sabato 27 giugno 2015

Anni fa in territorio della diaspora un Vescovo buono e mite


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Anni fa ,molti anni fa  in territorio della diaspora  ma si in Europa Occidentale un Vescovo buono e mite si trovò improvvisamente una parrocchia priva di prete.
Improvvisamente il parroco,un buon parroco,era tornato in Dio triuno nel seno di Abramo,di Isacco e di Giacobbe in un luogo di refrigerio in un luogo luminoso in un luogo erboso dove non c'è mai più notte la luce senza fine
Quel Vescovo buono e mite si comportò subito da pastore   Annullò tutti i suoi impegni  e si recò in quella parrocchia  
Accompagnò al e nel Signore il suo figlio presbitero  celebrando il funerale e pregando intensamente fino al cimitero
Ma non ripartì subito  Si fermo in quella parrocchia anche per il Sabato e la Domenica e celebrò i Santi Misteri del Teantropo e Risorto
Promise alla congregazione parrocchiale  al più presto un nuovo parroco/rettore  per la santificazione di tutto il popolo verso la Parousia del Signore e  citò intensamente San Paolo ai Romani  "raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione, e come destino avete la vita eterna."
Tornato alla sua sede episcopale  telefonò ad un suo presbitero  parroco in una congregazione con due preti  e vedovo con figli ormai sposati  e con dolcezza (stimava e rispettava quel prete ) gli chiese,gli propose  mica gli impose  di essere il parroco della congregazione senza rettore per la dipartita improvvisa ed improvvida  del confratello
Qui avvenne  il trauma, l'incredibile antiecclesiale ,l'insulto alla scrutatio cordis e al ministero episcopale 
Quel prete non rispose come in fondo era suo diritto  Padre Santo mi dispiace ma non vorrei,veda Ella una seconda ed altra soluzione e se non la trova  io sono e sarò obbediente

No quel prete  comunicò al Vescovo cioè all'angelo custode della Chiesa Locale,al testimone oculare nella fede del Cristo Risorto  che prima di accettare o di non accettare doveva ricevere l'autorizzazione del proprio padre spirituale 

...una sorta di ecclesiologia in cui l'episcopato viene ridotto a dato gestionale ed organizzativo  e il senso ecclesiale viene svilito in una sorta di appello pseudocarismatico confuso,caotico e disordinato 

..una malattia spirituale,un morbo di protagonismo antiecclesiale 
Quel Vescovo buono e mite si comportò allora -con sofferenza e dolore-nella parresia apostolica ,proprio degli apostoli 
In Gal 2,11-14 Paolo ricorda di aver avuto una disputa con Pietro: “Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto"
Quel Vescovo buono e mite allora disse a quel prete di confuso anarchismo pseudocarismatico 
Sai che ti dico..Concordo con te  Torna dal tuo padre spirituale e resta al tuo paese..Per questa chiesa locale  il Signore ha chiamato me come il di lei sposo   Amin 

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