venerdì 17 aprile 2015

Et....et / aut ....aut sequela...non sequela e contro-sequela





Un'etica minimalista della conciliazione con i tempi e i modi della tavola dei valori del mondano   presuppone ed annuncia una sequela al Teantropo il Risorto dai morti  essa stessa  minimalista (direi perfino eretica   perchè di fatto nega  il mistero e l'evento dell'Incarnazione del Teantropo )

Ma una sequela minimalista non solo non è una sequela  ma  di fatto e di diritto è una contro -sequela....diciamo che è una sequela  dell'et  ..et  con il mondo...insomma una sequela concordataria

Ma dire sequela concordataria  è affogare il Vangelo del "Siate perfetti come è perfetto il Padre mio"

Una sequela concordataria  affogatrice  è una sequela di mediazione  e non mi sembra che l'evento del Cristo tutto quanto l'evento neo testamentario dall'Annunciazione alla Parousia  sia proposta di mediazione ma di costante inquietudine,lotta interiore e radicalità di vita ......


dal web
La conseguenza è chiara: per il cristiano ha senso vivere nel mondo solo non essendo del mondo, come già insegnava la Didaché nel II secolo, epoca in cui il monachesimo ancora non esisteva (affinché non si dica che questo stile va bene solo per i monaci, continuando a vendere fumo!).




 Disse il padre Antonio al padre Poemen: «Questa è l’opera grande  dell’uomo: gettare su di sé il proprio peccato davanti a Dio; e attendersi tentazioni fino all’ultimo respiro» (77a; PJ XV, 2).

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