
Un'etica minimalista della conciliazione con i tempi e i modi della tavola dei valori del mondano presuppone ed annuncia una sequela al Teantropo il Risorto dai morti essa stessa minimalista (direi perfino eretica perchè di fatto nega il mistero e l'evento dell'Incarnazione del Teantropo )
Ma una sequela minimalista non solo non è una sequela ma di fatto e di diritto è una contro -sequela....diciamo che è una sequela dell'et ..et con il mondo...insomma una sequela concordataria
Ma dire sequela concordataria è affogare il Vangelo del "Siate perfetti come è perfetto il Padre mio"
Una sequela concordataria affogatrice è una sequela di mediazione e non mi sembra che l'evento del Cristo tutto quanto l'evento neo testamentario dall'Annunciazione alla Parousia sia proposta di mediazione ma di costante inquietudine,lotta interiore e radicalità di vita ......
dal web
La conseguenza è chiara: per il cristiano ha senso vivere nel mondo solo non essendo del mondo, come già insegnava la Didaché nel II secolo, epoca in cui il monachesimo ancora non esisteva (affinché non si dica che questo stile va bene solo per i monaci, continuando a vendere fumo!).
La conseguenza è chiara: per il cristiano ha senso vivere nel mondo solo non essendo del mondo, come già insegnava la Didaché nel II secolo, epoca in cui il monachesimo ancora non esisteva (affinché non si dica che questo stile va bene solo per i monaci, continuando a vendere fumo!).
Disse il padre Antonio al padre Poemen: «Questa è l’opera grande dell’uomo: gettare su di sé il proprio peccato davanti a Dio; e attendersi tentazioni fino all’ultimo respiro» (77a; PJ XV, 2).
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