venerdì 14 dicembre 2018

Il bus,il prete sciancato e due parrocchiane


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E ieri  dopo aver celebrato lin parrocchia nel pomeriggio la Paraclisis alla Madre di Dio per tutti coloro i quali e coloro le quali noi racconandiamo insieme con noi stessi alla misericordia e alla consolazione di Dio tre volte santo 

(Ancora preghiamo per ottenere misericordia, vita, pace, salvezza, visitazione, perdono e remissione dei peccati per i servi di Dio, fratelli di questo santo tempio-  Incă ne rugăm pentru mila, viaţa, pacea, sănătatea, mîntuirea, cercetarea, lăsarea şi iertarea păcatelor robilor lui Dumnezeu enoriaşi, ctitori şi binefăcători ai sfîntului locaşului acestuia.-Doamne miluieşte. (de trei ori) )

mi sono ritrovato improvvisamente ricco e carico di doni ricevuti dalle sorelle presenti sia alla Paraclisis,sia alla celebrazione della memoria e del ricordo per i nostri fratelli e le le nostre sorelle che si sono addormentati in Cristo Dio  sicuri e sicure che risorgeranno/risorgeremo

( In una dormizione beata concedi eterno riposo, Signore, ai defunti tuoi servi, e rendi loro eterna memoria.- Întru fericita adormire veşnica odihnă dă Doamne adormiţilor robilor tăi, şi le fă lor veşnică pomenire.-Veşnică pomenire. (de trei ori)


Non ho (mai chiesta e quindi mai ottenuta  patente di guida) e mi muovo con  gli autobus e laddove è possibile con il tram e la metropolitana. E servirmi di un taxi era impensabile..A motivo dell'orario (dopo le 18,00) ..a motivo del traffico e dell'ormai iniziato periodo delle feste (a Palermo il periodo natalizio inizia di già con la festa dell'8 Dicembre) ...mi avrebbero  fatto (per i costi) barba capelli e shampoo....


Ero veramente carico con in più anche la borsa dei libri liturgici che porto da casa(molti libri sono già in parrocchia..ma è necessario per ogni imprevisto che alcuni libri liturgici stiano a casa ) 

E quindi sapevo bene che con calma e lento lento (bastone compreso) mi sarei recato alla fermata più vicina del bus della linea 101 per arrivare a casa

Due sorelle si presentano e mi impongono il loro aiuto facendosi carico  del trasporto della graande borsa dei doni e della borsa con i libri (anzi fino al Teatro Massimo erano quattro sorelle che si sono fatte carico di questo compito..Nicoleta..Amgela..Viorica e Micaela.. Al Teatro Massimo Viorica e Micaela mi chiedono la benedizione per salutarci a motivo dei loro impegni...Benedetto il nostro Dio ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli....Binecuvîntat este Dumnezeul nostru, totdeauna, acum şi pururea şi în vecii vecilor-Amin )

..Ed io come dire  senza alcuna fatica con il sole bastone ...

Dal Teatro Massimo a via Wagner  ho dato il meglio di me  utilizzando per il sorriso delle due sorelle  la nostra lingua nazionale siciiana   ricordando anche alcune perle di saggezza in siciliano di mia Nonna Ciccina ed anche discutendo e confrontandoci su temi importanti

E così mentre la sorella Nicoleta(mio figlio le è quasi coetaneo)  e la sorella Angela(quindici anni meno di me )  custodivano le mie due borse ed io cammivano "friscu e pittinatu" e "linnu linnu" (tanto per rimanere in tema siciliano) accanto a loro..si arriva alla fermata del bus 101 in via Wagner...con un traffico incredibile e una lunga attesa per il bus 101. Non appena all'inizio della via il bus si presenta chiedo alle sorelle di ridarmi le borse...
Ma non se ne parla nemmeno.. "Tu padre ti stancherai con le borse e con il bastone...Anche noi sul bus e ti accompagniamo noi fino a casa.Tu padre stai zitto "

E così avviene(all'interno di un bus stracolmo ed affollato) ed avviene fino all'ascensore di casa mia e quando invito le sorelle a  salire a casa ..mi si risponde  No Padre noi dobbiamo venire a casa tua per stare con te e con tua moglie quando abbiamo i dolcetti da portare..


Ed allora cosa ha potuto dire il prete sciancato davanti a tanta fraterna "sorellanza" e a tanta loro fatica a tutela e a difesa della mia stanchezza e del mio essere "sciancato"...insomma a protezione...

"Grazie Mamme..."

 

mercoledì 12 dicembre 2018

per ricordare Padre Kosmàs aghiorita " calabrese in Magna Grecia " nell'anniversario della sua dormizione

Risultati immagini per foto di Padre Kosmas


Ouverture di Padre Kosmàs 

Meglio un ateo cristiano che un cristiano ateo.



Interludio di Padre Kosmàs

Bisogna sostituire allo spirito della potenza, la potenza dello Spirito.


 Antifona di Padre Kosmàs

Se la Chiesa non è crocifissa e umiliata non è vera Chiesa.

Kerigma di Padre Kosmàs

Noi siamo dei nani sulle spalle dei giganti: i nostri santi padri.


chiosa di Padre Kosmàs

Teologo è il (buon) ladrone crocifisso.


link di riferimento 

RICORDANDO IL MONACO AGHIORITA KOSMAS



lunedì 10 dicembre 2018

il Katechon paolino e la Divina Liturgia- da una frase del mio parroco


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Il coro sta cantando l'Inno Cherubico e proprio all'inizio del Canto  prima di iniziare a leggere sommessamente la preghiera sacerdotale che  introduce i Celebranti al cammino verso l'Anafora Eucaristica e verso la Santificazione dei Santi Doni , di botto il mio parroco e primo celebrante/protos mi sussurra mettendo la mano sulla mia ed entrambe sulla Santa Trapeza  "Padre Giovanni fin quando la Divina Liturgia sarà celebrata anche soltanto  in una sperduta isoletta del pianeta non ci sarà la fine di questo nostro mondo " e subito dopo si immerge nella preghiera sacerdotale e poi insieme nell'invocazione iniziale offertoriale

"Noi, care pe Heruvimi tainic închipuim şi făcătoarei de viaţă Treimi întreit-sfîntă cîntare aducem, toată grija cea lumească acum să o lepădăm...ca pe Împăratul tuturor să întîmpinăm, pe Cel în chip nevăzut înconjurat de cetele îngereşti. Aliluia, Aliluia, Aliluia. (de trei ori)

Noi che misticamente raffiguriamo i cherubini, e alla vivifica Trinità cantiamo l'inno tre volte santo, deponiamo ora ogni affanno della vita...per accogliere il Re dell'universo, invisibilmente scortato dalle schiere angeliche. Alleluia, Alleluia, Alleluia. (tre volte)


Stiamo celebrando e concelebrando la Divina e Santa Liturgia per la festa in onore e memoria  del nostro padre tra i Santi Nicola Arcivescovo di Mira in Licia il Taumaturgo...6 Dicembre 2018- Parrocchia di San Caralampo a Palermo- e alla cui intercessione tutto il santo popolo ortodosso costantemente si rivolge 

E' tutta la settimana che la frase di botto del mio parroco mi risuona in testa come presenza costante ininterrotta e mi risuona a più livelli interiori.. Il livello teologico(cosa ha inteso dire ecclesialmente il mio parroco ? ) ,il livello esistenziale(perchè l'ha detto a me ? ) ..il livello come dire spazio-temporale(perchè durante la Divina Liturgia e in quel preciso momento ? ) 

Non ho risposte  e probabilmente non ci sono risposte ed ancora più probabilmente le domande possono pure essere legittime ma restano insensate e non necessarie. No non ci sono risposte
E' accaduto.E'avvenuto.punto e basta... L'unico riferimento,esso stesso di botto,sta nella seconda lettera di San Paolo ai cristiani di Tessalonica nei primi versetti del capitolo secondo..ed oltre questo riferimento ,le parole del mio parroco restano lì forti,serie, concrete, inchiodate a futura memoria definitiva nella mia vita di cristiano e di prete

"1Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, 2di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
3Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, 4l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.
5Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? 6E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. 7Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene8Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta. 



il mistero dell'iniquità...che cosa lo trattiene...sia tolto di mezzo colui che lo trattiene...(cosa che lo trattiene/colui che lo trattiene...... katechon nel testo biblico ovviamente in greco ) 


La Divina Liturgia allora e probabilmente il ministero e la vita sacerdotale come chi  ancora resiste,ferma, combatte,trattiene,impedisce ancora la vittoria dell'iniquità,del padre della menzogna, dell'uomo iniquo e cattivo... 
Da qui l'isoletta sperduta del pianeta in cui forse tra chissà quanti anni e secoli.mentre il  mondo che in tutto e dovunque soggiace al potere dei principati, delle potestà, dei dominatori del mondo di tenebre di questa età, degli  gli spiriti malvagi nei luoghi celesti,quasi di nascosto  anzi senza il quasi  un piccolo gruppo di cristiani con un prete (che io disegno ed immagino vecchio,vecchissimo, senza età definita,con una tonaca lisa e paramenti rattoppati ) tutti rivolti verso Oriente dove il sole sorge,il sole di Cristo Teantropo e Risorto diranno allo Spirito Santo di venire su un tozzo di pane e un bicchiere di vino per renderli Corpo e Sangue del Signor Nostro Gesù Cristo

Ecco fin quando ci sarà l'isoletta sperduta in qualsivoglia parte del pianeta, un piccolo gruppo di cristiani,un prete vecchissimo con una tonaca lisa e paramenti rattoppati,un tozzo di pane e un bicchiere di vino in offerta...allora..allora  potremmo continuare ad invocare il Signore Gesù perchè venga ed ancora ed ancora ne saremo pieni testimoni..meglio... saranno loro (i credenti dell'isoletta e il vecchissimo prete) testimoni ,ultimo ed apocalittico segno dell'infinito amore di Dio tre volte santo per l'intero cosmo,per l'intero universo e per  tutte le galassie quelle di ieri,quelle di oggi e quelle di domani... 

Cosa resta a me ....riuscire a vivere ogni volta la Divina Liturgia come se fosse la prima,come se fosse l'ultima,come se fosse l'unica....
Non è facile ..Doamne ajuta 










sabato 1 dicembre 2018

sabato in Parrocchia e alla fine una ragazzina romena e palermitana

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Arrivo in Parrocchia intorno alle 16,45 mentre il mio parroco sta tenendo la catechesi settimana per i piccoli. Ne ricevo  la benedizione ed accendo le candele parrocchiali davanti alle Sante Icone dell'Iconostasi 

(Il Beato Simeone di Tessalonica (XV secolo), studioso della Divina Liturgia, dice che la candela che brucia rappresenta la deificazione dell'essere umano, il suo divenire creatura nuova attraverso il fuoco dell'amore di Dio. La candela è un testimone della fede, della nostra appartenenza alla luce divina. Esprime la fiamma del nostro amore per il Signore, per la Madre di Dio, per gli angeli e per i santi. Non si deve accendere una candela con il cuore freddo, come mera formalità. L'azione esterna deve avere il supplemento della preghiera, anche la più semplice, usando le proprie parole.)


Il parroco mi aveva già comunicato che intorno alle 17,30 avremmo celebrato  l'Officio della Doxologia/Te Deum  per ringraziare il Signore dell'esistenza patriottica e nazionale delle Santa Terra di Romania in unità e in unità cristiana  e quindi mi ha dato la sua benedizione per potere accogliere la confessione di quanti e di quante desideravano  ricevere da Dio il tono del pentimento e del perdono riconciliato


("Dio, nostro Salvatore, che per mezzo del tuo profeta Natan hai accordato il perdono dei suoi peccati a Davide penitente, e che hai ricevuto la preghiera compunta di Manasse, ricevi così, secondo il tuo abituale amore per gli uomini, il(la) tuo(a) servo(a) (...) che si pente dei peccati che ha commesso, e volgi lo sguardo, tu che perdoni i peccati e passi sopra le iniquità. Tu infatti hai detto: "Io non desidero la morte del peccatore, ma che si converta e che viva", e che "bisogna perdonare settanta volte sette il peccato". Così come la tua grandezza è incomparabile, anche la tua misericordia è senza limiti, infatti se tu tieni conto delle iniquità, chi mai resisterà?

Poiché tu sei il Dio dei penitenti, e a te innalziamo la gloria, al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.)


Alle 17,30/17.45 ha inizio la Celebrazione sobria,austera e gioiosa.La professione di fede cristiana nella Tradizione Ortodossa è nel DNA e nel vissuto del popolo romeno..conservato e mantenuto e custodito  lungo anni ed anni di tirannie.


(per il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito. Dona loro, Signore, un governo pacifico, affinché nella loro moderatezza anche noi viviamo una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione )



La Celebrazione  trova conclusione con il canto della Doxologia e con la memoria di quanti e di quante si sono addormentati  nella certezza della Resurrezione consegnando a noi il testimone del Vangelo del Nostro Signore e Dio Gesù Cristo nel mistero di Dio tre volte santo



(Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte, miluieşte-ne pe noi. (de trei ori)
Slavă Tatălui şi Fiului şi Sfîntului Duh, şi acum şi pururea şi în vecii vecilor. Amin.
Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi.
Sfinte Dumnezeule, Sfinte tare, Sfinte fără de moarte miluieşte-ne pe noi.)

E con la benedizione finale e il canto del Cristo è Risorto / Cristos a înviat
certezza di coloro che si sono addormentati la Celebrazione trova conclusione

"Per le preghiere dei Santi Padri Nostri Signore Gesù Cristo Dio nostro abbi di noi misericordia e salvaci "

In sacrestia tolgo i paramenti.. e mi preparo per tornare a casa.. A metà Chiesa una piccola ragazzina rumena tra i quattro  e i cinque  anni  e nata a palermo   mi vede  e mi saluta  a voce alta davanti a tutti

"CIAO  PARINTE "

Ovviamente mi fermo e insieme "battiamo il cinque" ...Anche questa una bella dossologia




sabato 17 novembre 2018

Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica Chiesa di San Paolo


Desiderata

Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi una loro storia. Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti. Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là d’una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito. Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d’essere felice.




via  Internet una diversa  e più fondata ipotesi sulla provenienza della riflessione 

Questo testo bellissimo viene quasi sempre presentato come “Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo”. Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale. In cima alla raccolta, c’era l’annotazione “Old St. Paul’s Church, Baltimore, A.C. 1692”, che è l’anno di fondazione della chiesa… da qui l’equivoco. In realtà, l’autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.

martedì 13 novembre 2018

Lieta Armonia -mio padre,mia nonna e mia moglie


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Oggi pomeriggio mia moglie mi ha chiesto di farle compagnia in sintonia di preghiera matrimoniale alla Celebrazione Eucaristica delle Santa Messa nella parrocchia di zona nella sua Tradizione Cattolica

Nessun problema..Anzi esattamente al e il contrario.. Una serena comunità parrocchiale abbastanza presente anche in un secondo pomeriggio feriale ..Una celebrazione sobria ed austera  e una celebrazione orante alla quale ho partecipato con rispetto ed anche in preghiera nelle intenzioni e per le intenzioni della Chiesa Tutta Quanta nonostante e comprese le divisioni,gli scismi e le separazioni e nelle intenzioni personali e familiari che davanti a Dio tre volte santo condividiamo mia moglie ed io in questa stagione da sessantenni ed oltre  del nostro quarantennale matrimonio "Nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo" 

Ovviamente e in profonda comunione di carità e di onestà evangelica  al momento della partecipazione della Santa Comunione nei e per i Santi Misteri del Cristo Dio io sono rimasto  al mio posto mentre mia moglie ha partecipato alla Luce Eucaristica della Santa Comunione nella sua nobile tradizione

la separazione ecclesiale esiste..esiste...ed è anche trasversale ma non solo non ha mai posto alcuna difficoltà familiare (anzi ...ricorderò sempre  che mia moglie  venti anni fa  al momento della mia ordinazione presbiterale...disse a me,all'allora mio padre spirituale  e all'allora mia comunità parrocchiale...il sacerdote in famiglia è Grazia per la famiglia stessa ...)..ma la separazione  ecclesiale c'è..e quindi deve essere mostrata sempre in tutta la sua amarezza e la sua tragicità  senza infingimenti..senza ipocrisie e senza cedimenti .Non è retorica ecumenicistica (lontana sia da me sia da mia moglie)..è solo buonsenso..coraggioso evangelico buonsenso ..Si quando è Si  e No  quando è No....

Ed  ecco al momento del canto finale..il santo popolo di Dio  intona un canto mariano..si alla Madre di Dio e semprevergine Maria 

Riconosco subito l'antica melodia ....Era di casa a casa mia  paterna..Mio padre e mia nonna  di questo canto (che è una trascrizione del Magnificat ) riempivano la loro esistenza ,il loro essere cristianamente "tifosi della Madonna " ... Ovviamente ho cantato anch'io

E domani mattina secondo la mia Nobile Tradizione mia moglie ed io le preghiere del Mattino davanti alla piccola iconostasi di casa con il piccolo incensiere di casa crepitante di incenso che si alza davanti al cospetto di Dio tre volte santo.Amin 



Lieta armonia nel gaudio del mio spirito si espande, l'anima mia magnifica il Signor: Ei solo è grande, Ei solo è grande. Umile ancella degnò di riguardarmi dal suo trono, e grande e bella mi fece il Creator: Ei solo è buono, Ei solo è buono. E me beata dirà in eterno delle genti il canto; e mi ha esaltata per l'umile mio cuor: Ei solo è santo, Ei solo è santo. Egli i protervi superbi sperde in trionfal vittoria; ed i suoi servi solleva a eccelso onor a Dio sia gloria, a Dio sia gloria ! https://www.youtube.com/watch?v=Qgl8SHrukgY

martedì 30 ottobre 2018

Un biglietto Amat che chiede,convoca,interroga ed inquieta



Risultati immagini per foto dei biglietti dell'Amat Palermo con papa Francesco e con Padre Puglisi
Nel modesto spazio locale della e per la posta nell'androne del mio condominio  sopra il tavolo ho trovato oggi il biglietto Amat(già ovviamente utilizzato ) qui in foto pubblicato 

Una dimenticanza da parte dell'utente ? un averlo posto sul tavolo prima di aprire la cassetta della posta e poi lasciato sul tavolo ? E perchè lasciato ? semplice dimenticanza? pigrizia nel riprenderlo e nel collocarlo poi nel cassonetto rifiuti di carta della raccolta differenziata ? oppure una  precisa indicazione,un messaggio concreto anche per i  visitatori condomini del locale ? indicazione di valore o indicazione di disvalore ? 

Non ci saranno mai risposte ma  resta il fatto che il biglietto usato è stato lasciato sul tavolo. Quel biglietto allora di per sè interroga. Continua ad esistere.Non ha concluso il suo ciclo di utilizzo. Non è carta riciclata e riciclabile. L'utente/condomino forse per rispetto al papa e al Beato Pino Puglisi non ne ha fatto carta straccia ma non l'ha conservato.Il biglietto è sul tavolo. Probabilmente non sono io il primo utente/condomino che si reca oggi dentro il locale della posta ..Sono già le 10,30 e se tanto mi dà tanto sicuramente entro le  10,00 il Signor Natale e la Signora Adele hanno già visitato il locale, Ne conosco ormai le abitudini e se nessuno di loro ha posato sul tavolo il biglietto,essi si sono incontrato/scontrati con il biglietto che chiede,convoca,interroga.Ma sul tavolo era e sul tavolo è stato lasciato 
La Signora Adele è poi una delle catechiste della parrocchia di zona (diverse volte mi ha invitato ad un incontro comune di riflessione..Ora da pensionato  potrò partecipare ) e se Adele ha visto il biglietto e non l'ha preso questo biglietto Amat non solo chiede,convoca,interroga ma anche inquieta,è inquietante anche per il cuore nobile ed evangelicamente mite e semplice di una catechista parrocchiale

Anch'io ho lasciato sul tavolo il biglietto.Alle 13,30 quando sono rientrato il biglietto era ancora sul tavolo.. E alle 17,00 mi sono recato appositamente nel locale posta del condominio.

Il biglietto è ancora sul tavolo. 

Nessuno dei condomini lo prende.Nessuno dei condomini ne ha fatto carta straccia per la raccolta differenziata

Verificherò più tardi 








martedì 23 ottobre 2018

IL CONTE DI CARMAGNOLA ALESSANDRO MANZONICORO DELL' ATTO SECONDO

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S'ode a destra uno squillo di tromba;
a sinistra risponde uno squillo:
d'ambo i lati calpesto rimbomba
da cavalli e da fanti il terren.

Quinci spunta per l'aria un vessillo;
quindi un altro s'avanza spiegato:
ecco appare un drappello schierato;
ecco un altro che incontro gli vien.

Già di mezzo sparito è il terreno;
già le spade rispingon le spade;
l'un dell'altro le immerge nel seno;
gronda il sangue; raddoppia il ferir.

- Chi son essi? Alle belle contrade
qual ne venne straniero a far guerra?
Qual è quei che ha giurato la terra
dove nacque far salva, o morir?

- D'una terra son tutti: un linguaggio
parlan tutti: fratelli li dice
lo straniero: il comune lignaggio
a ognun d'essi dal volto traspar.

Questa terra fu a tutti nudrice,
questa terra di sangue ora intrisa,
che natura dall'altre ha divisa,
e ricinta con l'alpe e col mar.
-
 Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando
trasse il primo il fratello a ferire?
Oh terror! Del conflitto esecrando
la cagione esecranda qual è?

- Non la sanno: a dar morte, a morire
qui senz'ira ognun d'essi è venuto;
e venduto ad un duce venduto,
con lui pugna, e non chiede il perché.

- Ahi sventura! Ma spose non hanno,
non han madri gli stolti guerrieri?
Perché tutte i lor cari non vanno
dall'ignobile campo a strappar?

E i vegliardi che ai casti pensieri
della tomba già schiudon la mente,
ché non tentan la turba furente
con prudenti parole placar?

- Come assiso talvolta il villano
sulla porta del cheto abituro,
segna il nembo che scende lontano
sopra i campi che arati ei non ha;
così udresti ciascun che sicuro
vede lungi le armate coorti,
raccontar le migliaia de' morti,
e la pieta dell'arse città.
Là, pendenti dal labbro materno
vedi i figli che imparano intenti
a distinguer con nomi di scherno
quei che andranno ad uccidere un dì;
qui le donne alle veglie lucenti
de' monili far pompa e de' cinti,
che alle donne diserte de' vinti
il marito o l'amante rapì.

- Ahi sventura! sventura! sventura!
Già la terra è coperta d'uccisi;
tutta è sangue la vasta pianura;
cresce il grido, raddoppia il furor.
Ma negli ordini manchi e divisi
mal si regge, già cede una schiera;
già nel volgo che vincer dispera,
della vita rinasce l'amor. Come il grano lanciato dal pieno
ventilabro nell'aria si spande;
tale intorno per l'ampio terreno
si sparpagliano i vinti guerrier.

Ma improvvise terribili bande
ai fuggenti s'affaccian sul calle;
ma si senton più presso alle spalle
anelare il temuto destrier.

Cadon trepidi a pié de' nemici,
gettan l'arme, si danno prigioni:
il clamor delle turbe vittrici
copre i lai del tapino che mor.

Un corriero è salito in arcioni;
prende un foglio, il ripone, s'avvia,
sferza, sprona, divora la via;
ogni villa si desta al rumor.

Perché tutti sul pesto cammino
dalle case, dai campi accorrete?
Ognun chiede con ansia al vicino,
che gioconda novella recò?

Donde ei venga, infelici, il sapete,
e sperate che gioia favelli?
I fratelli hanno ucciso i fratelli:
questa orrenda novella vi do.

Odo intorno festevoli gridi;
s orna il tempio, e risona del canto;
già s'innalzan dai cori omicidi
grazie ed inni che abbomina il ciel.

Giù dal cerchio dell'alpi frattanto
lo straniero gli sguardi rivolve;
vede i forti che mordon la polve,
e li conta con gioia crudel.

Affrettatevi, empite le schiere,
sospendete i trionfi ed i giochi,
ritornate alle vostre bandiere:
lo straniero discende; egli è qui.

Vincitor! Siete deboli e pochi?
Ma per questo a sfidarvi ei discende;
e voglioso a quei campi v'attende
dove il vostro fratello perì.

Tu che angusta a' tuoi figli parevi,
tu che in pace nutrirli non sai,
fatal terra, gli estrani ricevi:
tal giudizio comincia per te.

Un nemico che offeso non hai,
a tue mense insultando s'asside;
degli stolti le spoglie divide;
toglie il brando di mano a' tuoi re.

Stolto anch'esso! Beata fu mai
gente alcuna per sangue ed oltraggio?
Solo al vinto non toccano i guai;
torna in pianto dell'empio il gioir.

Ben talor nel superbo viaggio
non l'abbatte l'eterna vendetta;
ma lo segna; ma veglia ed aspetta;
ma lo coglie all'estremo sospir.

Tutti fatti a sembianza d'un Solo,
figli tutti d'un solo Riscatto,
in qual ora, in qual parte del suolo,
trascorriamo quest'aura vital,

siam fratelli; siam stretti ad un patto:
maledetto colui che l'infrange,
che s'innalza sul fiacco che piange,

che contrista uno spirto immortal!

mercoledì 17 ottobre 2018

la buona azione quotidiana del prete sciancato 17 Ottobre 2018

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Ore 11,30  Sono alla fermata del bus per rientrare da Piazza Politeama a casa.Attendo il bus della linea 101 .La fermata finale non è proprio vicino casa mia  ma in 10 minuti (arrancando con il bastone( arriverò a casa. Oggi indosso la talare e la croce pettorale. Avevo partecipato sin dalle ore 9.00 alla Celebrazione Eucaristica.
Ecco il bus 101...Entro e subito dopo aver timbrato il biglietto una giovane signora mi cede il posto Appena mi siedo  la signora di fronte a me  (una signora sicuramente della mia generazione seppur con meno anni dei miei ) mi accoglie con u sorriso . "Finalmente dopo tanto tempo incontro un Gesuita in Tonaca"

Rispondo alla signora con il sorriso per prendere un pò di tempo per l'eventuale risposta. Decido quasi istantaneamente di far contenta e lieta la signora
"la ringrazio Signora ,ma sa ormai i gesuiti  sono tutti moderni e pochissimi vanno in tonaca"

"infatti per questo mi sono rallegrata. Ora la saluto a Piazza Croci scendo. Continui ad indossare la tonaca"
"Signora ci può contare "

"Cristo Regni"
"Sempre "

lunedì 15 ottobre 2018

Versus et contra le magnifiche umane sorti progressive. La loro menzogna. Una citazione donata a dirigenti,direttori e staff vari e variegai



"...Si diceva che la durata del lavoro si sarebbe ridotta in modo spettacolare e la sua natura profondamente trasformata. L'automazione e il trattamento elettronico dei dati avrebbero trasformato il vecchio lavoro industriale, ripetitivo ed alienante,in un campo aperto alla libera espressione dell'inventività e della creatività del lavoratore...

Infatti, niente di tutto questo è stato realizzato.Le possibilità delle nuove tecnologie restano confinate ad un gruppo ristretto di giovani specialisti "intelligenti".  La natura del lavoro non è cambiata... una società che renda possibile a ciascuno un lavoro personale e creativo sembra tanto lontana  qunto lo era durante il XIX secolo,,,Il pensiero , abbandonando la sua funzione critica,tende a trarre i suoi criteri in seno alla realtà storica così com'è...

(Cornelius Castoriadis ...L'epoca del conformismo generalizzato:critica al postmodernismo(1989) sta in  Bellusci  "Castoriadis  Fine della Filosofia ? Asterios editore 2012 ..passm pagina 56- pagina 57 -pagina 60 )

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foto di possibile gruppo ristretto di giovani specialisti intelligenti 

martedì 9 ottobre 2018

Sul bus una ragazzina e la sua mamma

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Ore 13,45   capolinea del bus 101 alla Stazione Centrale. Ero già sul bus e già seduto in attesa della partenza verso direzione casa  e sedevo proprio quasi accanto il posto di guida  L'autista era già pronto..Una giovane ragazza con una ragazzina si presentano  . La ragazzina è sicuramente non solo di altra etnia(non scrivo non italiana   perchè potrebbe essere nata in Italia ) ed è certamente musulmana: seppur vestita (anche con cura) all'occidentale  i capelli sono raccolti in un lungo grande fazzoletto  nero. La giovane donna che l'accompagna si presenta all'autista.Posso ascoltare la breve conversazione. E' la giovane maestra della ragazzina. La mamma sarà sul bus alla fermata di Via Cavour e chiede all'autista se la ragazzina possa stare accanto a lui tenendosi alla balaustra. L'autista bofonchia un pò ma acconsente.

La maestra scende e si parte.. Dalla Stazione a Via Cavour in tutto 10 al massimo 15 minuti e la ragazzina molto serena e molto metodica si tiene alla balaustra .
Via Cavour:ecco la mamma  in elegante abito  direi nazionale (ma non è assolutamente chador in nessuna tipologia ) entra in bus proprio dalla porta dell'autista..La piccola sorride alla mamma e l'abbraccia. 
E  la mamma in perfetto italiano alla figlia.. Vieni con me. Seguimi Ci sono più avanti due posti liberi  per sederci e mi racconti come è andata oggi a scuola. 






martedì 2 ottobre 2018

il sindaco di Riace,Saviano da New York.il solito Rolex di Lerner , disbbedienza civile e profetismo. il mio amico Francesco Virga e la data dell'inchiesta...

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occorre distinguere seriamente gli ambiti a) il sindaco (e credo ne fosse pienamnete consapevole ) ha volutamente infranto leggi e regolamenti. Il dato oggettivo è codesto e con questo dato occorre fare i conti e in questo ambito la procedura giurisdizionale è legittima lasciando poi ai vari gradi di giudizio l'iter della processualità b) il dato etico ovviamente è ben altro e siamo quindi al solito enorme conflitto tra legalità ed eticità laddove quasi sempre la legalità non ammette la radicalità etica e non la può ammettere fin quando il diritto positivo non la riconosca ma riconoscedola la assume come legalità e non come eticità e quindi la  viola come radicalita-In questo senso sempre ogni forma di radicalità e di profetismo anche laico se tale vuol restare non può accettare di essere riconosciuta e quindi spesso si muove extra legem e pure contra legem ...sapendo bene cosa può accadere (anzi cosa deve accadere) c) forse la procedura giurisdizionale contro il sindaco può essere letta come evento politico e non nell'autonomia del potere giudiziario(ne dubito ma ci può stare ) ma sicuramente è dato politico e non di radicalità etica la protesta di Saviano (qui una perfidia fatemela fare...ha scritto la sua indignazione dal suo attivo a New York ? ) ed altre proteste la cui legittimità è politica ed è quindi opinabile eed è quindi sospettabile del Cicero pro domo sua .d) un'opposzione di radicalità etica non chiederebbe contro legem la liberazione e l'assoluzione del sindaco per non aver commesso il fatto ma la sua condanna per averlo commesso sapendo di agire contra legem.. ma qui siamo in altro ambito di profetismo che Saviano non pratica nè può praticare. Quanto poi a confondere gli ambiti con discorsi legittimi sul narcotraffico et similia e sulla inadempienza oggettiva contro questi crimini  ..sono solo (nei confronti della tematica in questione ) depistaggi e tutti coniugati nell'ordine mi si permetta banale del primato della politica. Io difendo tenacemente il sindaco di Riace purchè egli stesso chieda di essere condannato per avere volontariamente commesso un reato.


Corretta informazione :   l'inchiesta era iniziata da più di un anno ai tempi del governo Gentiloni e di Renzi segretario del PD e della Boschi sottosegretario alla presidenza del Consiglio..

venerdì 28 settembre 2018

con e per l'augurio che i Dirigenti Scolasrici possano essere profeti -la questione degli alunni disabili



Per la provincia di Palermo  servizi di assistenza agli alunni disabili nelle scuole secondarie superiori (ad onere e carico della Città Metropolitana di Palermo  che ha assunto le competenze della non più esistente Provincia Regionale)  ancora non sono partiti -https://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/09/28/news/scuola_negata_appello_dei_disabili_sospendete_tutte_le_lezioni_-207550642/

Nulla di nuovo sotto il sole... una musica che si ripete da tempo e da anni e giustamente anche i Dirigenti Scolastici sono non soltanto indignati ma si trovano ad essere l'immediata fattuale controparte delle famiglie pur non essendo in nulla e per nulla controparte

La richiesta cittadina e pubblica ai dirigenti scolastici per sospendere le lezioni per tutti gli alunni ha pieno senso di testimonianza etica e di fedeltà intransigente ai valori e ai principi della Costituzione e diversi dirigenti scolastici hanno in spirito e verità condiviso la proposta ma non possono legalmente realizzarla e compierla .

La proposta non ha fattibilità procedurale.. Quel dirigente scolastico  che accettasse  questa testimonianza etica e questa intransigente fedeltà ai valori della Costituzione   sarebbe contestualmente denunciato -in linguaggio ecclesiastico si direbbe late sententiae- per interruzione di pubblico servizio (e se non venisse denunciato l'autorità gerarchicamente a lui sovraoridnata sarebbe a sua volta denunciata per omissione di atti d'ufficio )

Eppure e Tuttavia
Io spero vivamente e mi auguro che esista nelle istituzioni scolastiche statali della Provincia di Palermo almeno un dirigente scolastico che sospenda le lezioni e si autodenunci 

Esistono valori non negoziabili di estrema radicalità etica il cui dis-pretium al cuore dei credenti grida vendetta al cospetto di Dio padre dei deboli,dei poveri,degli orfani e delle vedove  e al cuore dei laici grida vendetta in nome e per conto della nobiltà stessa della loro coscienza

"Sia il vostro parlare si quando è si e no quando è no il di più viene dal maligno."

ed è cosa maligna non dare assistenza agli alunni disabili..tagliare i servizi della compassione e della condivisione sociale  in qualsivoglia ambito è demoniaco 

E purtroppo nel primato della mediazione procedurale,della necessità di una soluzione attraverso magari un tavolo tecnico istituzionale alla fine (ma in tempi non immediati) sicuramente una scelta sarà fatta che taciterà e nasconderà la questione per l'intero anno scolastico ma sarà come sempre una scelta al ribasso nella tristezza della dirigente scolastica che interviene alla fine dell'articolo indicato " Ma purtroppo anche quando partirà il servizio, se sarà come quello dell’anno scorso, si risolveranno i problemi solo in parte”.

 Manda, Signore, ancora profeti,
uomini certi di Dio,
uomini dal cuore in fiamme.

E tu a parlare dai loro roveti
sulle macerie delle nostre parole,
dentro il deserto dei templi:

a dire ai poveri
di sperare ancora.

Che siano appena tua voce,
voce di Dio dentro la folgore,
voce di Dio che schianta la pietra.


David Maria Turoldo da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” – pag. 570



 




 

giovedì 27 settembre 2018

ma Dio tre volte santo può essere invocato nelle ricevute fiscali di una pizzeria ?


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Abbiamo questa sera scelto e deciso con mia moglie di prendere una pizza  in un locale vicino,molto vicino casa.Non ci andava per nulla dover e poter cucinare a casa per la cena. Ogni tanto una certa percentuale di santa e sana pigrizia ci sta e ci sta benissimo 

Nulla di specifico da segnalare rispetto al locale e al servizio. Usuale  usualità per pizzeria e ristorante abbastanza frequentati anche se  di fatto alla fine sul piano dei costi  un pò sopra le righe rispetto alla previsione di spesa che mia moglie ed io avevamo ipotizzato

Ma in fondo il capriccio della pigrizia si paga.Era come dire messo nel conto
Ero ospite di mia moglie: per questo mese e per il prossimo(e si spera solo fino al prossimo) ancora non mi è stata liquidata mensilmente la pensione .i noti e famigerati ritardi ministeriali dopo aver sciolto l'inpdap nella trasmissione dei flussi all'INPS. 

Mia moglie si reca alla cassa per pagare il conto (aspettavamo la telefonata della nostra amata nipotina e quindi abbiamo azzerato i tempi di attesa del conto al tavolo) .paga e torna ridendo sorniona ma anche un pò "basita" se non perfino disgustata ..e subito mi fa leggere lo scontrino..Non capivo all'inizio quando mi evidenzia alla fine dello scontrino la frase

"DIo vi benedica"

e qui mia moglie che ha un tasso di laicità non dico totale ma quasi .."Non ritiene il Padre Giovanni che siamo in presenza di simonia ? Non ritiene il Padre Giovanni che invocare Dio perchè abbiamo pagato e/o perchè abbiamo scelto questo locale e non altro sia assolutamente se non una bestemmia sicuramente un'oscenità nei confronti di Dio ?  Comunichi il Padre Giovanni il suo pensiero"

Va bene Nina andiamo a casa..Non ho parole.Sullo scontrino di certificazione di  denaro e di negozio contabile  no per favore Dio no...



 






mercoledì 19 settembre 2018

Oggi ore 15,15..Un giovane trentenne della Generazione tecnologica incontra un antico prete sciancato. e stavolta non ha l'ultima parola...........

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Ore 15,15 di oggi 18 Settembre 2018.. Salgo sul bus 101 in talare e croce pettorale ed anche bastone  Devo partecipare ad  oggettive necessità pastorali e parrocchiali. Il bus è veramente affollato e (inavvertitamente ) mi scontro con un passeggero al quale subito chiedo scusa 
Il passeggero assolutamente in collera  si gira irato verso di me..nel vedermi si ferma un istante..Ecco lo guardo subito... Giovane Bello tecnologico con una sorta di astronave come cellulare e borsa del notebook a tracolla e i vesti sicuramente firmati..Ma l'ira è sempre cattiva consigliera

"E che c**z*o in questo bus affollato,in questo carnaio mancava solo il crocifisso ambulante"

insomma il disprezzo è servito ..la litigata proposta ..lo scontro è quasi invocato..

Ed io assolutamente calmo "Le ho chiesto scusa e la richiedo..Mi permetta una correzione..Cristo non è ambulante ma è viandante"

"Ma vai a fare in c*l*"

Una Signora mi guarda subito e quasi mi implora affinchè io eviti e glissi

"Va benissimo ci posso pure andare..Intanto Tu china il capo per la benedizione che male non ti fa.. Ti Benedica Dio tre volte Santo il  Padre il Figlio e lo  Spirito Santo"

E si sente chiaramente almeno l' Amen finale di almeno tre persone presenti nello spazio dell'incontro scontro con il giovane dal disprezzo facile e dall'astronave come cellulare












martedì 18 settembre 2018

i stigghiola e il Servizio Sanitario Nazionale in Sicilia


Immagine correlata

https://www.youtube.com/watch?v=Q5aFvPXHUxQ

La prima parte della giornata non è trascorsa per nulla bene.. almeno fino alle 13.00
Mi sono svegliato con un profondo malessere e vertigini difficilmente governabili. 
Mia moglie sapientemente sentenzia subito (il medico confermerà l'intuizione della moglie)...Sei in un processo per quanto lento di intossicazione. Anche se ora sei in pensione continui a mangiare in modo disordinato e se non ci fossi io...sarebbe anche peggio....(Omelia della moglie delle ore 9 e qualcosa).. La moglie telefona al medico di famiglia...Lo conosciamo da quaranta anni..siamo stati forse i suoi primi iscritti alla lista del Servizio Sanitario...Eravamo appena sposati..Il nostro medico ed amico  si sposò mesi dopo...

Quindi l'attesa del medico trascorre e transita tra acqua e bicarbonato...e stare un pò disteso a letto per governare al meglio possibile le vertigini e funziona...Le vertigini vengono governate e riesco anche a stare seduto senza dovere avere serio malessere

Il nostro amico e medico di famiglia conferma l'intuizione di mia moglie... Chiede e conferma cosa avessi utilizzato per cena la sera precedente(ed avevo preso dei dolci contro il rigoroso parere di mia moglie )...Mi deve prescrivere alcune fiale  e mi precisa che sono farmaci usuali ma non sono all'interno del ticket del Servizio Sanitario Nazionale  della Regine Sicilia e costano sui 25 Euro(in realtà il salasso sarà maggiore)

Mia moglie ed io  restiamo stupiti: L'intossicazione alimentare(in rigorosa lingua nazionale "untuossicu") è evento di per sè usuale con una percentuale costante nella vita dei palermitani e delle palermitane  e dei siciliani e delle siciliane

"Proprio per questo la Regione Sicilia non riconosce nel Servizio Sanitario Nazionale gran parte,la quasi totalità dei farmaci che contrastano l'intossicazione "

E ci spiega... Egli ha uno studio professionale in uno dei quartieri popolari di Palermo con densità alta di popolazione anche ormai al plurale delle genti...Ebbene tutto questo plurale delle genti o quasi tutto,uomini e donne, in fondo  si direbbe con Marx di per sè classi subalterne (a prescindere poi dal loro ruolo sociale realizzato) da  buoni ed ottimi palermitani impazzisce per "i stigghiola (traduco per i piemontesi ...  È un piatto di cucina povera, che viene generalmente preparato e servito per strada dal cosiddetto stigghiularu. Consiste di budella di agnello (ma anche capretto o pollo)  lavate in acqua e sale, condite con prezzemolo, con o senza cipolla, infilzate in uno spiedino, o arrotolate attorno a un  cipollotto , e cucinate direttamente sulla brace. Si mangiano calde, condite con sale e limone. Nella maggior parte dei casi si mangiano per strada in qualche bancarella. Caratteristico l'odore che si riconosce per strada, effetto del fumo talvolta provocato di proposito a maestria dallo stigghiolaro per attirare gente all'assaggio) 
poi aggiunge immediatamente  ed insieme pure le panelle ,crocchè e " a rascatura"( dicesi rascatura  specialità culinaria siciliana, strettamente collegata alla ricetta delle panelle e delle crocché! Come suggerisce il nome stesso, le rascature, raschiature in italiano, altro non sono che i residui delle panelle e delle crocché, tutto ciò che resta nelle pentole e nelle teglie e che viene, dunque, raschiato.
E’ stata la grande abilità nell’arte del recupero dei proprietari delle friggitorie ad inventare questa ricetta di recupero, mettendo insieme i vari residui vengono fuori delle frittelle il cui gusto è a metà tra le panelle e le crocché a cui viene data la forma di “polpette allungate”. )

..poi magari ulteriormente milnciana fritta 'ncapu o gas "(melenzane fritte direttamente sul fuoco  senza padella) 

e subito dopo o quasi subito arriva il malessere e si corre dal medico..
E il nostro amico e medico conclude "Con un tasso percentuale così alto di intossicazioni alimentari in Sicilia..ma voi seriamente pensate che la Regione abbia intenzione di dare il Nulla Osta per il SSN ai relativi farmaci di contrasto? " 

Ed infatti il necessario farmaco prescritto dal medico è costato Euro 30,90 ..perchè la confezione minima contiene 10 dosi...