venerdì 20 marzo 2015

Ci si converte come Zaccheo uscendo dalla folla e cercando un sicomoro su cui salire- Ci si converte come Zaccheo uscendo dalla folla e cercando un sicomoro su cui salire e da cui subito dopo scendere- -

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L’episodio di Zaccheo(capitolo  19 versetti 1-16 del Vangelo di Luca

 il tema del desiderio ,del pentimento e del ravvedimento





Zaccheo.capo dei pubblicani e ricco,piccolo di statura ,ritenuto peccatore e cordialmente odiato per via del mestiere.Il suo mestiere era quello di fare commerci e negozi contrattuali con i romani occupanti e di costruire quindi ricchezza dalla violenza e dalla frode e la stessa notazione sulla sua statura non è solo un particolare narrativo e letterario ma indica anche la situazione spirituale di partenza dello stesso Zaccheo.Essendo piccolo di statura,in questo senso totale,Zaccheo non potrà mai stare di fronte al Signore



MA 
Zaccheo è ostinato.Si è messo in testa(fino al desiderio) di vedere Gesù,per vedere concretamente,fisicamente chi mai fosse questo Gesù di cui tanto si parlava

Vedere Gesù e non altri,solo e soltanto Gesù come importante,essenziale curiosità,come una sorta di incomprensibile inquietudine di tipo compulsivo che lo aveva preso

L’esistenza stessa di quel Gesù che predica lungo le strade di Israele inquieta Zaccheo 

Zaccheo è di Gerico e Gesù in quel momento si trova a Gerico

Gerico,una rinomata stazione climatica,città mondana e secolarizzata.Luogo frequentato dai personaggi della finanza e della politica.Residenza invernale del tetrarca Erode che e a

Gerico morirà  Gerico detta la profumata



Gesù sta in un contesto territoriale in cui sicuramente domina il principe di questo mondo
Gesù che si avvia a Gerusalemme continua ad inseguire il Separatore,ad incalzarlo,a portargli la guerra fin dentro il suo territorio




IL ricco ,socialmente importante Zaccheo,per vedere Gesù si mette a correre trafelato,si arrampica su di un  albero come un ragazzino,sfida il ridicolo dell’ilarità generale 

Zaccheo,uomo ricco e capo dei pubblicani,per vedere Gesù si spoglia della sua propria dignità sociale,della propria rispettabilità.Manda al diavolo,proprio in senso letterale,restituisce al suo legittimo proprietario,cioè il diavolo,le convenienze .Zaccheo si converte nell’immediato,a pelle.Per questa folgorante intuizione,per questa fascinazione ,per questo suo correre egli deve uscire dalla folla e nell’uscir dalla folla egli esprime il suo consenso a Cristo Signore



 .Ci si converte come Zaccheo uscendo dalla folla e cercando un sicomoro su cui salire



·       L’intervento di Gesù è un fuori programma. Zaccheo scendi in fretta.Oggi devo restare a casa tua. Gesù lo snida.Al desiderio di Zaccheo Gesù propone il discepolato Il sicomoro era ancora una proprietà di Zaccheo,in quel momento gli apparteneva.Per seguire Gesù deve pure lasciare il sicomoro



.Ci si converte come Zaccheo uscendo dalla folla e cercando un sicomoro su cui salire e da cui subito dopo scendere



·       Gesù ha fretta;qui è in gioco la mia salvezza e suo compito è il salvarci ed avere di noi misericordia. E Gesù annuncia a Zaccheo E’ necessario che oggi io resti a casa tua.


E’ necessario:la casa di ciascuno di noi è chiamata a diventare la casa del Signore e la casa del Signore è casa nostra ed io devo farmi trovare là per accoglierlo. Così accade lo scandalo:è andato ad alloggiare da un peccatore 


·       Davanti allo scandalo dei benpensanti Zaccheo,uomo ricco e capo dei pubblicani,proprio perché la salvezza gli è entrata addosso,fa testamento con la sua conversione,la sua metania,la sua restituzione. Zaccheo ha visto Dio e vive per sempre 


·       Ma la fede totale è quella dello stesso Cristo,la sua fede cosmica per cui ciò che era perduto viene salvato:Non ciò che si sta perdendo ma ciò che era perduto,che era detto non redento,che era coniugato senza speranza,nella tenebre totale,trova luce e salvezza a tal punto che ci si può immaginare che salendo sul sicomoro il piccolo Zaccheo abbia dovuto spalancare le braccia e tenersi a due rami come su di una croce




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