Giovedi 21 u.s. ,come da sana ritualità familiare,ci siamo recati,abbastanz presto, al grande supermercato per la "spesa settimanle" ..Ore 8.30
Di fronte al nostro condominio si presentano i grandi uffici di un'importante società finanziaria.Ore 8,45..la fila dei cittadini ,in attesa dell'apertura era significativa.La pandemia ma anche il meccanismo del libero mercato e dell'immancabile ''legge della spietatezza'' ha colpito il ceto medio,i lavoratori dipendenti nelle aziende e strutture private,le famiglie monoreddituali,e quanti hanno visto reso azzerato il loro stesso precariato Ovviamente degli ultimi ultimi,dei poveri,degli invisibili,delle famiglie con persone disabili o in grave patologia non se ne parla,non se ne deve parlare,neppure più figli di un dio minore...ma proprio figli di nessuno e non di Nessuno.E alla fine quei cittadini in difficoltà e in fila presso gli uffici della finanziaria hanno ancorala libertà di contrarre debiti e di rischiare,Per l'infame cattiveria del liberismo e di quello del signoraggio finanziario sono ancora dei garantiti e quindi ancora massacrabili nella logica,tutta teologica,si la teologia del''dio profitto'' per cui sin dalla nascita alcune culle sono state benedette,altre dimenticate e molte altre maledette.
Davanti a quei cittadini mia moglie ed io ci sentiamo sempre in senso di colpa''pur sapendo o perchè sapendo con cognizione di causa lungo i nostri 42 anni di matrimonio quali dolori,tristezze e preoccupazioni con notti insonni e paura come compagna quei cittadini vivano . e si pensa alle fila presso le sedi dellai Caritas e ,tristemente,davanti al Monte dei Pegni...mentre gli usurai,i cravattari...la crimnalità organizzata...la corruzione pubblica ancor più oscena ed ignobile perchè specula oggi sulla salute dei cittadini...avanzano senza ostacoli.
Il senso di colpa..la nostra comune valorialità
''DON MILANI RIPETEVA SPESSO “NULLA È PIÙ INGIUSTO CHE FAR LE PARTI UGUALI TRA DISUGUALI''
Ore 11.00 rientro a casa.. ed ancora gente in fila per gli Uffici della finanziaria
“Qualunque cosa ci insegnino i vincitori, noi abbiamo appreso dai vinti.”
PIETRO INGRAO
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