il
Signore Gesù Cristo è asceso ai cieli e si è assiso alla destra del
Padre nel mistero di Dio tre volte santo e dai cieli egli invia sulla
sua Chiesa, sul popolo di uomini e donne che lo confessa e lo proclama
sin da sopra i tetti come Teantropo e Salvatore il Santo Soirito ,il
Paraclito,l’Avvocato il Consolatore e – mentre sempre con continua
invocazione ,l’invocazione del salmo 69- urliamo al Signore il dono
vero,concreto,definitivo della sua Parousia ,della sua seconda venuta
quando egli sconfiggerà il tiranno, il principe di questo mondo e in
ultimo debellerà (in ultimo in questi magnifici tempi supplementari
della Parousia) l’ultimo nemico che è la morte e tutto consegnerà al
Padre affinchè ogni ginocchio in cielo,in terra e sotto terra si pieghi e
ogni lingua cosmicamente proclami che Gesù Cristo è il Signore e lo
proclami per iniziativa e per monizione del Santo Spirito a gloria di
Dio Padre e lo proclami in Sion la Santa.
.... mentre tuttavia noi sappiamo che siamo dentro la conca della lotta, esposti –e spesso
complici- ai colpi e alle perfidie del principe di questo mondo per ogni
sua finissima astuzia e per ogni elegante fascinazione e per ogni sua
possibile proposta(e come ben sappiamo molte sue proposte sono nobili
spinte ad impegni nobili ..eh si…non ogni angelo è angelo di luce… e
sappiamo molto bene quanto insigne teologo è e quanto lo sia il principe
di questo mondo,il separatore,il menzognero,il nostro Accusatore primo)
Siamo
sempre nel momento dell'imbuto e dobbiamo
essere sempre pronti e vigilanti…sentinelle di noi stessi e della nostra
ecclesialità ..Non possiamo permetterci nessuna pausa…nessuna
distrazione per quanto legittima e per quanto nobile e comprensibile
Siamo nella dinamica del già e del non ancora ma siamo agli
ultimi giorni …Si avanza il Re della Gloria e il resto allora è
assolutamente supefluo se non perfino inessenziale e se vuol essere
essenziale(quand’anche fosse nobile) ebbene diventa idolatria
Siamo
oggi convocati nell’oggi dell’ascensione e nel domani della Pentecoste
–l’ascensione come epiclesi della Pentecoste- a non essere la Chiesa di
Laodicea ..o meglio a sentire noi della Laodicea di oggi-in ogni nostra
tenda cristiana- l’appello alla nostra conversione e al nostro
ravvedimento
Al momento cosa proporgli -con verecondia e pudore - se non che almeno ci dia la consolazione di poterci liberare della e dalla logica dell'et..et...e che al momento si accontenti del nostro modesto vel...vel...e che alla fine nei famosi tempi supplementari(che saranno giocati in un campo fangoso ,scivoloso e viscido) sia Lui a scrivere per noi il nostro liberatorio
aut..aut ?
Ap 3, 14-22
[14]
All’Angelo della Chiesa di Laodicea scrivi: Così parla l’Amen, il
Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio"
[15] Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo.
[16] Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.
[17]
Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulle". ma
non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero cieco e nudo.
[18]
Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare
ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e
collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista.
[19] Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti.
[20]
Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre
la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.
[21]
Il vincitore lo farò sedere presso di me sul mio trono, come io ho
vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono.
[22] Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.
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