martedì 3 maggio 2016

Grande e Santa Settimana 2016- Il Giovedi Santo

San Caralampo  ieromartire, il taumaturgo

La mia Grande e Santa Settimana 2016 vissuta in pienezza e in coronamento finale del mio non solo stare ma del mio essere ed esserci a San Caralampo la vorrei ricordare condividendola con tutti i fratelli e le sorelle di fede e con tutti gli amici e le amiche che leggeranno questa narrazione per alcuni eventi da me vissuti , eventi immediati nel quotidiano soprattutto del Santo Triduo Pasquale  quando stai in chiesa dalle 8 del mattino e torni a casa  non prima delle 22..la Santa Notte ci torni alle 5,15 del mattino aurorale della Domenica ….



Primo Quadro   Giovedi Santo alla Divina Liturgia  del Mattino 


Prima del congedo finale il mio giovane parroco mi comunica che nel typikòn  romeno si celebra anche la lavanda dei piedi. E’ un uso di tradizione slava e credo che nella tradizione costantinopolitana sia uso liturgico e spirituale non parrocchiale ma monastico . Ed infatti per me è “una prima volta” .. Ma c’è di più.. Il mio giovane parroco che spesso(non più sempre.. ma spesso.. continua a darmi del Lei  nonostante le mie fraterne  piccole proteste) mi dice “ Padre Giovanni Lei è qui il più anziano.. Per la Lavanda dei piedi  il protos è Lei..

Ed allora egli stesso mi cinge  con un grande asciugatoio  e mi mette sulle spalle un piccolo asciugatoio ..mi ricordo il Vangelo quando Gesù dice a Pietro in Giovanni 21.18-19  .18 In verità, in verità ti dico che quand'eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: «Seguimi».

 Poi da terra ( “un prete sciancato a terra.. una dimensione monastica  quasi benedettina..e torna sempre Benedetto …) lavo ed asciugo i piedi e li bacio  e qui ancora ..sorpresa… la mia mano  destra che tiene i piedi di ciascuno mentre li bacio viene subito afferrata senza darmi il tempo di ritirarla   e a sua volta baciata 


Secondo Quadro Al pomeriggio del Giovedi Santo Mattutino del Venerdi Santo. Ai Dodici Vangeli

E’ stato cantato il Quinto Vangelo e il coro inizia l’antifonario che precede il sesto ..Siamo al tropario finale .Il mio giovane parroco si carica sulla spalla la Croce ..Io lo precedo con la candela ed incensando e nel silenzio di tutti il mio giovane parroco squarcia e rompe il silenzio o meglio offre al nostro silenzio il perché occorre stare in silenzio …

«Oggi è appeso al legno   colui che ha appeso la terra sulle acque. Oggi il re degli angeli è cinto di una corona di spine. Oggi è avvolto di una finta porpora colui che avvolge il cielo di nubi. Riceve uno schiaffo, colui che nel Giordano ha liberato Adamo. È inchiodato con chiodi lo Sposo della Chiesa. È trafitto da una lancia il Figlio della Vergine. Adoriamo, o Cristo, i tuoi patimenti! Mostraci anche la tua gloriosa risurrezione 



Ed è alla fine un canto sempre di gioia e di speranza…Ogni giorno della settimana santa sicuramente ha una sua forza di preghiera …ma è sempre un giorno di passaggio e di cammino…sappiamo  ed attendiamo la gioia della Santa Notte e di per sè già ci siamo  dentro 

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