
- Due poesie sul Sabato di Laura Luzzatto, da “Fumo e profumo”, Giuntina, Firenze 2008, p. 133.
Shabbàt Shiràh
Il cielo blu notte
con le tre stelle
si è portato via Shabbàt Shiràh:
marosi avevano ingoiato allora
cavallo e cavaliere
- sleale fu il Faraone –
e l’acqua scavata nel mare di canne
ecco: un varco
una pista di liberazione.
Un muro
Un recinto, uno sbarramento,
per quali spazi di libertà?
Invisibile all’orizzonte
La colonna di fuoco.
Gerusalemme-Kfar Saba, 18 gennaio
2003
Shabbàt Jitrò
Frusciano piano le pagine in carta
india
del mio chumàsh
fitte di parole
fiume che scorre e scolpisce
l’antica storia
e si dirada la scrittura
dove – cadenzate – risuonano
le Dieci Parole.
Si legge a capo pagina
solitaria nell’arto dello spazio bianco
–
lo tirzàch!
Onomatopea del divieto solenne
Di spegnere una vita:
appunto tu uomo
appunto tu donna
avete succhiato dall’albero la mela
compagni di bene e di male
e date la vita –
tu
come puoi essere tu, un assassino?!
Venezia, gennaio 2003
Shabbàt Jitrò alla Scola Levantina.
Chumàsh; i cinque libri della Torà, il
Pentateuco.
Lo tirzàch, non uccidere (Es 20,13).
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