Una vera teologia morale cristiana non può che essere cristologica e dunque sempre kerygmatica, kenotica, performativa, perciò narrativa, drammatica: prima di toglierti responsabilità devi prendere sulle spalle quelle di tutti come fossero le tue proprie. La Chiesa è grande anche nella grandezza dei suoi errori. Ama veramente la Chiesa non chi richiama le matrici della propria identità alla sua storia gloriosa ma chi l'abbraccia tutta intera, con la sua corona di stelle e di spine, anche nel suo bisogno di guarigione e perdono.
(dal web Giampiero Tre Re)
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