domenica 10 ottobre 2021

Al Comitato organizzatore del referendum abrogativo della legge sull'istituzione del Green Pass

 



Gentili Signori del Comitato organizzatore

la scelta della raccolta delle firme per abrogare la legge istitutiva del Green Pass è eticamente ed istituzionalmente seria: sta tutta nel riconoscimento delle procedure liberali e laburiste della nostra Costituzione e quindi sta dentro il valore delle regole del gioco concordate e dentro il valore del combinato disposto tra  la centralità del Parlamento e la sovranità esercitata dal collegio unico nazionale degli elettori aventi titolo.


Io non condivido l'abrogazione della legge e quindi ,se il referendum sarà celebrato, voterò No all'abrogazione.


Ma questo conta poco. Dopo l'assalto neofascista alla sede nazionale della CGIL durante la manifestazione "no green pass"  occorre, a mio avviso, partecipare con concretezza alla saldezza della Repubblica.

Una modesta proposta allora per questa partecipazione, atteso che la vostra scelta costituzionale di per sè vi segna e vi indica come parte degli amici della Repubblica e non dei suoi eversori,

Palmare evidenziare che siamo in presenza di un tentativo -anche europeo e pure presente in USA- di dare la spallata alla concezione liberale progressiva dell'Occidente. Un tentativo di rivincita non solo sul 25 Aprile ma anche sul 14 Luglio 1789 e sulla grande e gloriosa rivoluzione inglese.

In Europa questo tentativo di spallata riscontra precisi nomi e cognomi e specifici movimenti ed alleanze politiche, culturali, statuali e religiose:è l'internazionale europea della "democrazia illiberale" statuita dall'autocrate del Cremlino Vladimir Putin

Sicuramente determinati esponenti dei movimenti della destra italiana firmeranno la richiesta.

E' legittimo.

Ma è anche legittimo che il Comitato proprio per evitare  di essere una sorta di contenitore  di  tentativi di spallata  dichiari non richieste e non gradite quelle firme e non le presenti in sede di consegna della proposta abrogativa agli Uffici competenti avendo prima avvisato pubblicamente i firmatari,

Stesso comportamento bisognerebbe seguire verso le firme di dirigenti della sinistra radicale   no pass  e delle formazioni che  possiamo inquadrare come rosso-brune

Grazie per l'attenzione

Giovanni Gaetano Festa










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