sabato 23 maggio 2015

sulle rive del Mare finisce la nostra compagnia nella Terra di Mezzo


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Ebbene, cari amici, qui sulle rive del Mare finisce la nostra compagnia nella Terra di Mezzo. Andate in pace! Non dirò: Non piangete – perché non tutte le lacrime sono un male” (J.R.R.Tolkien)


Se ti accusassero di essere cristiano, troverebbero delle prove contro di te?" (Dietrich Bonhoeffer)

Per compiere la sua missione, essa (la Chiesa)  prenderà continuamente le distanze dal suo ambiente, deve, per così dire, essere “demondanizzata”.(Benedetto XVI )

"La resurrezione dei morti è quanto di più difforme si possa immaginare dall’esperienza comune e dalle ragionevoli aspettative umane. Eppure il Simbolo degli Apostoli afferma la “resurrezione della carne” per “la vita eterna”, e il Credo di Nicea-Costantinopoli afferma la “resurrezione dei morti” per “la vita del mondo che verrà”. Se ci si limitasse a parlare di resurrezione dei morti per la vita eterna, forse sarebbe ancora possibile dare un’interpretazione metaforica di questa verità. Ma dalle formule usate nei due venerandi testi della Chiesa antica risalta l’affermazione che sarà la carne a risuscitare per vivere nel mondo che verrà. E su questo non sono ammesse interpretazioni metaforiche: questa è la promessa di Cristo, il cuore di quell’annuncio cristiano che noi troppo spesso tendiamo a dimenticare, fingendo di non vedere ciò che la Scritture stesse dicono chiaramente
Invocare la Parousia cosa altro noi possiamo fare ?!(Sergio Quinzio ) 


Sergio Quinzio Mysterium iniquitatis, Adelphi, Milano 1995, p.101


Si sente comunemente parlare di mito biblico, e persino di mito cristico; ma questo significa non percepire la lontananza e la drammatica opposizione fra il mito che è protologico, e la fede, che è invece escatologica, e quindi rivolta al futuro e non al passato


Parlo con lo Zeitgeist, ci discuto, lo osservo: ma non lo sposo, come ammoniva Kierkegaard.

Dall' Enciclica Patriarcale e Sinodale nella Domenica dell’Ortodossia 21 febbraio 2010)

 

Amatissimi Fratelli e Figli nel Signore

La Chiesa Ortodossa non ha bisogno né di fanatismo né di intolleranza per auto proteggersi. Chiunque crede che l’Ortodossia ha la verità, non teme il dialogo, perché mai la verità è messa in pericolo dal dialogo. Al contrario, quando tutti oggi tentano di superare le proprie diversità attraverso il dialogo, l’Ortodossia non può procedere con intolleranza e fanatismo. Abbiate piena fiducia nella vostra Madre Chiesa. Essa ha preservato in modo inalterato nei secoli l’Ortodossia e l’ha trasmessa agli altri popoli. E anche oggi essa si sforza in condizioni difficili di conservare l’Ortodossia vitale e venerabile attraverso tutto il mondo.




Cito me stesso  ..ci può stare 

So bene che la radicalità evangelica dell'aut...aut è nel mio vissuto di per sè progettuale ..ma è coniugata al futuro probabilmente spero almeno un istante prima della Parousia del Risorto... Spero anche (ma devo dire con un minimo di contezza) di non essere cittadino dell'et...et ....Chiedo al Teantropo che egli si accontenti del mio sforzo ultimativo possibile ...un modesto vel....vel...

 

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