lunedì 30 maggio 2016

E il prete sciancato impara anche dai ragazzini e dalle ragazzine


 

E il prete sciancato impara anche dai ragazzini e dalle ragazzine  

PRIMA  LEZIONE 


Il mio giovane parroco ha finito l'omelia dopo il Canto del Vangelo ed è rientrato dentro il Vima/presbiterio per le litanie che ci avvicinano al Grande Ingresso dei Santi Doni

Io resto con il santo popolo di Dio a ricevere le offerte dei nomi e della Luce delle candele per tutti i vivi e per tutti gli addormentati

Si avanza sicura di sè da sola una ragazzina,una bambina di tre/quattro anni che cerca di salire sul piedistallo del leggio dove è collocata l'icona di Cristo per baciarla . Ma non ci riesce .Il leggio è troppo alto..Ma non si arrende.. Si gira  verso la parte del coro senza dir nulla ma mostrando silenziosamente sia il suo desiderio di baciare l'icona sia la sua silenziosa richiesta di aiuto

Una sorella  subito di corsa  la prende e,alzandola,le fa baciare sia l'icona del Cristo sia quella della Madre di Dio

La piccola,non contenta,accende da sola una candela( il posto delle candele è raggiungibile) e la porta al prete sciancato.Il prete sciancato le dà la benedizione. La piccola spegne la candela e dà un bel bacio al prete sciancato

E' come se la piccola avesse detto al prete sciancato

Stiamo composti, stiamo con timore; stiamo attenti a offrire in pace la santa oblazione.

Să stăm bine, să stăm cu frică, să luăm aminte, sfînta jertfă cu pace a o aduce.



E il prete sciancato impara anche dai ragazzini e dalle ragazzine  


SECONDA   LEZIONE  

E' il momento della partecipazione ai Santi Misteri del Cristo e il sacerdote ha già annunciato


Con timore di Dio e con fede avvicinatevi.

 Cu frică de Dumnezeu şi cu credinţă să vă apropiaţi.

Il santo popolo di Dio si avvicina ai Santi Misteri con una candela accesa in mano

 Abbiamo visto la vera luce, abbiamo ricevuto lo Spirito celeste, abbiamo trovato la vera fede; prosterniamoci all'indivisa Trinità: essa infatti ci ha salvati.

Văzut-am lumina cea adevărată, luat-am Duhul cel ceresc, aflat-am credinţa cea adevărată, nedespărţitei Treimi închinîndu-ne că aceasta ne-a mîntuit pe noi.

Avevo partecipato ai Santi Misteri del Cristo dentro il Vima e ora stavo seduto in silenzio  insieme con il santo popolo di Dio che ha iniziato la santa processione verso il Santo Calice dei Misteri del Cristo

Un ragazzino di quattro/cinque anni  prende due candele...Tra me e me mi dico sorridendo.."i bambini giustamente giocano"..ma quando mai !!!! ed anche qui il prete sciancato ricece una solenne lezione dal suo piccolo fratellino

Il ragazzino  si avvicina al papà e gli consegna una delle due candele come a voler dire..andiamo insieme al Santo Calice e vanno insieme al Santo Calice con le loro candele accese


Al corpo di Cristo partecipate, della fonte immortale gustate. Alleluia, alleluia, alleluia.  
Trupul lui Hristos primiţi şi din izvorul cel fără de moarte gustaţi. Aliluia, aliluia, aliluia.






domenica 22 maggio 2016

e il prete sciancato continua ad imparare dal santo popolo di Dio



Domenica del Paralitico 2016..

come sempre sto ricevendo le candele accese ,i fogliettini dei nomi dei vivi e degli addormentati in Cristo Signore e i piccoli panini dell'anafora e ci si accoglie tutti con il saluto pasquale

Cristo è Risorto!!!! E' veramente Risorto 

Hristos a înviat! Adevărat a înviat!” 

Christòs anèsti - alithòs anèsti"

Si presenta una persona (poco importa qui se uomo o donna )  ..con le sue candele...il suo elenco di vivi e di addormentati e i suoi piccoli panini.Ricevo tutto..ci si scambia il saluto pasquale e mi dice:

"Padre io non posso restare ..Devo andar a lavorare..Mi benedica per questo mio non poter restare"

E' un attimo..Non ho il tempo di pensare e la persona(non importa qui se uomo o donna)  è già giù in profonda metania per ricevere la benedizione.Il mio epitracheilon sulla sua testa. "Benedetto il nostro Dio ognora ..ora e sempre e nei secoli dei secoli "

Poi durante la Divina LIturgia ho avuto chiaro ,in preghiera,il senso cristiano ed ortodosso di tutto questo

E' stata l'ottava  preghiera del sacerdote al Mattutino che mi è tornata in mente e il cui testo ad un certo punto ho preso in mano e subito trovo
"benedici i nostri ingressi e le nostre uscite, le nostre azioni, opere, parole e pensieri..." 

Nulla di ciò che è nella vita di ogni giorno è fuori dalla nostra relazione con Dio. 

Ma c'è di più:era elegantemente vestita...Mi chiedo( si lo so..ogni tanto,anzi spesso,sono cretino..) ma come mai? Deve rientrare a lavorare.. E il Signore,nel mio cuore,mi rimprovera e mi fa ricordare la parabola evangelica del "pranzo di nozze"..Se si è,comunque ,invitati dal Sovrano  ed anche se si può solo restare non per tutto il tempo..all'invito nel Regno e per il Regno,al pranzo delle nozze..si va con l'abito delle nozze...

E non è finita ..Quante cose sta imparando dal santo popolo di Dio..il prete sciancato !!!!

Sta finalmente imparando l'ethos ,il cuore dei cristiani ortodossi..Non ci sono libri,non ci sono studi,non ci sono accademie teologiche in grado di poterti trasmettere tutto questo ..Si va presso il santo popolo ortodosso di tutte le genti,di ogni nazione e si impara e si apprende con umiltà e con gioia..

Ed infatti..ad un certo punto..il caro fratello Valentin (il mio giovane parroco stava incensando) dovendo tagliare il pane dell'antidoron/dell'anafora  per poi essere distribuito al santo popolo di Dio alla fine della Divina LIturgia ,mi dice:"Padre mi dà la benedizione per tagliare il pane? " 

"per il servo di Dio Valentin...benedetto il nostro Dio in ogni tempo ora e sempre e nei secoli dei secoli  Amin " 



 

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martedì 17 maggio 2016

il santo popolo di Dio alla fine dell'omelia



Il lettore ha finito di cantare il brano apostolico /di solito una parte di una delle lettere di  Paolo apostolo e il coro intona l'alliluja e il giovane parroco incensa icone e popolo santo di Dio

...come scrive Nikolai Gogol in "Meditazioni sulla Divina Liturgia" : "il coro fa risuonare l'alliluia che annunzia l'avvicinarsi del Signore che viene a parlare al suo popolo per bocca dell'Evangelo" e..."il profumo dell'incenso quasi a preparare la venuta del Salvatore. .."

Ed ora il momento solenne,importante il Vangelo  viene cantato davanti a tutto il popolo in piedi ed attento..Il Vangelo ci convoca e ci unisce ..Il Sacerdote si era preparato con umiltà di preghiera poco prima

"S. Fa' risplendere nei nostri cuori, Sovrano amico degli uomini, la luce incorruttibile della tua intelligenza divina, e apri gli occhi del nostro pensiero alla comprensione delle tue predicazioni evangeliche: infondi in noi anche il timore dei tuoi beati comandamenti, affinché, calpestati tutti i desideri carnali, possiamo raggiungere una vita spirituale, pensando e facendo tutto ciò che è di tuo gradimento. Sei tu infatti l'illuminazione delle nostre anime e dei nostri corpi, Cristo Dio, e a te innalziamo la gloria, con il tuo eterno Padre, e il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin."

Nel silenzio del popolo con il Vangelo sul leggio davanti alle Porte Regali, con i ceroferari che con le candele accese segnano che sta parlando Dio Gesù Cristo,Dio vero da Dio vero,Luce da Luce e luce per tutti noi e per tutte noi che siamo e stiamo nelle tenebre e nella lotta contro il maligno ..

Il prete sciancato ,quando fa assistenza, accende la sua brava candelina restando al suo posto e nessun fratello e nessuna sorella si presenta per consegnare i bigliettini dei vivi e dei morti e la candela accesa..Chi era già pronto si ferma e resta in serio silenzio ad ascoltare con la sua candela accesa e i suoi fogliettini...anche qui la luce si espande...si riversa..Luce da Luce...

Il Vangelo è stato cantato...il popolo santo di Dio ora può anche sedersi... Il parroco tiene l'omelia..l'esortazione..la catechesi ... 

Ho sempre e da sempre saputo e percepito che una predica che tocchi il cuore di tutti anche di colui che la propone  deve essere un invito continuo a cambiar la nostra vita davanti al Signore Dio tre volte santo, una precisa (insieme dolce e chiara) esortazione al pentimento,al ravvedimento,alla metania e ad intercedere in preghiera gli uni per gli altri...

L'omelia del mio giovane parroco(per quel che io in romeno e dal romeno posso comprendere) alla fine è sempre un sorriso per tutti e per tutte... il sorriso del Vangelo "Non temete e non abbiate paura-dice il Signore-io sono con voi fino alla fine del mondo "

E alla fine dell'omelia accade sempre un momento,un evento che ogni volta e volta per volta davanti a Dio mi commuove, mi fa capire il senso della chiesa come comunione di cuori...Alla fine il popolo si alza e -con voce chiara- rivolge al mio giovane parroco  una frase della quale io capisco solo il vocabolo "parintele" e rivolge la frase segnandosi con il segno della santa e vivifica Croce


Ho chiesto ad una sorella che mi traducesse la frase in italiano  ed ecco la grande unità del popolo santo di Dio 
"Grazie Padre per quel che ci hai detto " ..

Il popolo santo di Dio ringrazia il suo pastore per quel servizio di catechesi e di consolazione che egli ha  fatto con la sua predica e mi torna in mente l'apostolo Paolo nella prima lettera ai Corinti al capitolo 12 versetti  5-12 

"5 E vi è diversità di ministerî, ma non v'è che un medesimo Signore. 6 E vi è varietà di operazioni, ma non v'è che un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti. 7 Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l'utile comune. 8 Infatti, a uno è data mediante lo Spirito parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza d'operar miracoli; 10 a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue, e ad un altro, la interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo i suoi doni a ciascuno in particolare come Egli vuole.
12 Poiché, siccome il corpo è uno ed ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un unico corpo, così ancora è di Cristo "


La Divina Liturgia riprende il suo cammino orante e in preghiera  ed ora sappiamo che la Parola si è fatta carne e quindi ci si prepara alla presenza reale dei Santi Misteri.


Să zicem toţi, din tot sufletul şi din tot cugetul nostru să zicem.

Diciamo tutti da tutta l'anima, e da tutta la nostra mente diciamo.
 



sabato 14 maggio 2016

La domenica delle mirofore


Nella domenica delle Mirofore restiamo ancora dentro la certezza pasquale che l’  inferno è stato annientato. 
 
I morti sono risuscitati e Cristo è IL Datore di vita.
 
Eppure nessuno della cerchia degli apostoli , nessuno del gruppo dei settanta , nessuna delle donne sembra attendere la Resurrezione. Non avevano capito? Non avete bene inteso? Avete pensato che fosse una favole  ..una consolazione ,una pietosa bugia detta loro  dal Maestro?
 
Nessuo di loro attende la Resurrezione ed infatti
 
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. [2]Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. [3]Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?".[
 
Ma il sepolcro era vuoto e si presero e subirono il rimprovero dell’ Angelo
 
Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. [7]Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea
 
Ed allora il messaggio e l’ annuncio angelico è chiaro , è radicale e spiazza ogni nostra dinamica di vita…  Se ancora –stupidamente - cerchiamo solo il Crocifisso in quanto e perché tale…  Egli non è più ..non c’è..   Il crocifisso è stato come dire superato,, reso penultima puntata e non più ultima dall’ evento definitivo, totale, ultimativo della Resurrezione per un nuovo inizio e per un nuovo incontro ,per la ricapitolazione generale e totale della Parousia del Risorto il cui primo luogo, il cui tempo iniziale sta in Galilea dove egli è già giunto,ci attende perché ci ha preceduti .
 
Ecco siamo chiamati a non dimenticare mai che Egli è Risorto e ci precede sempre in Galilea e noi suo popolo e sua gente ne invochiamo con gemiti totali il suo ritorno, la sua parousia  …il Nostro continuo grido Signore Non tardare    
 
 
 Il Signore non tarderà e verrà a sconfiggere le tenebre,i principati e i poteri e le potenze del maligno e della malvagità e ne farà ancora una volta corteo di prigionieri al suo carro trionfale  di vittoria e in ultimo e per ultimo sconfiggerà l’ultimo nemico che è la morte  e l'anticristo che è il figlio legittimo dell'amplesso osceno tra diavolo e morte  ed allora avendo tutto riconquistato, tutto riconciliato e tutto unito ,tutto egli presenterà al Padre nello Spirito affinchè il mistero e l’evento di Dio tre volte santo sia tutto in tutti
 
Il primo annuncio è stato con chiarezza dato dall'Angelo alle donne mirofore e
dalle donne Agli Apostoli.Egli è risorto e ci precede in Galilea. Ora la tua
Santa Chiesa,Signore Teantropo,sta per proclamare ad ogni respiro e ad ogni
vivente del cosmo intero che tu sei risorto affinchè ogni ginocchio si pieghi in
cielo,in terra e sottoterra e ogni lingua proclami che tu Gesù Cristo sei il
Signore a lode e gloria di Dio Padre e lo proclami nel Santo Spirito il
Consolatore

domenica 8 maggio 2016

Gli enkomia del Venerdi Santo /Mattutino del Grande Sabato






.....e siamo a San Caralampo la sera del venerdi santo 29 aprile..al Mattutino del Sabato..

Appena arrivo..tanti parrocchiani e tante parrocchiane in fila davanti al Tafos/sepoltura del Signore  per venerare e segnarsi devotamente e passare sotto il  tavolo stesso...

Grande segno battesimale e grande segno cristianamente secondo San Paolo

Colossesi 2:12 

12 Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.

E si passa sotto il tafos per  vivere la sua morte-consepolti con Lui- e si esce  da sotto il tafos/da sottoterra per  proclamare la sua Resurrezione e la certezza dell Nostra

Un popolo...uomini,donne,bambini  ed anche per i piccoli questo fatto che è certamente un gioco ma è gioco serio ,impegnativo....perchè lo stanno giocando con mamma e papà, con i nonni...con gli zii..con altre persone..I bambini capiscono la serietà del momento...E vedo una di loro..che lo ripete  sorridendo almeno 5 volte con il papà che l'ha preceduta e le ha fatto vedere come si fa e poi per 5 volte l'attende all'uscita 

Il tutto con ordine  e sopratutto con silenzio   Nell'aria si avverte , si sente il silenzio...

La sorella che sempre mi ricorda e mi consegna la candela accesa per dar Luce ai senza luce ...mi si avvicina e mi racconta lieta e felice di questo Venerdi Santo/Mattutino del Sabato sin dalla sua giovinezza in Romania...mi dice"e' già festa" ...e mi parla dei Monasteri nelle montagne e in collina,spesso scavati nel silenzio della preghiera..I Monasteri..la Romania terra ortodossa..e come tale terra di Monasteri...di padri e di madri spirituali..la cui vita  si consuma davanti alla Luce del Signore per dare luce a tutti noi e a tutte noi 

Un sorella distribuisce il testo degli enkomia ..dei canti funebri,dell'elogio funebre del popolo santo di Dio al Suo Signore e Dio che in questo Grande Sabato Soprabenedetto è disceso all'inferno per liberare gli incatenati ,i prigionieri, tutti noi tiranneggiati dal diavolo

E' sempre la stessa dimensione battesimale..come canta la preghiera di santificazione dell'acqua  per il Santo Mistero del Santo Battesimo

"... Quale Dio indescrivibile, eterno, inesprimibile, tu sei venuto sulla terra, dopo aver preso forma di servo, e ti sei fatto simile agli uomini, poiché o Signore, a causa della tua misericordia, non hai sopportato di vedere il genere umano tormentato dal demonio, ma sei venuto e ci hai salvato. Noi confessiamo questa grazia, proclamiamo questa misericordia, e manifestiamo questo beneficio."


Tutti noi e tutte noi stasera siamo qui per confessare questa grazia,proclamare questa misericordia e manifestare questo beneficio...Stasera è sera di luce 


E al canto degli enkomia improvvisamente il territorio,l'ambiente della stessa chiesa,sembra essere il Mar Rosso

Al centro il tafos del Cristo e davanti al tafos i preti

E come prete mi ricordo della grande e tremenda preghiera sommessa alla litania del battesimo...

   "tu che conosci tutta la mia vita, non prendermi in avversione e non distogliere da me il tuo volto, ma non guardare ai miei peccati in quest'ora. O tu che, purché facciano penitenza, non consideri i peccati degli uomini, lava la sozzura del mio corpo e l'impurità della mia anima; santificami tutto intero per la tua potenza perfetta e invisibile e, per la tua destra spirituale, in modo che, predicando agli altri la libertà e accordandola loro a causa della loro fede perfetta nel tuo inesprimibile amore per l'umanità, non sia io stesso disprezzato come schiavo del peccato. Che io non me ne ritorni umiliato e coperto di vergogna, o maestro che solo sei buono e amico degli uomini, inviami la forza dall'alto e fortificami per il servizio del grande e celeste mistero che sto per compiere. Riproduci l'immagine del tuo Cristo in colui(colei) che vuole rinascere, malgrado la mia indegnità, edificalo(a) sul fondamento dei tuoi apostoli e dei tuoi profeti e non lo(a) rigettare; ma piantalo(a) come una pianta di verità nella tua santa Chiesa cattolica ed apostolica e non lo(a) sradicare, affinché egli(ella) cresca nella pietà e glorifichi così il tuo nome tuttosanto, del Padre, del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen."


Il popolo santo di Dio si è ,in modo libero ed autonomo,diviso in due cori a versetti alternati ..tutto il popolo canta..ma proprio tutto.. un canto forte..solenne,,, ma si di vittoria..e di gioia.... Il Mar Rosso ancora una volta si apre...e il popolo santo di Dio passa condotto dal suo Signore ed ancora una volta  Faraone annega ...

I fiori,i profumi,l'incenso,il canto totale , le litanie,i sorrisi, la goia.....e si arriva alla doxologia e ai versetti finali di essa


Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. 


Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi.



Aghios  o Theòs ,aghios ischiròs,aghios Atànatos eleison imas 
 
 
 
Un popolo santo fa ancor di più spazio al tafos...dal tafos viene prelevato l'enorme epitafios  che per primo esce dalla chiesa tenuto ai quattro angoli da fratelli abbasstanza idonei e preceduto dalla croce astile che il nostro chierichetto Robert tiene alta con ai lati lo stendardo dell'icona di San Caralampo e quello dell'icona della Madre di Dio
 
Sotto l'epitafios come sotto un manto regale...anzi senza come...sotto un manto regalo i due preti e dietro il popolo santo di Dio ...candele accese....e il canto continuo del Trisaghion senza fermarsi..in romeno,in greco e in italiano...
 
Sotto quel manto regale  mi sento bene...sto bene.... 
 
 
Ti amerò, Signore, mia forza: il Signore è il mio sostegno e il mio rifugio.
 
 Iubi-Te-voi Doamne, virtutea mea; Domnul este întărirea mea şi scăparea mea. 
 
 
La processione ritorna in chiesa e sotto il manto regale passano tutti baciando il Vangelo tenuto dal mio giovane parroco e la croce che tengo io 

E' il Grande Sabato Soprabenedetto....Ci siamo ....E' già il momento del primo annuncio della Resurrezione..domani mattina alla Divina Liturgia di San Basilio 


 


giovedì 5 maggio 2016

Venerdi Santo Vespro della Deposizione a San Caralampo


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Al Venerdi Santo   Al Vespro della Deposizione


“Padre Giovanni il più anziano sei tu (stavolta il mio giovane parroco mi dà del tu….anzi mi dice sorridendo..lo vedi ti do del tu…) e quindi l’epitaffio lo porti tu in processione dall’Altare sul tavolo al centro della chiesa.”

Ma non finisce qui il mio vissuto di questo Venerdi Santo…Era già stato preceduto ,durante la recita in tono monastico e di per sé laicale  delle Ore Regali (io stavo con il santo popolo di Dio con i lettori) ,da una richiesta  immediata di una sorella di fede che mi ha arricchito dentro.  Mentre Joseph recitava in mono-tono uno dei salmi dell’ora  Nona,  l’ultima ora liturgica prima del Vespro della Deposizione una sorella mi sussurra :” Padre mi dà la benedizione per consegnare dall’armadio una candela ad una parrocchiana” …Non ho capito il perché  ma mi fido sempre dell’ethos ortodosso del santo popolo di Dio  e in 30 anni di ortodossia da italiano ma si diciamolo convertito non avevo mai ricevuto una richiesta del genere..

Intuisco che nel cuore e nello spirito della sorella  ella deve svolgere un servizio ecclesiale,un preciso ministero di servizio e deve prendere non una semplice candela ma una candela che poi verrà accesa per far memoria dei vivi e dei morti davanti all'icona della Madre di Dio..

Capisco che il mio servizio non è cercar di capire nè di discutere ma di annunciare e di benedire il servizio ecclesiale

"benedetto il nostro Dio in ogni tempo ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli  Amin " e lieta e leggera la sorella apre l'armadio e consegna la candela 

Ed arriva il momento del Canto del Vangelo..il Vangelo della deposizione...Al centro della Chiesa sta la Santa Croce con l'icona del Crocifisso appena appena tenuta sulla croce..appena appena..

Vangelo di Matteo  capitolo 27 versetti da 55 a 61


55 C'erano là molte donne che guardavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per assisterlo; 56 tra di loro erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
Seppellimento di Gesù

57 Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58 Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. 59 Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito,  


 e qui io e il mio giovane parroco ci fermiamo...il mio giovane parroco mi consegna un lenzuolo candido,bianco e pulito  ed io chiamo un fratello romeno accanto a me che si emoziona e non capisce più nulla..Gli devo io stesso far stendere le mani e fargli tenere aperto il lenzuolo...Il mio giovane parroco stacca l'icona del Crocifisso dalla croce..Benedice il popolo..io la colloco nel lenzuolo e il fratello romeno sempre più emozionato ma felice la bacia..L'avvolgiamo dentro il lenzuolo come fece Giuseppe d'Arimatea e io e il mio giovane parroco portiamo l'icona del Cristo dentro il suo sudario sopra l'altare

Poi io continuo

60 e lo depose nella propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato una grande pietra contro l'apertura del sepolcro, se ne andò. 61 Maria Maddalena e l'altra Maria erano lì, sedute di fronte al sepolcro.


e si arriva così al canto dell'ultimo tropario dell'innologia e durante il canto tocca a me portare in processione l'epitafios dall'Altare sulla tavola al centro della Chiesa e il coro canta seguento l'intonazione del mio giovane parroco che ci chiama tutti alla preghiera

Giuseppe insieme a Nicodemo depose dal legno te,* che ti avvolgi di luce come di un manto
e contemplandoti morto, nudo, insepolto,* iniziò il
lamento pieno di compassione,* e dolente
diceva:* Ahimè, Gesù dolcissimo!* Poco prima il sole
 vedendoti pendere dalla croce,* si 
ammantava di tenebra;* la terra si agitava per il timore ,* si lacerava il velo del tempio;* ma ecco,
io ora ti vedo per me volontariamente disceso nella
morte.* Come potrò seppellirti, Dio mio?*
Come ti avvolgerò in una sindone?* Con quali mani toccherò
 il tuo corpo immacolato?* O quali
canti potrò mai intonare per il tuo esodo, o pietoso
* Magnifico i tuoi patimenti,* inneggio alla
tua sepoltura insieme alla tua risurrezione,* acclamando
* Signore, gloria a te.


L'epitafios è enorme  Ero abituato al piccolo epitafios della parrocchia di San Marco d'Efeso che potevo agevolmente tenere sulla testa anche portando la stampella
Il mio giovane parroco comprende e prima di prendere il Vangelo e la croce benedizionale mi copre tutto con questo enorme epitafiose mi guida lui verso la tavola al centro della Chiesa cantando ed incensando 

Stavolta sono io che non capisco più nulla...collochiamo l'epitafios sulla tavola..le nostre tre prostrazioni  ed improvvisamente il santo popolo di Dio adorma la tavola e l'epitafios di fiori e di piante ...e poi lo venera intensamente ...pienamente....e ci segna tutti  a  non finire ..continuamente

 E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, / e soffrì, / e fu sepolto.

 Şi s-a răstignit pentru noi în zilele lui Pilat din Pont / şi a pătimit / şi s-a îngropat

 ταυρωθέντα τε ὑπὲρ ἡμῶν ἐπὶ Ποντίου Πιλάτου,
καὶ παθόντα καὶ ταφέντα.



Ma lo sappiamo

E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture

 Şi a înviat a treia zi, după Scripturi

 Καὶ ἀναστάντα τῇ τρίτῃ ἡμέρᾳ
κατὰ τὰς Γραφάς.



 





 

 

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martedì 3 maggio 2016

Grande e Santa Settimana 2016- Il Giovedi Santo

San Caralampo  ieromartire, il taumaturgo

La mia Grande e Santa Settimana 2016 vissuta in pienezza e in coronamento finale del mio non solo stare ma del mio essere ed esserci a San Caralampo la vorrei ricordare condividendola con tutti i fratelli e le sorelle di fede e con tutti gli amici e le amiche che leggeranno questa narrazione per alcuni eventi da me vissuti , eventi immediati nel quotidiano soprattutto del Santo Triduo Pasquale  quando stai in chiesa dalle 8 del mattino e torni a casa  non prima delle 22..la Santa Notte ci torni alle 5,15 del mattino aurorale della Domenica ….



Primo Quadro   Giovedi Santo alla Divina Liturgia  del Mattino 


Prima del congedo finale il mio giovane parroco mi comunica che nel typikòn  romeno si celebra anche la lavanda dei piedi. E’ un uso di tradizione slava e credo che nella tradizione costantinopolitana sia uso liturgico e spirituale non parrocchiale ma monastico . Ed infatti per me è “una prima volta” .. Ma c’è di più.. Il mio giovane parroco che spesso(non più sempre.. ma spesso.. continua a darmi del Lei  nonostante le mie fraterne  piccole proteste) mi dice “ Padre Giovanni Lei è qui il più anziano.. Per la Lavanda dei piedi  il protos è Lei..

Ed allora egli stesso mi cinge  con un grande asciugatoio  e mi mette sulle spalle un piccolo asciugatoio ..mi ricordo il Vangelo quando Gesù dice a Pietro in Giovanni 21.18-19  .18 In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: «Seguimi».

 Poi da terra ( “un prete sciancato a terra.. una dimensione monastica  quasi benedettina..e torna sempre Benedetto …) lavo ed asciugo i piedi e li bacio  e qui ancora ..sorpresa… la mia mano  destra che tiene i piedi di ciascuno mentre li bacio viene subito afferrata senza darmi il tempo di ritirarla   e a sua volta baciata 


Secondo Quadro Al pomeriggio del Giovedi Santo Mattutino del Venerdi Santo. Ai Dodici Vangeli

E’ stato cantato il Quinto Vangelo e il coro inizia l’antifonario che precede il sesto ..Siamo al tropario finale .Il mio giovane parroco si carica sulla spalla la Croce ..Io lo precedo con la candela ed incensando e nel silenzio di tutti il mio giovane parroco squarcia e rompe il silenzio o meglio offre al nostro silenzio il perché occorre stare in silenzio …

«Oggi è appeso al legno   colui che ha appeso la terra sulle acque. Oggi il re degli angeli è cinto di una corona di spine. Oggi è avvolto di una finta porpora colui che avvolge il cielo di nubi. Riceve uno schiaffo, colui che nel Giordano ha liberato Adamo. È inchiodato con chiodi lo Sposo della Chiesa. È trafitto da una lancia il Figlio della Vergine. Adoriamo, o Cristo, i tuoi patimenti! Mostraci anche la tua gloriosa risurrezione 



Ed è alla fine un canto sempre di gioia e di speranza…Ogni giorno della settimana santa sicuramente ha una sua forza di preghiera …ma è sempre un giorno di passaggio e di cammino…sappiamo  ed attendiamo la gioia della Santa Notte e di per sè già ci siamo  dentro