mercoledì 30 ottobre 2019

per il 31 0ttobre 1517

porta chiesa Wittenberg



«ein Merkzeichen meiner Theologie. Das erst sollt ein Kreuz sein, schwarz im Herzen, das seine natürliche Farbe hätte, damit ich mir selbst Erinnerung gäbe, daß der Glaube an den Gekreuzigten uns selig machet. Denn so man von Herzen glaubt, wird man gerecht. Ob’s nun wohl ein schwarz Kreuz ist, mortifizieret und soll auch wehe tun, dennoch läßt es das Herz in seiner Farbe, verderbt die Natur nicht, das ist, es tötet nicht, sondern erhält lebendig … Solch Herz aber soll mitten in einer weißen Rosen stehen, anzuzeigen, daß der Glaube Freude, Trost und Friede gibt, darum soll die Rose weiß und nicht rot sein; denn weiße Farbe ist der Geister und aller Engel Farbe. Solche Rose stehet im himmelfarben Felde, daß solche Freude im Geist und Glauben ein Anfang ist der himmlische Freude zukünftig, jetzt wohl schon drinnen begriffen und durch Hoffnung gefasset, aber noch nicht offenbar. Und in solch Feld einen goldenen Ring, daß solch Seligkeit im Himmel ewig währet und kein Ende hat und auch köstlich über alle Freude und Güter, wie das Gold das höchste, köstlichste Erz ist.»
(WA, Luthers Briefwechsel, 5. Band, S. 444f (Nr. 1628))



L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, testo


DSC_0662




«Nelle prime comunità, dopo una notte notte di preghiera e digiuno, alle prime luci della domenica si precedeva all’ordinazione, sul modello di quanto narrato negli Atti.
Ma il riferimento alle prime ore della domenica è il richiamo alla luce delle apparizioni del Risorto.
La Chiesa delle origini comprende il ministro ordinato come un’apparizione del Risorto!» 



Si comincia con il disimparare ad amare gli altri e si finisce con il non trovare in noi stessi più niente degno di essere amato.
(Friedrich Nietzsche)



C’è chi l’amore lo fa per noia
Chi se lo sceglie per professione
Bocca di rosa né l’uno né l’altro
Lei lo faceva per passione


L'immagine può contenere: testo

L'immagine può contenere: 1 persona



martedì 29 ottobre 2019

Santa ed Apocalittica Notte 29 Ottobre 2019 -dal webBREVE RIFLESSIONE SULL’IMPORTANZA DELLE SCARTOFFIE

BREVE RIFLESSIONE SULL’IMPORTANZA DELLE SCARTOFFIE



Quando la pigrizia ci abbandona e finalmente si decide di mettere ordine in casa, ci accorgiamo cassetto dopo cassetto di aver cresciuto, a nostra insaputa, un mostro fatto di carta e polvere. A meno che non si scelga di adottarlo e di dargli un nome, quasi sempre il nostro caro amico finisce per essere gettato nella campana − color giallo mi raccomando − dei rifiuti. Tra l’insensibilità generale.
E se vi dicessi che compiendo quest’azione lasciamo cadere nell’oblio parte della nostra memoria?
Del resto se avessimo un po’ di pazienza e compassione in più, scorgeremmo in quella creatura non solo delle scartoffie bollate come “inutili”, ma anche delle testimonianze in grado di ricostruire parte della nostra vita. Infatti, tra gli storici professionisti è risaputo che gran parte dei «testi in cui l’autore scrive delle proprie azioni, pensieri e sentimenti»siano da considerarsi a tutti gli effetti delle fonti storiche, degli ego–documenti. Un termine quest’ultimo coniato da Jacques Presser, uno storico olandese che sul finire degli anni ’50 non sapeva come classificare quelle scritture personali come i diari, le autobiografie, le lettere e i giornali di viaggio. Inoltre questa categoria solo recentemente è stata allargata ad altre tipologie di documenti quali i curriculum vitae, le testimonianze orali girate in vecchie VHS o registrate nelle audiocassette, gli scontrini utili a sottolineare la nostra dipendenza dalla cioccolata o ancora le agende sature dei nostri impegni lavorativi. Tutte scritture dell’Io che hanno consentito l’ingresso nella Storia non solo ad autori appartenenti alle classi sociali subalterne, ma anche a una enorme quantità di temi che hanno dato vita a filoni di ricerca estremamente innovativi. La storia dei sogni ad esempio: cosa si sognava negli anni ’30 del ‘900? Un diario personale sarebbe in grado di fornirci la risposta. O ancora la storia culturale: quando gli italiani cominciarono a mangiare la pasta al pomodoro? I minuziosi ricettari delle nonne potrebbero darci qualche indicazione.
Gli ego–documenti si sono rilevati fondamentali, quindi, per aprire nuovi spazi di ricerca facilitando in questo modo le interconnessioni fra le varie discipline scientifiche. Non solo. Le fonti del sé hanno ricoperto un ruolo fondamentale per l’approfondimento di quegli aspetti delle scienze storiche considerati, molto spesso erroneamente, centrali come la politica, l’economia e la guerra. Per quest’ultimo macro-argomento ad esempio, le testimonianze orali si sono dimostrate estremamente efficaci per evidenziare quel processo di indottrinamento e de–responsabilizzazione che ha investito molti americani una volta arruolatisi nei marines. In che modo? Studiando l’uso dei pronomi personali soggetto (l’Io, il Noi e il Loro) e la loro disposizione nel tempo e nello spazio2.
Come, spero, avrete inteso leggendo questo articolo, le scartoffie e più in generale ciò che produciamo hanno ancora oggi un loro valore. Non si può conservare ogni cosa, ma almeno si dovrebbe riflettere sulla relazione che intercorre tra noi e la parte di noi dalla quale abbiamo deciso di separarci.
Marco Donadon
NOTE:
1 – Caffiero M., Testi e contesti. Le scritture femminili private a Roma nel Settecento: i diari tra soggettività individuali e appartenenze socio-culturali, 2010,  www.giornaledistoria.net, consultato il 10 marzo 2017.
2 – Portelli A., “Come se fosse una storia. Narrazioni personali dei reduci e storia orale del Vietnam”, in Storie Orali. Racconto, immaginazione, dialogo, Donzelli Editore, Roma 2007, pp. 349 – 372.
[Immagine tratta da Google Immagini]

link di riferimento

lunedì 28 ottobre 2019

28 Ottobre Santa ed Apocalittica Notte -citazioni dal web

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e spazio all'aperto
Morire per il pane......accadde a Palermo

Il 19 Ottobre 1944, intorno a mezzogiorno, una folla di palermitani disperati si raccoglie a piazza Pretoria e si mette in marcia verso la sede della prefettura, alloggiata al Palazzo Comitini di via Maqueda. Si forma un irrequieto corteo di lavoratori, studenti, disoccupati, senzacasa, esasperati da quattro anni di guerra, impoveriti dalla crisi economica, rovinati dai bombardamenti angloamericani; quella folla chiede pane, casa, lavoro. Dalle stanze di Palazzo Comitini il viceprefetto telefona alla caserma Scianna per chiedere aiuto all'Esercito. Prontamente, dalla caserma parte un plotone della divisione Sabauda, forte di 50 soldati armati di bombe a mano e fucili mitragliatori. Il comandante del plotone, Giuseppe Castellano, prima di raggiungere la via Maqueda fa una breve sosta in Questura, verosimilmente per chiedere istruzioni al governo italiano; presidente del Consiglio e Ministro degli Interni ad interim è Ivanoe Bonomi, affiancato da ministri del calibro di Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Benedetto Croce. Ricevute le istruzioni dal governo "democratico", il plotone si precipita in via Maqueda, carica il corteo e in pochi minuti compie la prima e la più orrenda strage nella storia dell'Italia "liberata"; rimangono uccisi 24 palermitani, tra cui due donne e 15 ragazzi, oltre a 158 feriti molti dei quali moriranno nei giorni successivi 



Ho vissuto tanti anni nell’Accademia, stracolma di intellettuali di sinistra; il risultato è che non voto più e che le vittorie di Salvini le capisco benissimo, anche se mai e poi mai sarei dalla sua parte.


L'immagine può contenere: 1 persona, primo piano e testo




L'immagine può contenere: una o più persone, albero e spazio all'aperto

Il mio angelo custode quando dico "ho incontrato l'uomo della mia vita"
L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, testo



dove c'è una guerra là ci sono dei crocifissi che non possiamo ignorare... e che non possiamo togliere dalle pareti delle nostre coscienze...


L'immagine può contenere: 1 persona, testo

domenica 27 ottobre 2019

27 Ottobre Santa ed Apocalittica Notte-citazioni dal web





La Polonia commemora in questi giorni l’anniversario del martirio di don Jerzy Popiełuszko, il sacerdote polacco ucciso 35 anni fa, il 19 ottobre 1984, da agenti del governo dell’allora Repubblica Popolare di Polonia, guidato dal generale Wojciech Jaruzelski.



Era riuscito a celebrare di nuovo la messa domenica scorsa.-Don Eugenio Melandri  si è addormentato in Cristo Dio oggi 
Ora lascia, o Signore,
che il tuo servo vada in pace
secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza
preparata da te davanti a tutti i popoli;
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele
.


Nessuna descrizione della foto disponibile.
Tanto di cappello e ammirazione per Gaspare Giarratano vero uomo di mare!
ho vissuto la mia infanzia a Porto Empedocle, paese di uomini di mare. Il padre del mio più caro amico, motorista di un peschereccio, mori in un naufragio. Certe cose, in qualche modo ti rimangono dentro.
FORSE non potremmo accoglierli tutti, ma SICURAMENTE dobbiamo salvarli TUTTI.


"Si purificano lordandosi con altro sangue, come chi per detergere il fango si cacciasse nel fango e ogni uomo lo considererebbe pazzo se lo vedesse far questo. E rivolgono preghiere a queste statue, come chi conversasse coi muri, senza sapere chi sono gli dèi né chi sono gli eroi". ( Eraclito Fr.121)

“Quello che per me rende la vita quasi degna di essere vissuta, oltre alla musica, sono tutti i santi che mi capita di incontrare un po’ ovunque. E per santi intendo gente che si comporta in maniera decorosa all'interno di una società clamorosamente indecorosa.”
Kurt Vonnegut (1922 - 2007), scrittore e accademico 

Oggi è il Friday for future, ragazzi (e non solo) di tutto il mondo scendono in strada per manifestare contro il riscaldamento globale e per un mondo meno inquinato.
A Palermo ciò si traduce in un ossimoro: lunghissime code di traffico intasano le vie del centro, avanzando a passo di lumaca e, di conseguenza, risultando in un livello di emissioni di CO2 più elevato del solito. Friday for further pollution.
L'immagine può contenere: testo




sabato 26 ottobre 2019

26 Ottobre Santa ed Apocalittica notte

.
Nessuna descrizione della foto disponibile.



«È cosa vana distogliersi dal passato per pensare soltanto all’avvenire. È un’illusione pericolosa persino credere che sia possibile. L’opposizione fra passato e avvenire è assurda. Il futuro non ci porta nulla, non ci dà nulla; siamo noi che, per costruirlo, dobbiamo dargli tutto, dargli persino la nostra vita. Ma per dare, bisogna possedere, e noi non possediamo altra vita, altra linfa che i tesori ereditati dal passato e digeriti, assimilati, ricreati da noi. Fra tutte le esigenze dell’anima umana nessuna è più vitale di quella del passato».
(Simone Weil, La prima radice, citata da Rodolfo Casadei)

Vidi il Signore seduto su di un alto trono, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: “Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!”(Isaia 6:1-3).


Non mi piacciono
Non mi piacciono i beati
quelli che credono di essere della grazia
perché non hanno forza per essere della natura.
Quelli che credono di essere nell'eterno
perché non hanno il coraggio di essere nel tempo.
Quelli che credono di essere con Dio
perché non stanno con le persone.
Quelli che credono di amare Dio
perché non amano nessuno.

(Charles Peguy)

venerdì 9 gennaio 2004
Quante sciocchezze si scrivono! Quante sciocchezze si pensano! Cosa ce ne faremo di tutte queste sciocchezze? Mica possiamo semplicemente mandarle giù e dimenticare! Sto leggendo gli appunti del 1992-93 di Elias Canetti, il famoso scrittore di matrice ebraica nato in Bulgaria nel 1905, Nobel per la letteratura nel 1981 e morto nel 1994. Li ha pubblicati Adelphi sotto il titolo Un regno di matite. Sono tanti i segni che ormai costellano le pagine mentre avanzo nella lettura: i pensieri sono spesso folgoranti («Non legge nulla, ma come lo loda!»), altre volte più articolati, sempre provocatori («Conversazione tra amici: ciascuno racconta di tutto quello che agli altri non interessa»). Ho scelto un appunto sulle sciocchezze pensate, dette e scritte, una vera e proprio valanga che ogni giorno inonda cervelli, parole, giornali e libri. Il risultato di questo continuo ingurgitare stupidità prima o poi si fa sentire perché - come osserva Canetti - «non possiamo semplicemente
mandare giù e dimenticare». Le sciocchezze come le volgarità lentamente irradiano l'anima e la mente e ci trasformano.
Nella Bibbia si dice che chi adora l'idolo diventa simile ad esso, inerte, muto, altezzoso e sostanzialmente inutile. Dobbiamo, perciò, non sottovalutare la forza insita alla sciocchezza; essa ha una sua energia che si diffonde e si ramifica e non ci si deve illudere di esserne immuni e vaccinati. Anche persone di qualità, abituate ad assorbire vacuità e banalità ogni giorno, alla fine ne restano contaminate. L'ascesi, l'esercizio morale, l'esame di coscienza sono dunque necessari, anche se faticosi e sbeffeggiati dagli sciocchi.
 
Penso che la laurea honoris causa sia un’istituzione inutile e dannosa, un’occasione di vanità(Marco Ninci) 
L'immagine può contenere: testo


supporre di possedere in noi stessi la capacità di fare tutto ciò che Iddio ci richiede, significa rendere inutili la croce e la grazia di Gesù Cristo. — John Owen





La maledizione del fico raccontata nei Vangeli di Marco e di Matteo è, insieme all'uccisione dei porci, uno dei rari miracoli che si risolvono con effetti negativi. Ma se la morte dei porci precipitati da un crepaccio libera un indemoniato, la maledizione del fico non porta alcun vantaggio. Gesù è a Betania, si sveglia affamato e si mette a cercare i frutti tra le foglie di un fico rigoglioso. Non trovandone, lo condanna alla sterilità eterna. Al di là dell'apparente insensatezza, che significato teologico dobbiamo dare a questa maledizione? Che mistero nasconde? Alberto Garlini ricostruisce la vicenda del fico di Betania immaginando la figura di Simone, figlio di Taddeo, uno zelota che si nasconde sotto falso nome in un casolare di campagna. In gioventù ha commesso molti crimini spinto da una religiosità messianica e violenta che si oppone al giogo dei romani e, quando una mattina si trova di fronte al fico incenerito nel suo podere, lo interpreta come un segno di sventura che lo costringe a fare i conti con il proprio passato tenebroso. Simone è attratto dall'autorevolezza e dal fascino di Gesù e, forte della sua consuetudine con la violenza, ne percepirà la morte imminente e l'affiato verso una salvezza venata di disperazione. Perché, sembra dire l'autore, uomini e dei non vivono in sfere differenziate ma sono accomunati da un fragile destino...


Io non capisco invece perché si possa fare satira su tutto tranne che sull'isteria collettiva che gira intorno al messianismo ecologista della Thunberg.(Giampiero Tre Re )




giovedì 24 ottobre 2019

24 Ottobre Santa ed Apocalittica Notte


L'immagine può contenere: una o più persone e testo

«Stiamo in silenzio davanti a te in quest'ora della sera, e ti offriamo la lode incessante, l'azione di grazie ininterrotta.
E lodiamo la tua misericordia, tu che curi i ordini le nostre vite, che provvedi alle nostre anime e le redimi.
A te la lode e l'azione di grazie e la gloria, adesso e in tutti i tempi e nei secoli dei secoli.
Amen.»
(Preghiera di introduzione al vespro della liturgia Siro-Occidentale)

L'immagine può contenere: una o più persone e testo
dal web

L'immagine può contenere: testo
1) Una democrazia che non si impegni a perseguire la piena occupazione ha necessariamente incamerato, tra le proprie regole di funzionamento, a tutti i livelli della società, i meccanismi e le logiche della corruzione.
Quindi una democrazia siffatta è una falsa democrazia. In verità è una dittatura dall'interesse individuale.



2)
L'individualista non è colui che brilla per autonomia, ma quello che annaspa nella propria capricciosa insofferenza.
E quindi, per lui che a stento riesce a dar conto a sè stesso, è cosa che eccede le forze prendersi cura anche d'altri.
È società che magnifica la pochezza umana quella che, con i mezzi materiali, libera l'individuo dal bisogno dei propri vicini.




A partire dalla risurrezione di Cristo può spirare un vento nuovo e purificante per il mondo d’oggi. Se due uomini credessero realmente a ciò e, nel loro agire sulla terra, si facessero muovere da questa fede, molte cose cambierebbero. Vivere a partire dalla risurrezione: questo significa Pasqua» (D. Bonhoeffer, A E. Bethge 27 marzo 1944).




mercoledì 23 ottobre 2019

23/10 Santa ed Apocalittica Notte

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

Avremmo disperatamente bisogno dell'abitudine a vegliare in questo distratto mondo moderno. Se più uomini di notte camminassero e pensassero, ci sarebbero meno miserie sotto il sole.

(John Dos Passos "Ronzinante di nuovo in viaggio"


Caspar David Friedrich - Wanderer above the sea of fog.jpg


Che cos'è la verità? Un segreto che il morente porta con sé.



Nessuna descrizione della foto disponibile.

“Ma l’unicorno è una menzogna? È un animale dolcissimo e altamente simbolico. Figura di Cristo e della castità, esso può essere catturato solo ponendo una vergine nel bosco, in modo che l’animale sentendone l’odore castissimo vada ad adagiarle il capo in grembo, offrendosi preda ai lacciuoli dei cacciatori.”
– “Così si dice, Adso. Ma molti inclinano a ritenere che sia una invenzione favolistica dei pagani.”
– “Che delusione,” dissi. “Mi sarebbe piaciuto incontrarne uno attraversando un bosco. Altrimenti che piacere c’è ad attraversare un bosco?”
– “Non è detto che non esista. Forse è diverso da come lo rappresentano questi libri.”
(Umberto Eco "Il nome della rosa")


L'immagine può contenere: testo



L'immagine può contenere: 1 persona

I monaci e gli eremiti, che il mondo disprezza, sono il ventre della chiesa. Essi ricevono il cibo spirituale della dottrina. Sono sostegno della chiesa, e loro simbolo è Mosè che prega sul monte, Samuele che dorme nel tempio, Elia che dimora nel deserto.
Essi somministrano i succhi spirituali ai superiori e agli inferiori. Ad essi conviene quanto è stato detto: "L'umanità vive grazie a pochi; se non ci fossero quelli, il mondo perirebbe o per un fulmine o per lo spalancarsi della terra".



lunedì 14 ottobre 2019

14/10 Santa ed Apocalittica Notte per tutti e per tutte


Risultati immagini per foto ed immagini del rotolo sinagogale della bibbia

- Due poesie sul Sabato di Laura Luzzatto, da “Fumo e profumo”, Giuntina, Firenze 2008,  p. 133.

Shabbàt Shiràh 

Il cielo blu notte
con le tre stelle 
si è portato via Shabbàt Shiràh: 
marosi avevano ingoiato allora 
cavallo e cavaliere 
- sleale fu il Faraone – 
e l’acqua scavata nel mare di canne 
ecco: un varco 
una pista di liberazione. 

Un muro 
Un recinto, uno sbarramento, 
per quali spazi di libertà? 

Invisibile all’orizzonte
 La colonna di fuoco. 

Gerusalemme-Kfar Saba, 18 gennaio 



2003 
Shabbàt Jitrò 



Frusciano piano le pagine in carta
 india 
del mio chumàsh 
fitte di parole 
fiume che scorre e scolpisce 
l’antica storia 
e si dirada la scrittura dove – cadenzate – risuonano
 le Dieci Parole. 

Si legge a capo pagina 
solitaria nell’arto dello spazio bianco
 – lo tirzàch! 
Onomatopea del divieto solenne 
Di spegnere una vita: 
appunto tu uomo 
appunto tu donna 
avete succhiato dall’albero la mela 
compagni di bene e di male e date la vita – 
 tu come puoi essere tu, un assassino?! 

Venezia, gennaio 2003


Shabbàt Jitrò alla Scola Levantina. 
Chumàsh; i cinque libri della Torà, il Pentateuco.
 Lo tirzàch, non uccidere (Es 20,13).


domenica 13 ottobre 2019

13/10 Santa ed Apocalittica Notte per tutti e per tutte





Mi dicono: se trovi uno schiavo addormentato, non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. Ed io rispondo: se trovi uno schiavo addormentato, sveglialo e parlagli della libertà. (K. Gibran)

L'immagine può contenere: 1 persona, testo



Così, spesso, un brivido ammonitore attraversa le gioie degli uomini, affinché ricordino che la bella terra è data loro solo in prestito.
Joseph von Eichendorff

sabato 12 ottobre 2019

12/10 Santa ed Apocalittica Notte

L'immagine può contenere: testo

" Ma lo sai tu chi è davvero malvagio? Chiunque pensi di essere puro è malvagio!»
Philip Roth, Il teatro di Sabbath, Einaudi, 1996

L'immagine può contenere: una o più persone



"il gioiello si è perso nel fango
ed ognuno lo cerca.
Qualcuno si volge ad Est, altri
verso Ovest, qualcuno
lo cerca nell'acqua, altri
fra le pietre, ma l'umile Kabir
ha compreso il suo vero valore
e lo ha avvolto nella cappa del suo cuore"


Kabir, Il flauto dell'infinito.

L'immagine può contenere: 1 persona, disegno




Sono pochi quelli che varcano la Porta. La maggior parte arrivano alla soglia credendo di aver adempiuto la Via, perché ha raggiunto la" meta "e ritornano alle loro vite quotidiane senza quasi intuire che dall'altra parte si trovava il Giardino ...

venerdì 11 ottobre 2019

11/10 Santa ed Apocalittica Notte

L'immagine può contenere: testo


Il fuoco nascosto è come spento
sotto la cenere di questo mondo…
scoppierà e incendierà divinamente
la corteccia della morte...
(San Gregorio di Nissa)


Voci dal silenzio

L'immagine può contenere: persone sedute e spazio al chiuso
La tua soffitta è esattamente come una cella nel deserto.
Ti è possibile non vedere né sentire nulla, puoi leggere un po’ e riflettere, puoi pregare e di nuovo metterti a riflettere: non c’è bisogno d’altro.

- Teofane il Recluso
-

Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov-

La Leggenda del Grande Inquisitore


Tu non scendesti dalla croce,
quando per schernirti e per provocarti ti gridavano:
"Scendi dalla croce, e crederemo che sei proprio tu!".
Non scendesti perché, anche questa volta,
non volesti rendere schiavo l'uomo con un miracolo,
perché avevi sete
di una fede nata dalla libertà e non dal miracolo.
Avevi sete di amore libero,
e non dei servili entusiasmi dello schiavo
davanti al padrone potente
che lo ha terrorizzato una volta per sempre.

"Chi è veramente un figlio di Dio mediante la fede, con fiducia infantile, ogni giorno si rivolge al Padre celeste in preghiera." (Johann Gerhard, teologo luterano)

Esattamente 202 anni fa, il 27 settembre 1817, Federico Guglielmo III di Prussia emanava il suo "Decreto di Unione", con il quale costringeva alla forzata unione le chiese luterane con quelle riformate. Questi provvedimenti imponevano alle chiese di rinunciare al nome luterano e adottare una nuova liturgia che privilegiava la posizione riformata, soprattutto per quanto riguarda la Santa Comunione. Un gran numero di luterani non si piegò al volere del sovrano, rifiutandosi di celebrare secondo il nuovo rito, per questo molti pastori furono costretti a riunirsi clandestinamente nelle foreste con le loro comunità e se sorpresi a celebrare secondo la liturgia luterana storica venivano sospesi dal ministero ed imprigionati. In tutta la Prussia si diffusero comunità luterane confessionali ferme nella loro antica fede. Fu un periodo di grande persecuzione, tanto da spingere alcuni gruppi di "Old Lutherans" (Vecchi Luterani), come venivano chiamati, a lasciare la Germania alla ricerca della libertà religiosa. La Selbständige Evangelisch-Lutherische Kirche (Chiesa Evangelica Luterana Indipendente di Germania) fa risalire le sue origini al movimento degli Old Lutherans; la The Lutheran Church—Missouri Synod e la The Lutheran Church of Australia sono nate in seguito a questo esodo. Da celebrare sono la fede e il coraggio di quei luterani che hanno sofferto e dato la vita per ciò in cui credevano e per amore del Sacramento dell'altare, in difesa della certezza del corpo e sangue di Cristo nel pane e nel vino.

giovedì 10 ottobre 2019

10/10 Santa ed Apocalittica Notte

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi e spazio all'aperto

Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta. (F. Nietzsche)

«Dice Abba Doroteo di Gaza che chi esercita la sua passione somiglia ad un uomo a cui il nemico sta tirando delle frecce, e lui le prende e se ne trafigge da sé il cuore. Quanto a chi trattiene la sua passione, egli ricorda uno a cui il nemico sta tirando, ma che ha indossato una corazza e non è ferito dalle frecce. Chi sradica le passioni, invece, somiglia ad uno che prende le frecce e le spezza o le restituisce nel cuore del suo nemico.»

L'immagine può contenere: testo



La parte peggiore di avere una malattia mentale è che le persone si aspettano che ti comporti come se non l’avessi. (Joker)

Per viaggiare basta esistere. (F. Pessoa)

Un’idea geniale è un sussulto anarchico della mente. (P. Melone)

Di fronte alla rovina e alla morte ridiamo invece di farci il segno della croce. O forse, più esattamente, il riso è il nostro modo di farci il segno della croce. È la prova che, nonostante la scomparsa di qualsiasi motivo di speranza che si fondi sui fatti, non abbiamo cessato di sperare.(Harvey Cox) 


"Fintanto che siamo destinatari di misericordia, dobbiamo essere datori di ringraziamento."
— Charles H. Spurgeon