domenica 19 aprile 2015

L'emoroissa e il Grande Ingresso

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dal Vangelo di Marco 

Mc 5,21-43



Essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva (del lago di Galilea), gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo “il mare”. Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

Ora una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.

Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. in pace e sii guarita dal tuo male».



Penso -con timore e tremore  nonostante me stesso e compreso me stesso-a questo incredibile episodio del Vangelo allorquando Divina Liturgia per Divina Liturgia alla Grande Incensazione che precede il Grande Ingresso e al Grande Ingresso stesso  il santo popolo dei miei fratelli e delle mie sorelle della congregazione parrocchiale di San Caralampo a Palermo Patriarcato di Romania(ma anche i fratelli e le sorelle rumene della nostra parrocchia di Messina )  tocca  il felonion/il mantello del sacerdote  .Non mi interessa qui se ci sia o se non ci sia influsso o non influsso occidentale in sede di teologia del sacerdozio e non mi interessa qui se ci sia o se non ci sia qui uso particolare e tradizione locale 

Io vedo e vedo qui concretamente nel giorno senza fine   del Cristo Teantropo Terapeuta e Risorto dai morti ,vedo in questo gesto del popolo santo di Dio la forza/la certezza della propria confessione di fede...Il Cristo medico dei nostri corpi e dei nostri cuori

 




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