MESSAGGIO A TUTTI I FEDELI DEL PATRIARCATO ECUMENICO
OVUNQUE NEL MONDO
DI SUA SANTITA’ IL PATRIARCA ECUMENICO
B A R T O L O M E O
PER I 25 ANNI DELLA SUA ELEZIONE SUL TRONO ECUMENICO
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Rendiamo
lode e glorificazione al Dio Trino, che ci ha reso degni di giungere al
compimento dei venticinque anni dal giorno in cui siamo saliti, per
disposizione del Santo e Sacro Sinodo presente in città, sul Trono
Apostolico e martire della Chiesa Costantinopolitana. Per Grazia di Dio
avendo attraversato felicemente questo lungo periodo di servizio del
Primo Trono della Chiesa Ortodossa, ci ricordiamo da una parte i passi,
le esperienze, le preghiere, i progressi e le azioni, e dall’altra
gioiamo per questo con ottimismo e speranza possente nel futuro e
esclamiamo oggi il “Gloria a Dio per ogni cosa” del nostro Santo
Predecessore Giovanni, Colui che aveva la lingua fluente come l’oro
(Crisostomo).
Ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che hanno contribuito
nello sforzo della nostra Modestia, a portare la croce della dignità
Patriarcale, che la Santa e Grande Chiesa di Cristo ha posto sulle
nostre spalle con la nostra elezione, avendo aggiunto a ciò la angoscia e
la speranza della pia Stirpe degli Ortodossi, tanto del Patriarcato
Ecumenico quanto dell’intera Chiesa Ortodossa.
Durante il tempo del nostro servizio Patriarcale, tanti hanno
contribuito come altri Cirenei per alleggerire il peso e per lenire
spesso le pene e la fatica dell’andare avanti. Rammentiamo con
riconoscenza le parole e le opere dei fratelli, chierici e laici della
Madre Chiesa martire coraggiosa, dei vicini e dei lontani, i quali non
sono stati fermati da tempo e fatica per supportarci nel
venticinquennale lungo percorso. Le visite pastorali della nostra
Modesta alle Eparchie del Sacro Trono Ecumenico sparse per il mondo e il
contatto con i fedeli che portano il nome di Cristo, così come con le
stimate Autorità dei diversi Paesi, ha costituito per noi una occasione
unica di reale dialogo, di relazioni interpersonali e di spiritualità
insieme.
Questo progresso non avrebbe il risultato desiderato, senza l’amore e la
compartecipazione dei Fratelli Primati delle restanti Chiese Ortodosse
Autocefale. Questo fraterno supporto dei Beatissimi Primati, che
ringraziamo di cuore, ma anche la dimostrazione di rispetto da parte del
Sacro Clero, della Autorità e del nobile popolo, dalla punta più
estrema dell’Africa fino alla Siberia, e dall’Estremo Oriente fino ai
confini dell’Occidente, è stato toccante e illimitato. Testimonianza di
ciò sono inoltre le visite al Fanar dei chierici e dei laici delle altre
Chiese Ortodosse, fatto che accentua e rinvigorisce i nostri legami
spirituali inestricabili e la incrollabile unità della Chiesa.
Rammentiamo con commozione la ospitalità abramitica che abbiamo
beneficiato dai nostri fratelli Primati e dai Vescovi. Rammentiamo il
pio popolo che ci ha dato il benvenuto con lacrime di commozione e con
varie manifestazioni di amore schietto. Non dimentichiamo i devoti
monaci e monache, i quali spesso ci hanno ospitato e che pregano
incessantemente per la nostra Modestia e per la Chiesa dei poveri di
Cristo.
La
Chiesa Ortodossa è Una, ha come capo il Signore nostro Gesù Cristo, che
ci ha reso degni di convocare, col parere concorde degli altri
Beatissimi Primati, a Creta il Santo e Grande Sinodo della Chiesa
Ortodossa, tenutosi recentemente. Questo grandissimo fatto storico della
nostra Santa Chiesa, ci riempie di grandissima gioia e possiamo
vantarci nel Signore, poiché questo costituisce il momento culminante
del nostro Patriarcato. Il Santo e Grande Sinodo ha dimostrato la
identità sinodale della Chiesa Ortodossa ed è un dovere di tutti noi,
sia di coloro che hanno partecipato, sia di coloro che sono stati
impossibilitati dall’essere presenti, la accettazione e la applicazione
delle Decisioni del Sinodo, come anche la diffusione e la coltivazione
dello spirito di unità nel pio gregge Ortodosso ovunque nel mondo.
Comprendendo
le esigenze dei tempi, abbiamo continuato e incoraggiato il Dialogo
Teologico con il restante Mondo Cristiano, ma anche il Dialogo
Accademico con le altre Religioni. Commemoriamo con riconoscenza e
riconosciamo le fatiche ed il grande contributo di coloro che hanno
preso parte e di coloro che prendono parte in tutti questi dialoghi,
dove è stata data e viene data con franchezza la testimonianza seria
della Fede Ortodossa.
Il continuo flagello della guerra e del terrorismo attraverso il
pianeta non ha cessato di occupare la nostra Modestia. L’onda di
violenza, che colpisce molte regioni del mondo, ha portato come
risultato la umiliazione dei popoli e le persecuzioni dei fratelli
Cristiani in Medio Oriente. Preghiamo per i Cristiani martirizzati e
rivolgiamo un appello ad ognuno che è coinvolto, di far cessare le
ostilità e le azioni criminali.
La nostra Santissima Chiesa prega per la pace del mondo intero e
considera il rispetto della persona e della libertà individuale,
fondamentale e inalienabile diritto di ogni essere umano. Non esiste una
guerra “santa”. Solo la pace è sacra e fine ultimo comune.
Con angoscia e dolore profondissimo seguiamo il dramma dei profughi che
vengono espulsi con violenza dai loro focolari domestici, e che sperano
in un mondo migliore ed in una nuova patria. La nostra recente visita al
centro di accoglienza dei profughi di Lesbo, con Sua Santità il Papa
Francesco e Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene Ieronimos, ha
costituito un comune sforzo di consapevolezza della opinione comune
mondiale sul prossimo che soffre.
Il mondo oggi attraversa una grande crisi economica e sociale. Il
fenomeno della globalizzazione causa gravi sconvolgimenti alla economia
mondiale e sconvolge la coesione sociale, allargando il divario tra
poveri e ricchi. Il principio di autolegiferazione dell’economia, che
autonomizza l’economia dalle necessità umane, porta come risultato la
speculazione e lo sfruttamento. Noi ci opponiamo alla attività economica
come fine a se stessa, e suggeriamo una “economia dal volto umano”,
guidata dai principi evangelici della giustizia e della solidarietà.
Dall’inizio
della nostro servizio Patriarcale, ci siamo occupati a fondo per la
promozione della protezione dell’ambiente naturale. Siano economi e
protettori della creazione di Dio e abbiamo un dovere sacro di
rispettare e rendere questo dono datoci da Dio, integro e indenne alle
generazioni che verranno. La crisi spirituale ed etica dell’uomo,
l’abuso della sua libertà, hanno condotto alla rottura della sua
relazione col creato e al travisamento del suo corretto uso. Oggi non
sfruttiamo solo le risorse naturali del nostro pianeta, non solo
contaminiamo l’ambiente naturale, ma abbiamo esteso la contaminazione
anche allo spazio, in quanto negli ultimi anni aumenta rapidamente il
volume dei cosiddetti “rifiuti spaziali” e si fa parola ancora anche per
lo sfruttamento delle risorse di altri corpi celesti.

Unica
soluzione è il cambiamento radicale di mentalità, la transizione da uno
stato possessivo e consumistico ad un uso eucaristico ed ascetico della
creazione e la educazione con questo spirito dei giovani per affrontare
l’ambiente con sensibilità, rispetto e responsabilità.
Inneggiamo
e ringraziamo, con umiltà e supplica, il Dio eccelso, nel compimento
degli interi venticinque anni al Timone della Chiesa Primaziale
dell’Ortodossia, e rivolti verso tutti voi, venerabili fratelli e figli
amati nel Signore, domandiamo le suppliche e le vostre preghiere verso
“il grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo” (cfr. Tit. 2,13) per
rafforzarci nella fruttuosa continuazione del opera di servizio, a
gloria del Suo onorato Nome, “che è al di sopra di ogni Nome” (Fil.
2,9).
Nel Patriarcato, il 22 Ottobre 2016
Bartolomeo di Costantinopoli
Amato fratello in Cristo e
Fervente supplicante verso Dio
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