domenica 22 marzo 2015

passim vagantes dentro la Divina Liturgia e le sue immense sorprese-Quaresima 2015

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Subito dopo  il momento del memoriale(questo è il mio corpo e questo è il mio sangue)e prima dell’epiclesi,cioè dell’invocazione al Santo Spirito perché cambi e trasformi i doni presentati ,il presbitero sommessamente così parla
Memori dunque di questo precetto del Salvatore e di tutto ciò che è stato compiuto per noi: della croce, della sepoltura, della resurrezione al terzo giorno, dell'ascensione ai cieli, della sua presenza alla destra del Padre, della seconda e gloriosa venuta.



Memori ….. Non si tratta qui di semplice e ricordo ma è la trascrizione liturgica  di quanto detto nei Vangeli dallo stesso Signore …fate questo in memoria di me, a memoriale dell’intero suo evento e l’intero suo evento è stato compiuto  per noi( dal testo greco si dovrebbe meglio dire   a nostra difesa,a nostra tutela a nostro vantaggio,quindi è evento di salvezza )  ..Siamo convocati all’assoluta contemporanietà di questo evento salvifico ..Attenzione è anche interessante questa specie di contraddizione. La preghiera scandisce  Tutto quanto è stato compiuto per noi(al passato) anche per la seconda gloriosa venuta .Abbiamo già antevisto la seconda e gloriosa parusia? E’ già venuto la seconda volta e non lo sappiamo? E  poi nella Liturgia diciamo di saperlo  

 Il Mistero cosmico della Liturgia come primo fatto reale e concreto della Parousia

L’altro elemento  è la seguente frase del diacono subito dopo la fine del rito della preparazione dei doni e un po’ prima della benedizione iniziale della Divina Liturgia

E’ tempo per il Signore che egli agisca. Padre Benedici

 e poi la benedizione iniziale del Presbitero 


Benedetto il Regno del Padre,del Figlio e del Santo Spirito ora e sempre e nei secoli dei secoli..





Kairòs in greco  dice il testo  E’ il tempo proprio di Dio ,il suo brodo genetico,il suo DNA .E’ il tempo della creazione,della liberazione degli ebrei dal paese d'’Egitto ,è il tempo dell'’ncarnazione del Verbo.è cioè il tempo della dispensazione  di  Dio e della sua presenza dentro la nostra storia..l'intero evento e l'intera esperienza storica e oltre storia del Cristo


In questo tempo Dio Agisce- il Verbo agire …..  è l’azione creativa,libera,sempre nuova,sempre di grazia e di libertà ).Quindi Dio celebra , la liturgia è la totalità della sua presenza reale..Dio si manifesta,Dio si pone  al suo popolo attraverso la liturgia. Dio invocato risponde e si rende presente. Dio proclamato esiste ..Ma anche di più.... Dio convoca per essere presente,per essere riconosciuto,Dio convoca per sedersi accanto al suo popolo..Dio convoca per rendere tutti noi ogni volta assolutamente comtemporanei al suo evento 

E poi è anche interessante  questo inizio della Divina Liturgia in cui Dio tri-uno viene benedetto; il verbo greco è al passivo,come se Dio stesso subisse l’azione di essere benedetto dal suo popolo. I verbi importanti nella vita di Cristo Dio sono stati tutti verbi passivi o comunque intransitivi. E’ nato..è stato crocifisso…è morto…è stato risuscitato(in Paolo troviamo questa espressione al passivo accanto all’altra  Cristo è risorto…) ed ora perfino subisce l’azione di essere benedetto…  

Insomma   per passim vagantes...Il Signore agisce per essere benedetto....il Signore benedice per essere benedetto...Il Signore viene benedetto per potere Egli benedire 

 

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