e poi la festa di Santa Rosalia eremita sicuramente della grotta della Qusquina e (forse ) successivamente a Palermo sul Monte Pellegrino
per un primo nobilissimo tentativo per un santa icona di Rosalia eremita nella grotta della Quisquina e dopo forse sul Monte Pellegrino di Palermo
4 settembre Festa Liturgica di Santa Rosalia
Una tradizione, conservatasi purtroppo solo presso le Chiese Slave,
vuole che nel giorno di Pentecoste, prima che cominci la liturgia,
vengano distribuiti dei mazzetti di fiori ai fedeli, presso i fratelli e le sorelle di Romania
(se non ricordo male) al posto dei fiori si usano delle felci.
Proprio presso i Romeni si è conservata, inoltre, l'antica
denominazione di "Rosaliae".
Secondo il prof. B. Rocco questa tradizione era ancora presente in Magna Grecia prima della
latinizzazione dei Franchi, soprattutto in Sicilia, donde
deriverebbe anche il nome della attuale Patrona di Palermo, Rosalia
(che è santa Italo-Greca e non Normanna come vorrebbero far credere
i latini). Secondo il Rocco il nome Rosalia indicava proprio il
mazzetto dei fiori, e questo era forse collegato alla memoria dei
defunti nello psicosabato di Pentecoste. Quella delle "Rosaliae"
era, presso i Romani, una festività in ricordo dei defunti già in
età pagana, che in qualche modo è stata assorbita dalla liturgia
Cristiana all'interno del ciclo di Pentecoste.
......come non sottolineare
la serietà orante di popolo palermitano che da questa notte con "l'annacchiata" (termine assolutamente intraducibile...diciamo salire a piedi) si recherà sul Montepellegrino al Santuario di Rosalia per ringraziare e per chiedere..E' voce di popolo voce immediata,voce orante,voce dell'affidare ...voce dell'invocazione e dell'intercessione
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