lunedì 7 settembre 2015

Padre Seraphim Rose e San Caralampo



Padre Seraphim Rose ieromonaco ortodosso  californiano morto a Platina in California il 2 settembre 1982  ci ha lasciato questa indicazione

foto di Fos Ilaron.


Ed è stata per me una luce quando ,domenica sera,mi sono ritrovato davanti via internet questa foto con la frase di Padre Seraphim  Infatti cercavo di capire il senso per me e  nella mia vita di una sensazione liturgica ed orante che avevo vissuto insieme e con il santo popolo di Dio  la mattina durante la celebrazione del Mattutino prima e della Divina Liturgia  subito dopo a San Caralampo

Una sensazione che da tempo,come dire, covavo dentro assistendo in assistenza liturgica e -spero davanti al Sovrano per intercessione della Madre Sua Santa la Deipara e Semprevergine Maria - in preghiera alle celebrazioni della Divina Liturgia a San Caralampo

Una sensazione che mi si è mostrata ancora una volta con chiarezza  al canto del Vangelo del Mattutino di ieri e alla successiva intronizzazione dell'Evangeliario stesso al centro della Chiesa per la venerazione di tutti noi e di tutte noi

Il mio giovane confratello e parroco alla fine del canto del Vangelo porta in processione l'Evangeliario e canta "a memoria" insieme con il popolo che canta " a memoria" senza quindi consultare testo o leggere direttamente la preghiera che il typikòn prevede proprio dopo il canto del Vangelo e per annunciare al popolo santo di Dio che è il momento di baciare il Vangelo come Parola che si è fatta carne



Padre Martinian inizia "a memoria" e il popolo santo insieme con lui continua "a memoria"

Contemplata la risurrezione di Cristo,/ adoriamo il Signore santo,/ Gesù, l'unico senza peccato./ La tua croce, o Cristo, noi veneriamo,/ e la tua santa risurrezione cantiamo e glorifichiamo:/ sei tu il nostro Dio,/ all'infuori di te un altro non conosciamo,/ è il nome tuo che nominiamo./ Venite, fedeli tutti,/ adoriamo la santa risurrezione di Cristo:/ ecco infatti con la croce è giunta la gioia in tutto il mondo./ Per sempre benedicendo il Signore/ cantiamo inni alla sua risurrezione:/ sopportata la crocifissione,/ con la morte ha distrutto la morte.


E mentre tutti cantavano  io in assistenza liturgica tenevo la candela accesa icona di Cristo Luce e mi dicevo Ecco io so che il typikòn prevede  questa impressionante preghiera  che è una variante orante del "Cristo è Risorto" ma io non la conosco " a memoria" ed infatti sia ora come anche quando ero ancora parroco in servizio ministeriale attivo avevo necessità (insieme con il lettore e con il coro) del testo,del libro proprio davanti  Ma non avevo il testo e quindi diciamo che un certo fastidio verso me stesso c'era..Sapevo ma non conoscevo  So ma non conosco 

E mi sono ricordato che il popolo santo di Dio ortodosso  di ogni etnia per  ogni suo ministero e per  ogni suo servizio e per  ogni suo carisma  conosce "a memoria" non solo le usuali preghiere del cristiano ortodosso(quelle a memoria le conosco pure io.....) ma molti salmi,probabilmente tutta la salmodia, e molto altro ancora verso la Tuttasanta Triade,il Sovrano,la Deipara e i Santi e le Sante e sicuramente tutti i brani dei Vangeli dell'intera settimana santa  dal Sabato di Lazzaro alla Santa Notte della Resurrezione 

Insomma  di fatto  i libri liturgici probabilmente non servono se non come supporto e come aiuto ,magari per le parti variabili e specifiche,   ma non come fondamento

L' "a memoria " raggiunge durante la Divina Liturgia il suo momento centrale nella recita del Credo da parte di tutto il popolo,piccoli e piccole compresi e poi ,in modo ancor più forte,ancor più struggente nella recita comune di tutti e di tutte delle preghiere di preparazione alla Santa Comunione con i Santi e Terribili Misteri di Cristo


Cred, Doamne, şi mărturisesc că Tu eşti cu adevărat Hristos, Fiul lui Dumnezeu celui viu, care aivenit în lume să mîntuieşti pe cei păcătoşi, dintre care cel dintîi sînt eu. Încă cred că acesta este însuşi Preacurat Trupul Tău şi acesta este însuşi Scump Sîngele Tău. Deci mă rog Ţie: Miluieşte-mă şi-mi iartă greşealele mele cele de voie şi cele fară de voie, cele cu cuvîntul sau cu lucrul, cele întru ştiinţă şi întru neştiinţă. Şi mă învredniceşte, fără de osîndă, să mă împărtăşesc cu Preacuratele Tale Taine, spre iertarea păcatelor şi spre viaţă de veci. Amin.

Cinei Tale celei de taină, Fiul lui Dumnezeu, astăzi, părtaş mă primeşte, că nu voi spune vrăjmaşilor Tăi, Tăina Ta, nici sărutare Îţi voi da ca Iuda, ci ca tîlharul mărturisindu-mă, strig Ţie: Pomeneşte-mă, Doamne, întru împărăţia Ta.

Nu spre judecată ni spre osîndă să-mi fie mie împărtăşirea Sfintelor Tale Taine, Doamne, ci spre tămăduirea sufletului şi a trupului. Amin.


Ed io,invece,sempre ahimè con il libro davanti e non "a memoria" in Italiano

Credo, Signore, e confesso che tu sei veramente il Cristo, il Figlio del Dio vivente, venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ancora credo che questo è il tuo purissimo corpo e questo è il tuo prezioso sangue. Ti prego dunque: abbi misericordia di me e perdonami tutte le mie colpe, volontarie e involontarie, commesse con la parola o con l'azione, con conoscenza o per ignoranza, e rendimi degno di partecipare senza condanna ai tuoi purissimi misteri per la remissione dei peccati e per la vita eterna. Amin 

Della tua mistica cena oggi, Figlio di Dio, accoglimi partecipe, poiché non parlerò del mistero ai tuoi nemici, né ti darò un bacio come Giuda, ma come il ladrone ti confesso: ricordati di me, Signore, nel tuo regno.

Non mi sia di giudizio o di condanna la partecipazione ai tuoi santi misteri, Signore, ma guarigione dell'anima e del corpo. Amin.


E non è questione di lingua...la lingua è solo uno strumento..è questione di cuore...L' "a memoria" è un fondamento... diciamo che viene trasmesso di generazione in generazione,da genitori ai figli insieme ,direi,con il latte della mamma e le passeggiate con il papà e i giochi con i nonni  e fin quando resti fuori dall' "a memoria"  comune e collettivo per ogni preghiera,per ogni salmo,per ogni inno,per ogni tropario certamente sei cristiano ortodosso nell'Una ed Indivisa Chiesa del Signore  ma non vi sei del tutto ancora ritornato...Ci sei ma hai tra tanti fardelli e bagagli ,un bagaglio in fondo non essenziale:il libro liturgico come testo fondamentale 

Da questo bagaglio devo liberarmi

Ecco il Padre Seraphim  E' più tardi di quanto io possa pensare  ma come mi ha scritto un carissimo fratello alla fine il Signore si attarda pazientemente ma ,nel caso specifico,non vuole più questo tipo di bagaglio 











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