
"....Quello che è in questione
non è più l’alternativa tra la legge mosaica o Cristo ma i nostri ricorrenti
tentativi di trasformare il cristianesimo in un elenco di norme e comportamenti
esteriori per sottrarci dal nostro quotidiano impegno di conversione al Dio
vivente. Nella misura in cui, lungo la storia, abbiamo posto eccessiva
confidenza nelle nostre forze e nelle nostre organizzazioni abbiamo fatto
prevalere la legge e i nostri criteri umani al riconoscimento dell’attiva
presenza di Dio. I santi e i Padri della Chiesa ci scuotono dal nostro torpore
e ci aprono alla speranza invitandoci ad accogliere quella vita divina che è
pegno e promessa della futura gloria di cui possiamo pregustare la dolcezza già
su questa terra, dolcezza della quale i santi sono i fedeli arladi e custodi....."
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