
Volontari trattati come untori
La denuncia del presidente di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, di episodi di intolleranza contro operatori tornati dalle zone rosse. Insultati, trattati da appestati, minacciati di licenziamento dai datori di lavoro e offesi dai vicini di casa
Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana. “Sono troppe le notizie che giungono da alcune parti d’Italia e che ci narrano di esecrabili intimidazioni ai danni dei soccorritori di ritorno dalle ‘zone rosse’ trattati come untori”, spiega Rocca all’HuffPost.
L’ultimo episodio è di qualche giorno fa: tre volontari tornati dalla Lombardia - Croce Rossa sta inviando infermieri, medici e squadre con le ambulanze a supporto del sistema della regione più colpita dalla pandemia in Italia - e sistemati in un appartamento ove trascorrere il periodo di autoisolamento volontario sono stati pesantemente insultati da diversi condomini del palazzo e trattati come appestati. “È stato presentato un esposto e la nostra volontaria che aveva messo a disposizione la casa è stata convocata in Questura, le è stato chiesto di spiegare a che titolo quelle persone alloggiassero in una sua proprietà”, sospira Rocca, che ha telefonato ai tre volontari in quarantena “per manifestare vicinanza, solidarietà e abbracciarli a distanza
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