domenica 27 settembre 2020

Domenica 27 Settembre ore 00,03 Santa ed Apocalittica Notte.



adducente.com

7 ottobre 2019  · 

Il perfezionismo non è sempre un male o per lo meno, non dovrebbe esserlo finché non diventa patologico.

Per la semplice constatazione di aver riletto 21 volte questo primo paragrafo, modificandolo almeno una volta ogni tre minuti, sono riuscito a fornire l’esempio calzante di perfezione tossica.



Amo i solitari, i diversi,

quelli che non incontri mai.

Quelli persi, andati, spiritati, fottuti.

Quelli con l'anima in fiamme.

- Charles Bukowski 

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1507800839406264&id=190597724459922


L’asteroide dei dinosauri causò uno tsunami con onde alte 1,5 chilometri

Una simulazione racconta un tassello della catastrofe planetaria di 66 milioni di anni fa, quando l'asteroide di Chicxulub produsse anche uno tsunami globale con onde da 1.500 metri di altezza.





Breve manuale per (aspiranti) scrittori – prima puntata



se ci pensi bene, la malinconia è come scivolare: basta rilassare le dita, allentare la presa, abbandonarsi. La gioia è un’arrampicata, richiede muscoli e tendini e fibra e sudore e tempra da guerriere. E’ una danza del cuore. Richiede fiato e convinzione, ma soprattutto la dedizione del coltivatore. Se la gioia è partecipazione, la malinconia è rinuncia. Molto più facile, se ci pensi bene. e in te rischia di diventare un’abitudine fin troppo dolce.

TRAMA: C’è una vecchia scatola in soffitta. Contiene un pacco di lettere scritte da una ragazza. Sono indirizzate a se stessa, alla donna che sarà. Quella donna le trova e risponde, ripescando dal proprio passato gli episodi che le vengono proposti dalla se stessa che è stata, e illuminandoli con la consapevolezza e l’esperienza della propria maturità. Inizia così un dialogo tutto interno, tra la donna di oggi e la ragazza di ieri, che permette alla prima di comprendere meglio avvenimenti accaduti e mettere a fuoco errori, punti di forza, sensibilità, dolori. Un dialogo intenso, che diventa aggancio per l’osservazione di se stesse e del mondo, contemplato nel brusìo febbrile che accompagna lo schiudersi della primavera e la sua maturazione fino alle soglie dell’estate.



IL DIO PIÙ POTENTE
C’era un tempo in cui Amore era il dio più potente di tutti. Le sue frecce erano temute da dèi e mortali, e chiunque venisse colpito diventava vittima di una passione irrefrenabile. Tutti lo veneravano e nessuno gli si opponeva: né il sesso né la razza né la classe sociale potevano ostacolare il sentimento scatenato dai dardi del dio. Venne, però, un lungo periodo buio, durante il quale fu dimenticato, oscurato da nuove divinità: l’uomo non era più libero di amare chi voleva.......



Sovente si è testimoni di una sorta di apologia della socialità: 
ebbene, chiedo agli apologeti dello stare in compagnia a tutti i costi, ma che essere umano è colui che non sa stare bene in compagnia solo di se stesso? Magari anche in un tempo lungo e profondo, in uno spazio piccolo ed essenziale?

Maurizio DerSuchende



Mathesis, rivista di esoterismo matematico
19 aprile  · 
Estratto da "Alcuni significati simbolici dei primi 12 numeri", (Niko):
"Il Numero Uno.

Il Numero Uno non è originato da un altro numero se ci pone dal punto di vista della sostanza. È il numero di Dio. I Pitagorici lo chiamavano «Semplicità» cioè che non si può dividere, ma anche «Intelligenza», perché riunisce in sé tutte le cose, così come «Essere» o «Causa di Verità». Altri nomi erano quelli di «Nave» o «Carro» perché Egli è «colui che ospita ogni cosa», ma anche «Amico», «Vita» e «Felicità». Quando era chiamato «Oscurità», «Mescolanza» e «Tenebra» si intendeva il fatto che in esso tutti i Numeri erano presenti, ma ancora non esplicitati, come in una specie di mescolanza, in uno stato ancora indifferenziato. Tutti i numeri provengono dall'Uno, in lui sono contenuti tutti i Numeri e nessun Numero potrà mai generare l'Unità nella sua Unicità se non l'Uno. Poiché i numeri sono causa del vivente, l'Uno è causa della vita degli esseri




 27 Settembre
Oggi a Roma si celebrava la festa della Fortuna Reduce, cioé la divinità che assicura il ritorno in patria, venerata anche come Primigenia o Fors Fortuna. La nascita di un altare dedicato alla Fortuna reduce pare risalga al tempo di un ritorno in patria di Augusto, reduce appunto dalla spedizione cantabrica. In quella occasione Augusto avrebbe accettato solo questa onorificenza, ossia la dedica di un altare alla Fortuna reduce, tra le tante che erano state proposte in suo onore.

Curiosamente, in tema di gente che torna dai viaggi, per il mondo moderno oggi è la Giornata mondiale del turismo (WTD) : è celebrata a livello mondiale ogni 27 settembre, una data che è stata scelta in coincidenza con un'importante pietra miliare per il turismo mondiale, l'anniversario dell'adozione dello statuto dell'Organizzazione Mondiale del Turismo. 

Infine, si teneva oggi la festa mesopotamica dedicata ad Astarte.
Astarte era la Grande Madre fenicia e cananea, sposa di Adone, legata alla fertilità, alla fecondità ed alla guerra e connessa con l'Ištar babilonese. I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina.
Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon egizio, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor. In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite (Venere per i Romani), come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargartis (Syria per i Romani).

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