venerdì 20 marzo 2020

20 Marzo Santa ed Apocalittica Notte-Vittorio Bachelet




Il 12 febbraio 1980 le Brigate Rosse uccidevano a Roma Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e già presidente  dell'Azione Cattolica Italiana 

Durante il rito funebre, ripreso dalla televisione, il figlio minore Giovanni (24 anni) prego' per gli uccisori del padre e, a nome della famiglia, annuncio' il perdono.

Quasi quattro anni dopo, un fratello dell'ucciso, il padre gesuita Adolfo Bachelet, ricevette da diciotto brigatisti rossi una lettera, di cui riportiamo il brano seguente: Sappiamo che esiste la possibilita' di invitarla qui nel nostro carcere. Di tutto cuore, desideriamo che Lei venga e vogliamo ascoltare le sue parole. Ricordiamo bene le parole di suo nipote, durante i funerali del padre. Oggi quelle parole ritornano a noi, e ci riportano la', a quella cerimonia, dove la vita ha trionfato della morte e dove noi siamo stati davvero sconfitti, nel modo piu' fermo e irrevocabile.
Per questo la sua presenza ci e' preziosa: ai nostri occhi essa ci ricorda l'urto tra la nostra disperata disumanita' e quel segno vincente di pace, ci conforta sul significato profondo della nostra scelta di pentimento e di dissociazione, e ci offre per la prima volta con tanta intensita' l'immagine di un futuro che puo' tornare a essere anche nostro. Solo alcuni di noi si sono aperti in senso proprio alla esperienza religiosa, ma creda, padre, che tutti, nel momento in cui con tanta trepidazione la invitiamo, ci inchiniamo davanti al fatto puro e semplice che la testimonianza d'umanita' piu' larga e vera e generosa sia giunta a noi da chi vive in spirito di carita' cristiana.

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