giovedì 21 ottobre 2021

I miei 70 anni.. Il mio Grazie..."un po' così"




Ringrazio gli amici e le amiche sia nell'elenco dei contatti social sia nel reale della vita che hanno scandito ed accompagnato il mio aver completato i settanta anni ed iniziato ulteriore fatica del vivere.

Molta acqua è passata e passa sempre sotto i ponti e non ci può mai bagnare due volta nella stessa acqua dello e nello stesso fiume. Nulla è eterno e nulla sfugge al divenire e alla consumazione e questo non sfuggire non è un elemento negativo.E' realismo ,concretezza dell'esistenza. La vita ti modifica e ti cambia e come anni ed anni fa mi ha insegnato un mio maestro la presunta coerenza è una falsa virtù: è forse molto forse presente nei Santi ed è sicuramente la caratteristica dei fessi. Io non sono fesso e alla fin dei conti non è all'ordine del giorno il diventar santo.Oggi 21 Ottobre 2021 primo giorno del mio cammino verso il 71 anno d'età con mia moglie concordavamo (ma da tempo) che,grazie al cielo, non vivrò più di quanto ho già vissuto. Sono già rincoglionito e scassacabbasisi di mio... La pandemia ha mutato e di molto il mio stare nel mio tempo e nel mio stare con gli altri ed anche contro gli altri. Capita ed è opportuno che il conflitto,la diversità piena delle scelte,la loro distanza esistano.Le armonie e le pacificazioni spesso sono fasulle,anzi senza spesso..sono fasulle e basta.

Scrivevo proprio or ora ad una cara amica che non dimora in Italia: “non solo sono un prete settantenne con difficoltà di deambulazione e qualche fastidioso problema agli occhi e in pensione , non sono solo un direttore amministrativo del comparto scuola in pensione, non sono solo marito,padre e nonno ma sono un componente di quella generazione che ha dovunque preso e subito sconfitte a non finire. Abbiamo solo vinto i mondiali di calcio del 1982 ..ma c'era Bearzot come commissario tecnico. Bearzot: il canto del cigno della mia generazione.Mesi fa un carissimo amico e compagno di scelte politiche e mio coetaneo riuscì a raggiungermi telefonicamente dopo anni ed anni. Gli chiesi di cosa si occupasse.Mi rispose che da architetto precario suonava la chitarra e mi rivolse la stessa domanda.Replicai: “Io dico messa”.Non si stupì,egli laico ed agnostico..Mi rispose:”Si è la stessa cosa”. Aveva ragione. Ha ragione.

E siccome dico messa (e confesso che si la dico ma qualche lacerazione è presente ) come concudere se non con la Scrittura con il bellissimo inno che Maria di Nazareth davanti alla cugina Elisabetta canta e forse danza ,anzi senza forse, al Suo Signore.."Ha deposto i potenti dai loro troni e ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di bene gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote" Maria di Nazareth.. che come dice mia nipote Maya è la mamma di quel signore Gesù che abita in cielo..mia nipote Maya che ieri da Berlino con le tecnologia 2.0 note solo a mia moglie(a proposito 43 anni di matrimonio l'11 giugno scorso) mi ha cantato il Tanti auguri a te caro nonno. 


Un abbraccio.

Gaetano/Padre Giovanni 



Magnificat 
anima mea Dominum,

et exultavit spiritus meus *
in Deo salutari meo

quia respexit humilitatem ancillae suae, *
ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes

quia fecit mihi magna, qui potens est: *
et Sanctum nomen eius

et misericordia eius a progenie in progenies *
timentibus eum.

Fecit potentiam in brachio suo, *
dispersit superbos mente cordis sui,

deposuit potentes de sede, *
et exaltavit humiles;

esurientes implevit bonis, *
et divites dimisit inanes.

Suscepit Israel, puerum suum, *
recordatus misericordiae suae,

sicut locutus est ad patres nostros, *
Abraham et semini eius in saecula.

Gloria Patri et Filio *
et Spiritui Sancto

sicut erat in principio et nunc et semper *
et in saecula saeculorum. Amen.


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