domenica 27 settembre 2015

La pesca miracolosa a San Caralampo



Il Vangelo della Pesca Miracolosa

Luca 5,1-11


1 Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio, 2 Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. 3 Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.
4 Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e gettate le reti per pescare». 5 Simone gli rispose: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti». 6 E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. 7 Allora fecero segno ai loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che affondavano. 8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9 Perché spavento aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, 10 e così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.


Nulla avviene mai per caso

Questa mattina sono riuscito ad alzarmi al primo suono della suoneria dell'orologio
Ci speravo per giungere a San Caralampo almeno prima del Vangelo del Mattutino
E già alle 8.45 (quindi con un anticipo di venti minuti sull'usuale) ero alla fermata del bus

Nulla avviene mai per caso.

Il bus è arrivato subito 


Nulla avviene mai per caso 

ed era il bus della linea che mi lascia il più vicino possibile a San Caralampo
Alle 9.10  ero in parrocchia contento di essere presente prima del Canto del Vangelo del Mattutino


Nella penombra del Mattutino(quanto è importante per il senso della preghiera il come e il quando accendere le luci)  fatta solo di candele accese e della nenia in preghiera del coro mi sono sentito subito dentro una chiesa domestica immediatamente apostolica ..insomma primo secolo ..inizi del primo secolo cristiano

Il Padre Martinian celebrava l'Offerta della Protesis/Proskomidia fuori dal Presbiterio/Vima nello spazio antistante le sante icone proprio per catechesi di preghiera e per -come ha detto poi - farci,almeno una domenica, ricordare e vedere da dove nell'età apostolica noi veniamo e quale grande unità di fede e di cuore univa ed unì sin da subito i cristiani 

Atti degli Apostoli  capitolo 2.42-47  

42 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.


Con la sua amorevole  serenità e la sua mitezza il Padre Martinian celebrava l'Officio della Presentazione dei Doni davanti alle Sante Icone del Sovrano e della Deipara mentre il coro o in mono-tono o cantando era e stava per tutti noi dentro la forza di preghiera del Mattutino...

il Mattutino questo nostro comune ringraziare il Signore perchè non solo siamo ancora in un nuovo giorno della nostra vita ma siamo nel Giorno del Signore,la santa Domenica memoria continua e vera e reale della Sua Santa e Gloriosa Resurrezione

E mentre il Padre Martinian usando la Santa Lucia sul Santo Pane/l'Agnello sommessamente ma non silenziosamente ricordava 

"Uno dei soldati con la lancia gli trafisse il costato; e subito ne uscì sangue e acqua; e colui che ha visto ha testimoniato, e veritiera è la sua testimonianza." e versa il vino e un pò di acqua nel Santo Calice,il coro è già giunto proprio alle porte del Vangelo con il prokimeno oggi del Tono IV

Sorgi, Signore, aiutaci,/ e redimici per la gloria del tuo nome.
O Dio, con le nostre orecchie abbiamo udito, i nostri padri ci hanno narrato.


Io mi sono collocato al mio solito posto insieme con il santo popolo proprio perchè non celebro..monasticamente sto con il popolo 

Indosso subito  sulla talare il mio epitracheilon verde e la mia antica croce,quella della mia ordinazione quasi 18 anni fa e sistemo accanto alla sedia la mia stampella

E' il momento del canto del Vangelo,della sua successiva intronizzazione al Centro della Chiesa e della sua venerazione ed improvvisamente mi par di vedere che fratelli e sorelle che nella penombra non avevo scorto si materializzano e riempiono la Chiesa venerando e baciando il Santo Evangeliario icona vera del Cristo Sovrano che predica ed insegna lungo le strade di Samaria Giudea Galilea e Palestina

Questo popolo di sorelle e fratelli venerando il Vangelo sta ancora una volta rispondendo alla domanda del Maestro "e voi chi dite che io sia "  "Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente "

E siccome oggi siamo appena appena agli inizi dell'età apostolica come se fossimo-direbbe San Paolo- nella chiesa che è in casa di un fratello o di una sorella..si siamo con gli occhi della fede ringraziando il Signore per il dono della scelta di catechesi del suo giovane sacerdote proprio agli inizi del primo secolo..siamo a casa...la presentazione dei nomi dei vivi e dei morti  e dei piccoli pani non  si fa consegnando come ogni domenica le candele,i pani e i fogliettini al Padre Giovanni che poi lungo la Divina Liturgia li legge con attenzione e serietà e consegna i piccoli pani dell'anafora al Padre Martinian  ma stavolta -eh si siamo agli inizi del primo secolo- ciascuno di noi prende il suo fogliettino dei vivi e dei morti con il suo piccolo pane e in lenta processione -popolo di Dio in cammino-arriva dal Padre Martinian gli consegna il piccolo pane(la propria anafora,la propria offerta)e gli legge i nomi dei vivi e dei morti del suo fogliettino e il Padre Martinian stacca dalla piccola anafora la porzione per i nomi dei vivi e dei morti

Poi si consegna il fogliettino con le candele accese e l'offerta(certo l'offerta in denaro per la chiesa..e qui credetemi è sempre l'evangelico obolo della vedova gradito a Dio) al Padre Giovanni che dà la benedizione ,riordina fogliettini e candele e colloca nel cassettino le offerte

 
Ed è così che stavolta è ciascuno di noi a consegnare alla Chiesa offerente con i nomi dei vivi e dei morti, consegna la propria vita,la propria esistenza,il suo cammino e ciascuno di noi vede che quel discòs/la patena dove sta il Santo Pane dell'Agnello che verrà santificato dallo Spirito Santo sempre più pieno di nomi,di fratelli e sorelle vivi e morti..vede nella Chiesa e con la Chiesa  ciascuno di noi vede la Chiesa 

E quel discòs/patena sembra allargarsi all'infinito..è la Chiesa del Signore Risorto,Alfa ed Omega,principio e ricapitolazione del cosmo tutto quanto. Quel discòs/patena insieme con il Calice è pronto per diventare nello Spirito Santo la Santificazione dell'Universo 

Il Coro canta la Doxologia .L'Evangeliario ritorna al centro dell'Altare ed inizia la Divina Liturgia

Oggi 27 Settembre 2015  Vangelo della Pesca Miracolosa

Oggi tutti noi e tutte noi abbiamo visto la pesca miracolosa sul discòs del Santo Agnello e delle anafore  a San Caralampo

Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

Amin Amin Amin

 



 



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