venerdì 10 dicembre 2021

Bernard Stiegler- delle. "grandi piattaforme che governano il web"



https://antinomie.it/index.php/2021/11/26/della-miseria-simbolica-stiegler-e-la-digitalizzazione-del-mondo/


“Oggi non è più minimamente il Web a costituire l’orizzonte della rete, ma sono le piattaforme. Facebook ad esempio non passa per il Web, il Web è eventualmente un punto di accesso per andare su Facebook, ma oggi la maggior parte della gente va su Facebook per cercare informazioni senza utilizzare il Web in quanto tale. E la finalità delle piattaforme come Facebook, Amazon e Google è quella di costituire un sistema di servizi integrati che soppianta il WWW e governa assolutamente tutto. La conseguenza è che hanno prodotto un nuovo modello economico definibile “data-economy”, nel quale le piattaforme guadagnano soldi convertendo tutte le informazioni in dati processabili. L’obiettivo di questi calcoli è vendere audience come all’epoca delle industrie culturali. La grande differenza rispetto al modello delle industrie culturali televisive e radiofoniche è che non viene venduta audience di massa ma comportamenti individualmente controllati. Quello che hai definito “microtargeting” è possibile perché si sono appropriati delle “ritenzioni”, ovvero quello che trattengo nella mia memoria di tutte le attività passate, e delle “protensioni”, cioè le anticipazioni sull’avvenire, quello che vorrei fare ecc. Tutto questo è passato sotto il controllo dei social network e può essere molto facilmente manipolato, per una ragione molto semplice, che è la seguente. I sistemi funzionano a una velocità milioni di volte superiore alla nostra nel trattare i nostri stessi dati. Se ad esempio interagisco con Google o con Amazon, per cercare un articolo o comprare un libro, Google ha dati sui miei comportamenti da più di vent’anni, ed è capace di processare queste informazioni con metodo statistico e calcoli delle probabilità 3 milioni e 100 mila volte più velocemente di me. Un data center infatti funziona a due terzi della velocità della luce nelle sue analisi, mentre il mio sistema nervoso funziona a una velocità di conduzione di 60 m/s. Quindi il sistema va più veloce di me, mi precede e conseguentemente mi prescrive i comportamenti.”

https://rizomatica.noblogs.org/2020/05/territori-laboratorio-per-una-economia-politica-ipermaterialista/


"Ma, soprattutto, credo che, in Italia come altrove, debba ancora essere del tutto pensato come Stiegler abbia delineato, senza tregua, come sottolineano anche prefattori e postfattori de La miseria simbolica, forme di resistenza e di invenzione all’interno della società del controllo digitale in cui claustrofobicamente sembriamo rinchiusi, ormai quasi inconsapevoli dei suoi confini."

(FEDERICO FERRARI 26/11/2021)

martedì 7 dicembre 2021

per le buone praticheCompendio del Manifesto convivialista




Compendio del Manifesto convivialista

(Questo testo è il compendio del Manifeste convivialiste, pubblicato il 14 giugno 2013 presso la casa editrice Le Bord de l’eau (ora disponibile in traduzione italiana: Manifesto convivialista, edizioni ETS, Pisa 2014). I lettori che saranno d’accordo con i princìpi qui esposti potranno testimoniarlo dichiarando il loro appoggio (www.lesconvivialistes.fr). Trad. it. di Francesco Fistetti


Dichiarazione di interdipendenza

Mai come oggi l’umanità ha avuto a disposizione tante risorse materiali e competenze tecnico-scientifiche. Considerata nella sua globalità, essa è ricca e potente come nessuno nei secoli passati avrebbe potuto mai immaginare. Non è detto che sia anche più felice. Tuttavia, non c’è nessuno che desideri tornare indietro, poiché ognuno si rende conto che di giorno in giorno si aprono sempre maggiori e nuove potenzialità di realizzazione individuale e collettiva.

Eppure, nonostante ciò, nessuno è disposto a credere che questa accumulazione di potenza possa essere perseguita indefinitamente senza che, in una logica immutata di progresso tecnico, si ritorca contro se stessa e metta a repentaglio  la sopravvivenza fisica e morale dell’umanità. Le prime minacce che incombono su di noi sono di ordine materiale, tecnico, ecologico ed economico. Minacce entropiche. Ma noi siamo molto più impotenti nell’immaginare delle risposte adeguate al secondo tipo di minacce. Alle minacce di ordine morale e politico. A quelle minacce che potremmo definire antropiche.

Il problema numero uno

Sotto i nostri occhi c’è un’evidenza accecante: l’umanità ha saputo realizzare dei  progressi tecnici e scientifici sorprendenti, ma resta ancora incapace di risolvere il suo problema fondamentale: come gestire la rivalità e la violenza tra gli esseri umani? Come convincerli a cooperare, pur consentendo loro di contrapporsi senza massacrarsi? Come contrastare l’accumulazione della potenza, ormai illimitata e potenzialmente auto-distruttiva, contro gli uomini e contro la natura?

Se l’umanità non saprà trovare una risposta a questi interrogativi, è destinata a scomparire. E questo proprio quando si sono create tutte le condizioni materiali di un benessere generalizzato, purché si prenda coscienza della loro finitezza. Abbiamo a disposizione molteplici elementi di risposta, che nel corso dei  secoli sono stati apportati dalle religioni, dalle morali, dalle dottrine politiche, dalla filosofia e dalle scienze umane e sociali. Così pure, le iniziative che si muovono in direzione di un’alternativa all’attuale organizzazione del mondo sono innumerevoli, promosse da migliaia e migliaia di organizzazioni o associazioni,e da decine o centinaia di milioni di persone. Queste iniziative si presentano sotto varie denominazioni e ai più diversi livelli: la difesa dei diritti dell’uomo,del cittadino, del lavoratore, del disoccupato, della donna o dei bambini; l’economia sociale e solidale con tutte le sue componenti: le cooperative di produzione o di consumo, la mutualità, il commercio equo, le monete parallele e complementari, i sistemi di scambio locale, le innumerevoli associazioni di mutuo soccorso;l’economia cognitiva dei network (cfr. Linux, Wikipedia, ecc.); la decrescita e il post-sviluppo; i movimenti slow food, slow town, slow science; la rivendicazione del buen vivir, l’affermazione dei diritti della natura e l’elogio della pachamama; l’altermondialismo, l’ecologia politica e la democrazia radicale, gli indignados,Occupy Wall Street; la ricerca di indicatori alternativi di ricchezza, i movimenti della trasformazione personale, della sobrietà volontaria, dell’abbondanza frugale, del dialogo tra le civiltà, le teorie del care, la nuova concezione dei “benicomuni” (commons), ecc.

Perché queste iniziative così ricche possano contrastare con un’adeguata potenza le dinamiche letali del nostro tempo e non siano confinate nel ruolo di mera contestazione o di semplice palliativo, diventa decisivo unire le loro forze e le loro energie. Da qui l’importanza di sottolineare ed enunciare ciò che hanno in comune.


Sul convivialismo

In comune hanno la ricerca di un convivialismo, di un’arte di vivere insieme (convivere) che consenta agli esseri umani di prendersi cura gli uni degli altri e della Natura, senza negare la legittimità del conflitto, ma trasformandolo in un fattore di dinamismo e di creatività, in uno strumento per scongiurare la violenza e le pulsioni di morte. Per trovarlo abbiamo urgente bisogno di un corredo dottrinale minimo e condivisibile, che consenta di rispondere contemporaneamente, ponendole su scala planetaria, almeno a quattro questioni di base (più una):

- La questione morale: che cosa è lecito per gli individui sperare e che cosa devono proibirsi?

- La questione politica: quali sono le comunità politiche legittime?

- La questione ecologica: che cosa possiamo prendere (d)alla natura e che cosa dobbiamo restituirle?

- La questione economica: quale quantità di ricchezza materiale ci è lecito produrre, e in che modo, per essere coerenti con le risposte date alla questione morale, politica ed ecologica?

- Ognuno è libero di aggiungere, se vuole, a queste quattro questioni quella del rapporto con il sovrannaturale o con l’invisibile: la questione religiosa o spirituale. O la questione del senso.

Considerazioni generali

Il solo ordine sociale legittimo universalizzabile è quello che si ispira ad un principio di comune umanità, di comune socialità, di individuazione, e di un conflitto che bisogna saper tenere sotto controllo e, quindi, creativo.

Principio di comune umanità: al di là delle differenze del colore della pelle, di nazionalità, di lingua, di cultura, di religione o di ricchezza, di sesso o di orientamento sessuale, c’è una sola umanità, che deve essere rispettata nella persona di ognuno dei suoi membri.

Principio di comune socialità: gli esseri umani sono esseri sociali per i quali la ricchezza più grande è la ricchezza dei loro rapporti sociali.

Principio di individuazione: nel rispetto di questi due primi princìpi, la politica legittima è quella che consente ad ognuno di affermare nel modo migliore la  sua peculiare individualità in divenire, sviluppando la sua potenza di essere e di agire senza nuocere a quella degli altri.

Principio del conflitto tenuto sotto controllo e creativo: poiché ognuno tende a manifestare la propria peculiare individualità, è naturale che gli esseri umani possano contrapporsi gli uni agli altri. Ma è legittimo farlo solo nella misura in cui ciò non mette in pericolo il quadro della comune socialità che rende feconda  e non distruttiva una tale rivalità.

Da questi princìpi generali discendono alcune:

Considerazioni morali

Ciò che ad ogni individuo è lecito sperare è di vedersi riconoscere un’eguale dignità con tutti gli altri esseri umani, di accedere alle condizioni materiali che gli permettano di realizzare la sua concezione della vita buona, nel rispetto delle concezioni degli altri.

Ciò che non gli è consentito è di travalicare nella dismisura (la hubris dei Greci), cioè di violare il principio di comune umanità e di mettere a rischio la comune socialità.

Concretamente, il dovere di ciascuno è di lottare contro la corruzione.

Considerazioni politiche

Nella prospettiva convivialista, uno Stato, un governo o un’istituzione politica nuova possono ritenersi legittimi solo se:

- rispettano i quattro princìpi – di comune umanità, di comune socialità, di individuazione e del conflitto tenuto sotto controllo – e se promuovono la realizzazione delle considerazioni morali, ecologiche ed economiche ad essi collegate.

Più specificamente, gli Stati legittimi garantiscono a tutti i loro cittadini più poveri un minimo di risorse, un reddito di base, quale che sia la sua forma, che li ponga al riparo dall’abiezione della miseria, e impediscono progressivamente ai più ricchi, attraverso l’instaurazione di un reddito massimo, di sprofondare nell’abiezione dell’estrema ricchezza oltrepassando un livello che vanificherebbe i princìpi di comune umanità e di comune socialità.

Considerazioni ecologiche

L’Uomo non può ritenersi padrone e possessore della Natura, e ciò sulla base del presupposto che, lungi dall’opporvisi, deve trovare con essa, almeno metaforicamente, una relazione di dono/ controdono. Per lasciare alle generazioni future un patrimonio naturale protetto, deve, dunque, restituire alla Natura quanto o più di quello che egli prende o riceve da lei.


Considerazioni economiche

Non esiste una correlazione accertata tra ricchezza monetaria o materiale da un lato e felicità o benessere dall’altro. La situazione ecologica del pianeta rende necessario ricercare tutte le forme possibili di una prosperità senza crescita.

Perciò, è urgente, in una prospettiva di economia plurale, costruire un equilibrio tra Mercato, economia pubblica ed economia di tipo associazionistico (sociale e solidale), a seconda che i beni o i servizi da produrre siano individuali, collettivi  o comuni.

Che fare ?

Non bisogna nascondersi che occorrerà affrontare potenze enormi e formidabili, sia finanziarie che materiali, tecniche, scientifiche, intellettuali, militari e criminali. Contro queste potenze colossali e spesso invisibili o non localizzabili, le tre armi principali saranno:

- L’indignazione di fronte alla dismisura e alla corruzione, e la vergogna che è necessario far sentire a coloro che direttamente o indirettamente, in modo attivo o passivo, violano i princìpi di comune umanità e di comune socialità.

- Il sentimento di appartenere ad una comunità umana mondiale.

- Al di là delle «scelte razionali» degli uni verso gli altri, la mobilitazione degli affetti e delle passioni.

Rottura e transizione

Ogni politica convivialista concreta e applicata dovrà necessariamente tener. conto:

- dell’imperativo di giustizia e di comune socialità, che implica la riduzione progressiva delle diseguaglianze clamorose che a partire dagli anni Settanta sono esplose in tutto il mondo tra i più ricchi e il resto della popolazione.

- dell’esigenza di prendersi cura dei territori e dei luoghi, cioè di riterritorializzare e rilocalizzare ciò che la globalizzazione ha smisuratamente esternalizzato.

- L’assoluta necessità di tutelare l’ambiente e le risorse naturali.

- L’obbligo incondizionato di eliminare la disoccupazione e di offrire a ciascuno una funzione e un ruolo riconosciuti in attività utili alla società.

La traduzione del convivialismo in risposte concrete significa articolare, situazione per situazione, le risposte a partire dall’urgenza di migliorare le condizioni di vita degli strati popolari e di costruire un’alternativa al modo di vita attuale, così gravido di minacce di ogni tipo. Un’alternativa che smetta di far credere che la crescita economica illimitata possa essere ancora la risposta a tutti  i nostri mali.

https://ojs.cimedoc.uniba.it/index.php/postfil/article/view/954/780


https://ojs.cimedoc.uniba.it/index.php/postfil/issue/view/103/showToc

e a 70 anni ritorno sempre in Via Pitrè: Nofriu 'n carrozza

 




Tra il civico 191/f(dove abitavo) e il civico 191/p  si mostrava una  piccola traversina con i locali allora utilizzati dalla succursale della. scuola media Cavour e il locale del bigliardo principe di via Pitrè. La traversina era poi chiusa da un'inferriata che la divideva dalle proprietà di un'importante famiglia.


il bigliardo era gestito da un simpatico ed impunito "bigliardista":Onofrio detto  Nofrio o meglio ancora Nofriu.

Nofrio era un disabile e di quelli gravissimi e seri: viveva in  carrozzina a rotelle perchè privo di entrambi gli arti inferiori.

Ne ho un buon ricordo ..un sano pirata di buona e concreta umanità

Esilaranti ed oneste le sue conversazioni sempre pubbliche  con l'allora giovane vice parroco di Via Pitrè Altarello di Baida, oggi monsignore con più di 80 anni dopo essere stato rettore del seminario, parroco e vicario episcopale  e decano del presbiterio di Palermo

"Giovanni tu 'u sai ..io. sugnu accussì cumminatu ma a mia i fimmini mi piaciunu assai. Allura una,du voti o misi i picciotti mi portanu intra 'na buttana . T'assicuru ca i picciotti un trasunu..io 'un boglio. Mi caricano capu o lietto e dopo mezzurata mi venno a pighiari.U sacciu è piccatu mortali. Ma a mia i fimmini piacunu assai"

(Giovanni tu lo sai io sono così combinato ma a me le donne piacciono tantissimo.Allora una,due volte al mese i ragazzi mi portano in un appartamento di una puttana. Ti posso assicurare che i ragazzi non partecipano. Io non voglio. Mi stendono sul letto e dopo mezzora tornano a riprendermi. Lo so che è peccato mortale. Ma a me le donne piacciono tantissimo")


Giovanni :Nofriu a mia 'un mi interessa ca tu vai a buttane.Mi interessa sapiri quantu cornutii i cristiani cà' rintra o bigliardo  per truccari e pi sordi"

Giovanni (Nofrio a me non interessa che tu vada a puttane, Mi interessa sapere da te quando e come intrallazzi  le persone  al bigliardo con trucchi e per soldi)


Nofrio "Minchia Giovanni tu vo' sapiri cosi serie..Ma tu hai raggiuni . U Signuri mi pò perdonare?  ma iddu u sapi che io cornutio sempri"

Nofrio" (E Che  minchia Giovanni tu vuoi sapere cose serie, Ma hai ragioni. Ma il Signore mi potrà perdonare? ma lo sa che io continuerò.)


E Giovanni dava l'assoluzione. 


Uno dei saluti di noi ragazzi entrando in bigliardo  era d'affetto grande "Nofriu sì  cuinnutu". Al saluto  Nofrio rispondeva  "To patri è  curnutu" e si rideva. Io non lo dicevo

Mi chiamò.. Tani' parrai cu tu patri. Si tu mi boi beni m 'a a salutari come l'avutri. To patri è daccordu.

(Tanino  ho parlato con tuo padre.. Se tu mi vuoi bene mi devi salutare come gli altri. Tuo padre è d'accordo)

E lo salutai come gli altri. Rispondeva  e si rideva.


Ed arrivò il giorno del trionfo pubblico di Nofrio.

Noi ragazzi decidemmo improvvisamente di far uscire Nofrio dal bigliardo per una passeggiata in carrozzina per Via Pitrè

Alcuni di noi uscirono  e fermarono il traffico nelle due. direzioni verso via Pitrà bassa e verso Boccadifalco, autobus compresi. Altri facevano segno agli amici in traversina  di avvicinarsi.  E spuntò un nugolo di ragazzi che trasportava la carrozzina con Nofrio per realizzare il noto detto palermitano

"Nofriu in carrozza"


Riposa in pace amico mio ..Tu si cuinnutu. 




mercoledì 1 dicembre 2021

Stare con la Costituzione:Senatore Monti No Grazie

 




E' ovvia , lungo l'intero iter politico e sanitario dell'attuale pandemia, la divisione del paese in due schieramenti ben precisi, esiti costanti e prevedibili del clima d'odio da guerra civile che da tempo, dalla fine della Prima Repubblica, ci avvolge, avvolge tutti noi e tutti ci siamo dentro.

Ho pensato ed ancora penso che  il movimentismo  del "No" sia funzionale al tentativo di "rivincita" sul 25 Aprile. Il dichiararsi libertari mi puzza oltremodo: sa molto di anarco- soggettivismo  e di quello che viene definito in sede storica come "diciannovismo"

Poi sono arrivati dentro il movimentismo del "No" i professori universitari con tanto di curriculum operativo liberale, laburista, di sinistra, cattolico adulto. Ovviamente  il quesito mi si è posto. I professori hanno organizzato la raccolta di firme per il referendum abrogativo dell'istituzione del "Green Pass", si mostrano garanti della Costituzione con un quasi costante riferimento all'originaria, quella del 1948. E' oggettivamente ingiusto pensare che Cacciari voglia dare la spallata "diciannovista" alla Repubblica. 

Ma giunge poi la notizia che il gruppo, ormai folto, degli accademici organizzerà a breve a Torino un seminario di studi come protocollo alla formazione di un possibile partito politico la cui rappresentanza parlamentare potrebbe già esistere sin d'ora se andranno a buon fine  i contatti con quel nucleo di dissidenti pentastellati che ha formato il gruppo parlamentare "L'Alternativa c'è"  riandando alle origini del movimento e quindi al Vaffa del noto Beppe. 

E quindi non ci siamo: i signori professori non tutelano la Costituzione. 


Improvvisamente l'ex Presidente del Consiglio e Senatore a Vita Mario Monti, iscritto al partito  del "Si" (al quale partito io aderisco) fa la seguente dichiarazione in TV:

"“Da due anni, dall’inizio della pandemia abbiamo visto che il modo in cui è organizzato il nostro mondo è desueto. Due cose sono state toccate: la comunicazione e la governance del mondo. Subito abbiamo iniziato ad utilizzare il termine guerra perché è una guerra ma non abbiamo minimamente usato in nessun paese una politica di comunicazione adatta alla guerra. E forse oggi non si riesce più ad avere una comunicazione come quella che si aveva nel caso di guerre. Io credo che bisognerà trovare un sistema che concili certamente la libertà di espressione ma che dosi dall’alto l’informazione”[...] Parlando continuamente di covid si fanno solo disastri. Comunicazione di guerra significa che ci deve essere un dosaggio dell’informazione. Bisogna trovare delle modalità meno democratiche. Abbiamo accettato limitazioni molto forti alla nostra libertà di movimento. Il governo istruito dalle autorità sanitarie dovrebbe tenere le redini di questo modello di comunicazione”, 


Senatore  Monti  No Grazie!!!  Anche lei non tutela la Costituzione.  E constato che all'interno del governo e dei gruppi parlamentari di centro sinistra in particolare e  all'interno dei grandi gruppi editoriali. tutti  hanno taciuto e tacciano come se la sua dichiarazione non fosse mai "stata data"


Resta la questione : Chi tutela la Costituzione affinché  da essa si venga tutti tutelati ? 








domenica 21 novembre 2021

e a 70 anni. ritorno sempre in Via Pitrè- Come "castigare simpaticamente" la curiosità di un parroco

 



Il nostro Parroco di Via Pitrè  Altarello di Baida Parrocchia Maria SS. del Perpetuo Soccorso Monsignor Antonino Trentacosti  era una persona simpaticamente curiosa...Una curiosità leggera..non invasiva..per la serie.."Tanino che libro hai in mano ?..che bella penna usi..me la fai vedere meglio? "


Un giorno, credo nell'estate del 1970, Giovanni Marcianò si presentò in parrocchia nel salone parrocchiale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica(GIAC) con un grande valigione.

E il buon monsignore cadde nel trappolone

"Giovanni ma stai partendo ? stai ritornando? ma cosa hai dentro questa grande valigia? "


Giovanni quando era "in sì"(cfr intraducibile espressione) usava la nostra lingua nazionale

"Parrì ma sempri curiusu vossia è..E vabbè..ora grapu a valiggia e ci fazzu abbiriri chi cosa c'è dintra. Accussi Vossia veni accuntintatu"

(Ma caro Padre sempre curioso è Vostra Signoria-ma il Vossia. è intraducibile- E va bene ..ora apro la valigia e Le  mostro cosa contiene. E così Vossia  è  reso contento)


Un grande valigione...un lungo rito di apertura...come se contenesse chissà quali misteri... per poi mostrare la sola presenza di un piccolo pettine ,uno dei tanti pettinini da tasca in uso allora

Il buon Monsignore, mentre tutti e tutte non sapevamo come nascondere le risate e i sorrisi, con bonomia..glissò subito.."bene Giovanni rimetti in valigia il pettine.Porta la valigia a casa.Poi torna. Tra un quarto d'ora l'Adorazione Euvcaristica"




 

giovedì 18 novembre 2021

Verso il Natale 2021 con il compagno Pietro Ingrao che scrive nel 1992 a Goffredo Bettini



"Io sento penosamente la sofferenza altrui: dei più deboli, o più esattamente dei più offesi. Ma la sento perché pesa a me: per così dire, mi dà fastidio, mi fa star male. Quindi, in un certo senso, non è un agire per gli altri: è un agire per me. Perché alcune sofferenze degli altri mi sono insopportabili."

Pietro Ingrao


https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/07/12/la-politica-che-passione.html


https://archivio.ilbecco.it/cultura/saperi/umanistica-e-sociale/item/994-sul-carteggio-tra-bettini-e-ingrao.html

domenica 14 novembre 2021

Altro Manifesto per le buone pratiche di resistenza




Masanobu Fukuoka (福岡正信 Fukuoka Masanobu?; 2 febbraio 1913 – 16 agosto 2008) è stato un botanico e filosofo giapponese, pioniere della agricoltura naturale o del non fare, autore di La rivoluzione del filo di paglia e The Natural Way of Farming.



i quattro pilastri dell'agricoltura del non fare di Masanobu Fukuoka

sabato 13 novembre 2021

In un Centro Stampa. a Palermo



Ieri  nel secondo pomeriggio mi sono recato in uno dei diversi Centro Stampa di zona.Avevo immediata necessità di stampare alcuni documenti.

Uno dei dipendenti mi accoglie e gli consegno la mia chiavetta USB dando anche le indicazioni di riscontro

Il gestore del Centro mi saluta da lontano e subito prende il suo cellulare. Appena il destinatario risponde,  il gestore esclama "Amore".. Io, in immediato, penso che stia  telefonando alla moglie, alla compagna, all'amante, anche ad un eventuale  compagno, o ad uno dei figli..


Pensieri subito ammazzato senza misericordia e senza preavviso dalla successiva frase "Quando mi fai il bonifico ? "



giovedì 11 novembre 2021

3 Novembre 1998 Giovanni Leone e Le scuse di Pannella e Bonino




3 Novembre 1998  Giovanni Leone già Presidente della Repubblica compie 90 anni. Le scuse di Pannella e Bonino 

http://old.radicali.it/search_view.php?id=148865


Signor Presidente,

accanto a quanti lei ama e la amano, uniti per festeggiare il suo novantesimo compleanno e per augurarsi e augurarle ogni bene per la sua vita futura, voglia accogliere anche noi con quel che di profondamente diverso siamo per storia e connotati e diversità consapevole nelle vicende italiane di questi decenni, mentre le porgiamo i nostri fervidi e grati auguri.


Le siamo grati per la grande e unica dignità con la quale - dopo le sue dimissioni da Presidente della Repubblica - lei ha vissuto e onorato per oltre due decenni la vita istituzionale e civile di questo Paese, tornando con esemplare discrezione a essere in primo luogo il grande maestro di diritto di cui l'Italia ha totalmente perso lo stampo e anche un legislatore ispirato e attento in occasioni cruciali per gravi scelte imposte al Paese dall'oligarchia che lo domina.


Le siamo grati per l'esempio da lei dato di fronte all'ostracismo, alla solitudine, all'abbandono da parte di un regime nei confronti del quale, con le sue dimissioni altrimenti immotivate, lei spinse la sua lealtà fino alle estreme conseguenze, accettando di essere il capro espiatorio di un assetto di potere e di prepoteri, che così riuscì a eludere le sue atroci responsabilità relative al »caso Moro , alla vicenda Lockheed, al degrado totale e definitivo di quanto pur ancora esisteva di Stato di diritto nel nostro Paese. Lei ha continuato, da allora, a tacere anche di fronte a mille occasioni di richiedere la giustizia della verità, di provocarla a sua difesa e a suo favore, certamente ottenendola, attendendo con esemplare fiducia di cittadino che il Paese fosse esso capace di farlo. Ma i suoi giustizieri, quanto vili, sono oggi più di allora padroni d'Italia.


Le siamo grati, anche, perché da ormai quasi tre lustri i fatti si sono incaricati di provare quanto la sua Presidenza della Repubblica fu sul piano delle formali, doverose responsabilità, assolutamente rispettosa della Costituzione e delle istituzioni, in un Paese nel quale il tradimento della legge fondamentale, della lealtà istituzionale, la violazione del diritto e dei diritti, ogni usurpazione possono impunemente affermarsi, e si affermano, proprio a partire dai massimi vertici dello Stato.

Noi fummo suoi avversari, suoi critici, anche accusatori di comportamenti probabilmente altrui, ma per ragioni del suo alto Ufficio riconducibili alla sua responsabilità. Essendo radicali, e non »radical-chic , criticammo e accusammo, ma mai insultammo. I nostri interventi parlamentari sullo scandalo Lockheed documentano che la nostra polemica era contro un Parlamento che rifiutava, in anticipata realizzazione dell'»unità nazionale , di ricercare la verità al fine di nasconderla, lasciando planare sospetti anche su di lei per distoglierli da altri.

Poté accaderci di eccedere. Non ne siamo convinti. Ma se, nell'una occasione o nell'altra, questo fosse accaduto, e non fosse stato pertinente attribuire al Capo di quello Stato corresponsabilità politico-istituzionali per azioni altrui, la pregheremmo, Signor Presidente, di accogliere l'espressione sincera del nostro rammarico e le nostre scuse.

Ci consenta ancora, Signor Presidente, di esprimerle una convinzione: se il potere giudiziario italiano non avesse, con feroce coerenza di carattere per noi sovversiva, conferito - contra legem - al »quarto potere licenza di uccidere il bene primario dell'onore, della reputazione, della propria immagine e identità, il corso della storia italiana di questi decenni sarebbe stato probabilmente altro.

Come maestro del diritto e anche come legislatore lei ha il pressoché solitario merito di aver operato - tranne che per se stesso - per esorcizzare questa jattura e tentare di impedire questa persistente offesa riuscita alla Costituzione e alla vita degli italiani, di tanti italiani.

Auguri, Presidente Leone! Se ce lo consente, con affetto, fiducia e riconoscenza per l'intera vita di Giovanni Leone, passata, presente e futura.

Emma Bonino, Marco Pannella



mercoledì 10 novembre 2021

16 Luglio 2054. Maya (40 anni) vince il ricorso presentato un anno prima all' European Court of Human Rights

 





Proprio un anno prima il 16 Luglio  2053 Maya aveva ricevuto l'ennesimo rifiuto da parte dell'Arcivescovo e Metropolita  della Diocesi Ortodossa in Germania cui Ella fa riferimento  in merito alla sua richiesta di ordinazione al sacerdozio delle donne: una lettera insieme ferma e cortese con la quale si ribadiva la dottrina tradizionale e si invitava paternamente  la giovane donna a desistere assicurando il pieno amore e rispetto degli ortodossi per le donne.

Lo stesso giorno Maya presenta il suo ricorso usuale non più al tribunale diocesano nella figura del ricorso gerarchico in opposizione ma cambia luogo di riferimento e, come dire, si rivolge ex partibus infidelium...e che infideles!!! L'Unione Europea e l' European Court of Human Rights.

La Diocesi riceve, per pieno rispetto delle procedure, l'avviso e il contenuto del ricorso e subito l'Arcivescovo e Metropolita risponde e alla querelante e all'European Court of Human Rights con la classica, ovvia, scontata dichiarazione che quella Corte non poteva e non può, non aveva e non ha competenza sulle questioni interne di dottrina e di diritto canonico della Chiesa Ortodossa.

Qualunque intervento dell'European Court of Human Rights, anche il respingere il ricorso, sarebbe stato, per l'Arcivescovo e Metropolita, un'indebita ingerenza. L'unica possibilità seria per la Corte, ad avviso, dell'Arcivescovo e Metropolita, era il riconoscimento pubblico della propria incompetenza. Ed, infatti, la Diocesi non rispose mai, per l'intero anno, alle richieste della Corte in ordine alla trasmissione delle copie dell'intero dossier che, in diversi anni, si era  consolidato tra richieste di Maya e risposte della Diocesi.

L'Arcivescovo e Metropolita non riconosceva la competenza della Corte.

Maya continuò a comportarsi in modo esemplare: il caso era diventato di dominio pubblico ed aveva assunto significati politici e culturali ben precisi e non solo all'interno della Germania. Ma Maya non aveva mai partecipato ad alcuna pubblica manifestazione e non aveva rilasciato mai alcun tipo di dichiarazione. 

Si trova sempre un giudice a Berlino. 

La Corte Europea per un anno raccolse il materiale possibile pur nella totale non collaborazione della Diocesi. Fu anche emesso da un giudice berlinese un decreto ingiuntivo a carico dell'Arcivescovo e Metropolita affinché  consegnasse i documenti relativi alla questione. La Diocesi seguì le indicazioni del decreto ingiuntivo ma, con grande furbizia, i documenti della singola questione stavano dentro un intero dossier, un dossier con tantissimi documenti non schedati e non ordinati relativi a tutta la storia dell'ordinazione sacerdotale dall'inizio del cristianesimo alla data del ricorso. L' European Court of Human Rights fu costretta a faticare molto per dare ordine e leggibilità alla mole dei documenti

Il 16 Luglio 2054 L' European Court of Human Rights accoglie il ricorso di Maya ed impone non all'intera Chiesa Ortodossa ma, ovviamente, alla Diocesi Ortodossa di Germania, contro cui era stato presentato il ricorso, di  mettere in atto  tutte le procedure possibili per l'ordinazione delle donne.

Esplode anche a livello planetario la questione. E il ricorso viene presentato non più dall'Arcivescovo e Metropolita di Germania  ma dalla Conferenza dei Primati delle Chiese Locali Ortodosse i quali, dopo 35 anni  di litigi e di reciproci anatemi e condanne, si ritrovano insieme per fermare questo paradosso. 

Vedremo gli esiti di questo ricorso.  Intanto Maya ha inoltrato copia del decreto di European Court of Human Rights all'Arcivescovo e Metropolita di Germania sapendo bene che avrebbe ottenuto  solo il silenzio.





sabato 6 novembre 2021

Sara Cassandra: I commenti più rilevanti Giancandida Briscola


Un prete  sciancato ed emerito(non si sa quale sia o possa essere l'aggettivazione dell'emerito ) non poteva non copiare ed incollare e pubblicare.


https://www.facebook.com/sara.cassandra.3/posts/10223781252353085

Corriere della Sera:

I Maneskin scalano le classifiche mondiali: sono il gruppo più ascoltato su Spotify! 

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Giancandida Briscola: 

Volevo fare i complimenti a qs ragazzi ovviamentè....Ma se mi permettete.....Un piccolo appunto.....Perche' non sorridete mai nelle foto? La vità e bella !! Sorridete ! 😊😊😊 

Il Mattino:

Lo scrittore italo-americano Lessie Khale scala le classifiche mondiali: il suo è il libro più acquistato su Amazon! 

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Giancandida Briscola: 

Volevo fare i complimenti a qs ragazzo ovviamentè....Ma se mi permettete.....Un piccolo appunto.....Perche' non sorride mai nelle foto? La vità e bella !! Sorridi ! 😊😊😊

La Repubblica: 

Team di ricercatori italiani scopre un farmaco sperimentale per la cura dell'Alzheimer: si riaccende una speranza per le nuove generazioni.

Commenti più rilevanti

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Giancandida Briscola: 

Volevo fare i complimenti a qs signori ovviamentè....Ma se mi permettete.....Un piccolo appunto.....Perche' non sorridete mai nelle foto? La vità e bella !! Sorridete ! 😊😊😊

🕰 A few years ago 🕰 

- Dotto' io non so come mi sento. Mi sembra che la mia vita non abbia senso. Mi sembra che nessuno si interessi del mio talento, capisce? E non so nemmeno quale sia il mio talento, però so che ce l'ho. 

- Signora mia, vuole davvero sapere che cosa la contraddistingue? Si guardi! Si guardi bene! Lei ha sempre questo bel sorriso stampato in faccia. Ecco, il suo talento consiste esattamente nel suo sorriso. Il suo sorriso fa di lei una persona speciale. Ebbene, ogni volta che lei si sentirà ignorata dal resto del mondo, se lo ricordi bene, e glielo ricordi al mondo, che sorridere nonostante tutto è il talento più grande. 

Il corriere del Mezzogiorno: 

Team di astrofisici italiani scopre un pianeta abitabile simile alla terra: si riaccende una speranza per le nuove generazioni. 

Commenti più rilevanti

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Giancandida Briscola: 

Volevo fare i complimenti a qs signori ovviamentè....Ma se mi permettete.....Un piccolo appunto.....Perche' non sorridete mai nelle foto? La vità e bella !! Sorridete ! 😊😊😊

Dott. Reginaldo Contecchi:

Signo' ci deve essere stato un fraintendimento.


martedì 2 novembre 2021

Una domanda ai miei confratelli sacerdoti ortodossi italiani di qualsivoglia giurisdizione-e non solo ai sacerdoti

 


Entro subito in medias res

Domanda secca, immediata 

Nel nostro paese si diffonde come forte ed egemone un terribile odio antisemita, ignobile odio verso l'ebreo e si diffonde in variegate modalità e in diverse occasioni. 

Inutile elencare tali occasioni. Certamente si alza lo sdegno. Su tale sdegno ho anche molti dubbi e perplessità. Ma non ho mai letto notizie di un nostro sdegno pubblico, forte e chiaro.

Pronto sempre a riconoscere in autocritica  di non avere posto attenzione a tali augurabili notizie, sono quasi certo (il quasi è d'obbligo ) che nessuno di noi abbia coinvolto  nelle nostre omelie  il popolo santo di Dio a prender consapevolezza dell'ignobile fenomeno e di quanto esso sia nemico profondo del Vangelo di Gesù Cristo, il Vangelo della Grazia e della Libertà.

DOMANDA..  PERCHE' ?

Padre Giovanni Festa  sacerdote cristiano nella tradizione ortodossa.


lunedì 1 novembre 2021

28 Ottobre 2021. I Vecchi articolo di ANGELA DI PIETRO




https://www.olnews.it/2021/10/28/i-vecchi/


Lei si chiama Maria Pia Di Meo. Il nome non vi dirà niente ma chiudete gli occhi e ripensate alle voci di Meryl Streep, di Cenerentola, di Barbra Streisand, di Mary Poppins. Quella voce è la sua. È la più grande doppiatrice dei nostri tempi, dopo Lydia Simoneschi (Rossella O’Hara). Ha 80 anni e per poter doppiare Meryl Streep nel suo prossimo film deve fare un provino, affidato a giovani direttori del doppiaggio che devono “valutarla”. Loro devono valutare lei. Questo è l’oltraggio. Questo è il razzismo vero nel mondo del lavoro. La bravura mette paura. L’età viene considerata un precedente penale. Perché i giovani (che spesso non sanno un caxxo e vogliono pure insegnartelo) sono svegli e tosti, i vecchi prostatici o rimbambiti. Beh vi assicuro. Se io devo affidarmi ad un medico scelgo il vecchio che neanche ci sente bene ma che ha fiuto, esperienza e talento. Non vado dal giovanotto con trentasette lauree e la puzza sotto al naso.

venerdì 29 ottobre 2021

Caro Padre Ambrogio ..niente da fare..ci si ricade..




 Palermo Sabato  29 ottobre 2021- nel 1960  – A Louisville (Kentucky), Cassius Clay (che prenderà poi il nome di Muhammad Ali), vince il suo primo incontro da professionista

Caro Padre Ambrogio 

E ci risiamo. Il sito della Parrocchia  nella quale vivi il tuo ministero di parroco ha pubblicato, in traduzione italiana, il seguente articolo" Volete trasferirvi in Russia? Cosa dovreste sapere sulla situazione di Covid e vaccini dalla redazione di Russian Faith, 24 ottobre 2021"


Non entro nei contenuti e nel merito della riflessione, di per sé molto lunga, ma  a me-maestro di sospetto e cacadubbi in servizio permanente effettivo - in una seconda lettura colpisce il seguente periodo 

"il capo dell'istituto di ricerca russo che avrebbe "inventato" lo Sputnik, Aleksandr Gintsburg, sembra un inquietante cugino ebreo di Klaus Schwab ed è uno stretto confidente del signor Gref."


In qualunque codice sintattico e stilistico e per qualunque finalità possibile (anche ironica, autoironica, polemica, di distanziamento etc..etc..) la frase "sembra un inquietante cugino ebreo" è indecente e vergognosa.


Esaminiamola metodologicamente

1) il sostantivo cugino è preceduto dall'aggettivo 'inquietante' e seguito dall'aggettivo 'ebreo'

2) significato di inquietante come persona che produce e provoca ansia, angoscia, paura, inquietudine ai limiti del terrore perchè ha in sè tutte le caratteristiche del 'diverso' non assimilabile.Insomma un disvalore.

3) prima ipotesi di lettura..I due aggettivi sono situati nello status del normale aggettivo qualificativo quindi in posizione coordinata. Ipotesi di lettura "quel cugino di gens ebrea che di per sè suscita inquietudine. " In questo caso non sembrerebbe esserci alcun rapporto tra l'inquietudine e l' ebraicità. Ma non è così nel sotto traccia . Se il cugino è solo inquietante perchè comunicare che è anche ebreo ? 

4) Allora i due aggettivi non sono in posizione paritaria coordinata ma uno dei due è qualificativo e l'altro è predicativo nella tipologia sintattica del causativo.Qui due possibili varianti entrambe vergognose.. Il cugino è inquietante perchè ebreo- il cugino è ebreo in quanto inquietante.

Caro Padre Ambrogio

Inutile riscrivere la mia amarezza per l'antisemitismo e per l'odio alla santa gens d'israele presente spesso a casa nostra e molto spesso a casa nostra slava..Una sola  notazione.. Alcune meditazioni, riflessioni, omelie con tutte queste possibili sotto tracce e per di più facilmente  rinvenibili non si pubblicano. Il pubblicarle è una scelta. A ciascuno le sue


שַׁבָּת שָׁלוֹם

Padre Giovanni Festa

sacerdote cristiano nella tradizione ortodossa.


lunedì 25 ottobre 2021

E sono 70. E si torna in Via Pitrè.. il rito del " secornotia...se corno. tia "

 



Luglio  1967- Festa Patronale di Via Pitrè Altarello di Baida .Maria SS.del Perpetuo Soccorso-Cuore Immacolato di Maria

Da due anni all'interno dei festeggiamenti civili e religiosi era previsto il derby di calcio Real Pitrè- Quartiere Noce.  Antica Rivalità. mai doma e mai terminata. Mia sorella, che abita ancora in Via Pitrè, mi conferma che tale rivalità non si  è mai spenta.

Quell'anno il derby aveva assunto due caratteristiche  serie.  Il nostro parroco aveva ottenuto l'utilizzo del campo sportivo militare di Boccadifalo dell'Aviazione ..Quindi manto erboso..e campo regolare. Allora non fu dato sapere come mai avesse ottenuto l'autorizzazione. Con il senno di poi e mettendo i tasselli al loro posto  si fa memoria dell'allora deputato DC per la Sicilia Occidentale  Attilio Ruffini nipote del noto cardinale.

L'altra più concreta questione: nel Quartiere Noce  giocava come centravanti Gaetano Miranda, l'ex di turno.La famiglia Miranda si era trasferita di recente da Via Pitrè alla Noce e Gaetano ora giocava, da buon centravanti, nella nuova squadra ed aveva tutta l'intenzione di vincere il derby segnando una rete.

Arbitrava(ed anche questo era significativo e sempre su richiesta del nostro parroco ) il maresciallo De Marco dell'arma dei Carabinieri che abitando in Via Tasca Lanza  era da ritenere super partes. 

Io come al solito giocavo in porta .

Una lunga fatica reciproca e sempre 0-0 ,Verso la fine il buon Miranda prova un tiro molto efficace dal limite dell'area di rigore.Prima dell'esito del tiro  urla "rete"(ancora si usava l'taliano). Ma rete non fu. Riesco e non so come  a prendere il pallone allungandomi completamente.

Giovanni Marcianò nostro centravanti si avvicina al deluso Miranda e gli urla: "Ma. se-corno-tia-- nuatri 'un avemu nuddru 'n porta ?(ma secondo te nella nostra squadra c'è un nessuno qualunque in porta?)


Ma. il secornotia non è solo secondo te.

Pippo Arcara detto "va comu u vientu" mi chiede il pallone. "Tanì sbirugliati.." 

Pippo ha il pallone..lunga galoppata ..traversone(non cross ma traversone). Marcianò ferma (e non stoppa) di petto per Paolo Rizzuto detto ' u capu ri chierichetti" .Palla in rete. 

Il maresciallo DeMarco fischia la fine della partita

Real Pitrè -Quartiere Noce.  1-0

Giovanni Marcianò si avvicina al buon Miranda " Ma se.corno-tia cu aveva 'a binciri?" (ma secondo te c'erano dubbi sul vincitore? )


ma secornotia. non è solo secondo te.

Il secornotia  non si può assolutamente rendere.. E' lingua nazionale di Via Pitrè,della Repubblica di Via Pitrè Altarello di Baida



sabato 23 ottobre 2021

Ebrei e Filioque--Quarta Lettera. (aperta) al Padre Ambrogio(Cassinasco)

 



Caro Padre benedici 

Ti informo ma ipotizzo che tu ne sia venuto a conoscenza di  aver  pubblicato la nostra passata corrispondenza sul tema in oggetto anche nel mio blog 


Prima mia lettera pubblicata

https://sciancatoprete.blogspot.com/2021/10/il-filioque-e-gli-ebrei-nelle.html

Risposta del Padre Ambrogio 

https://sciancatoprete.blogspot.com/2021/10/la-mail-di-risposta-del-padre.html


Successiva mia replica

https://sciancatoprete.blogspot.com/2021/10/ebrei-e-filioque-terza-lettera-ioil.html


In tale  ultima pubblicazione scrivevo


"RPRECISAZIONE  2021

a) a questa ultima mail il Padre Ambrogio non ha ritenuto opportuno rispondere 

b)Avendo ripreso l'intera corrispondenza ho riletto con più attenzione l'unica mail che il Padre Ambrogio mi ha inviato. E' per me doveroso riscrivere al Padre Ambrogio per sottoporgli una mia lettura"alla greca e alla latina" degli incisi presenti nella sua mail.


Ed eccomi ora  per il punto b della precisazioni

tu scrivi "Quanto alla presunta parentela ebraica di Gregorio VII, questa in sé non dice niente, ma alla luce dello strano rapporto tra le progressive persecuzioni in Occidente e la conseguente saturazione di ebrei (rimasti tali o convertiti al cristianesimo) in delicate posizioni finanziarie e/o di consiglieri politici, diventa verosimile l’ipotesi di un progressivo distanziamento dal cristianesimo ortodosso attraverso l'influsso di persone che non erano cristiane, o che lo erano diventate solo di recente e/o per forzatura."

E' palmare ,non c'è necessità, di scomodare l'analisi sintattica alla greca e alla latina che,secondo la tua opinione, la presenza di di ebrei (rimasti tali o convertiti al cristianesimo  sia una delle causa scatenanti, causa importante, del movimento tellurico di separazione tra Occidente cristiano ed Oriente cristiano. Tra l'altro usi l'espressione "saturazione di ebrei (rimasti tali o convertiti al cristianesimo) in delicate posizioni finanziarie e/o di consiglieri politici, ". Mi perdonerai se constato che, per ambito di indagine diversa ma non del tutto diversa e con toni formalmente diversi , hai anticipato  di mesi le dichiarazioni dell'allora candidato del centro destra a sindaco di Roma ,il giornalista Michetti allorquando sul tema della Shoah così  dichiarò "“Mi chiedo- queste le parole di Michetti- perché la stessa pietà e la stessa considerazione non viene rivolta ai morti ammazzati nelle foibe, nei campi profughi, negli eccidi di massa che ancora insanguinano il pianeta? Forse perché non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta…”.


L'idea degli ebrei in quanto e perchè tali come lobby politica e potre finanziario.. e ,nella tua frase, questa "saturazione" (per la serie.... comandavano loro) ha provocato lo scisma tra la chiesa cristiana d'occidente in mano agli ebrei e la chiesa cristiana d'oriente esante da tale egemonia e in quanto tale  pienamente cristiana, risulta  evidente ,seppur sotto traccia, nella tua riflessione.


Poi, caro Padre, aggiungi

"La questione delle radici ebraiche di Ildebrando (che dopo tutto fu l'iniziatore di una riforma pesantemente anti-ortodossa) è oggetto di disputa storica, ma direi che non è una questione di lana caprina, per le sue possibili conseguenze sul distacco tra Occidente e Oriente cristiano."


Quindi mi permetterai di notare 

la questione delle possibili radici ebraiche di Ildebrando  "non è di lana caprina" ma agisce fortemente nel  distacco tra Oriente ed Occidente cristiano"..quindi una sorta di virus, di virus mortifero. Ma non solo -qui occorre tutta l'attenzione alla greca e alla latina-  e tu, caro padre, dopo aver citato "la questione delle radici ebraiche di Ildebrando" in immediata parentesi e ben prima d rivelare che la questione non è di lana caprina, fai memoria delle scelte anti ortodosse di Ildebrando. Alla mia nota cattiveria sembra che tali scelte siano presentate da te  come  anti ortodosse a motivo delle radici ebraiche di Ildebrando.  L'ipotesi mi è consentita dall'immediatezza grafico-logica delle due frasi.


Caro Padre, qui termino questa lettera aperta. Inviartela sarebbe inutile atteso che alla mia seconda mail di replica alla tua risposta non c'è stata risposta. Devo dirti che mi auguravo la risposta, Constato che non c'è stato. Forse non poteva esserci. Ma resta il forse.

Posso solo riscrivere la mia considerazione presente nella lettera che ti ho inviato dopo la tua unica risposta

"Non ti voglio ,caro padre e confratello e concelebrante, tormentare e neppure tediare  ma ritengo da almeno15 anni dei miei 36  in ortodossia che l’antigiudaismo religioso ,in ogni sua sfaccettatura, sia errore e in teologia e in liturgia e nella carità anche perché so e percepisco che Gesù di Nazareth reso Cristo e Messia dalla potenza del Padre nello Spirito Santo  era più ebreo di quanto noi possiamo-e non lo diciamo- pensare"


A tale dichiarazione  oggi 23 Ottobre 2021 aggiungo

"La sinagoga esiste ed è,a mio avviso, ancora da Dio tre volte santo benedetta. Questo il punto.

Un saluto. di Santa Domenica 

Padre Giovanni Festa 





giovedì 21 ottobre 2021

I miei 70 anni.. Il mio Grazie..."un po' così"




Ringrazio gli amici e le amiche sia nell'elenco dei contatti social sia nel reale della vita che hanno scandito ed accompagnato il mio aver completato i settanta anni ed iniziato ulteriore fatica del vivere.

Molta acqua è passata e passa sempre sotto i ponti e non ci può mai bagnare due volta nella stessa acqua dello e nello stesso fiume. Nulla è eterno e nulla sfugge al divenire e alla consumazione e questo non sfuggire non è un elemento negativo.E' realismo ,concretezza dell'esistenza. La vita ti modifica e ti cambia e come anni ed anni fa mi ha insegnato un mio maestro la presunta coerenza è una falsa virtù: è forse molto forse presente nei Santi ed è sicuramente la caratteristica dei fessi. Io non sono fesso e alla fin dei conti non è all'ordine del giorno il diventar santo.Oggi 21 Ottobre 2021 primo giorno del mio cammino verso il 71 anno d'età con mia moglie concordavamo (ma da tempo) che,grazie al cielo, non vivrò più di quanto ho già vissuto. Sono già rincoglionito e scassacabbasisi di mio... La pandemia ha mutato e di molto il mio stare nel mio tempo e nel mio stare con gli altri ed anche contro gli altri. Capita ed è opportuno che il conflitto,la diversità piena delle scelte,la loro distanza esistano.Le armonie e le pacificazioni spesso sono fasulle,anzi senza spesso..sono fasulle e basta.

Scrivevo proprio or ora ad una cara amica che non dimora in Italia: “non solo sono un prete settantenne con difficoltà di deambulazione e qualche fastidioso problema agli occhi e in pensione , non sono solo un direttore amministrativo del comparto scuola in pensione, non sono solo marito,padre e nonno ma sono un componente di quella generazione che ha dovunque preso e subito sconfitte a non finire. Abbiamo solo vinto i mondiali di calcio del 1982 ..ma c'era Bearzot come commissario tecnico. Bearzot: il canto del cigno della mia generazione.Mesi fa un carissimo amico e compagno di scelte politiche e mio coetaneo riuscì a raggiungermi telefonicamente dopo anni ed anni. Gli chiesi di cosa si occupasse.Mi rispose che da architetto precario suonava la chitarra e mi rivolse la stessa domanda.Replicai: “Io dico messa”.Non si stupì,egli laico ed agnostico..Mi rispose:”Si è la stessa cosa”. Aveva ragione. Ha ragione.

E siccome dico messa (e confesso che si la dico ma qualche lacerazione è presente ) come concudere se non con la Scrittura con il bellissimo inno che Maria di Nazareth davanti alla cugina Elisabetta canta e forse danza ,anzi senza forse, al Suo Signore.."Ha deposto i potenti dai loro troni e ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di bene gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote" Maria di Nazareth.. che come dice mia nipote Maya è la mamma di quel signore Gesù che abita in cielo..mia nipote Maya che ieri da Berlino con le tecnologia 2.0 note solo a mia moglie(a proposito 43 anni di matrimonio l'11 giugno scorso) mi ha cantato il Tanti auguri a te caro nonno. 


Un abbraccio.

Gaetano/Padre Giovanni 



Magnificat 
anima mea Dominum,

et exultavit spiritus meus *
in Deo salutari meo

quia respexit humilitatem ancillae suae, *
ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes

quia fecit mihi magna, qui potens est: *
et Sanctum nomen eius

et misericordia eius a progenie in progenies *
timentibus eum.

Fecit potentiam in brachio suo, *
dispersit superbos mente cordis sui,

deposuit potentes de sede, *
et exaltavit humiles;

esurientes implevit bonis, *
et divites dimisit inanes.

Suscepit Israel, puerum suum, *
recordatus misericordiae suae,

sicut locutus est ad patres nostros, *
Abraham et semini eius in saecula.

Gloria Patri et Filio *
et Spiritui Sancto

sicut erat in principio et nunc et semper *
et in saecula saeculorum. Amen.


mercoledì 20 ottobre 2021

Buone Pratiche di resistenza: Da Adam Romano a confortevole pratica dell’elenco mettendo in fila dieci titoli tra i più significativi."




https://www.gqitalia.it/news/2018/04/22/facebook-dai-filosofi-al-maledetto-intellettuale


“Calmati” e 101 altri pratici verbi per farmi ferocemente incazzare di più, saggio nevrotico di Stajk Halma.


Come evitare che i Siriani uccidano altri Siriani andando in Siria a uccidere Siriani e altri ingegnosi modi di guadagnare con il petrolio, il capolavoro di Donato Briscola.


Gente matura che ti cancella da Facebook perché non condivide il tuo pensiero, il capolavoro di Terry Piattisti.


Corso rapido di autovalutazione, Tu non sei stupido sei solo sfortunato quando pensi.


Come diagnosticare malattie rare e potenzialmente letali grazie a Google e a una connessione wifi, la guida completa ai malanni che sicuramente hai perché “i sintomi sono proprio quelli”, La guida medica di Steve Morend.


Come vivere una vita piena ed appagante nella propria fervida immaginazione, 101 pratici modi per illudersi di non fare chiaramente schifo, dalla geniale mente di Fayun Poskif.


Realizza da solo la tua caduta di stile, la lista completa delle frasi giuste da dire nel momento sbagliato. In allegato: come peggiorare la situazione balbettando frasi imbarazzanti, la guida a cura di Kefiegur Demer.


Tu sei speciale, come categoria di rifiuti, l’ecologico manoscritto di Disk A. Reeka.


Come attirare solo persone mentalmente instabili, l’acre romanzo di Matthew T. Hamme.


Come diventare una fonte di ispirazione, per il mio dito medio, il commovente romanzo di Funk Hool.