mercoledì 3 giugno 2015

il/lo protopsaltis dell'eremo della Candelora a Santa Lucia del Mela


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Lunedi 1 Giugno come avevamo concordato con il Padre Alessio Joseph ed io siamo andati al nostro santo eremo della Candelora a Santa Lucia del Mela per stare per quasi l'intera giornata insieme con il Padre Alessio nella sua quotidianità di preghiera,di silenzio e per chiedergli nella sua benedizione una sua meditazione orante sia in ambito ecclesiale sia in ambito personale

Nell'ospitalità monastica  Alessio è venuto alla stazione di Milazzo per condurci in automobile(entro venti minuti) all'eremo che sia io che Joseph conoscevamo   Insieme  Joseph ed io avevamo lì trascorso il santo Triduo della nostra Santa Settimana fino alla Notte Santissima della Resurrezione del Teantropo

La mia prima Pasqua da emerito e  in fondo anche la prima Pasqua da asintatticamente emerito di Joseph 

L'eremo ti accoglie materno subito ..un antro..un preciso utero di Santa Madre Chiesa  Appena entri all'esterno della modesta dimora del Padre  la chiesetta in costruzione

Una costruzione che si affida al volontariato e alla gratuità di tutti i cristiani della zona a prescindere dall'appartenenza ecclesiale  ma che-al momento- è ferma..Si dice che pecunia non olet ma a quanto pare olet e come olet  per quanto riguarda la carità ecclesiale e fraterna per far continuare la costruzione di una chiesetta di tradizione ortodosso-costantinopolitana in quella zona del messinese  dove perfino le pietre-se interrogate-mostrano il loro passaporto se non proprio costantinopolitano almeno bizantino 

Vedi subito collocate in un piccolo deposito le campane per questa chiesa: Le conosco quelle sante campane ..le conosco bene...Erano le campane del nostro santo Monastero dell'Annunciazione della Madre di Dio a Mandanici..L'abbiamo chiuso per insipienza dei governanti ma anche per la nostra mancanza di monaci,di quelli concreti che vanno  anzi vogliono andare non nelle sinecure garantite ed assicurate  ma proprio dove il figlio dell'uomo non ha dove posare il capo 

Incontri subito il cane e il gatto di Alessio,il sole estivo e caldo di Sicilia,lo spettacolo della natura splendida ed osannante il cosmo e l'intera creazione con  al centro l'icona patronale dell'eremo

Subito dopo il caffè mentre Joseph dona ad Alessio una grande scatola di carboncini grandi che per la loro durata gli potranno garantire  almeno 60 Celebrazioni (Inutile nascondere  e nascondersi che Alessio vive di assoluta carità e di assoluta gratuità..Questo post vuole anche essere un avviso "a futura memoria" affinchè il Signore non mi dica poi -quando i libri saranno dischiusi e i sigilli divelti - tu sapevi e non l'hai detto ,Alessio stesso ci propone per la giornata due momenti di preghiera nel Lunedi dello Spirito Santo  l'Akhatistos  alla Madre di Dio(siamo lì e ci siamo sempre..siamo tutti "tifusi 'ra Maronna ") e alla fine della giornata prima di rientrare a casa l'Akhatistos alla Santa Triade

Saliamo nell'ammezzato dove sta la piccola cappella e la biblioteca di Alessio dove ci trovi tutto specialmente testi di preghiera e preghiere dell'Una ed Indivisa  per i due polmoni entrambi sani ed entrambi funzionanti e -senza problema alcuno-ci puoi trovare sia il Santo Curato d'Ars sia San Bernardo da Chiaravalle..

Nessuno di noi tre viene -Dio tre volte santo sia lodato- da "zerobabà" 

Alessio mi fa indossare l'epitracheilon/stola  Dovrò presiedere io la celebrazione dell'Inno alla Madre di Dio e mi dice per le litanie io e Joseph faremo da coro

"In pace preghiamo il Signore ".....ed improvvisamente i cantori non sono due ma tre...risuona e risuonerà per tutte le litanie la risposta cantata della voce profonda  del pavone dell'eremo sul tetto dell'eremo   a tal punto  che spesso essa sovrasterà  quella di Alessio e di Joseph dando a loro perfino il tono

Nessun problema..i cantori sono tre e c'è pure il/lo protopsaltis

Ogni respiro lodi/loda il Signore 

La Madre di Dio così ha deciso per il mattino di Lunedi 1 giugno all'eremo della Candelora a Santa Lucia del Mela in provincia di Messina  in territorio costantinopolitano 



 

 






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