Non mi interessa poi molto la dotta teologia quanto
il confrontarmi esistenzialmente con i Padri..farmi da loro
interrogare perché no..sulla mia relazione strutturale…ecclesiale…l’unico vocabolo che trovo è la relazione da DNA
..ontologica..con il mio Vescovo nel comune presbiterio. perché del Vescovo il collegio
presbiterale è anche il consiglio ..perché no il senato..
Il Vescovo non è il mio dirigente scolastico e non è il
Presidente del Consiglio di Amministrazione della mia Azienda.
Il legame non è
occasionalmente storico ma è appunto cristico en tò cristò
Ecco perché il Vescovo in realtà profonda ancora una
volta strutturale mistica misterica è testimone oculare della Resurrezione.
Egli ha visto Cristo Risorto..e avendolo visto lo annuncia erga omnes et erga
omnia.. Egli conferma e veglia nella fede e per la fede la "cattolica"
kath’olon cioè per integrum, ovverosia che conserva nell’integrità la pienezza
dell’essenza della Chiesa in tutte le sue manifestazioni.
Ed ecco perché fino alla fine ..e per ciascun giorno al
vespro ..è proprio il Vescovo a recitare
il Nunc Dimittis ..e lo recita perché giorno per giorno, al di là di se stesso
come persona e nonostante se stesso come persona e compreso se stesso come
persona, egli ha costruito ponti…il pontifex il pontificato..
Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace
secondo la tua parola;perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,preparata
da te davanti a tutti ipopoli,luce per illuminare i gentili e gloria del popolo
tuo Israele
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