
....a quali vissuti concreti e fino in fondo siamo chiamato per la sequela
dell'Evangelo come la chiesa lo narra e per come dentro la chiesa lo si ascolti/ascolta
e lo si riceva/riceve ? Il superamento del patto mosaico l'avere crocifisso la legge avere
annunciato che l'intero evento del Cristo è scandalo e paradosso.. stoltezza e
follia.... l'intus monachus come segno concreto del cristiano la Theosis ..la luce
del Tabor...il mistero dell'incarnazione.. il ministero dell'intercessionme
cosmica di ciascuno per ciascuno ...La Deipara e semprevergine Maria ...e
quindi questa intera narrazione ha e deve avere un'esperienza di
vissuto...il ravvedimento..la metanoia..la trasformazione...piena ..totale
senza se e senza ma e reale e concreta(a chi ti vuol rubare mezzo mantello
...daglielo tutto...) La sequela cristica come è narrata nella chiesa - nel
senso della rottura del tempo e dello spazio è inevitabilmente dentro il sè di
ciascuno di noi è conflitto,.fragilità,debolezza,contraddizione
lotta..ascesi..preghiera e digiuno(questi demoni si vincono con molte preghiere
e con molti digiuni ammonisce il Signore) .ed è quindi sempre un vissuto di
radiosa tristezza
La sequela a Cristo non è una religione e non è un umanesimo non è una filosofia e non è una sapienza...Cosa mai è?
E la speranza (spesso flebile e quindi da custodire e da alimentare sempre) delle cose che accadranno alla parousia del Risrorto e che in caparra ed anticipazione sono già accadute
La sequela a Cristo non è una religione e non è un umanesimo non è una filosofia e non è una sapienza...Cosa mai è?
E la speranza (spesso flebile e quindi da custodire e da alimentare sempre) delle cose che accadranno alla parousia del Risrorto e che in caparra ed anticipazione sono già accadute
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