martedì 31 marzo 2020

Della grettezza e della cattiveria italica.-seconda puntata


I promessi sposi-753.jpg
Volontari trattati come untori


La denuncia del presidente di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, di episodi di intolleranza contro operatori tornati dalle zone rosse. Insultati, trattati da appestati, minacciati di licenziamento dai datori di lavoro e offesi dai vicini di casa



Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana. “Sono troppe le notizie che giungono da alcune parti d’Italia e che ci narrano di esecrabili intimidazioni ai danni dei soccorritori di ritorno dalle ‘zone rosse’ trattati come untori”, spiega Rocca all’HuffPost.

L’ultimo episodio è di qualche giorno fa: tre volontari tornati dalla Lombardia - Croce Rossa sta inviando infermieri, medici e squadre con le ambulanze a supporto del sistema della regione più colpita dalla pandemia in Italia - e sistemati in un appartamento ove trascorrere il periodo di autoisolamento volontario sono stati pesantemente insultati da diversi condomini del palazzo e trattati come appestati. “È stato presentato un esposto e la nostra volontaria che aveva messo a disposizione la casa è stata convocata in Questura, le è stato chiesto di spiegare a che titolo quelle persone alloggiassero in una sua proprietà”, sospira Rocca, che ha telefonato ai tre volontari in quarantena “per manifestare vicinanza, solidarietà e abbracciarli a distanza

lunedì 30 marzo 2020

Della grettezza e della cattiveria italica.



Una dottoressa  che presta servizio in un reparto COVID-19 della provincia di Pisa,  nel palazzo ha trovato un messaggio dei vicini, che temono possa infettarli. 

dal web"Dopo il suo primo turno di lavoro nel reparto dedicato che l’azienda ospedaliera ha allestito nell’edificio 30, la dottoressa quando è tornata a casa per dormire ha trovato uno spiacevole (ma è un eufemismo) cartello. «Cara dottoressa, sappia che in questo condominio abitano una neonata di 6 mesi e una signora ultra80enne vedova. Perciò usi le massime precauzioni quando utilizza gli spazi comuni. Cioè quando deve toccare cancelli, scale, sottoscala e corrimano».

il dottor Marco Taddei, direttore della Medicina 4 dell’ospedale. «È un atto vergognoso, che non può passare nel silenzio»

Un atto di violenza morale inaudita "Coronavirus, parla la dottoressa nel mirino del condominio: "Quando ho visto quel cartello ho pianto"

https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2020/03/24/news/coronavirus-dottoressa-nel-mirino-di-un-condominio-1.38630775


sabato 28 marzo 2020

28 Marzo-Santa ed Apocalittica Notte- Paolo Rumiz e Dave Eggers



Paolo Rumiz, la Repubblica, 27 marzo 2020

23 marzo
Stamattina ho appeso fuori dalla porta un foglio con su scritto: «Mi ricorderò di voi quando tutto sarà finito. Di voi che avete smantellato la sanità pubblica per finanziare centri di estetica e ora tuonate contro lo Stato perché mancano respiratori. Di voi farisei che, mentre pontificavate sulla vita, mettevate il profitto davanti alla vita stessa, e la difesa dei beni davanti a quella delle persone. Di voi, che ci avete coperto di veleni e lasciato desertificare l’Italia dei borghi; e di voi, volonterosi partigiani dell’economia del saccheggio, dello scarto e dello spreco, che avete de-localizzato in Asia e tolto lavoro alla nostra gente. E di voi, che avete coperto tutto questo, facendoci credere che il problema fossero gli immigrati, quando siete stati i primi a chiamarli per ingrassarvi il culo. E soprattutto di voi, ultra-liberisti da talk show, che avete smantellato cultura e senso del dovere, obbligandoci a gestire questa emergenza più con la polizia che con l’educazione civica. E infine di voi, che anche ora, nel momento estremo, seminate zizzania e bugie per coprire di fango chi senza clamore si spende per soccorrere gli ultimi».......

https://palomarblog.wordpress.com/2020/03/27/mi-ricordero-di-voi/?fbclid=IwAR3I4xSxiKCkki1o-YS9kOE-c4M4Im780LEygAX_xsoOiPHaZ7QsN5LmDT0


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http://www.laconfederazioneitaliana.it/?p=6177


"terribile suggestione del nostro presente ipermoderno,  che vuol fare sempre più crederci che il nostro destino possa essere autentico solo se generato da  norme,certificati, accreditamenti,valutazioni, rankings, algoritmi,facendoci sentire in colpa  se solo osiamo pensare  alla stupidità abissale di questa infantile credenza.......

venerdì 27 marzo 2020

Il Coronavirus: sono sceso in cantina e ho cercato e ritrovato la lettera pastorale" La Terra è di Dio" di Dom Giovanni Franzoni

La terra è di Dio: Amazon.it: Franzoni, Giovanni: Libri

Avevo appena neppure compiuto 22 anni quando il 9 giugno 1973, vigilia di Pentecoste l(allora)' abate  dell'abbazia nullius di San Paolo Fuori le Mura a Roma  Dom Giovanni Franzoni pubblicava per il minuscolo territorio che gli era stato affidato come padre ed abate la lettera pastorale La Terra è Dio  e il settimanale Com-Nuovi Tempi che la diffuse come inserto allegato su quasi tutto il territorio nazionale arrivò a casa mia a motivo della diffusione "militante" (come si diceva allora) di tutti noi membri del gruppo ecumenico di base a Palermo dedicato a Dietrich Bonhoeffer 

Ho vissuto pienamente  quella stagione politica ed ecclesiale, prima ecclesiale e poi politica e la lettera pastorale di Giovanni fu e rimane  un orientamento di fede, una meditazione perenne anche quando anni ed anni dopo ho compiuto scelte ecclesiali diverse. E' rimasta sempre con me e con mia moglie  e non è mai andata perduta(insieme con la successiva riflessione  "Il mio regno non è di questo mondo" del 1974) ed è rimasta,sono rimaste con noi lungo questi 42 anni di matrimonio  lungo i 5 traslochi di casa che abbiamo compiuto. Ora stanno  in cantina regolarmente schedate  e conservate e quindi facilmente rintracciabili 

Ho fatto scelte diverse rispetto a Giovanni  ed andavano fatte ed ancora oggi vanno confermate ma non più per le ragioni per cui furono compiute ma per altre diverse,distinte e forse contrarie alle prime e vanno confermate ancora ad oggi (nei miei quasi settanta anni) nonostante gli attacchi di orticaria che mi assalgono spesso per alcune posizioni teologiche,ecclesiali e civiche di casa mia e a casa mia.. Vanno confermate avendo sempre sul comodino una nutrita serie di farmaci MAALOX

Ed  è arrivato il coronavirus ..e ha tutto devastato e ha tutto cambiato. Casa mia  ma ritengo ogni casa cristiana non potrà tornare alle usuali dinamiche precedenti la pandemia  e se si pensa di tornare alle usuali dinamiche precedenti ,allora la cristianità(orrendo vocabolo..ma proprio per questo usato) annuncerà solo se stessa e non Gesù  Cristo il Teantropo e il Risorto dai morti e non sarà credibile e non avrà futuro 

E' arrivato il coronavirus e alla tragedia e alla carneficina in atto  si presenta la recessione economica, i ricchi sempre più ricchi e sempre di più pochissime famiglie e pochissimi trust e gruppi (qualcuno si sta vergognosamente arricchendo  in modo disgustoso e pure criminale ) e le famiglie disagiate, quelli che non riusciranno più a finire in pareggio ogni mese, quelli che perdono il lavoro, quelli a cui le banche,forti con i deboli e deboli con i forti, chiudono qualsivoglia possibilità,i poveri,gli ultimi i non garantiti  possono pure crepare.. e pagare il conto della recessione e dei debiti statali necessari per l'emergenza 

Nessuno di noi cristiani ha capito e molti di noi cristiani non vogliono capire

Mi sono recato in cantina..senza prendere l'ascensore  ma a piedi come da buon protocollo nel momento di pandemia (i protocolli versus la pandemia dovrebbero essere seguiti  dalle chiese cristiane  in ogni loro ambito e in ogni loro modalità liturgica) e ho preso le due lettere di Giovanni,le ho ritrovate e sono qui sulla mia scrivania accanto al computer

Ho iniziato con la "Terra è di Dio ". Lentamente, rivedendo me stesso a 22 anni ed oggi.Non si tratta di lettura esegetica e teologica  ma di aria pulita che si vuole respirare..aria pulita.. L'aria pulita del canto del Magnificat della Santa Vergine Maria («Deposuit potentes de sede et exaltavit humiles),del grido del profeta Isaia (la giustizia è la madre della pace) ,dell'invettiva di San Basilio verso i ricchi (chi ama il prossimo come se stesso, non possiede più del prossimo.Eppure, tu hai molti beni. Da dove ti vengono? E’ chiaro che hai preferito il tuo particolare godimento al sollievo di molti. Perciò quanto più ricchezze hai, tanto maggiormente vieni meno al comandamento della carità.” e della Lettera neotestamentaria di Giacomo Apostolo (Ora a voi ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco) e Gesù nel Vangelo di Luca (Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti».


L'Aria Pulita.. Non è più tempo(lo è stato e non si giudica. Se lo si volesse continuare sarebbe tempo disonesto) di una lettura falsamente spirituale e disincarnata dei testi citati..Una lettura del genere costruisce i cappellani del potere,di qualunque potere e dello status quo.  Insomma l'Esodo come categoria continua dei cristiani con la coscienza di aver chiaro che se Giovanni Franzoni ci ha insegnato che per restar dentro occorre andar fuori, Don Giuseppe Dossetti ha insegnato che -per quanto è umanamente sopportabile- per andar fuori bisogna restar dentro..  Le scorte di MAALOX poi non sono numerose....

 Ho cercato sul web l'intero testo della lettera di Giovanni Franzoni ma non ho riscontrato nulla .Ho solo riscontrato alcuni passi che ora inserisco. 



*** *** ***
(Tra i motivi che mi hanno suggerito di scrivere questa lettera) vi è l’Anno santo che proprio domani inizia  la sua solenne preparazione nelle Chiese locali. Avrà come tema “la riconciliazione”. (9)

A livello ecclesiale – come nota il card. Maurizio Roy [il 7 aprile ’73], nelle sue Riflessioni per il decimo anniversario della Pacem in terris di papa Giovanni – la Chiesa può parlare di pace e di riconciliazione solo  se, prima di tutto, in se stessa vive queste realtà: «Lo stesso ardore che i cristiani mettono nella lotta contro tutte le discriminazioni razziali, etniche, nazionali o ideologiche, deve riscontrarsi, per evitarle, nei loro rapporti nell’ambito del popolo di Dio». (13)


A livello socio-politico, la riconciliazione di cui parla il papa non si potrà ottenere senza un previogiudizio. Si deve cioè discernere ciò che può essere composto e ciò che non può esserlo, ciò che può essere sanato e ciò che deve essere bruciato. Per indicare un solo esempio, la riconciliazione sociale non potrà essere un qualunquistico «amiamoci scambievolmente» che metta insieme ricchi e poveri, sfruttati e sfruttatori, lasciando ciascuno come e dove è. (18)

Riconciliazione sociale potrà esserci solo quando si sia fatta una seria analisi della società, si siano individuati i nodi da sciogliere, le cause profonde e strutturali che fanno sì che alcuni opprimano o schiaccino gli altri. Il cristiano ama tutti ma, appunto perché crede che ogni uomo è irripetibile, nel suo amore cerca di confrontarsi con le esigenze e la situazione di ciascuno. (19)

Ancora, la conversione, presupposto e coronamento della riconciliazione con Dio e con gli uomini, non può limitarsi alla conversione del cuore. Certamente ciascuno di noi deve convertirsi. Ma dobbiamo anche, per così dire, convertire le strutture che, necessariamente ed implacabilmente fino a che rimangono come sono, pongono delle condizioni da cui sgorgano – al di là di tutte le buoni intenzioni e conversioni personali – gravissime conseguenze di oppressione sociale, culturale, politica. (22)

Lo crediamo per fede. Ma, quasi, a volte ci pare di poterlo toccare con mano e di sperimentarlo direttamente, che lo Spirito ci viene dato. Egli ci dischiude cammini che, in altri tempi, avremmo chiamato follia seguire. Egli conduce la Chiesa e le Chiese verso una terra che, a prima vista, tutti giureremmo desertica. Fiduciosi nella parola del Signore, siamo sicuri che questo deserto fiorirà. (23)

L’anno «sabbatico» (previsto dal Levitico) consisteva nel dare ogni sette anni un «riposo» alla terra, tutti i debiti contratti verso un amico o in genere quello che si chiamava «il prossimo» venivano condonati. Di conseguenza dovevano essere affrancati tutti coloro che per debiti fossero caduti in condizione di servitù.Così si adempiva alla volontà del Signore: «Non ci sarà tra voi alcun indigente o mendico» (Deut. 15,2- 4). (72)


L’anno del «Giubileo», che ricorreva invece ogni cinquanta anni, consisteva in una ridistribuzione delle terre che per qualche motivo avevano cambiato di proprietario. Le sventure o le negligenze, per cui qualcuno aveva perduto la propria porzione di terra affidatagli da Dio, non ricadevano così sulla generazione seguente. «Nell’anno del Giubileo ciascuno tornerà nei suoi possessi» (Lev. 25,13). (73)

Ritenere in proprio la terra dell’altro e disporne a piacere è dissacrare la terra, profanarla, sottrarla al dominio di Dio, porsi quindi in condizione non solo di immoralità sociale ma religiosa, cioè praticamente negare Dio nelle sue concrete manifestazioni. L’ineguaglianza sociale infrange la solidarietà sacra che contraddistingue il popolo in quanto tale e riguarda ogni individuo in esso. (74)

Inoltre tale affermazione di ateismo e di ineguaglianza sociale e religiosa si oppone ed è in contraddizione con il culto che ciascuno deve rendere a Dio: non può renderlo chi fa sua la proprietà di Dio e rapina «l’eredità» del fratello; non può esprimerlo il diseredato, poiché non ha più «la terra di Dio» su cui rendere il culto, ma è costretto a vivere su una terra di profanazione, di ingiustizia e di peccato; non può renderlo la terra, avulsa così dal suo unico e legittimo padrone e stornata dalla sua naturale finalità e
privata infine anch’essa della presenza benefattrice di Dio. (75)


Nessuna meraviglia, pertanto, che di fronte al verificarsi di tali empie, sacrileghe, fratricide violenze, la voce di Dio si sia levata per bocca dei profeti, i suoi «inviati», risonando dura e inesorabile, con rimproveri, minacce, punizioni. «Guai a voi, che aggiungete casa a casa / e unite campo a campo, /finché non vi resti più spazio / e voi restiate ad abitare / nel mezzo del paese. / Ho udito con le mie orecchie il Signore degli eserciti: / “Di certo, tanti palazzi diventeranno una desolazione, / grandi e belli
ma senza abitanti”» (Is. 5,8 ss.). (76)

Molti cristiani, in vista di certi progressi fatti dalla legislazione sociale, del resto più dovuti alle lotte degli operai che alla presa di coscienza di noi Chiesa, si sentono esonerati rispetto alle proprie gravi responsabilità religiose di fronte al persistente problema della povertà e della ineguale distribuzione dei beni terreni. Ad una Chiesa in stato di missione, come giustamente ripetiamo oggi, sembra quasi che ilproblema sia estraneo. A mio parere, uno dei peggiori «scandali» che offrono la Chiesa ed il popolo di Dio per essere credibili ed uno dei maggiori impedimenti alla «conversione» al vero ed unico Dio è invece la sperequazione economica fra gli uomini, il che equivale ad una esplicita contro testimonianza avversa a  quella «familiarità» che è di fatto insita nella ricezione del sacramento eucaristico e, insieme, ad un frazionamento blasfemo dell’unico corpo di Cristo. (90)


Se si pensa che proprio i nostri ordini religiosi sono stati suscitati dallo Spirito nella Chiesa, attraverso i secoli, per contestare in modo profetico ed effettuale la mondanizzazione e la secolarizzazione della comunità cristiana che riponeva la propria confidenza nella potenza del denaro, delle strutture edilizie e delle alleanze con i potenti della terra, invece che nella «potenza di Dio» e nella forza del messaggio evangelico, viene da pensare che le nostre famiglie religiose siano diventate un sale ormai insipido e reso incapace di condire. (127)
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venerdì 20 marzo 2020

20 Marzo Santa ed Apocalittica Notte-Vittorio Bachelet




Il 12 febbraio 1980 le Brigate Rosse uccidevano a Roma Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e già presidente  dell'Azione Cattolica Italiana 

Durante il rito funebre, ripreso dalla televisione, il figlio minore Giovanni (24 anni) prego' per gli uccisori del padre e, a nome della famiglia, annuncio' il perdono.

Quasi quattro anni dopo, un fratello dell'ucciso, il padre gesuita Adolfo Bachelet, ricevette da diciotto brigatisti rossi una lettera, di cui riportiamo il brano seguente: Sappiamo che esiste la possibilita' di invitarla qui nel nostro carcere. Di tutto cuore, desideriamo che Lei venga e vogliamo ascoltare le sue parole. Ricordiamo bene le parole di suo nipote, durante i funerali del padre. Oggi quelle parole ritornano a noi, e ci riportano la', a quella cerimonia, dove la vita ha trionfato della morte e dove noi siamo stati davvero sconfitti, nel modo piu' fermo e irrevocabile.
Per questo la sua presenza ci e' preziosa: ai nostri occhi essa ci ricorda l'urto tra la nostra disperata disumanita' e quel segno vincente di pace, ci conforta sul significato profondo della nostra scelta di pentimento e di dissociazione, e ci offre per la prima volta con tanta intensita' l'immagine di un futuro che puo' tornare a essere anche nostro. Solo alcuni di noi si sono aperti in senso proprio alla esperienza religiosa, ma creda, padre, che tutti, nel momento in cui con tanta trepidazione la invitiamo, ci inchiniamo davanti al fatto puro e semplice che la testimonianza d'umanita' piu' larga e vera e generosa sia giunta a noi da chi vive in spirito di carita' cristiana.

spes contra spem




Nulla(si spera..ma spes contra spem) sarà ecclesialmente come prima.. Quando tutto questo finirà (ma quando ? ) ci saranno uomini e donne di chiesa che vorranno annunciare  l'impossibilità di concretezza quotidiana e  di orizzonte di senso della teologia ecclesiologica e della dinamica pastorale  a noi nota e  da noi vissuta da secoli ? ..per  riproporre e costruire/ricostruire un'ecclesiologia "minimalista" già ricca di orizzonte di senso e di annuncio del  Vangelo,  l'altro l'altro l'altro .... ieri  .....per  anche domani l'altro  senza ovviamente demonizzare la tradizione che dall'editto di Milano si è /si era imposta egemonicamente ?


Atti 2:46

E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,

Romani 16:3-5

3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, 4 i quali hanno rischiato la vita per me; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. 5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per  Cristo


1Corinzi 16:19

Le chiese dell'Asia vi salutano. Aquila e Prisca, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore.

Colossesi 4:15
Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua.

Filemone 1-2



1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro Filemone, nostro collaboratore, 2 alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua,


Filippesi 4:21-23

21 Salutate ognuno dei santi in Cristo Gesù. 22 I fratelli che sono con me vi salutano. Tutti i santi vi salutano e specialmente quelli della casa di Cesare.
23 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con lo spirito vostro.

Colossesi 1:1-2


1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo 2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse, grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre.


Ha osservato C. F. Snyder che “la Chiesa neotestamentaria cominciò come piccoli gruppi di chiese in casa (Col 4:15), e rimase tale fino alla metà o alla fine del III sec. Non ci sono prove di luoghi di riunione più grandi prima del 300″

giovedì 19 marzo 2020

19 Marzo Santa ed Apocalittica Notte- Bertolt Brecht

Lode alla dialettica



L'ingiustizia oggi cammina con passo sicuro.
Gli oppressori si fondano su diecimila anni.


La violenza garantisce: com'è, resterà.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda,
e sui mercati lo sfruttamento dice alto:
solo ora io comincio.

Ma fra gli oppressi molti dicono ora:
quel che vogliamo non verrà mai.

Chi è ancora vivo non dica: mai!
Quel che è sicuro non è sicuro.
Com'è, così non resterà.

Quando chi comanda avrà parlato
parleranno i comandati.
Chi osa dire: mai?

A chi si deve se dura l'oppressione? A noi.
A chi si deve se sarà spezzata? Sempre a noi.

Chi viene abbattuto, si alzi!
Chi è perduto, combatta!
Chi ha conosciuta la sua condizione
come lo si potrà fermare?

Perché i vinti di oggi sono i vincitori di domani
E il mai diventa: oggi! "


Bertolt Brecht



Lob der Dialektik

Das Unrecht geht heute einher mit sicherem Schritt.
Die Unterdriicker richten sich ein auf zehntausend Jahre.
Die Gewalt versichert: So, wie es ist, bleibt es.
Keine Stimme ertönt außer der Stimme der Herrschenden
Und auf den Märkten sagt die Ausbeutung laut:
Jetzt beginne ich erst.
Aber von den Unterdrűckten sagen viele jetzt:
Was wir wollen, geht niemals.
Wer noch lebt, sage nicht: niemals!
Das Sichere ist nicht sicher.
So, wie es ist, bleibt es nicht.
Wenn die Herrschenden gesprochen haben
Werden die Beherrschten sprechen.
Wer wagt zu sagen: niemals?
An wem liegt es, wenn die Unterdrűckung bleibt? An uns.
An wem liegt es, wenn sie zerbrochen wird? Ebenfalls an uns.


Wer niedergeschlagen wird, der erhebe sich!
Wer verloren ist, kämpfe!
Wer seine Lage erkannt hat,
wie solI der aufzuhalten sein?
Denn die Besiegten von heute
sind die Sieger von morgen
Und aus Niemals wird:
Heute noch!

lunedì 9 marzo 2020

Alla mia Patria dovunque essa sia



un nuovo radicamento contro l'omologazione globale e la retorica delle radici


Ogni giorno disegniamo la nostra scia sul mare, scegliamo la patria che più ci somiglia, i nostri avi e la nostra tradizione, le nostre bandiere e il nostro idioma, il nostro necessario radicamento.

La modernità ci vuole tutti sradicati: occorre non avere radici né tradizioni né famiglia per essere i perfetti consumatori compulsivi delle metropoli. La soluzione, però, non è il revival del nazionalismo, argine ingannevole alle derive della globalizzazione. Questa vuota retorica è solo una costruzione immaginaria obsoleta, un’invenzione “scadente”, strumentale, imposta dall’alto per capitalizzare politicamente il malumore diffuso. È necessario invece, come insegnano Svevo e Pavese, Pasolini e Levi (scrittori italiani universali proprio in quanto “provinciali”) tornare alle piccole patrie interiori, patrie d’elezione individuali e perciò collettive: perché le uniche radici – multiple e celesti – sono quelle che ognuno decide di avere, le patrie vere sono solo quelle immaginarie, e prima di essere difese, vanno conosciute e interiorizzate.
pagine:100
anno:2020
Filippo La Porta, critico letterario e saggista, collabora a quotidiani e riviste, tra cui il il domenicale del «Sole 24 ORE» e «Il Messaggero». Cura una rubrica su «Left» e scrive regolarmente su «Repubblica». Tra le sue innumerevoli pubblicazioni ricordiamo La nuova narrativa italiana (Bollati-Boringhieri, 1995), Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente (Bollati-Boringhieri, 2007), Pasolini (Il Mulino, 2012), Il Bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millenio (Bompiani, 2017), Un eretico controvoglia. Nicola Chiaramonte, una vita tra giustizia e libertà (Bompiani, 2019).

domenica 8 marzo 2020

Dal web La distruzione del welfare... E la penalizzazione della miseria"


Risultato immagini per foto di chiusura e morte del welfare
Dopo che ci hanno tolto tutto ( posti letto, personale medico e infermieristico, farmaci, presidi di tutti i tipi, ecc...) facendoci lavorare in condizioni mortificanti, non aver ascoltato le nostre giuste e documentate rimostranze, aver sottovalutato tutto, essersi impossessati della sanità per fini politici avendo lottizzato posti senza nessun merito, adesso li sentiamo ringraziarci, chiamarci eroi. Non siamo eroi e non vogliamo esserlo. Medici o infermieri o operatori sanitari si, questo siamo, questo abbiamo scelto di essere. E quando ci siamo fatti sentire, ricordando che il paziente non ha un valore economico (DRG), che la sanità non è una azienda che deve produrre un fatturato ma solamente salvare vite umane; quando abbiamo detto che eravamo troppo pochi per tirare ancora avanti e con enorme fatica "la carretta", beh, non si sono mossi dai loro posti perché tanto in prima linea, il lavoro sporco, il sangue, i calci, le urla e le aggressioni dei familiari ( sempre più frequenti )e le morti dei pazienti erano sempre e solo un fatto nostro che noi dovevamo gestire. Ora però che anche loro hanno paura ci mettono improvvisamente a disposizione soldi, assunzioni e altro per gestire la LORO PAURA. Troppo facile adesso. Intanto VERGOGNATEVI. Esser potenziali pazienti vi fa sentire meno onnipotenti, normali esseri umani che devono fare i conti ogni giorno con la vita normale senza privilegi, senza quella fastidiosa aria altezzosa che vi ha impedito fino ad ora di sentire " il puzzo " degli ospedali, il pianto e le urla dei più deboli, la richiesta d'aiuto di chi non può esser seduto lì dove stavate voi illusi di esser protetti da qualunque cosa, malattie comprese. È bastato un virus, seppur regale, a demolire la vostra arroganza.


Dott Marcello Alessandra-  MEDICO PSICHIATRA ASP PALERMO

https://www.facebook.com/100000462463823/posts/4190178407674200/

giovedì 5 marzo 2020

5 marzo Santa ed Apocalittica Notte.Mia nipote Maya e il Prof Massimo Cacciari


Mia nipote Maya a settembre p.v compie sei anni ed inizierà il suo percorso di studi a Berlino dove vive con la sua mamma e il suo papà frequentando la scuola primaria tedesca che è denominata "GrundSchule"

Nei nostri giorni di recente permanenza a Berlino  mia moglie ed io ci siamo sbizzarriti  giocando e ridendo a  cercar di capire l'utilizzo del Vocabolo Grund per indicare in Germania la scuola primaria .

Ed ovviamente siamo andati indietro verso i nostri ricordi e le nostre sommesse competenze di filosofia e di filosofia teoretica.. Il Grund hegeliano, il Fondamento, l'elenchos del principio..il Cominciamento.

Insomma abbiamo giocato appesantendo anche oltremodo ma ridendoci  sopra  la forza  piena del vocabolo Grund.Il mio caro amico e collega di facoltà(ci siamo laureati lo stesso giorno del lontano 1975) Francesco Virga  ricorderà la fatica e il fastidio che abbiamo vissuto per superare ,a suo tempo, l'esame della misteriosa, mistica, esoterica, incomprensibile filosofia teoretica  insegnata dal Prof Nunzio Incardona  con  la Metafisica del Fondamento, le Aporie del Grund, la Controfilosofia...A suo tempo filosofia teoretica fu l'ultimo esame da me sostenuto sia per il corso monografico sia per i classici da studiare in relazione al corso monografico con Hegel e il suo ruminar prussiano a farla da padrone. Superai l'esame con il voto di 27/30  e il seguente velenoso commento del Prof Incardaona"Lei ha studiato ed ha studiato con attenzione. Ma lei legge Hegel con gli occhiali di Croce e questo per me è criminale"

Con Grundschule mia moglie ed io stavamo giocando ai ricordi..Nina in immediato   concluse il gioco " Maya  è "alunna di Cacciari"... Grund è semplicemente Inizio.. La Scuola Iniziale.."




mercoledì 4 marzo 2020

4 Marzo Santa ed Apocalittica Notte-Coram Deo- Manifesto del contadino impazzito. Un sogno ecclesiale


Manifesto del contadino impazzito.... esplosione etica di Santa Tradizione liturgicamente direi un solenne prokimenon/graduale



Amate pure il guadagno facile,
l'aumento annuale di stipendio, le ferie pagate.
Chiedete più cose prefabbricate,
abbiate paura di conoscere i vostri prossimi e di morire.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno.
Quando vi vorranno far morire per il profitto,
ve lo faranno sapere.

Ma tu, amico,
ogni giorno fa qualcosa che non possa essere misurato.
Ama la vita. Ama la terra.
Conta su quello che hai e resta povero.
Ama chi non se lo merita.
Non ti fidare del governo, di nessun governo.
E abbraccia gli esseri umani:
nel tuo rapporto con ciascuno di loro riponi la tua speranza politica.

Approva nella natura quello che non capisci,
perché ciò che l'uomo non ha compreso non ha distrutto.
Fai quelle domande che non hanno risposta.
Investi nel millennio... pianta sequoie.
Sostieni che il tuo raccolto principale è la foresta che non hai seminato,
e che non vivrai per raccogliere.
Poni la tua fiducia nei cinque centimetri di humus
Che crescono sotto gli alberi ogni mille anni.

Finché la donna non ha molto potere,
dai retta alla donna più che all'uomo.
Domandati se quello che fai
potrà soddisfare la donna che è contenta di avere un bambino.
Domandati se quello che fai
disturberà il sonno della donna vicina a partorire.
Vai con il tuo amore nei campi.
Risposati all'ombra.

Quando vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo.
Lascialo come un segnale della falsa pista,
quella che non hai preso.
Fai come la volpe, che lascia molte più tracce del necessario,
diverse nella direzione sbagliata.
Pratica la resurrezione.


W E N D E L L   B E R R Y
traduzione di Giannozzo Pucci





E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, ( Atti 2:46 )

Atti 5,42
E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
  
Atti 12,12
Pietro dunque, consapevole della situazione, andò a casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove molti fratelli erano riuniti in preghiera. 

Atti 16:14-15
14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato ch'io sia fedele al Signore, entrate in casa mia, e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.

Atti 20:20
e come non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili, e ve le ho annunciate e insegnate in pubblico e nelle vostre case, 

Romani 16:3-5
3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, 4 i quali hanno rischiato la vita per me; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. 5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo.
1Corinzi 16:19
Le chiese dell'Asia vi salutano. Aquila e Prisca, con la chiesa che è in casa loro, vi salutano molto nel Signore. 

Colossesi 4:15-16
15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua.
16 Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea. 

Filemone 2
alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua

Romani 15:7
Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. 

Romani 15,14

Ora, fratelli miei, io pure sono persuaso, a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bontà, ricolmi di ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi a vicenda.

Colossesi 3:13
Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.

Colossesi 3:16
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 

Giacomo 5:16

Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia 
 "Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione" (1 Cor 14:23 

Colossesi 3:16
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 

Efesini 5:19
parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 

Ebrei 10:24-25
24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.


“Il  punto di Archimede fuori del mondo è una cella di preghiera dove un  orante prega con tutta la sincerità del cuore: costui muoverà la terra.  Se al mondo esistesse un simile orante, è incredibile quel che potrebbe  fare quando si ritira nella sua cella.”- Søren Aabye Kierkegaard (Diario IX A 115)

San Tikhon di Zadonsk dice: “ Se qualcuno sostenesse che la vera fede  consiste nell’abbracciare e confessare i corretti dogmi direbbe il vero,  ma questa conoscenza e confessione da sola non fa di un uomo un  cristiano vero e fedele. Nella vera fede in Cristo si trova sempre la  confessione dei dogmi ortodossi, ma non sempre nella  confessione dell’Ortodossia si trova la vera fede in Cristo. La  conoscenza dei giusti dogmi è nella mente, ed essa spesso è sterile,  arrogante e superba. La vera fede in Cristo è nel cuore, che è fecondo,  umile, paziente, amorevole…”
  
Una profezia(emerita) del 1969“Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare molti degli edifici che aveva costruito nella prosperità. Poichè il numero dei suoi fedeli diminuirà, perderà anche gra parte dei privilegi sociali… Ma nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la Chiesa troverà di nuovo e con tutta l’energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell’assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede e la preghiera al centro dell’esperienza e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione la renderà povera, la farà diventare una Chiesa dei piccoli, il processo sarà òungo e faticoso… Ma dopo la prova di queste divisioni uscirà da una Chiesa interiorizzata e semplificata una grande forza. Gli uomini che vivranno in un mondo totalmente programmato vivranno una solitudine indicibile. Se avranno perduto completamente il senso di Dio, sentiranno tutto l’orrore della loro povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto… A me sembra certo che si stanno preparando per la Chiesa tempi molto difficili. La sua vera crisi è appena incominciata. Si deve fare i conti con grandi sommovimenti. Ma io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la Chiesa del culto politico… ma la Chiesa della fede. Certo essa non sarà più la forza sociale dominante nella misura in cui lo era fino a poco tempo fa. Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell’uomo, dove trovare vita e speranza oltre la morte”.

Il Metropolita Antoniy Surozhkiy disse ad una predica: ieri sera è entrata in chiesa una donna con bambino, a capo scoperto, senza velo in testa. Qualcuno di voi l'ha rimproverata e lei è uscita. Non so chi di voi sia stato, ma questa persona deve pregare per tutta la vita per questa donna e il suo bambino, perché Iddio li salvi. Perché per questo fatto lei potrebbe non frequentare mai più la chiesa.... Il Metropolita poi si girò e uscì. Questa fu la sua predica.

Apocalisse postfazione un elicottero come rifiuto dello ZeitGeist,di ogni ZeitGeist