandina  facile facile  e il signorsotutto io risponde...e continua ad illudersi..Ecco starà pensando ..ora lo metto all'angolo con l'ultimo mio articolo...Invece No...povero signorsotuttoio

 Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».
  
E fu cosi che il dotto "so tutto io" che si aspettava ora la relazione da congresso con le televisioni,internet,facebook, e simili...si trova davanti non la teologia ma l'esistenza,la vita ,la chiamata alla fedeltà quotidiana  a Dio...Insomma tu Gesù gli stai dicendo...ma che mi chiedi a fare? se lo sai  non se ne discute..fallo e basta..vivilo e basta ..anzi se lo fai..tu vivrai in Dio...Il dotto teologo da accademia universitaria e da master internazionale si sente proprio perso... e farfuglia,quasi balbetta  una domanda proprio da ragazzino appena appena di terza  elementare...lui  il dotto teologo..siccome non vuol interrogare la propria vita di fronte a Dio,non vuole entrare in crisi ,non vuole cambiare vita,vuol restare dotto e potente...chiede: "Ma chi è il mio prossimo ? "

E qui caro Gesù il dotto teologo ha chiuso...ti ha offerto come si dice in termini calcistici un assist perfetto,non sa  lui dotto teologo cosa lo aspetta..Una parabola e delle più esplosive..
 
 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.


E arriva la prima batosta..ma sul serio..e non è batosta solo per il dotto teologo  ma per tutti noi e per tutte noi che .siccome ci diciamo cristiani e frequentiamo la chiesa anche con impegno e con zelo ,pensiamo anche noi di aver capito tutto ... di fronte all'uomo aggredito,bastonato,depredato,di fronte a questa persona che rischia di morire ,che ormai è nella desolazione più totale ,nell'abbandono... preda dei briganti,dei nemici che gli han tolto tutto  e nel corpo e nel cuore,un uomo che ,per l'intera parabola,non parla..perchè non può parlare,non ha più forza,non ha più libertà,non ha più energia, ebbene il sacerdote del tempio e il levita,insomma due credenti,due persone di chiesa diremmo oggi, due professionisti della religione,due persone del clero,due persone chiamate da Dio e in Dio a consolare,pregare,aiutare,proteggere e difendere... non solo non si fermano ,non solo evitano di guardare l'uomo bastonato ,ma  ecco la fanno grossa..Cambiamo perfino marciapiede..!!Triste questa storia per gli uomini di chiesa...Qui i due uomini di chiesa hanno tradito il comando alla carità...ma proprio tradito..tradito.probabilmente anche questi due sono soltanto dotti e sapienti ..e forse lo siamo tutti e tutte noi dotti e sapienti quando non vogliamo vedere il dolore ,l'angoscia ,la sofferenza che ci sta accanto e con vile comportamento cambiamo marcipiede...Si siamo troppo impegnati..abbiamo tante cose da fare...anche noi uomini e donne di chiesa  abbiamo i nostri lavori...magari lavori in chiesa...per cui i bastonati,i sofferenti, gli addolorati...non rientrano nella nostra agenda di lavoro..anzi possono farci perdere tempo..e cambiamo allora marciapiede.. Si aveva ragione il mio antico parroco cattolico quando a noi giovani liceali della  parrocchia 
soleva così commentare l'episodio del buon samaritano...Sapete per qual motivo il sacerdote e il levita non si fermarono ? avevano ben donde Stavano recandosi ad un convegno teologico internazionale di studi sulla carità e ne erano relatori..Andavano quindi di fretta.. E noi uomini e donne di chiesa ..si andiamo di fretta..e tu Signore con questo inizio di parabola lo stai a noi ricordando...Ma non basta...il bello deve ancora venire...


Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione
 
Ed arriva  il Samaritano che non è uomo di chiesa, o almeno non è della nostra chiesa,è di altra chiesa. Si ferma.insomma si è in viaggio e dovrebbe pure avere fretta..Ma si ferma..Il Samaritano ha capito quali sono le priorità della vita ,di una vita in Dio e per Dio... si ferma davanti all'uomo per terra e ne ebbe compassione.
Signore  andiamo calmi con questo"ne ebbe compassione"..In Italiano dice qualcosa,qualcosina ma non rivela la potenza e la forza della parola greca che il tuo e nostro evangelista Luca qui ha usato...Tu Signore ci stai dicendo che il Samaritano senti nelle sue viscere,senti dentro il suo cuore ,senti dentro la sua testa,senti dentro tutto se stesso  il dolore e la sofferenza piena dell'uomo per terra e ,ci stai dicendo Signore,che la fece sua..il Samaritano soffre insieme con l'uomo per terra,sente i suoi dolori,sente la violenza subita.. La prende su di sè .Questo è il Vangelo...Signore e quindi se questo è il Tuo Vangelo,il Samaritano(che non è uomo di chiesa) non cambia marciapiede..No  ma proprio no.. Ha preso su di sè il dolore dell'altro...


Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sul suo  giumento , lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
 
 
comincio a capire chi sia questo Samaritano e cosa tu Signore ci vuoi dire...Gli si fece vicino...Insomma non si schifa..diciamolo chiaramente... ci può essere di tutto per terra...ma proprio di tutto e il samaritano non si schifa.. anzi fa l'infermiere di pronto e primo soccorso..Pulisce l'uomo aggredito..gli fascia le ferite..e qui Signore  ci dai un primo grande indizio...olio e vino...Signore per caso ci stai dicendo che la condivisione del dolore e della vita anche faticosa degli altri e con gli altri è la vita dell'eucarestia, è la vita dell'olio santo per tutti noi ammalati nel corpo e nel cuore..? ci stai dicendo per caso che siamo chiamati  ad essere gli uni per gli altri i samaritani come tu lo sei stato,lo sei e lo sarai fino al tuo ritorno per tutti noi? Ecco si Signore ci stai dicendo proprio questo... nessuno lasci per terra nessuno...mai ..non cambi marciapiede .ma si avvicini..non si schifi.. Ci pensavo oggi Signore al momento della partecipazione di tutti noi ai tuoi Santi Misteri...ecco  a ciascuno di noi quando ci si avvicina al Santo Calice viene detto :"Il servo di Dio......riceve il santissimo Corpo e il prezioso Sangue del nostro Signore Gesù Cristo per la remissione dei suoi peccati e la vita eterna"
Si Signore  ci dovremmo riflettere..I Tuoi santi misteri cancellano i miei peccati,quelli miei,ciascuno di noi partecipando  affida alla tua misericordia la propria debolezza  ma  ecco il MA partecipando ciascuno di noi costruisce ognuno per l'altro il regalo della vita eterna..L'aggettivo è per i peccati...la vita eterna non ha aggettivi  è quella di tutti noi..come se ciascuno di noi costruisce per l'altro il pezzettino di vita eterna..Si Signore siamo un popolo di muratori e tu il capomastro ...pezzettino per pezzetino...  la vita eterna di tutti ..E il Samaritano così ha fatto..E tornerà .Si prende cura...
 
 Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così»
 
 
A Questo punto il dotto teologo non può più dir nulla...Come noi...provabilmente siamo tutti dotti teologi...E' il momento di non esserlo più  e di diventar Samaritani ...a partire dal Padre Giovanni


 
 
 
 







giovedì 10 novembre 2016

Una sorella e l'Evangeliario

http://www.mastro7.it/images/prodotti/Arte%20sacra/merged/evangeliario.jpg

....E alla fine della Paraclisis  di oggi alla Madre di Dio  e subito dopo gli inni di preghiera di intercessione per il grande martire Menas la cui memoria celebriamo giorno 11 novembre ..ho celebrato il congedo finale e ho invocato su tutti noi presenti la benedizione di Dio tre volte santo,buono misericordioso e amico degli uomini..avevo pure fatto memoria finale del grande martire.....
"per le preghiere del nostro padre tra i Santi Menas grande martire Signore Gesù Cristo abbi di noi misericordia e salvaci..." ....una sorella ..."Padre Giovanni io per motivi di lavoro la Domenica arrivo sempre dopo il mattutino e il Giovedi sempre dopo il canto del Vangelo...e non riesco mai a venerare e a baciare il libro dei Vangeli...Ho questo desiderio...Si lo so la celebrazione è finita..Ma può farlo ? "


Così la sorella..semplicemente ..senza tanti fronzoli...con cuore sincero e  testimonianza di fede..come nella Divina Liturgia all'Ingresso del Vangelo che dalla Santa Trapeza viene portato processionalmente tra il popolo e mostrato tra le porte regali ..segno di Cristo che inizia il suo ministero di annuncio e di predicazione..

 S. Sovrano, Signore Dio nostro, tu hai costituito nei cieli schiere ed eserciti di angeli e arcangeli per servire la tua gloria: fa' che con il nostro ingresso avvenga l'ingresso dei santi angeli, che concelebrino con noi e glorifichino insieme con noi la tua bontà. Poiché a te si addice ogni gloria, onore e adorazione, al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

 S. Benedetto l'ingresso al tuo santuario, in ogni tempo: ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
D. Sapienza, in piedi.
C. Venite, adoriamo Cristo e prosterniamoci a lui. Salva, Figlio di Dio, risorto dai morti (se è domenica; se è feriale: mirabile tra i santi), noi che ti cantiamo: Alleluia.



Binecuvîntată este intrarea Sfinţilor Tăi, totdeauna, acum şi pururea, şi în vecii vecilor.

D. Înţelepciune, drepţi.
C. Veniţi să ne închinăm şi să cădem la Hristos. Mîntuieşte-ne pe noi Fiul lui Dumnezeu, Cel ce ai înviat din morţi (iar de nu este duminică, Cel ce eşti minunat întru sfinţi), pe noi cei ce-ţi cîntăm Ţie: Aliluia.


Il Padre Giovanni allora riprende ed indossa  la stola/epitracheilon e il felonion/mantello  ..la sorella si inginocchia  dalla parte della porta dell'icona della Madre di Dio..(non può non esserci la Madre di Dio...ed infatti  c'è ...Degno davvero è dir di te beata, la Madre-di-Dio sempre beata, tuttaimmacolata, e Madre del  nostro Dio. Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.....Cuvine-se cu adevărat, să te fericim, Născătoare de Dumnezeu, cea pururea fericită şi prea nevinovată şi
Maica Dumnezeului nostru. Ceea ce eşti mai cinstită decît Heruvimii şi mai slăvită fără de asemănare decît Serafimii, care fără stricăciune pe Dumnezeu Cuvîntul ai născut, pe Tine cea cu adevărat Născătoare de Dumnezeu, Te mărim.   

Τὴν τιμιωτέραν τῶν Χερουβεὶμ * καὶ ἐνδοξοτέραν  ἀσυγκρίτως τῶν Σεραφείμ, * τὴν  ἀδιαφθόρως * Θεὸν Λόγον τεκοῦσαν * τὴν
ὄντως Θεοτόκον * σὲ μεγαλύνομεν. ) ..il Padre Giovanni prende tra le sue mani il libro dei Vangeli dalla Santa Trapeza ..lo poggio sulla testa della sorella.. e traccia sul capo il segno della Santa Croce.."per la serva di Dio....... benedetto il nostro Dio  ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli Amin"


La sorella bacia il libro dei Vangeli  in modo direi universale....Al centro  per l'icona di Cristo Risorto..e ai lati ,ai quattro lati per le icone dei 4 evangelisti...

Nella chiesa rischiarata "monasticamente" dalla sola luce delle candele.... La Luce....

"Luce radiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo e beato, Gesù Cristo! Giunti al calar del sole, vedendo la luce vesperale, cantiamo inni al Padre, al Figlio e al santo Spirito: Dio. Sei degno in ogni tempo di ricevere inni da voci sante, o Figlio di Dio che dài vita: perciò il mondo ti glorifica."

" Lumină lină a sfintei slave a Tatălui ceresc, Celui fără de moarte, Celui sfînt şi fericit, Iisuse Hristoase! Venind la apusul soarelui, văzînd lumina cea de seară, lăudăm pe Tatăl, pe Fiul şi pe Sfîntul Duh, Dumnezeu. Vrednic eşti în toată vremea a fi lăudat de glasuri cuvioase, Fiul lui Dumnezeu, Cel ce dai viată, pentru aceasta, lumea Te slăveşte"