La mia Grande e Santa Settimana 2016 vissuta in pienezza e in
coronamento finale del mio non solo stare ma del mio essere ed esserci a San
Caralampo la vorrei ricordare condividendola con tutti i fratelli e le sorelle
di fede e con tutti gli amici e le amiche che leggeranno questa narrazione per
alcuni eventi da me vissuti , eventi immediati nel quotidiano
soprattutto del Santo Triduo Pasquale
quando stai in chiesa dalle 8 del mattino e torni a casa non prima delle 22..la Santa Notte ci torni
alle 5,15 del mattino aurorale della Domenica ….
Primo Quadro Giovedi Santo
alla Divina Liturgia del Mattino
Prima del congedo finale il mio giovane parroco mi comunica che nel
typikòn romeno si celebra anche la
lavanda dei piedi. E’ un uso di tradizione slava e credo che nella tradizione
costantinopolitana sia uso liturgico e spirituale non parrocchiale ma monastico
. Ed infatti per me è “una prima volta” .. Ma c’è di più.. Il mio giovane
parroco che spesso(non più sempre.. ma spesso.. continua a darmi del Lei nonostante le mie fraterne piccole proteste) mi dice “ Padre Giovanni
Lei è qui il più anziano.. Per la Lavanda dei piedi il protos è Lei..
Ed allora egli stesso mi cinge
con un grande asciugatoio e mi mette sulle
spalle un piccolo asciugatoio ..mi ricordo il Vangelo quando Gesù dice a Pietro in Giovanni 21.18-19 .18 In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: «Seguimi».
Poi da terra ( “un prete sciancato a terra.. una dimensione monastica quasi benedettina..e torna sempre Benedetto
…) lavo ed asciugo i piedi e li bacio e
qui ancora ..sorpresa… la mia mano destra che tiene i piedi di ciascuno mentre li
bacio viene subito afferrata senza darmi il tempo di ritirarla e a sua
volta baciata
Secondo Quadro Al pomeriggio del Giovedi Santo Mattutino del Venerdi
Santo. Ai Dodici Vangeli
E’ stato cantato il Quinto Vangelo e il coro inizia l’antifonario
che precede il sesto ..Siamo al tropario finale .Il mio giovane parroco si
carica sulla spalla la Croce ..Io lo precedo con la candela ed incensando e nel
silenzio di tutti il mio giovane parroco squarcia e rompe il silenzio o meglio
offre al nostro silenzio il perché occorre stare in silenzio …
«Oggi è appeso al legno colui che ha appeso la terra sulle acque. Oggi il re degli angeli è cinto di una corona di spine. Oggi è avvolto di una finta porpora colui che avvolge il cielo di nubi. Riceve uno schiaffo, colui che nel Giordano ha liberato Adamo. È inchiodato con chiodi lo Sposo della Chiesa. È trafitto da una lancia il Figlio della Vergine. Adoriamo, o Cristo, i tuoi patimenti! Mostraci anche la tua gloriosa risurrezione
Ed è alla fine un canto sempre di gioia e di speranza…Ogni giorno
della settimana santa sicuramente ha una sua forza di preghiera …ma è sempre un
giorno di passaggio e di cammino…sappiamo ed
attendiamo la gioia della Santa Notte e di per sè già ci siamo dentro
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