un monaco noto solo a Dio e la sua preghiera
Nella penombra che scivola verso la notte, nella chiesa deserta, ho
intravisto, Signore, qualcosa della Tua Presenza, ho sentito il tuo
Volto teso ad incontrarmi, i Tuoi Occhi intenti ad incontrare i miei
occhi. Ma non ho visto, Signore . Forse è stato un atto della tua
compassione, perchè non potrei tollerare il Tabor, e
nemmeno,
Signore, il riflesso delle tue spalle, come Mosè sul Sinai; allora,
Signore, teneramente hai avvicinato il Tuo Volto nel buio, come nel
primo bacio d'amore di due adolescenti scambiato al buio, per il
timore, forse, della scoperta improvvisa dell'eros, per la paura,
forse, di vedere un rossore sul volto dell'altro, in quel modo
tenero e pudico che, tristemente, è passato di moda.
La civiltà dell'immagine ha tolto alla visione ogni pudore: si
mostrano nudi i corpi sugli schermi senza nulla riservare ad un più
profondo incontro, e si mostra nudo il sangue delle più terribili
violenze, quasi sia dimenticata la pietà.
Tu no, tu no Signore. Tu prepari ancora, preparerai sempre, una
intimità per incontrarci. Il tuo Volto di Luce si offrirà a noi
nella penombra, per non farci male, e parlarci della tua dolcezza
sottovoce , quasi con le parole del Silenzio, Tu ineffabile Verbo:
Tu non conosci la civiltà del frastuono, delle discoteche
assordanti, delle città invivibili, delle fabbriche inumane. E' il
silenzio della brezza dolce d'Elia sul Carmelo, ove tu non eri nel
vento impetuoso e nel fragore della tempesta. E quando lo sei stato -
oh come lo sperimentò
Isaia, a cui la maestà tua terribile ricordò
le sue labbra impure e la sua vita - per chiamare alla sua missione
il prescelto, allora non l'hai lasciato solo con la sua impurità, ma
le braci fiammanti dell'altare, col ministerio incorporeo d'un
Serafino, toccarono le labbra del Profeta e lo fecero mondo.
Ogni incontro con Te Signore, o monda o distrugge, o perde o salva:
non è possibile incontrarTi senza effetto.
Così, nella penombra di questa sera, incontri anche me Signore, e
teneramente mi rimproveri la mia tiepidezza, la mia negligenza, il
mio
poco amore. Ma Tu, Signore Amore, pienezza d' Amore, Oceano....
quale Amore potrà ricambiarTi! Non certo il mio, povero e
frammentato dalle tante distrazioni , indebolito dalla pigrizia
spirituale... diviso ... sì ... diviso mentre Tu sei geloso, e vuoi
per Te tutto ... e soltanto tutto ti appaga, perchè donandoTi tutto
ci hai amati!
Eppure, questa sera, Signore è proprio al mio cuore che parli;
stasera son'io il prescelto: io coi miei peccati, il mio limite, la
mia vergognosa mediocrità.
Vuoi incontrarmi... proprio me. Ciascuno è prezioso ai Tuoi occhi...
Vuoi incontrarmi...
proprio me. Ciascuno è amato al tuo cuore di
singolare amore.
Voi incontrarmi... proprio me. Nessuno innanzi a Te mi potrà
sostituire .
Allora, Signore in questa sera che scivola verso la notte,
abbracciami con la tua tenerezza, illuminami col Tuo sguardo, lavami
col tuo sangue, bruciami col tuo fuoco
e dammi di risponderTi oggi con una generosità nuova.
Un Monaco
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