martedì 29 settembre 2020

ore 00,38 (già 30 settembre 2020) Santa ed Apocalittica Notte

Mi capita spesso di restare fedele ad un'idea per tempi infiniti, suscitando reazioni diverse che vanno dallo stupore all'incredulità. E sono quello stupore e quell'incredulità a farmi sentire sciocca. Ma non so essere differente e colleziono sconfitte di cui oramai prevedo l'esito.

© Stefania Aurigemma

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Le circostanze spezzano le ossa di un uomo; ma non è mai stato dimostrato che esse spezzino l'ottimismo di un uomo...

(Gilbert Keith Chesterton)


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Casa Editrice Giuntina

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80 anni fa moriva Walter Benjamin. Ecco come Hannah Arendt comunicò la notizia a Gershom Scholem per lettera.

21 ottobre 1940

Caro Scholem, 

Walter Benjamin s’è tolto la vita, il 26 settembre, sul confine con la Spagna, a Port Bou. Aveva ottenuto un visto americano, ma dal 23 gli spagnoli lasciavano passare ormai solo chi era in possesso del passaporto «nazionale». Non so se queste mie righe La raggiungeranno. Ho incontrato più volte Walter nelle ultime settimane e mesi, da ultimo il 20 a Marsiglia. Questa notizia è giunta a noi come a sua sorella con quasi quattro settimane di ritardo. Ebrei muoiono in Europa e vengono sepolti come cani.

Sua Hannah Arendt

Da Arendt/Benjamin 

"L'angelo della Storia. Testi, lettere, documenti"


"Per vivere bisogna fare scelte e le scelte dipendono sempre dalle convinzioni che ci muovono, e quando non ne abbiamo perché abbiamo rinunciato a decidere per chi e cosa viviamo, finiamo con l’assorbire le «opinioni dominanti». Chi sceglie le «verità di maggioranza» spesso sceglie il potere non la verità, perché ci tranquillizza essere parte di qualcosa di più grande, avere una parte nel grande spettacolo"

Alessandro D’Avenia | 28 settembre 2020

https://www.corriere.it/alessandro-d-avenia-ultimo-banco/20_settembre_28/47-clarisse-d8088196-00f6-11eb-8a00-13bbbd5f28b0.shtml?fbclid=IwAR3iPrCAzJxUnGKdOKVz6k0F-z46O1r_dK6E8d18iHGDMkFP02qeKwZCvJE



L’ESTANY, IL CHIOSTRO COLOR DEL CACAO

https://beforechartres.blog/2020/09/27/il-chiostro-piu-bello-color-del-cacao-2/






Noi tendiamo a credere che la parola “volto” indichi il lato esteriore di una persona. Tuttavia, in ebraico, il termine usato per “volto” è “panim”, che viene dalla stessa radice di “pnim”, che significa “interiore”.

Nella lingua ebraica – la lingua santa della Creazione – le cose vengono nominate in base alla loro essenza. In questo caso, l’ebraico ci insegna che l’essenza di un volto è l’opposto di ciò che noi pensiamo abitualmente.

Per molti di noi, il volto è una maschera per i nostri sentimenti piuttosto che l’espressione della nostra personalità e della nostra più profonda santità. Abbiamo imparato a sorridere anche quando stiamo male o a piangere in modo ingannevole o a simulare la tristezza. La lingua ebraica ci insegna cosa deve esprimere il volto, non quello che noi vogliamo esprimere.

Il segno della santità di una persona si evidenzia quando la sua interiorità coincide con la sua esteriorità, e noi siamo in grado di riconoscerlo. Di solito, quando si incontra una persona di questo tipo si dice che lui/lei ha un’aura, una luce particolare. Il Libro di Koèlet (8,1) afferma: “La saggezza di un uomo riluce nel suo volto”.  

Nel volto di una persona santa noi scorgiamo come una luce, perché il suo volto riflette la sua anima.

~Rav Simon Jacobson,  “60 Days: A Spiritual Guide to the High Holidays”


https://www.facebook.com/LaNostalgiaDellEsule/posts/1285779638434038





lunedì 28 settembre 2020

Lunedi 28 Settembre ore 23,36 Santa ed Apocalittica Notte



andare a vivere nei borghi? Roba da ricchi. Le città continueranno ad attrarre chi vuole un’occasione per migliorare la propria condizione. (Gabriele Pasqui)



Come si fondono amore e genetica? La vecchia idea di DNA come predeterminato ha ceduto il passo all’idea che il DNA apprenda dalle esperienze e dall’ambiente attraverso memorie ed emozioni. Con Erica Poli, medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor, scopri come si connettono le impronte dell’amore dato, ricevuto o mancato alle terapie che applicano nuovi concetti e trasformano il nostro futuro.



Il 26 Settembre del 1973 si spegneva Anna #Magnani...
Cara Anna,
ricordo un pomeriggio del settembre 1943. C’è il sole, l’odore della campagna calda. Davanti a me vedo la stazione di Casarsa. È stranamente deserta. Deserto il piazzale, deserta la strada bianca e polverosa che va verso San Giovanni. Si sentono delle voci risuonare sui binari su cui è fermo un treno merci: sono voci di soldati tedeschi.  Non so perché io sono lì: è certamente un caso o una pazzia. Ma questo ricordo galleggia solo e staccato da tutto il resto del tempo. Il treno merci di fronte alla stazione di Casarsa è pieno di militari: dentro i vagoni piombati essi stanno in piedi, gremiti, tanto da non poter muoversi. Si sentono i loro lamenti e le loro voci. Arrivano di corsa, non so da dove e da chi chiamati, due o tre carretti, coi cavalli guidati da donne e ragazze. Nei carretti ci sono cesti di frutta e del pane. Le donne allungano la roba da mangiare ai soldati attraverso i piccoli finestrini del treno, da cui sporgono disperate le mani.
Pier Paolo #Pasolini
📰 Pier Paolo Pasolini "Lettera ad Anna Magnani" in “Tempo”, 13 dicembre 1969








I lavoratori si stanno rivoltando contro le élite e le istituzioni dominanti che li hanno puniti per una generazione. C'è stata una crescita economica e un aumento della produttività ma la ricchezza generata è finita in pochissime tasche, per la maggior parte a istituzioni finanziarie predatorie che, nel complesso, sono dannose per l'economia".
Noam Chomsky






Spinoza.it · Brescia, pacco minaccioso recapitato al presidente di Confindustria. Dentro c'era lo statuto dei lavoratori



“Di giorno, indossiamo maschere di lucido acciaio, giochiamo agli adulti, parliamo coi nostri computer, confutiamo e distinguiamo, compulsiamo i listini, navighiamo in rete … La sera frughiamo nel tempo, ci avvolgiamo nel silenzio e, coricandoci, speriamo di fare dei sogni che ci diano la chiave di tutto”. G. O. Longo, Homo technologicus, 2001.

domenica 27 settembre 2020

Domenica 27 Settembre ore 00,03 Santa ed Apocalittica Notte.



adducente.com

7 ottobre 2019  · 

Il perfezionismo non è sempre un male o per lo meno, non dovrebbe esserlo finché non diventa patologico.

Per la semplice constatazione di aver riletto 21 volte questo primo paragrafo, modificandolo almeno una volta ogni tre minuti, sono riuscito a fornire l’esempio calzante di perfezione tossica.



Amo i solitari, i diversi,

quelli che non incontri mai.

Quelli persi, andati, spiritati, fottuti.

Quelli con l'anima in fiamme.

- Charles Bukowski 

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1507800839406264&id=190597724459922


L’asteroide dei dinosauri causò uno tsunami con onde alte 1,5 chilometri

Una simulazione racconta un tassello della catastrofe planetaria di 66 milioni di anni fa, quando l'asteroide di Chicxulub produsse anche uno tsunami globale con onde da 1.500 metri di altezza.





Breve manuale per (aspiranti) scrittori – prima puntata



se ci pensi bene, la malinconia è come scivolare: basta rilassare le dita, allentare la presa, abbandonarsi. La gioia è un’arrampicata, richiede muscoli e tendini e fibra e sudore e tempra da guerriere. E’ una danza del cuore. Richiede fiato e convinzione, ma soprattutto la dedizione del coltivatore. Se la gioia è partecipazione, la malinconia è rinuncia. Molto più facile, se ci pensi bene. e in te rischia di diventare un’abitudine fin troppo dolce.

TRAMA: C’è una vecchia scatola in soffitta. Contiene un pacco di lettere scritte da una ragazza. Sono indirizzate a se stessa, alla donna che sarà. Quella donna le trova e risponde, ripescando dal proprio passato gli episodi che le vengono proposti dalla se stessa che è stata, e illuminandoli con la consapevolezza e l’esperienza della propria maturità. Inizia così un dialogo tutto interno, tra la donna di oggi e la ragazza di ieri, che permette alla prima di comprendere meglio avvenimenti accaduti e mettere a fuoco errori, punti di forza, sensibilità, dolori. Un dialogo intenso, che diventa aggancio per l’osservazione di se stesse e del mondo, contemplato nel brusìo febbrile che accompagna lo schiudersi della primavera e la sua maturazione fino alle soglie dell’estate.



IL DIO PIÙ POTENTE
C’era un tempo in cui Amore era il dio più potente di tutti. Le sue frecce erano temute da dèi e mortali, e chiunque venisse colpito diventava vittima di una passione irrefrenabile. Tutti lo veneravano e nessuno gli si opponeva: né il sesso né la razza né la classe sociale potevano ostacolare il sentimento scatenato dai dardi del dio. Venne, però, un lungo periodo buio, durante il quale fu dimenticato, oscurato da nuove divinità: l’uomo non era più libero di amare chi voleva.......



Sovente si è testimoni di una sorta di apologia della socialità: 
ebbene, chiedo agli apologeti dello stare in compagnia a tutti i costi, ma che essere umano è colui che non sa stare bene in compagnia solo di se stesso? Magari anche in un tempo lungo e profondo, in uno spazio piccolo ed essenziale?

Maurizio DerSuchende



Mathesis, rivista di esoterismo matematico
19 aprile  · 
Estratto da "Alcuni significati simbolici dei primi 12 numeri", (Niko):
"Il Numero Uno.

Il Numero Uno non è originato da un altro numero se ci pone dal punto di vista della sostanza. È il numero di Dio. I Pitagorici lo chiamavano «Semplicità» cioè che non si può dividere, ma anche «Intelligenza», perché riunisce in sé tutte le cose, così come «Essere» o «Causa di Verità». Altri nomi erano quelli di «Nave» o «Carro» perché Egli è «colui che ospita ogni cosa», ma anche «Amico», «Vita» e «Felicità». Quando era chiamato «Oscurità», «Mescolanza» e «Tenebra» si intendeva il fatto che in esso tutti i Numeri erano presenti, ma ancora non esplicitati, come in una specie di mescolanza, in uno stato ancora indifferenziato. Tutti i numeri provengono dall'Uno, in lui sono contenuti tutti i Numeri e nessun Numero potrà mai generare l'Unità nella sua Unicità se non l'Uno. Poiché i numeri sono causa del vivente, l'Uno è causa della vita degli esseri




 27 Settembre
Oggi a Roma si celebrava la festa della Fortuna Reduce, cioé la divinità che assicura il ritorno in patria, venerata anche come Primigenia o Fors Fortuna. La nascita di un altare dedicato alla Fortuna reduce pare risalga al tempo di un ritorno in patria di Augusto, reduce appunto dalla spedizione cantabrica. In quella occasione Augusto avrebbe accettato solo questa onorificenza, ossia la dedica di un altare alla Fortuna reduce, tra le tante che erano state proposte in suo onore.

Curiosamente, in tema di gente che torna dai viaggi, per il mondo moderno oggi è la Giornata mondiale del turismo (WTD) : è celebrata a livello mondiale ogni 27 settembre, una data che è stata scelta in coincidenza con un'importante pietra miliare per il turismo mondiale, l'anniversario dell'adozione dello statuto dell'Organizzazione Mondiale del Turismo. 

Infine, si teneva oggi la festa mesopotamica dedicata ad Astarte.
Astarte era la Grande Madre fenicia e cananea, sposa di Adone, legata alla fertilità, alla fecondità ed alla guerra e connessa con l'Ištar babilonese. I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina.
Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon egizio, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor. In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite (Venere per i Romani), come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargartis (Syria per i Romani).

venerdì 25 settembre 2020

Manifesto buone pratiche GIANNI RODARI, Filastrocche in cielo e in terra (Torino, Einaudi 1960). .



Filastrocca impertinente

chi sta zitto non dice niente,

chi sta fermo non cammina

chi si allontana non s'avvicina.


Chi si siede non sta ritto

chi va storto non va dritto

e chi non parte, in verità

in nessun luogo arriverà.


mercoledì 16 settembre 2020

Dichiarazione 730 del 2020 redditi 2019-il duplice stupore e il sorriso finale della funzionaria del CAF

 



Ore  15,00  vengo regolarmente ricevuto da  una  giovane funzionaria del  CAF  situato  nei pressi della   mia  abitazione. L'appuntamento era  stato preso   via  internet  e  viene del  tutto rispettato da  entrambe   le  parti 

La  giovane  funzionaria  è  veramente competente,sa  di  cosa  si sta discutendo e conosce  la  normativa e  le  sue scansioni

Ed  allora  tutti i documenti  presentati per la dichiarazione congiunta( mia  moglie ed io da  ben 42  anni siamo in comunione di  beni o  meglio di debiti) vengono minuziosamente controllati ed  approvati.Manca  solo un documento  che  recapiterò  giovedi prossimo per  l'inoltro  finale all'Agenzia delle Entrate.Mia moglie  mi aveva delegato a rappresentarla  a pieno titolo per  tutta  questa lunga istruttoria 

-) Allora   Signor Festa  a chi destina  l'otto per mille ? 

-) alle comunità  ebraiche

Attimo di silenzio e di stupore  e con serenità la funzionaria " Mi permette ? E' la prima  volta  in 5 anni  di professione  in questo settore  che  mi  capita"   Ed  io "Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore."   La  giovane signora  tace  e non osa  chiedermi se per caso  io sia  ebreo e  di  nascita e  di professione di fede  Registra professionalmente  ma  stupita  la  decisione familiare  congiunta


-) E il 5  per  mille ?

-) All'Associazione di carità della  Chiesa cristiana ortodossa  di Romania in Italia. Questo  è il codice  fiscale

La giovane funzionaria  si stupisce.Ma  tace.E registra la decisione  familiare  congiunta .Avrà  pensato  "Costui  è  in stato confusionale" 


-)Destina  il 2  per  mille a qualche partito politico ?

-)No..Il  mio partito  è  morto nel febbraio del 1991

E la giovane  funzionaria con un sorriso  trionfante: "Questa la so..Il PCI..Anche  mio papà  si esprime come  lei.."


Allora  buonasera..Ci si rivede Giovedi prossimo .

Certo Signora  buonasera  e Grazie e complimenti.










giovedì 10 settembre 2020

Gentile Marcello Veneziani, un mio TUTTAVIA al suo significativo articolo "Alla lunga perderemo la faccia"



Palermo  il 10  Settembre  2020 -Afterfeast of the Nativity of the Mother of God 


Gentile  Veneziani 

ho letto con rispetto ed attenzione  la sua riflessione  "Alla lunga perderemo la faccia"

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/alla-lunga-perderemo-la-faccia/?fbclid=IwAR0ZhiaKRsrEhRbFwhVjNGIQCQZcIsKhGT5x8HSYLPgfo6KXJW6uYTApdDY

Al  di là  di alcune  valutazioni da  cui  dissento ,l'impianto di meditazione  e di riflessione  ha un suo orizzonte di senso ,sopratutto quando Ella scrive "Quando rivolgersi all’altro smetterà di essere uno scoprirsi ma un coprirsi, non un rivelarsi ma un velarsi, quando avremo ormai assorbito dentro di noi quel metro che ci separa per ragioni di sicurezza dal prossimo, come vivremo la nostra vita, le nostre espressioni del volto, i nostri contatti? Quando le nostre bocche saranno saracinesche abbassate, persiane chiuse dietro cui sibilare lo stretto necessario, che sarà della nostra umanità? In particolare noi meridionali che siamo abituati a parlare toccando l’interlocutore, deplorevole ma calorosa abitudine, che colloqui gelidi avremo – alla lunga – quando perderemo questa prossimità incarnata, con la sua gestualità espressiva"  

Ma  c'è  sempre  un TUTTAVIA  e non  è  un Tuttavia  politico .La leggo spesso con attenzione,come leggo con attenzione Alain De Benoist e l'esperienza di quella antica  destra che si è  formata su Diorama  di Marco  Tarchi e sulla Rivista Elementi/Elements  e di entrambe le riviste  io ,frequentante un marciapiede  distinto e distante dal suo,conservo  intere annate  e le conservo  non in cantina. Ma  qui il Tuttavia  non è  politico 


 E'  il Tuttavia del diritto ad avere paura,del dovere ad avere paura

Alla  fine della sua riflessione  Ella  ci ricorda  il profondo significato esistenziale  dello stesso  mistero cristiano dell'Incarnazione  e da prete cristiano   allora coniugo il Tuttavia. Saprà   sicuramente  del  feroce dibattito che  si è  svolto e si svolge all'interno delle Chiese Cristiane di  tradizione episcopale  e sacramentale  sulla partecipazione ai Santi Misteri dell'Eucarestia . Per molti,moltissimi di noi preti e laici della chiese cristiane i Santi Misteri di per  sè  e in sè non possono  trasmettere il virus e quindi  chi non partecipa all'Eucarestia per paura è  un vile,ha  uin serio deficit di fede, è spiritualmente malato ai limiti dell'apostasia e dell'eresia.

Io,invece ed invero, concordo con quanto ha scritto sui social  un mio caro amico,presbitero anch'egli,fratello,confratello e concelebrante. E ha scritto esattamente  il contrario .I Santi Misteri  possono  trasmettere il virus  e  quindi mi avvicino,scrive  il caro confratello,trascrivo a memoria,sapendo  che posso perfino finire intubato e morire.Ma  l'assoluta priorità è la partecipazione al Mistero. Insomma  partecipo forse  con paura,meglio con  timore e tremore   ma partecipo.Ovviamente  è finito anch'egli nella lista  mai completa e mai completata degli eretici e degli apostati 


Io,invero ed invece, per paura non mi avvicino .Certo mi avvio verso i 70 anni,ho situazioni  pregresse dal punto di vista clinico e il  mio medico,cattolico praticante,mi ha fraternamente avvisato , ma  quand'anche avessi  40 anni e fossi nella  forza  vitale  di chi "acchiana i  muralisci"(tra  noi meridionali ci si comprende) non mi avvicinerei 

Non uso qui alcuna citazione del Vangelo. Il  citazionismo usato come grimaldello  per arruolare  Dio al proprio schieramento  in qualsivoglia  ambito mi ha sempre  fatto orrore. Il mio amato Dietrich Bonhoeffer,pastore  luterano ed ieromartire, ci ha insegnato che  il vero coraggio,l'"aver le  palle"  fortemente sbattute sul  tavolo della propria contemporaneità sta nel vuoto senza garanzia  dell'etsi Deus non daretur.  E  il noto barone della  favola  entra nel gorgo tenebroso ed oscuro  tenendosi  appena al codino ma vi entra.

Il Tuttavia del diritto alla paura  e Giuseppe Saraò, Psichiatra, Psicoanalista membro ordinario SPI, mi ha ricordato recentemente sull'Huffington Post "Siamo di fronte a un paradosso che è connaturato al nostro destino di umani: abbiamo bisogno degli altri ma nel contempo l’alterità è portatrice di disordine, spesso di scandalo. Infatti l’altro tende a sovvertire, per il fatto semplicemente di esserci, il nostro ordine (interno ed esterno), ci ripropone continuamente uno scarto, una differenza; in poche parole siamo obbligati a fare un lavoro psichico di riduzione, di bilanciamento, di riconsiderazione dei nostri desideri.In questo passaggio storico la presenza dell’altro ci può contagiare, e anche i nostri cari possono rappresentare un pericolo; questo pone un dilemma drammatico che evoca la dimensione del perturbante di cui Freud ci ha parlato: uno spaesamento, un disorientamento. Emerge qualcosa di sorprendente e inquietante, c’è un qualcosa che ci abita e ci sfugge, una estraneità con cui siamo costretti a misurarci, non possiamo sottrarci."

https://www.huffingtonpost.it/entry/sulla-soglia-il-rifugio-e-la-paura-di-affrontare-lo-spessore-della-realta_it_5eafb864c5b64d204962b114


E quindi,Gentile Veneziani, con il diritto e per  il diritto alla paura(nulla  toglie che  possa essere considerato  codardia e  viltà, ma non sposta  nulla) io ,pur sapendo che sia Ella  nell'impianto complessivo della sua riflessione e il mio caro confratello indicato sopra  proponete orizzonti di senso pure  liberatori e liberanti, continuerò a portare la mascherina, a rispettare il distanziamento e a chiedere   fortemente magari con delicata chiarezza e con chiara delicatezza,con parresia apostolica a  quanti(e  sono tanti) sui bus, negli  ipermercati privi di controllo, nei negozi  superati i controlli non rispettano l'altrui diritto ad avere paura E mi creda  a Palermo  rischi l'aggressione se lo evidenzi. A  paura si aggiunge paura. Ma  il diritto alla paura  è diritto soggettivo inalienabile fin dalla nascita e,per i credenti (mi permetta questa  irriverenza) , è confermato nel Mistero del Santo Battesimo  E se  un diritto va esercitato e declarato anche sui bus ,agli ipernercati  e  dentro i  negozi 

"

Hier stehe ich ,ich kann nicht anders "

La ringrazio per l'attenzione e cordialmente La saluto in,se permette e penso di si, Cristo Gesù il Teantropo,il Risorto dai morti che al Getsemani ebbe paura 


Padre  Giovanni Gaetano  Festa  sacerdote cristiano nella tradizione ortodossa  a Palermo 










martedì 1 settembre 2020

32 Agosto 2020 In anteprima la nobile lettera di dimissioni del ministro Lucia Azzolina


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Al   Signor  Presidente del  Consiglio  
Avv.to Giuseppe  Conte

Roma  32  Agosto  2020 

Caro  Presidente

con la presente rassegno in immediato  le  mie  irrevocabili dimissioni da  Ministro  dell'Istruzione 
Ho ampiamente riflettuto,pensato e meditato e davanti al tribunale della mia coscienza devo  recuperare  me stessa,la  mia  dignità di persona e di cittadina,la  nobiltà  dei miei valori e della  mia visione etica in ogni relazione  umana e sociale.

Non  ho  nulla  da difendere e  non ho  niente da giustificare.Condivido ed accetto l'essere stata  deficitaria ed  inadeguata di  fronte  alla gestione complessiva dell'evento scuola in ogni suo ambito,articolazione e  sistema e,in primis,di  fronte alla pandemia,ai suoi esiti  e alle sue tragicità  nell'ambito del ministero e delle competenze del ministro.

Non mi difendo nè  mi giustifico  nè  farò  l'elenco di ciò che di positivo potrei aver   fatto . Confesso pubblicamente di essere  inadeguata .Ed è  giusto ed è  eticamente alto che io  lo dica di me stessa e a me stessa  per evitare ,in nome e per conto della  mia  dignità, di essere sottoposta a pubblica gogna  mediatica attraverso un fasullo dibattito  parlamentare  di mozione di sfiducia individuale . La mozione di sfiducia individuale presentata dalla Lega  non solo è costituzionalmente legittima ma è nella logica politica della  politica.  Salvini  fa il suo  mestiere,come sempre, come ai tempi  del tuo primo governo . La mia dignità e il mio percorso umano sarebbero,tuttavia, mortificati dalla  bocciatura della mozione di sfiducia perchè ,pur  salvata, resterei indecorosamente  vittima del  "fuoco amico",dell'intera  maggioranza di governo .La bocciatura sarebbe solo atto di realpolitik,di cinismo  e di uso ed abuso e delle persone e delle istituzioni  per salvare questo governo per poi  svilirmi e delegittimarmi con  il  rimpasto ridandomi in  pasto alle belve. 


Si  è  vero sono stata inadeguata. Sono  inadeguata .Quindi con serietà e consapevolezza  prendo cappello e vado via.

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.
William Shakespear, da “Amleto”

Vado  via perchè  devo andar  via 

Ma,caro Presidente,non vado via soltanto dal Governo. Ho inviato da pochi  minuti al Presidente della Camera le  mie dimissioni da deputato e ho chiesto al Presidente Fico di calendarizzarle al più  presto. Fino alla discussione in aula su di esse  farò  il mio  dovere di parlamentare  senza  vincolo di mandato iscrivendomi da subito al gruppo misto. Sarò  io  stessa  a chiedere con serietà e passione ai deputati l'approvazione delle mie dimissioni proprio perchè confesserò  loro pubblicamente che sono  inadeguata.

Ed ancora,caro Presidente, proprio  perchè non c'è  Sabato di Luce  se  prima  non c'è il Getsemani ,ho  comunicato al Direttore Generale Regionale  MIUR  della Regione in cui risulto vincitrice di concorso come  dirigente scolastico  che rinunzio a  qualsivoglia  nomina ed individuazione e contratto e al  contratto  già  giuridicamente posto  in essere  Sono inadeguata. Torno ad insegnare perchè ,forse, è l'unico  evento situazionale  in cui potrei trovarmi e ritrovarmi adeguata 

Caro Presidente, come  ultimo atto da  ministro  utilizzerò  direttamente le mie credenziali informatiche per pubblicare la presente sul sito del MIUR .Non la consegno ai quotidiani schierati,vilmente schierati  in qualsivoglia senso. Verrà  data in anteprima ad un sommesso ed anziano  prete cristiano nella tradizione ortodossa, Dsga in pensione e  soltanto al quotidiano Avvenire, luce  di serietà  e di moderatezza e non di stantia moderazione

Cambierò  tutti  i recapiti e tutti gli indirizzi mail.Non mi  farò  più  trovare. 

"Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va."  Eraclito (22 B 91 Diels-Kranz)

Esco  dall'imbuto e dall'incubo. 

Buona Strada

Lucia  Azzolina